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La favola dell’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle e il dibattito tra Trump ed Harris all’ABC dell’11 settembre 2024

Lunario Paolo D'Arpini 10 settembre 2024

Ante Scriptum:  Il diavolo ci ha messo lo zampino ed il dibattito tra i due aspiranti presidenti degli USA, donna Kamala Harris e don Donald Trump, si tiene proprio l’11 settembre 2024 nella ricorrenza dell’attentato terroristico (o autoattentato utilitaristico) dell’11 settembre 2001. A suo tempo Trump aveva promesso di svelare i misteri dietro questo evento ma poi preferì tacere, forse perché le Torri Gemelle erano sue prima che fossero da lui vendute a  Larry Silverstein, il quale sembra che fosse al corrente dell’imminente attacco “terroristico” e ci guadagnò sopra una bella cifra miliardaria di rimborso assicurativo. (Vedi articolo che segue di Paolo D’Arpini)

Uhu, uhh… Ero appena tornato da una passeggiata nella valle del Treja, in cerca di more mature, quando l’11 settembre del 2001 mi telefonò a Calcata il caporedattore del Messaggero (edizione di Viterbo) per chiedermi un parere sull’appena avvenuto “attentato” alle Twin Towers (Torri Gemelle). Mi raccontò che i due grattacieli di New York, costruiti in cemento armato con intelaiature di acciaio durissimo, erano state colpiti da due aeroplani di linea, “dirottati da terroristi di Al Qaeda”.

Subito dopo l’impatto seguì il crollo e la morte di migliaia di persone che si trovavano nelle strutture. Le “Torri Gemelle”si sbriciolarono su se stesse in minuta polvere bianca senza toccare altri fabbricati. e per “simpatia” anche un altro fabbricato sito nei pressi, il WTC 7, crollò senza nemmeno che fosse stato colpito. Tanto che una giornalista della BBC annunciò alla televisione che era crollato mentre dietro di lei era ancora perfettamente in piedi (https://www.bing.com/videos/search?q=wtc+7+journalist&&view=detail&mid=2EB31DCFB48C41F2D7252EB31DCFB48C41F2D725&&FORM=VRDGA).

Da tutte queste notizie “ufficiali” sentii una forte puzza di bruciato. Non credetti assolutamente alla fola dell’attacco dinamitardo di Al Qaeda ma siccome non avevo dati sufficienti per obiettare o sostenere tesi alternative mi limitai a dire: “…sono stati gli extraterrestri…”.

E con ciò sistemai la faccenda, lasciando chiaramente intuire il mio pensiero, ovvero che la fantasia degli addetti ai “servizi” è intergalattica (se ne inventano di tutti i colori..).

Peccato che il giornalista del Messaggero di Viterbo non raccolse la mia dichiarazione… che altrimenti la “bugia dinamitarda” sarebbe stata scoperta subito.

Niente paura, con il trascorrere degli anni la verità vera dei fatti fu confermata da solide prove e da indizi inequivocabili sul come le torri erano state buttate giù… In effetti sin da subito rimasi esterefatto quando appresi che tre enormi grattacieli (di cui uno non era nemmeno stato colpito da nulla!) si erano letteralmente fusi in pochi secondi. Poi l’ottimo lavoro di migliaia di tecnici (la maggior parte dei quali ingegneri, architetti, fisici e chimici americani!) ha chiarito tutto e svelato il trucco. (Vedi: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/18/11-settembre-le-torri-del-wtc-erano-minate-una-commissione-di-vigili-del-fuoco-lo-sostiene-e-per-me-e-giusto-ascoltarli/5382262/ – ed anche: https://revoluzione.unoeditori.com/verita-sulle-torri-gemelle-ingegner-torri-distrutte-da-cariche-esplosive/).

Il fatto è che l’America aveva bisogno d’una altra guerra, una guerra di tragedia e paura. Serviva una guerra che facesse sentire al popolo americano che un grande pericolo lo sovrasta… La desideravano quella guerra, una guerra che facesse provare il fremito della vendetta, una guerra che mantenesse ad libitum il senso di pericolo, che giustificasse l’occhio per occhio e soprattutto giustificasse un intervento militare e la rimessa in moto dell’industria bellica. Cosa questa confermata di recente dallo stesso presidente USA, come da dichiarazione in tal senso, riportata dall’Ansa del 8 settembre 2020: “Donald Trump ha accusato i vertici della difesa di voler intraprendere guerre per far contente le aziende belliche: “I vertici al Pentagono probabilmente non mi amano perchè loro non vogliono altro che combattere guerre, così tutte quelle meravigliose aziende che fanno bombe, aerei e tutto il resto restano contente”.

