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Psicostoria e visione bioregionale, Maha Shivaratri, la Russia resiste?, autonomia differenziata, Auschwitz: petizione No alla manipolazione della Storia, come fu che nacque Roma, zelensky bocciato a Sanremo (ed anche in Ucraina), meaning of deep ecology…

Il Giornaletto di Saul del 7 febbraio 2023 – Psicostoria e visione bioregionale, Maha Shivaratri, la Russia resiste?, autonomia differenziata, Auschwitz: petizione No alla manipolazione della Storia, come fu che nacque Roma, zelensky bocciato a Sanremo (ed anche in Ucraina), meaning of deep ecology…

Care, cari, ci sono due modi per osservare: dall’interno e dall’esterno. L’uomo si trova al centro dell’universo ed osserva il mondo che lo circonda ma, a sua volta, è osservato dal mondo. In che modo si svolge questo gioco? Ogni volta che rivolgiamo l’attenzione alle cose che ci stanno attorno stiamo osservando il mondo ed ogni volta che passiamo all’introspezione è l’universo nella sua interezza che osserva noi… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/02/psicostoria-e-visione-bioregionale.html

Rimuginando sulle guerre – Scrive Marinella Correggia: “Si susseguono manifestazioni antiguerra in tanti luoghi d’Italia, insieme a convegni e tante iniziative. Siccome fra chi legge ci sono le pochissime persone (davvero sulle dita di una mano) che si mossero in solitudine al tempo dei sette mesi di bombe Nato sulla Libia, mi permetto di rivolgere questa domanda retorica: come mai all’epoca tutti gli attivisti di adesso dormivano? E dormirono poi anche sulla Siria. Ma è appunto una domanda inutile, un inutile rimuginare…”

Maha Shivaratri. 18 febbraio 2023 – In India, nel mese di Phalguna (febbraio/marzo), dall’inizio della presente era Kali Yuga si celebra lo Shivaratri, che significa la notte di Shiva, nei giorni immediatamente antecedenti la luna nuova. Questa notte sacra è dedicata all’unione mistica di Shiva e Parvati, il maschile e il femminile, la coscienza intelligenza e l’energia manifestativa della vita. Nel 2023 la celebrazione del Maha Shivaratri è fissata al 18 febbraio e quella sera reciterò a Treia, assieme alla mia compagna Caterina, lo Shiva Manasa Puja, un canto dedicato a Shiva… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2023/02/06/maha-shivaratri-2023/

La Russia resiste? – Scrive Dietro il sipario: “Mentre l’occidente continua a fomentare una cinica guerra in Ucraina, Mosca combatte una guerra in grado di mettere in discussione perfino l’esistenza stessa della Russia come soggetto storico unitario: https://youtu.be/K6waRcASLwo – Siamo alla vigilia di una allargamento del conflitto dai contorni inquietanti e imprevedibili?”

Cosa rischiamo se scoppia una guerra nucleare? https://www.youtube.com/watch?v=OpUdHaY0OI8

Intervista a Tatiana Lazareva del teatro di Lugansk – Dal Canale Donbass Italia: “Tatiana Lazareva artista del teatro della città del LNR (Donbass) scrive una canzone per gli uomini che stanno combattendo contro il regime di Kiev e difendono la propria terra il Donbass. In questa intervista Tatiana con una dolcezza disarmante cancella un anno di propaganda occidentale con semplici e chiare parole. “Voglio dire al governo italiano di smettere di inviare armi e vedrete che la guerra finirà…Voglio dire a Kiev che non devono liberare nessuno, devono solo accettare la nostra scelta… Non auguro a nessuno, neanche ai componenti dei governi che inviano armi di passare ciò che stiamo subendo da 9 anni” – https://www.youtube.com/watch?v=Mh6gM-XEfxo

Auschwitz: “No alla manipolazione della Storia” – Petizione Avaaz al Museo statale Auschwitz-Birkenau: La decisione di escludere la Russia – ossia il Paese erede di chi liberò Auschwitz il 27 gennaio 1945 – dalle celebrazioni del 78° anniversario della Liberazione del campo di sterminio, è fatto assai grave. In Italia essa ha generato immediate reazioni, di tipo diverso. Ne Linkiesta, per esempio, viene espressamente scritto che non fu l’Armata Rossa a liberare quel lager, bensì i soldati ucraini. Un falso storico, una palese bufala: un uso strumentale della storia…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/02/06/petizione-auschwitz-no-alla-manipolazione-della-storia/

Nota – Ho firmato anch’io questa petizione per ristabilire la verità storica (P.D’A.)

Ddl per l’Autonomia Differenziata… – Scrive Fulvio Grimaldi: “Sarebbe riduttivo pensare che questo strumento per sbriciolare l’Italia, messo in campo dal ministro leghista Calderoli (e che il ministro leghista Giorgetti si appresterà a finanziare) sia solo il becero e antistorico, ma micidiale, sussulto di un apparato politico alla frutta. C’è il consenso della sovranista e patriota convertita, anzi invertita…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/02/partito-il-ddl-per-lautonomia.html

Nota – Ma siamo in tempo per fermarli. Hanno fatto il primo passo e, dietro, ci sono solo grassi, ma sparuti ratti e qualche avvoltoio che osserva dall’alto delle Alpi. Tutto sta nello strappare il piffero al pifferaio…

Zelensky bocciato a Sanremo (ed anche in Ucraina) – La dirigenza Rai ha deciso che zelensky non parlerà ma invierà uno scritto che il presentatore leggerà dal palco (magari edulcorato). Intanto la confusione regna sovrana, non soltanto tra i conduttori del Festival di Sanremo, pure nel governo ucraino c’è maretta per la confusione che si è venuta a creare nel governo ucraino, in seguito alle indagini sulla corruzione che ha colpito alti dirigenti. Anche il ministro della difesa è coinvolto… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/02/stecca-al-festival-di-sanremo-e-governo.html

