Angelo Quattrocchi è vivo… – Tributo al più trasgressivo e geniale editore (e scrittore) della mia generazione – Dalla “Beat generation” al “Pissing” sino al “No, no, no.. Ratzy non è gay…”.

Ho atteso un po’ a scrivere, esattamente due mesi, non volevo fare la fila assieme ai necrologi di bandiera ed agli epitaffi dei colleghi.

Angelo è vivo, nella mia memoria e nella scia ancora forte delle sue opere trasgressive. Angelo Quattrocchi è un po’ come Paolo D’Arpini, personaggi scomodi ed allo stesso tempo necessari per dare sale e pepe alla cultura insipida di questo secolo. Mi paragono a lui perché so di poterlo fare, come potrei paragonarmi –ed a ragione- ad un altro mostro sacro della cultura alternativa, Nico Valerio (che è vivo e vegeto, tranquilli!).

Come si può morire quando si è stati un Angelo Quattrocchi? E’ come se dicessimo che il Che è morto… o come in quella canzone degli anni ’70… “Pablo è morto… No, Pablo è vivo!”, ricordate? Ed anche Angelo è vivo e me lo ritrovo ancora fra i piedi che viene a trovarmi con le sue borsone piene di libri, con l’accompagnamento della segretaria psicologa così il suo discorso strampalato poteva sembrare più accettabile, più “scientifico”. Sì, eccolo lì, che in cantina presenta il libro di Manuel Olivares, il secondo sulle comunità e comuni, perché il primo l’aveva scritto Angelo stesso facendo un revival di tutta la società hippy e della beat generation nel mondo. Eccolo lì, mentre presenta i due “ecoalmanacco” alternativi, coproduzione di Marinella Correggia, Tonino Bianconi e del sottoscritto. Ed eccolo ancora a raccontarmi le avventure tardo erotiche del Pissing, dico tardo erotiche, poiché evidentemente il pisciarsi addosso era almeno un modo per continuare ad usare il pisello… (ad una certa età mica si può sempre penetrare…). Anzi siccome quella storia del “pissing” mi aveva molto intrigato ricordo che ci provai anch’io, tanto per vedere l’effetto che fa….

Angelo, Angelo mio, quante volte sei venuto a trovarmi ed io mai son venuto da te? Perché sono pigro… o non volevo sporcarmi troppo nel venire a Roma ai tuoi party letterari un po’ ambigui. Nottambulo come fosti, i tuoi incontri si sa quando iniziavano e mai quando finivano, a volte era un continuo rotolarsi da una riunione ad un’altra senza limite divisorio. Così sei stato e così continuerai ad essere, ovunque tu sia, fra un inferno un paradiso ed un purgatorio, ma mai in un limbo…. No, il limbo non è fatto per te!

E poi come potrei dimenticare quando mi mandasti a leggere quella tua ultima fatica, “No, no, no Ratzy non è gay…”, in copertina un papa Ratzinger vestito di rosa, con tonaca svolazzante e cappellino da signora rosso a tesa larga.

Te possino, Angelo sei proprio un iconoclasta ed io non me la sono sentita di fare la presentazione pure di quel libro… Mi misi a ridere leggendolo ma non ti dissi, come spesso succedeva “…presentiamolo a Calcata!”. Beh, in questo se potessi tornare indietro forse cambierei idea… anche perché le prove dei fatti enunciati sono sempre più evidenti….

Angelo Quattrocchi, sei un mito!

“Io penso, io vedo e sono mosso dal fluido elettrico. Costante solo nella mia incostanza, non sono inceppato da vincoli mondani, né oppresso da mete vincolanti. Io corro sfrenatamente su sentieri vergini….”

Paolo D’Arpini

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“È morto Angelo Quattrocchi. 7 Giugno 2009: Angelo Quattrocchi oggi pomeriggio alle diciotto è morto. Angelo Quattrocchi, scrittore e editore, fondatore della Malatempora”

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Viterbo, agosto 2009: Alfio Pannega senza casa, l’ex gazometro di Valle Faul, l’arrivo del papa Ratzinger, le ruspe selvagge, la memoria cittadina cancellata…. e Linda Natalini che scrive

Tutti più o meno siete a conoscenza dell’imminente visita papale a Viterbo, dovrebbe accadere al 3 di settembre, ma la data è ancora incerta… L’atterraggio del papa-elicottero è previsto in ogni caso nella Valle Faul, dove molti anni fa c’era l’ex gazometro, poi adibito a Centro Sociale. Ora quella collinetta è stata sventrata dalle ruspe, sono stati cancellati i ricordi del passato (ed anche la segnaletica stradale). Purtroppo a Viterbo non amano la loro storia ed è bastato l’annuncio di una qualsiasi visita papale per voler distruggere un ambiente caratteristico ed il residuo di un’epoca.

Accadde anche a Calcata, quando fu costruito il paese nuovo la casa comunale venne eretta sullo spiazzo ove sorgeva un vecchio casale del ‘700, “che stava lì ad impicciare”…. e che perciò fu raso al suolo.

Ma lasciamo da parte queste reminescenze amare, infatti volevo scrivere una lettera a favore di Alfio Pannega, un simpatico vecchietto di Viterbo che conobbi diversi anni fa. Accadde quando organizzai al Centro Sociale di Valle Faul un reading di poesie ecologiste e ricordo che lui abitava lì occupandosi del giardino e dell’orto, stava in una casetta minuscola ma pulita ed ordinata. Poi nel giugno del 2006 il centro Sociale è stato “sfrattato” da Valle Faul e mandato in periferia (di questo scrissi sulle pagine di Mondo Sabino).