Ed in verità non era la vendetta che l’America (leggi gli USA) cercava con la conseguente invasione dell’Afghanistan dei Talebani, accusati di essere gli artefici dell’attentato, bensì l’opportunità di impadronirsi dei campi d’oppio per finanziare le azioni segrete di CIA e compagni e successivamente soggiogare i ribelli al NWO e rapinare il mondo di ogni sua ricchezza con la scusa di combattere il “nemico” della democrazia. (Vedi: http://paolodarpini.blogspot.com/2012/07/afghanistan-e-la-guerra-per-loppio.html – ed anche: https://www.strategic-culture.org/news/2020/08/29/cia-addiction-to-afghanistan-war/)

Questo è in fondo lo sporco segreto che, da quelle parti, tengono gelosamente nascosto. Rinunciando alla vergogna liberatoria di una confessione pubblica d’errore… Gli USA mantengono il patto mefistofelico. Ne abbiamo una prova anche oggi con le invasioni pilotate ed i cambi di regime in Ucraina, in Yugoslavia, in Iraq, in Siria, in Libia, in Bielorussia, etc. etc.

Per tutto questo gli americani, “che sanno”, provano quotidianamente un senso di vergogna che non riescono a cancellare. Però l’ ipocrisia è più forte: sopportano lo status quo, mangiando hamburgers e popcorn al cinema o davanti alla tv.

Ah, un inciso intrigante sul passaggio delle Torri Gemelle da Donald Trump a Larry Silverstein, neo proprietario delle Torri Gemelle, questi, già 6 settimane prima dell’11 settembre, firmò il contratto esattamente il 24 luglio 2001, mentre si trovava in ospedale sotto morfina in seguito a un incidente stradale, e per firmare obbligò i medici a sospendergli la morfina. Aveva evidentemente una fretta terribile, uscita fuori all’improvviso, visto che le Due Torri erano in vendita da 7-8 anni e lui le aveva lì sotto il naso visto che era anche il proprietario del WTC7, l’edificio 7, il terzo grattacielo crollato per “solidarietà” nel pomeriggio dell’11 settembre. Inoltre diciamo che Silverstein la mattina degli attentati, che gli fruttarono solidi miliardi di dollari dall’assicurazione da lui stipulata contro gli attentati, aveva una colazione di lavoro al ristorante al piano 87-88 della torre nord ma a quella colazione non si presentò perché la moglie Clara quella mattina aveva preso per lui un appuntamento dal dermatologo a sua insaputa e lo costrinse ad andarci. Tutte le persone presenti in quel ristorante quella mattina sono morte…

L’11 settembre 2001 l’America della libertà è morta, quella finta di Hollywood ha vinto!

Paolo D’Arpini

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Non la guerra ma una civiltà multipolare, paperelle a mare, commemorazione per l’uccisione di Daria Dugina, Kursk: USA e UE coinvolti, Kiev apre alla guerra di religione, dall’ecosofia alla spiritualità laica, un ricordo del 20 agosto 2009……

Lunario Paolo D'Arpini 20 agosto 2024

Care, cari, se i russi cadono nella trappola della follia occidentale allora si aprono le porte dell’inferno. Ma una guerra mondiale non serve alla Russia, non serve ai BRICS e alla nuova civiltà multipolare, perché hanno già vinto, sia sul piano militare che sul piano economico e industriale, oltre che sul piano culturale… – (S.P.) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2024/08/non-la-guerra-ma-una-nuova-civilta.html

Nota – L’unica decisione utile alla sicurezza della Russia sarà quella di utilizzare la frammentazione etnica e le pretese territoriali dei Paesi confinanti… (S.P.)

Paperelle a mare…! Una nave perse dei container durante la rotta per gli Stati Uniti versando 29 mila paperelle di gomma nel Pacifico. 10 mesi dopo le prime paperelle compaiono sulle coste dell’Alaska. Da allora sono state trovate alle Hawaii, in Sud America, in Australia… Alcune attraversarono lentamente la banchisa artica ma 2 mila paperelle rimasero intrappolate nel vortice del Nord Pacifico… – Continua: https://www.lteconomy.it/bloglte/profilegrid_blogs/paperelle-a-mareee/

Gli oggetti risucchiati dal vortice di solito restano nel vortice, condannati a ripetere lo stesso percorso, ad attraversare sempre le stesse acque ma a volte no…

Commemorazione per l’uccisione di Daria Dugina… – “Il 20 agosto 2022 la vita della giornalista Daria Dugina è stata tragicamente interrotta. Il suo omicidio è un atto di sanguinoso terrore del regime di Kiev, contro coloro che non hanno paura di dire la verità…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2024/08/commemorazione-per-luccisione-di-daria.html

Nota – Due anni dopo, questo crimine, come altri omicidi simili, è rimasto senza un’adeguata risposta da parte delle organizzazioni internazionali…