Nota – Nel frattempo gli alleati occidentali stanno affrettando l’invio di carri armati, veicoli corazzati e altre armi avanzate per aiutare l’Ucraina. Si prevede che i soldati ucraini inizieranno l’addestramento fuori dal paese sui carri armati Leopard di fabbricazione tedesca, promessi dagli alleati il mese scorso…

Come fu che nacque Roma… – …i Falisci sono i veri “Romani” e solo in seguito si tese a differenziarli in: falisci, falisci capenati, latini ed infine romani. In verità sono i Falisci stessi che fondarono Roma, rinunciando all’etnia originaria assumendo una nuova identità giuridica e culturale definita “romana”. E c’è un’evidenza storica che avvalora questa ipotesi giacché i Falisci e la loro civilizzazione risale al villanoviano mentre Roma fu fondata solo nel 700 a.C. Così almeno dice la storia ufficiale… – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2014/05/la-rondine-della-valle-del-treja-come.html

Nota – Questa è una delle storielle che raccontavo, ai visitatori che venivano a trovarmi al Circolo vegetariano, sull’origine della Valle del Treja e di Calcata. Io le chiamo “psicostorie”… ma a dire il vero non sono totalmente invenzioni di una fervida mente immaginativa. Le mie narrazioni fanno riferimento a qualche fatto realmente accaduto…

The meaning of bioregionalism and deep ecology – The worlds of man are many but all in thought… only one is real: this Earth. If we are not able to maintain our life honorably on Earth how can we hope for salvation by emigrating to other planets? How can we hope to be welcomed into the assembly of universal extraterrestrial life if we have not even been able to maintain life on our small planet? – Continue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2023/02/the-meaning-of-bioregionalism-and-deep.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Ognuno cerca il posto od il rapporto ideale. Rendi il tuo stesso cuore ideale, perché vagare di porta in porta?” (Swami Muktananda)

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Riscoprire la Terra, uscire di casa, la Terra è una le divisioni sono tante, “Vita senza tempo”, insegnamento laico di Confucio…

Il Giornaletto di Saul del 5 gennaio 2023 – Riscoprire la Terra, uscire di casa, la Terra è una le divisioni sono tante, “Vita senza tempo”, insegnamento laico di Confucio…

Care, cari, vorrei soffermarmi sul crescente culto del privato e la conseguente esclusione sociale nelle società occidentali. Raramente si pensa a quanto questa tendenza influisca sul rapporto tra l’uomo e la terra che lo ospita. Perché è ancora e sempre la relazione tra l’uomo e il suo territorio che modella le pianure, che costruisce infrastrutture, che disegna le città, che determina le risposte che l’agricoltura fornisce alle domande del mercato… (Fulvio Di Dio) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/01/riscoprire-la-terra-bioregionalismo.html

Zelensky fa il prezioso – Scrive M.P.: “Il 3 febbraio summit Ue-Ucraina. Ma Zelensky rifiuta l’invito a Bruxelles, pertanto per farlo contento il vertice si svolgerà a Kiev, per la UE saranno presenti solo Von der Leyen e Michel…”

La Terra è una le divisioni sono tante… – Ecco, mentre la NATO, che si è allargata all’Europa dell’Est, costruisce le rampe di lancio di nuovi missili (verso chi?), in Donbass ed in Ucraina si combatte, in Siria la guerra va avanti a singhiozzo e anche in Irak, in Yemen si muore in silenzio; in Africa le notizie non arrivano e non partono più, ormai è terra di nessuno; in America settentrionale e meridionale ci si prepara al grande salto; in Cina, in Tibet, al polo nord… al polo sud… – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/01/la-terra-e-una-le-divisioni-sono-tante.html

Basta armi all’Ucraina – Scrivono Disarmisti esigenti: “Martedì 10 gennaio 2023, ore 15, a Roma presidio in piazza del Pantheon in occasione del voto al Senato su DL, per dire No all’invio armi all’Ucraina. I Disarmisti Esigenti invitano tutti a partecipare ed a organizzare iniziative analoghe in tutta Italia…”

Guarda la neve che imbianca tutto… – “Uscire di casa è già un lungo passo per riscoprire la Terra…”, rileggendo questo invito dell’amico Fulvio Di Dio a riscoprire la Terra mi sono ricordato di un evento importante della nostra riscoperta della Terra. Nel 1991 presentammo all’Azzurro Scipioni di Silvano Agosti il primo documentario “professionale” sul Circolo Vegetariano VV.TT. di Calcata girato dal regista Gianfranco Rapuano in collaborazione con la giornalista Marinella Correggia… – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2023/01/uscire-di-casa-e-gia-un-lungo-passo-per.html

Nota – Ma come al solito ogni volta che sono “uscito di casa” mi sono lasciato tutto dietro le spalle…

“Vita senza tempo”. Dal Treja a Treia… – In questo libro, Caterina ed io, raccontiamo del primo tempo del nostro incontro fino al momento in cui giunsi dal Treja a Treia… La mia prima visita a Treia, accompagnato da Caterina che era venuta appositamente a prendermi dall’Emilia, avvenne ai primi di gennaio del 2010. Quel viaggio fu una sorta d’iniziazione ma ancora non sapevo che da lì a poco la mia vita sarebbe cambiata… – Continua: https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2023/01/vita-senza-tempo-dal-treja-treia.html

Nota – …sono partito, sono arrivato, sono tornato… non lo so, non posso dirlo, ho provato a raccontarlo, a trasmettere delle immagini… ma forse tutto è rimasto così… solo nella mia mente…