Da allora persi di vista il buon Alfio ed adesso ho scoperto che praticamente è “homeless”… mi è molto dispiaciuto ed è per questa ragione che ho deciso di pubblicare l’appello di Linda Natalini di Viterbo, (rilevata da La Tua Voce.it) che perora la sua causa…..

Paolo D’Arpini

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Una Casa per Alfio…

Leggo su un quotidiano on line con grande dispiacere che Alfio Pannega è ancora nella situazione in cui si trovava quando, insieme ad alcuni amici del Centro sociale, al professor Ercoli, a Rolando Ciucciarelli, a Peppe Sini , mi recai a colloquio con l’allora Assessore Antonio Fracassini. Considerando che non si era alla fine della consiliatura Gabbianelli e che la Giunta Marini è insediata da oltre un anno è facile fare i conti.

Facile , quindi, risalire all’epoca in cui furono date assicurazioni , anche alla presenza del dirigente, incaricato seduta stante di fare una rapida ricerca di mercato per reperire un prefabbricato adeguato, per una rapida soluzione del problema.

Non solo, visto che la situazione non si sbloccava , sollecitai il Sindaco Marini , in occasione del compleanno di Alfio a fargli un meritato regalo, tanto lungamente atteso. Mi fu risposto che la cosa era in via di soluzione.

Mi spiace proprio che non sia così, per la mancanza di rispetto dimostrata nei confronti di Alfio, cittadino dignitoso e rispettoso delle regole, generoso con chi ha meno di lui, costretto ad 84 anni a vivere in condizioni difficili ed inadeguate, ma anche nei confronti dei ragazzi del centro sociale che hanno sempre collaborato per trovare soluzioni condivise con l’Amministrazione. E’ questo il risultato?

La politica degli annunci è patrimonio indiscusso del Centro destra , ma che essa coinvolga un cittadino come Alfio che non ha mai chiesto nulla per sé, che ha aiutato sempre gli altri, ricco della sua dignità, è veramente inaccettabile.

Stiamo preparandoci alla visita del Pontefice, anche in maniera, come ho avuto occasione di dire, assolutamente discutibile, non sarebbe male che il Sindaco e la Giunta di centro destra che , come dichiarato in più occasioni, si riconosce nelle radici cristiane dell’Europa(?), sostanziassero questa loro battaglia ideologica, tenendo fede agli impegni presi.

Si dice che di buone intenzioni è lastricata la strada dell’inferno, perché non guadagnarsi, allora, un pezzetto di paradiso, se proprio non si vogliono riconoscere i sacrosanti diritti di un cittadino, ed offrire una buona azione, invece che solo un po’ di betonella al Pontefice?

Linda Natalini – Consigliere Comunale P.D.

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D’Arpini ri-visita Viterbo il 4 settembre 2009 – Comunicato Stampa

In questi giorni, con il dovuto anticipo organizzativo, il team vaticano, la protezione civile e le forze dell’ordine (e della disciplina) controllano e testano la sicurezza dei vari luoghi che saranno toccati dalla visita papalina prevista il 6 settembre 2009 nella Tuscia. Controlli a tappeto vengono effettuati sul campo di calcio di Civita di Bagnoregio ove si prevede l’atterraggio del papa-elicottero e vengono effettuate prove cronometriche e di sicurezza sui percorsi alternativi e sul tragitto preferenziale da far seguire alla papa-mobile per giungere nella Città dei Papi (uno più uno meno…).

Visto l’assembramento presagito in occasione della discesa del papa Ratzinger in terra viterbese viene perciò anticipata la prevista visita di Paolo D’Arpini, presidente pro-tempore del Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata, al 3 o 4 settembre 2009.

“Domenica 4 settembre è luna piena, quindi il momento è particolarmente auspicioso per la scappata laica di Paolo D’Arpini a Viterbo – comunica l’ufficio relazioni con il pubblico del Circolo – scopo della visita è l’annuncio della prossima manifestazione laica prevista a Viterbo in occasione del solstizio invernale”.

Il fatto che contemporaneamente alla visitazione del D’Arpini la notte del 3 settembre 2009 sia programmata a Viterbo la processione di Santa Rosa ed il 4 ci sarà ancora movimento non deve preoccupare per l’eventuale ressa, infatti il presidente vegetariano incontrerà solo quattro amici al bar e non vi sono perciò rischi di intasamento indesiderato.

“Considerando che Paolo D’Arpini – prosegue il comunicato del Circolo – si muove di rado e con mezzi di fortuna, si stanno studiando le distanze ed i tragitti. Una possibilità di cammino sarebbe il raggiungimento da Calcata con l’autostop sino a Settevene e da lì risalire con la corriera che passa sulla Cassia bis e giunge a Viterbo. Altrimenti D’Arpini potrebbe arrivare a Civita Castellana (forse in bicicletta o con altro trasporto alternativo) e quindi montare sul trenino del Cotral che in appena due ore giunge nel capoluogo della Tuscia. Gli aspetti logistici sono tenuti in attenta considerazione, ivi compresa l’offerta di un amico di Faleria che ha proposto il suo asino per la risalita a Viterbo, la cosa potrebbe anche andare (per il risparmio evidente sui costi di viaggio) l’unico problema è la durata: almeno due giorni di cavalcata ininterrotta”.

Altra alternativa possibile sarebbe quella di posticipare la visita del D’Arpini al 6 settembre 2009 e chiedere a quel punto un passaggio alla carovana vaticana in transito. Ma questa chance pare esclusa, vista l’incompatibilità delle due motivazioni, quella papale e quella laica.

Ufficio Stampa e Relazioni con il Pubblico

Info: 0761-587200 – circolo.vegetariano@libero.it  

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Un buon giorno se ne è andato

ma la notte sia migliore

se un canto hai nel cuore

(L’aura)