L’insegnamento laico di Confucio – Confucio fu un riformatore severo ed energico, nel suo animo prevalevano i consigli della giustizia. Dai suoi insegnamenti traspare che l’uomo fu creato per vivere secondo ragione, cioè lottando contro le forze avverse e basse dell’istinto, e vivendo in accordo con gli altri uomini, seguendo un codice di principi e doveri conformi alla nobiltà e dignità dell’essere umano. Le cinque virtù cardinali dell’uomo per Confucio sono: la bontà, l’equanimità, la convenienza (cioè il pronto adattamento al tempo ed alle circostanze), la saggezza e la sincerità. Ed è soprattutto alla sincerità che egli dedicò le lodi più alte… – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2019/09/the-secular-ethical-and-spiritual.html

Ciao, Paolo/Saul

Finalino – La Cina non vuole il siero pfizer nemmeno regalato – Il Controcanto – 4 Gennaio 2023: https://www.youtube.com/watch?v=1-hvZ-gxSrc

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non so qual’è il confine fra l’uomo e gli animali, quali sono i loro reciproci diritti e doveri, qual’è il punto d’incontro della sopravvivenza reciproca, senza causare sconvolgimenti ecologici, non so nulla di questo, mi limito io stesso a sopravvivere come posso, a volte combatto a volte recedo, non mi pongo modelli, sono anch’io un animale che ha bisogno della natura, sono una espressione della natura.” (Saul Arpino)

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Giorgio Nebbia: “La terra brucia…” – Intervento di Marinella Correggia

In un boschetto-frutteto di collina, una piastrella che reca il nome di Giorgio Nebbia fa capolino fra i rami e i frutti di un melo appartenente a una varietà antica chiamata giustamente «abbondanza rossa», per caso originaria – come lui – dell’Emilia Romagna.

Un albero da frutto che silenziosamente dispensa ogni genere di regali (nutrimento, ossigeno, ombra, protezione del suolo, humus quando d’autunno cadono le foglie) è forse la dedica migliore alla generosità e all’ingegno di questo maestro che ha ispirato l’ecologismo di sinistra – il rossoverde dell’avvenire, il contrario della «ecologia delle contesse», per usare una sua ironica espressione, contrapposta al concetto dell’ambientalismo dei popoli.

Nella sua critica ambientalista del capitalismo a partire dalla scienza – davvero centrale – del ciclo delle merci, Giorgio continua a dimostrarsi così attuale che, come accade per altre figure storiche di veri grandi, pensiamo a Thomas Sankara e a J. C. Kumarappa, viene da chiedersi: «Cosa direbbe, suggerirebbe, farebbe lui adesso?». Succede così per chi è un riferimento anche sul piano umano: generoso com’era del suo sapere e del suo tempo, dotato di cuore oltre che di mente, privo di narcisismo e piccinerie.

Un universo di merci «sbagliate, violente» (per non dire di quelle oscene)

Partiva dalla sua materia di insegnamento, la merceologia, «l’universo degli oggetti fisici, materiali, venduti e acquisiti in cambio di soldi», che il capitalismo produce non per soddisfare i bisogni reali ma per tenere in moto a tutti i costi una spirale di distruzione. E di morte.

Le armi e il nucleare erano definite nei suoi scritti «merci oscene» perché «oltre ad assicurare il massimo profitto dell’imprenditore e ad aver bisogno di un continuo ricambio, misurano la propria efficienza in termini di effetti letali per umani, natura e beni materiali». Così come «merci sbagliate e violente» (insomma potremmo dire «mali» anziché «beni») erano nei suoi scritti le merci energivore, consumatrici di molte risorse, inquinatrici, poco durevoli: «semplici occasioni di ambizione e spreco».

«Si può ben dire che la crescita della quantità di oggetti è la principale fonte della violenza contro altri esseri umani, contro i paesi che possiedono nel loro territorio risorse naturali economiche e materie prime, contro gli altri esseri viventi, vegetali e animali e contro la natura inanimata: aria, fiumi, mare». E dunque «occorre avviare un grande movimento di liberazione per sconfiggere le ingiustizie portate dalle merci, fra gli esseri umani e nei confronti della natura». Un elenco infinito, quello delle merci violente, per natura e/o per via dei processi di produzione e smaltimento, da vietare, da riconvertire.

Già, la riconversione

Giorgio era così paziente e costruttivo da rispondere alle mie email (ma sono contenta di avergli spedito in una lettera postale alcuni fiorellini di campo, che piacevano molto alla Gabriella). I messaggi spaziavano dalle adesioni a iniziative contro le guerre a ogni genere di richiesta ambiental-merceologica.

Giorgio Nebbia firmò con convinzione nel 2016 su mia richiesta la petizione per la revoca delle sanzioni economiche europee ai danni del popolo siriano. Dopo qualche anno, nel 2018, eccolo fra i primi firmatari di un’altra petizione pacifista: «Chiediamo a tutte le persone di volontà buona e di retto sentire di far giungere la propria voce al Parlamento italiano affinché non rifinanzi le guerre e le stragi in Afghanistan e in Libia».

Del resto molto aveva scritto, Giorgio Nebbia, sulla «guerra come fonte di distruzione della vita, ma anche della natura», soffermandosi sulle guerre imperialiste, per esempio quelle del XIX secolo, «mascherate come rivendicazioni di diritti di popoli, di libertà e di indipendenza, ma in realtà motivate dalla fame delle risorse naturali ed economiche, dalle miniere di ferro e carbone europee, alle miniere di salnitro, alla gomma, all’indaco, guerre che richiedevano strumenti di distruzione sempre più raffinati, generosamente offerti da una industria chimica e meccanica in rapida crescita». E poi il grande massacro della prima guerra mondiale (1914-1919), «reso possibile in gran parte e con tanta drammatica “efficienza” dai successi dell’industria e del capitalismo: nuove armi, nuovi esplosivi, nuovi strumenti come l’automobile e l’aeroplano, consentirono distruzioni di beni materiali, di vite umane e di ricchezze naturali su una scala senza precedenti e uguagliata soltanto da quanto sarebbe avvenuto poco dopo nella seconda guerra mondiale (1939-1945)».

E ricordiamo che l’Italia degli ultimi decenni ha partecipato direttamente a diversi conflitti (andando a bombardare sulle teste altrui) e indirettamente a decine di conflitti in corso nel mondo vendendo armi; in Ucraina getta benzina sul fuoco anziché appoggiare gli sfori negoziali fin dall’inizio.

Il 10 maggio 2018 Giorgio Nebbia risponde per email su una difficile questione: l’assenza pressoché totale, in giro per il mondo, di progetti di riconversione dal settore militare a quello civile, appunto di fuoriuscita dalle merci oscene. L’occasione era l’impegno di gruppi sardi per la riconversione economica ed ecologica del territorio dove gravitava la fabbrica di bombe Rwm. Ecco la problematica risposta di Giorgio: «Un tema molto importante. Il lavoro “serve” per produrre merci o servizi. In maniera esasperata in una società capitalista ma in maniera (a mio parere) inevitabile anche in una società comunista, le materie prime e i salari si pagano con soldi ricavati vendendo merci o servizi. Chi fabbrica e vende armi, sia pure merci oscene, se smette di fabbricare armi deve fabbricare qualcosa con le stesse conoscenze dei lavoratori e con le stesse macchine, qualcosa che qualcuno sia disposto a comprare. Si fa presto a dire smettiamo di produrre bombe, o aerei da guerra, o pistole, eccetera, ma che cosa si fa fare ai lavoratori che si aspettano un salario per sopravvivere? Si fa presto a dire “facciano qualche altra cosa”, ma bisogna essere in grado di dire che cosa: profumi di lusso (che hanno un mercato all’estero e in Italia)? poltrone e sofa (il cui mercato è disperatamente saturo)? pannelli fotovoltaici (ma anche di quelli il mercato è saturo)? Supposto anche di far fare agli operai della RWM dei profumi di lusso, bisogna cambiare i macchinari e insegnare a dei metalmeccanici di fare boccette e miscele profumate. E per questo occorrono tempo e soldi. Per tutti questi motivi non mi risulta ci siano stati casi di “riconversione”; purtroppo per gli strumenti di morte “c’è mercato”, cioè compratori. Saltando di palo in frasca, se ci pensi bene la situazione è simile per le fabbriche inquinanti; pensa all’Italsider. Si fa presto a dire: a Taranto voglio l’aria pulita; Chiudiamo l’Italsider, smantelliamo le cokerie, laviamo le superfici dei parchi carbone, e con questo impieghiamo per qualche mese i 14.000 disoccupati a spese dello stato; gli altri li paghiamo per stare a casa, come diceva il tuo papà. Il proprietario, pur responsabile del disastro ambientale, non può pagarli perché non vende niente, e non può pagarli neanche se lo mettiamo in carcere per trent’anni. Che fare?».

Certo intanto si tratterebbe di fare prevenzione. Non iniziare nemmeno. Come per tutta la partita nucleare, «di guerra e commerciale», per usare la terminologia di Nebbia (in effetti, la dicitura «nucleare civile» nobilita…). E invece, dopo l’indicibile bombardamento atomico sulle città giapponesi e con la resa del Giappone finiva, e leggiamo le sue parole, «la spaventosa seconda guerra mondiale e iniziava l’era nucleare in cui stiamo vivendo, segnata da duemila test nucleari nell’atmosfera e nel sottosuolo, con relativa contaminazione radioattiva dell’ambiente, con 15 mila bombe nucleari ancora presenti negli arsenali a cui nessun paese sembra voler rinunciare e che con la loro stessa esistenza, rappresentano un continuo pericolo di estinzione della stessa vita del pianeta».

Il suo antico impegno era sfociato nei suoi ultimi anni nella proposta di un gruppo di scienziati ed esperti per lo studio di un mega programma di messa in sicurezza e neutralizzazione dell’immenso arsenale mondiale. Si sarebbe creato tanto lavoro; del resto per Giorgio Nebbia era imprescindibile trovare alternative occupazionali – oltre alla drastica riduzione dell’orario.

Quanto al nucleare commerciale, nel 2015 Giorgio Nebbia faceva notare il rapido oblio rispetto all’incidente alla centrale di Fukushima, avvenuto solo quattro anni prima. Alla fine degli anni 1970 era stato fra i pochi scienziati antinuclearisti alla conferenza nazionale sulla sicurezza nucleare, a Venezia. Aiuta a strutturare il movimento contro una forma di energia che «non è né economica, né pulita, né sicura», per ricordare il concetto che ripeteva sempre, spiegandolo nei suoi vari aspetti (si legga ad esempio su Altronovecento «Resurrezione del nucleare?» , del 2005).

Non è facile uscire dalle merci violente contro la natura e contro le persone. Nel suo importante articolo «Il secolo XX: per una rilettura ecologica»(disponibile sul sito della Fondazione Micheletti), Giorgio illustrava l’insufficienza di certe svolte nei processi produttivi: #1f497d;”>«Se per caso la violenza contro la natura comporta proteste, malattie, perdita di beni materiali e di denaro, il capitale può anche modificare le sue tecniche e i suoi processi, ma solo a condizione che ciò non comporti una violazione delle leggi del capitale stesso; e comunque il capitale considera tali modificazioni “meno violente” sgradevoli e da evitare con ogni mezzo. Con leggi permissive e favorevoli al capitale (anche ricorrendo alla corruzione) all’interno dei paesi in cui il capitalismo domina; con la guerra – perfetto strumento di consumo di armi e di vite umane – quando qualche paese o qualche comunità si ribella. Insomma la produzione e il modo di agire capitalistico, inevitabilmente, comportano un impoverimento e un peggioramento della qualità delle risorse naturali – unica vera base dei valori e dei beni “reali” da cui dipende la vita umana».

Un lungo impegno fra lo studio e le opere

Come ha scritto Giovanna Ricoveri, direttrice di Capitalismo/Natura/Socialismo e di Ecologia politica di cui Giorgio Nebbia era assiduo collaboratore, «egli ha sempre collegato ambiente, salute, disuguaglianze economiche e sociali: una consapevolezza che ha tardato ad affermarsi».

Ed ecco alcune delle tappe del suo generoso impegno nei decenni.

Nel gennaio 1970 – due anni prima della conferenza Onu di Stoccolma sull’ambiente umano – esce un quadernetto firmato da Giorgio Nebbia dal titolo La crisi dei rapporti fra uomo e biosfera. In nome della «ecologia come scienza sovversiva», sottolineava la necessità di «contestare la mentalità che fa coincidere l’idea di “progresso” con quella di “società di consumi”». E proponeva fra l’altro di adottare «modestia e austerità, contro gli eccessi della meccanizzazione, l’indifferenza verso il verde e gli esseri viventi».

«Il verde, unica fonte, mossa dal Sole, della vita»: in un articolo su l’Extraterrestre di fine 2018, Giorgio Nebbia (morto il 3 luglio scorso) dava un andamento poetico a una constatazione scientifica. Nello stesso periodo, a proposito delle miniere insanguinate, scriveva: «Agli africani il dolore e la fatica del lavoro». Un tema, quello della violenza umana e ambientale nei processi di produzione scambio e consumo, che egli aveva sviluppato nel testo La violenza delle merci (Ecoistituto del Veneto,1999). Contro un capitalismo sanguinoso e insostenibile, imperialistico e bellicoso, iniquo e distruttivo, l’ecologia poteva essere uno strumento di conoscenza «utile a diffondere la solidarietà internazionale».

Irraggiungibile esempio di ecologista, scienziato, docente, educatore, politico a sinistra, divulgatore del sapere davvero per tutti (con migliaia di articoli, dossier, relazioni), il professor Nebbia è stato per molti decenni un crocevia di lotte ma anche di proposte, di studi ma anche di applicazioni. Si è messo disposizione non solo di lotte di carattere nazionale e mondiale, ma anche di una miriade di associazioni, comitati e cause «minori». Ne davano conto tre anni fa, per il suo novantesimo compleanno, diversi ambientalisti, attivisti, studiosi autori del libro collettivo Per Giorgio Nebbia. Ecologia e giustizia sociale (Fondazione Micheletti, 2016).

Nel 1972 partecipa, con altri antesignani dell’ambientalismo, alla Conferenza Onu su Ambiente e sviluppo a Stoccolma; nello stesso periodo, a Bari, il professore aiuta i comizi dei ragazzi che esigono dai candidati alle amministrative un’agenda di impegno ambientale. Del resto, come spiegherà nel 2015 in un’intervista a Teleambiente, «quando si parlava di problemi ambientali, il povero professore di merceologia sapeva bene che era materia sua, perché nell’ambiente finivano gli scarti» dei cicli produttivi. Intanto denuncia a mezzo stampa ogni genere di frodi alimentari, riuscendo a provocare interventi di controllo. Nel 1978 è fra i promotori del referendum contro la caccia – che non raggiunge il quorum.

E’ in nome della necessità di un «grande movimento di liberazione per sconfiggere le ingiustizie portate dalle merci, fra gli esseri umani e la natura», per ispirare le merci ai valori, che Giorgio Nebbia diventa parte attiva in molti conflitti ambientali, rispetto ai quali egli individua quattro categorie di soggetti: inquinatori, inquinato, Stato, scienziati. Partecipa alle mobilitazioni nell’alta valle Bormida, avvelenata dall’Acna di Cengio, la fabbrica chimica in provincia di Savona. Anche l’impegno dei cittadini e degli enti locali contro il polo chimico Farmoplant lo vede protagonista, da consigliere comunale a Massa Carrara fra il 1985 e il 1987. Nebbia sostiene fortemente la lunga causa ambientalista contro lo scarico in Adriatico dei fanghi al fosforo da parte del petrolchimico di Porto Marghera, proponendo alternative che contribuiscono a spostare parte dello stesso sindacato. Lo ricorda Michele Boato nel suo libro di storia contemporanea Arcipelago verde (2020).

Da parlamentare per due legislature, nel gruppo Sinistra indipendente, «sempre all’opposizione e quindi perdevamo quasi sempre», si impegna sui temi più svariati (e non sempre perdendo): la legge per la difesa del suolo varata in quegli anni, l’inquinamento da concimi, pesticidi, detersivi, piombo tetraetile, la sicurezza nelle fabbriche…

Aveva ben chiare le priorità, anche nel campo delle risorse, troppo spesso sprecate per merci e servizi disuguali. Nel suo saggio Sete, del 1992, enuncia un chiaro concetto: «Una tonnellata di acqua pro capite all’anno si può ritenere indispensabile per bere, lavarsi e cucinare. Oltre, inizia la discriminazione fra le classi». E fra i paesi. In Sahel il presidente Thomas Sankara lottava per garantire «dieci litri di acqua pulita per ogni persona ogni giorno»; in Italia la media nazionale è di oltre 200 litri – ma a seconda delle aree si va dalla penuria fino alle piscine private e ai praticelli british. Sul tema dell’acqua, Giorgio partecipa a diversi gruppi di lavoro, scegliendo come asse l’ecosistema bacino idrografico.

Ma Giorgio nel 2018 ha anche messo su carta il suo sogno, con il saggio fantascientifico (ricco di dati, percorsi dettagliati e grande speranza) «Lettera dal 2100. La società post-capitalistica comunitaria», nel libro di vari autori Alle frontiere del capitale (Jaca Book e Fondazione Micheletti, 2018). «Siamo alle soglie del XXII secolo; ci lasciamo alle spalle un secolo di grandi rivoluzionarie transizioni, un mondo a lungo violento, dominato dal potere economico e finanziario, sostenuto da eserciti sempre più potenti e armi sempre più devastanti. L’umanità è stata più volte, nel secolo passato, alle soglie di conflitti fra paesi e popoli che avrebbero potuto spazzare via la vita umana e vasti territori della biosfera. Vittima della paura e del sospetto, è stata esposta ad eventi meteorologici estremi che si sono manifestati con tempeste, alluvioni, siccità. […] Con fatica è stato realizzato un mondo in cui le unità comunitarie sono state costruite sulla base dell’affinità fra popoli, in cui città diffuse nel territorio sono integrate con attività agricole, in cui l’agricoltura è stata di nuovo riconosciuta come la fonte primaria di lavoro, di cibo e di materie prime, un mondo di popoli solidali e indipendenti, in cui la circolazione di beni e di persone non è più dominata dal denaro, ma dal diritto di ciascuna persona ad una vita dignitosa e decente».

Con le merci, con gli oggetti, dovremo sempre fare i conti perché anche i servizi dipendono dall’acquisto e uso di cose; una totale smaterializzazione è impossibile. Ma, spiega Giorgio Nebbia, «in futuro dovremo sempre più affrontare un confronto fra una merceologia che progetta merci e oggetti standardizzati, a lunga durata, facilmente riparabili, e una merceologia che progetta merci e oggetti continuamente variabili, destinati dopo breve vita a essere gettati via».

Occorrono nuove regole, per ispirare le merci ai valori. Riassumendo: «La salvezza va cercata nel cambiamento del rapporto fra gli esseri umani e le cose materiali, con la revisione critica dei nostri modi di produzione, la contestazione – una vera obiezione di coscienza – della società dei consumi, la pianificazione dei bisogni fondamentali, il potenziamento dei servizi e dei beni collettivi, l’identificazione di nuovi modi di vita per noi, abitanti del Nord del mondo, e di nuovi modi per risolvere i problemi della povertà degli abitanti del Sud del mondo, la lotta contro la struttura militare—industriale che è la più alta espressione della violenza e dello spreco».

Marinella Correggia *

* Intervento al convegno “Il contributo di Giorgio Nebbia alla ricerca e alla divulgazione dell’ecologia scientifica” del 16 settembre 2022, nella Sala di lettura della Fondazione “Luigi Micheletti”, in via Cairoli 9 a Brescia.

Fonte notizia: La Bottega del Barbieri

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Biologia ecosistemica, consigli pratici per sopravvivere con i tempi che corrono, la guerra del petrolio, taoismo: la “religione” senza un “dio”…

Il Giornaletto di Saul del 26 agosto 2022 – Biologia ecosistemica, consigli pratici per sopravvivere con i tempi che corrono, la guerra del petrolio, taoismo: la “religione” senza un “dio”…

Care, cari, alcuni potentati economici, ben indirizzati e determinati, hanno -dagli ultimi sessanta anni in poi- obbligato il sistema agricolo a dipendere dai fertilizzanti chimici e dai veleni erbicidi ed antiparassitari. Pian piano tutte le falde acquifere saranno inquinate e l’acqua diventerà un bene preziosissimo e l’agricoltura, che sino a pochi anni fa era fonte di nutrimento per l’uomo, diventerà la causa della sua rovina. Inoltre la detenzione di sementi brevettate e la trasformazione dell’ambiente porterà a carestie indicibili ed allo sterminio di intere popolazioni… (P.D’A.)… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2013/12/agricoltura-bioregionalismo-e-biologia.html

Erdogan da sterminatore a paciere…? – Scrive Marinella Correggia: “Leggendo questa analisi https://infoaldesnudo.com/erdogan-pide-a-rusia-la-devolucion-de-la-peninsula-de-crimea-a-ucrania-a-quien-apoya-turquia/, mentre il conflitto in Ucraina compie sei mesi, provo molta amarezza. Erdogan è un criminale di guerra che con la sua cricca fra gli altri.misfatti ha disfatto la Siria permettendo l’ingresso in Siria di ogni tipo di terroristi “jihadisti” tagliagole; occupa tuttora con i suoi scagnozzi parte della Siria combattendo contro popolazioni locali; ha un ruolo pro-integralisti in Libia; ecc ecc. Eppure adesso viene considerato uomo di pace e negoziatore. In realtà fa i suoi interessi e quelli dei fratelli musulmani e gioca su tutti i tavoli. Sarà il prossimo criminale guerrafondaio ad avere il Nobel Pace, dopo Kissinger, Obama, UE… (del resto nel 2018 il Venezuela gli ha dato la spada di Bolívar… incredibile).”

Consigli pratici per sopravvivere con i tempi che corrono… – Scrive Claudio Martinotti Doria: “Credo che allo stato attuale delle cose in Italia, come persone oneste ed integre, in quanto tali desiderose di mantenersi coerenti con l’etica esistenziale, non rimanga che attuare i comportamenti sotto elencati, per dare il proprio contributo al necessario cambiamento, che potrà avvenire solo per costrizione, accelerando quindi il fallimento dello stato liberticida e parassitario…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2022/08/25/consigli-pratici-per-sopravvivere-con-i-tempi-che-corrono/

Nota – …alimentate nonostante tutto l’altruismo e l’arte maieutica, l’apertura al rinnovamento, alla cooperazione, alla solidarietà, ecc., ma fatelo sempre in maniera oculata e selettiva, valutate sempre il background di coloro (individui o enti) che si propongono ed agiscono…

Sanzioni contro la Russia e guerra del petrolio – Scrive Jure Eler: “L’ “oro nero” russo arriva in Serbia tramite la Croazia. Le navi cisterna giungono, attraverso l’Adriatico, al porto di Omišalj, sull’isola di Krk. Qui il petrolio viene sversato e trasportato in Serbia attraverso l’oleodotto croato JANAF. E i croati hanno deciso di applicare le sanzioni contro Mosca, quindi niente petrolio russo alla Serbia. E la Serbia si lascia strozzare dalla Croazia? Di nuovo, e proprio adesso?…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2022/08/esportazione-del-petrolio-e-gas-russo.html

Nota – Una “unione d’intenti” perlomeno solo economici, al momento, sarebbe mica male tra Ungheria, Serbia e Bulgaria: qualcuno deve pur cominciare a dire NO, poi magari altri in zona potrebbero seguire: Romania, Slovenia, Austria, Italia, Paesi sia dentro che fuori Nato e UE…

Messaggio di Manlio Dinucci di Pangea sull’assassinio di Daria Platonova… – …il Movimento Internazionale Eurasiatico, la crescente integrazione economica dell’Eurasia, che incoraggia la risoluzione negoziale dei conflitti e il dialogo interculturale, contribuisce in modo concreto al passaggio dal mondo unipolare al mondo multipolare, che gli Stati Uniti e le altre maggiori potenze dell’Occidente cercano con ogni mezzo di impedire. Daria Platonova ha collaborato ad alcune puntate di Grandangolo e nei prossimi mesi la sua collaborazione avrebbe dovuto assumere carattere periodico. La notizia del suo assassinio ci ha sconvolti ma non messi a tacere. Daria resterà con noi…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/08/messaggio-di-manlio-dinucci.html

Integrazione a latere di Alessandro Di Battista: “Sono mesi che sostengo che la strategia europea (ed italiana in particolare) rispetto alla guerra in Ucraina fosse un suicidio assoluto. Mi hanno dato del “putiniano”. La guerra in Ucraina poteva esser evitata e si poteva trovare un compromesso (partendo dal riconoscimento della Crimea per arrivare ad un immediato cessate il fuoco e ad una soluzione sul Donbass). Non hanno voluto una soluzione diplomatica. Questa è la verità. Non hanno voluto la pace perché la pace conviene ai popoli ma non ai politici con squallidi interessi, con i culi al caldo e lo champagne al fresco…”

Taoismo: la “religione” senza un “dio” – …se il Tao, al nostro percepire determinista, appare come un nulla, che per noi corrisponde al vuoto del sé, esso segna il ritorno beato nella matrice silenziosa, che attira e proietta l’esperienza del pensiero empirico e poi lo riassorbe nel nulla da cui proviene. Questa kenosi del Tao procede per sua propria natura e non presuppone alcuna volontà creatrice o distruttrice… – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2013/12/taoismo-come-spiritualita-laica.html

Ciao, Saul/Paolo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Dolore e piacere sono le creste e gli avvallamenti nell’oceano della beatitudine. In profondità c’è la pienezza assoluta” (Nisargadatta Maharaj)

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No all’inseririmento del nucleare tra le fonti verdi, crisi Ucraina-Russia, TAP a caro prezzo, le difficoltà ci aiutano a crescere, la Ue vuole la guerra, celebrazione del Maha Shivaratri, la via di mezzo è nella spiritualità laica…

Il Giornaletto di Saul del 1 marzo 2022 – No all’inseririmento del nucleare tra le fonti verdi, crisi Ucraina-Russia, TAP a caro prezzo, le difficoltà ci aiutano a crescere, la Ue vuole la guerra, celebrazione del Maha Shivaratri, la via di mezzo è nella spiritualità laica…

Care, cari, l’appello agli eurodeputati per dire no a inserire il nucleare tra le fonti verdi si articola su 10 punti: 1) L’energia nucleare non è una fonte di energia rinnovabile. 2) Non è vero che l’energia nucleare sia priva di emissioni di CO2. 3) I rischi di incidenti nucleari sono già stati gravi e catastrofici. 4) Le scorie nucleari restano radioattive per decine o centinaia di migliaia di anni… (Disarmisti Esigenti) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/02/no-allinseririmento-del-nucleare-tra-le.html

Ora è tempo di transumanza…? – Scrive Ferdinando Renzetti: “Visti i tempi… mi sento molto pasthoral e spero intraprendere presto una transumanza abbastanza lunga e voglio portare con me nella bisaccia tascapane la Madonna dei Balcani, così penso seduto sull’erba mentre guardo verso il mare…”

Altra intenzione di viaggio – Scrive Gianluca Lalli, cantautore di San Benedetto del Tronto: “Visto il poco lavoro del periodo vorrei partire con la mia compagna, con un camper, per farmi un giro in nord Europa e suonare nelle piazze. Vorrei sapere se qualcuno di voi può darmi qualche dritta e se qualcuno di voi lo affitterebbe a una cifra ragionevole nel periodo dal 15 maggio al 25 giugno. Info: 3465125118”

Crisi Ucraina-Russia. Un’analisi critica – Scrive Marco Palombo di No War Roma, un gruppo pacifista di cui fanno parte anche cittadini statunitensi residenti in Italia: “Premetto, non condivido l’operato di Putin. I meccanismi dei paesi occidentali sono oggi quelli di sempre, amplificati dalla situazione di crisi oggettivamente più grave di altre, vista la dimensione militare e non solo della Russia. L’impegno per la pace è soprattutto impegno per colpire la Russia, fornendo armi all’Ucraina, forse anche a milizie non regolari, nei 37.000 volontari armati dichiaratamente dall’Ucraina potrebbero esserci già stranieri, si è parlato di ceceni, sicuramente ci sono estremisti di destra, L’Italia ha già varato un decreto per aumentare la presenza militare nell’est, per mettere militari sotto il comando della NATO. Inoltre l’Ucraina armerà, a spese UE ed USA, volontari e mercenari stranieri che andranno a combattere contro la Russia…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2022/02/28/crisi-ucraina-russia-unanalisi-critica/

Commento integrazione di Bye Bye Uncle Sam: “…è in corso una demonizzazione di lungo respiro. L’obiettivo di quest’operazione è manifesto: far perdere credibilità alla Russia e al suo Presidente Putin, stigmatizzarlo agli occhi dell’opinione pubblica al fine di farne il capro espiatorio di tutte le nefandezze mondiali. Si tratta soprattutto di renderlo responsabile di tutto ciò che è accaduto in Ucraina e di preparare l’opinione pubblica a un’eventuale guerra europea di lunga durata…” – Continua in calce al link

TAP a caro prezzo…? – Scrive Mehriban Mammadova a integrazione dell’articolo https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2022/02/la-danza-selvaggia-del-tap-anzi-del-tip.html -: “Sangachal, in Azerbaigian, è la sede del terminal gestito dalla British Petroleum che riceve il gas del giacimento sottomarino di Shah Deniz. Si tratta dello stesso gas che arriva in Salento tramite il Trans Adriatic Pipeline, oggi osannato come alternativa alle forniture russe. Ma chi paga il suo prezzo in termini di salute distrutta, delle aspettative di vita ridotte, di una esistenza da incubo?” – Continua: https://www.labottegadelbarbieri.org/chi-paga-il-prezzo-di-shah-deniz2/

Taranto. Zona di sacrificio – Scrive Rete Ambientalista: “Nella Giornata mondiale contro il cancro infantile, l’Organizzazione delle Nazioni Unite rende pubblico un documento che colpisce per l’inaccettabile comportamento posto in essere dai Governi di alcuni Stati. Anche sull’Italia viene puntato il dito dell’ONU, indicando, a mo’ d’esempio, quale “zona di sacrificio” proprio Taranto, tenuta sotto scacco dalla grande acciaieria che da decenni ne ferma il progresso ecocompatibile, sparge i propri veleni sul territorio e gli abitanti, collezionando un incredibile ed insopportabile numero di morti e malati, in particolare tra neonati, bambini e adolescenti…”

Le difficoltà ci aiutano a crescere – Scrisse Yogananda: “Attraverso le prove noi impariamo le lezioni della vita. Le prove non sono fatte per distruggerci: sono fatte per sviluppare il nostro potere. Esse fanno parte della naturale legge dell’evoluzione e sono necessarie per noi per avanzare da un livello più basso ad uno superiore…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2022/02/le-difficolta-aiutano-la-crescita.html

Fuori l’Italia dalla NATO!- Scrive NPCI: “Non un uomo, non un soldo, non un lembo di terra del nostro paese per le guerre e le manovre degli imperialisti USA e della NATO! La guerra in Ucraina è il risultato delle manovre degli imperialisti USA, dopo l’Afghanistan, l’Iraq, la Libia, la Siria e un gran numero di altri paesi. La Federazione Russa di Putin è diventata il bersaglio della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed europei non perché sarebbe una “dittatura” o perché violerebbe “la legalità internazionale”… La Federazione Russa di Putin è diventata il bersaglio della Comunità Internazionale perché è abbastanza forte da impedire al governo USA di dispiegare senza timore, liberamente tutta la sua potenza militare contro ogni paese che non si piega alle necessità del sistema imperialista…”

La Ue vuole la guerra…? – Scrive Marinella Correggia: “Stanno per iniziare i colloqui tra Ucraina e Russia in Bielorussia e l’Unione Europea si macchia di creare il clima più ostile e bellicoso possibile. Una vergogna che la storia non cancellerà mai… Il 27 febbraio 2022 è successo questo. L’Ucraina aveva accettato di andare a negoziare in Bielorussia dove era arrivata la delegazione russa. Pochissime ore, e l’UE/NATO ha deciso di mandare armi, munizioni, aerei, con alcuni paesi UE che facilitano anche la partenza di mercenari/volontari.” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/02/lunione-europea-sta-sabotando-il.html

La UE sabota i negoziati fra Russia ed Ucraina – Scrive M.C.: “E’ più che ovvio che la decisione dei paesi europei di mandare armi all’Ucraina equivale a un SABOTAGGIO ASSASSINO dei negoziati apertisi in un villaggio della Bielorussia. Bisognerebbe essere davanti al Parlamento con cartelli duri! “L’EU vuole la guerra se manda armi” – “No alle armi all’Ucraina, sì ai negoziati” – “Neutralità per l’Ucraina, pace” – “Basta Nato, pietra delle guerre” ecc. Info: mari.liberazioni@yahoo.it”

La notte di Shiva – In India nel mese di Phalguna (febbraio – marzo), da 5120 anni, inizio della presente era Kali Yuga, si celebra lo Shivaratri, letteralmente la notte di Shiva. Questa notte sacra è dedicata all’unione mistica di Shiva e Parvati, il maschile e il femminile, la coscienza intelligenza e l’energia manifestativa della vita. Nel 2022 la celebrazione del Maha Shivaratri è fissata al 1 marzo è quella sera reciterò lo Shiva Manasa Puja, un inno dedicato a Shiva. L’inno fu scritto da un demone, Ravana, imperatore di Sri Lanka (di cui leggerete dabbasso)… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2022/02/28/maha-shivaratri-la-mistica-unione-di-shiva-e-parvati/

Notizie storiche: Cos’è lo Shivaratri? È una specie di gioco, per l’onnipervadente ed onnisciente Parameshvara, il Signore Supremo, incarnarsi in momenti diversi e compiere miracoli al fine di proteggere i suoi devoti. Gli aspetti di creazione, conservazione e distruzione di questo mondo non sono che il gioco naturale del Parameshvara… – Continua in calce al link soprastante

La via di mezzo è nella spiritualità laica… – Prima ancora di essere cristiani, maomettani o buddisti, noi siamo coscienza ma tale consapevolezza e’ talmente offuscata che le nostre intrinseche qualità vengono sommerse da una pletora di idee, costrizioni e strutturazioni precostituite da vari credo religiosi. Un recinto che impedisce la libertà espressiva in termini di spiritualità naturale dell’ uomo… – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2013/12/dogmatismo-religioso-o-liberta-di.html

Ciao, Saul/Paolo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non è conveniente per un uomo scambiare la sua vita, preziosa quanto una gemma, con desideri e ambizioni mondane che, al pari di una pietra, sono privi di valore.” (Sathya Sai Baba)

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