USA e UE coinvolti nella invasione della regione russa di Kursk e Kiev apre un nuovo fronte (con la guerra di religione). Mosca accusa l’Occidente di essere parte in causa dell’invasione verso Kursk: “Oltre a numerosi volontari provenienti da alcuni Paesi della UE, sono stati trovati corpi militari “privati” Usa, Washington coinvolta nel conflitto”. In precedenza, le PMC americane avevano confermato che i suoi militanti stavano partecipando agli attacchi contro la regione di Kursk… – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2024/08/kiev-apre-un-nuovo-fronte-con-la-guerra.html

Nota – Ed il regime ucraino apre un nuovo fronte, con la guerra di “religione”, adottando un disegno di legge che prevede la messa al bando della Chiesa di rito russo, considerata un agente d’influenza del Cremlino. La Verkhovna Rada ha approvato una legge che vieta alla Chiesa ortodossa ucraina canonica di operare…

Dall’ecosofia alla spiritualità laica… – anche un albero è vivo e si esprime attraverso le sue funzioni biologiche e manifesta desideri e repulsioni, come noi umani. Partendo da questo assioma arriviamo al concetto di “Ecosofia”, una forma di pensiero para-spirituale-ecologico elaborata dal filosofo norvegese Arne Naess… – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2019/02/dallecosofia-alla-spiritualita-laica.html

Nota – Da un punto di vista delle espressioni archetipali, la spiritualità laica e l’ecologia profonda affondano il loro esistere nella coscienza. L’uomo si è interrogato sulle forze della natura e sulla vita e questo interrogarsi ha prodotto la spiritualità, l’ecologia profonda è una forma di approfondimento in senso materiale di questa ricerca.

Ciao, Paolo/Saul

Un ricordo. Il 20 agosto 2009, per la prima volta, venne a trovarmi a Calcata la mia adorata attuale compagna, Caterina Regazzi. Così scrivevo nel Giornaletto di Saul del 21 agosto 2009: “In questi giorni è ospite del Circolo Caterina Regazzi, stiamo tentando un esperimento di sopravvivenza selvaggia, nel Tempio della Spiritualità della Natura. Accensione del fuoco serale per la bruschetta, lavacro all’aria aperta con acqua intiepidita al sole, servizi igienici open air, illuminazione a candele. A farci compagnia la gatta guardiana, civette, topi, serpenti, scorpioni, ragni, ricci, etc. Se sopravviviamo poi ve lo facciamo sapere…” Fonte: https://saul-arpino.blogspot.com/2009/08/il-giornaletto-di-saul-del-21-agosto.html

Paolo e Caterina al Circolo Vegetariano di Calcata il 20 agosto 2009

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“I am like the wind

No one can hold me

I belong to everyone

No one can own me

The whole world is my home

All are my family”

(Neem Karoli Baba)

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Calcata e la Valle del Treja, dove vissero i Falisci…

Lunario Paolo D'Arpini 22 luglio 2024


In cerca di storie… alla scoperta del territorio falisco

Attorno al luogo sacrale del Soratte, tra il bacino del Treja e la bassa valle del Tevere, si stende il territorio, che fu abitato dal XV al III secolo avanti l’era volgare dai Falisci. Attraversare questa contrada è assai interessante per il naturalista, sebbene essa sia quasi impervia ed assai faticosa.

Faleria, Calcata, Mazzano, Magliano Romano, etc. sono siti dell’alta valle del Treja o dei suoi affluenti, i paesi sparsi su un terreno ondulato, tormentato da quei profondi burroni. Il varcare queste forre non è sempre impresa facile là dove mancano le strade. Non c’è da pensare né all’automobile né al motociclo: di cavalli od asini pochi ve ne sono, né si possono avere a nolo. I luoghi sono in generale troppo privi di ombra per prestarsi alle escursioni esclusivamente pedestri.

La bicicletta forse è uno strumento adatto, sebbene spesso bisogna rassegnarsi a condursela a mano, o peggio, a portarsela in spalla, allora la passeggiata assume presso a poco la fisionomia di un cross country. Ma le divagazioni primaverili ed autunnali su questo suolo pittoresco, situato fra le vette blandamente coniche dei vulcani Cimini e Sabatini e le rudi scogliere solitarie di Sant’Oreste, sono piene d’incanto. Si può vagare alla ventura dappertutto dove le strade o i sentieri serpeggiano, sicuri di trovar pascolo alla curiosità, alla meditazione e allo studio. Talora il cammino è ombreggiato da fitte boscaglie falle di grossi ed annosi ceppi di ontano, di faggio, di quercia mozzati in gioventù all’altezza di un metro, e da allora coronati ad ogni stagione da ciuffi di polloni giovani che si recidono ogni due o tre anni. Vaste estensioni, tenute in questa forma speciale di ceduo forniscono a Roma la legna sottile per l’uso domestico.

Centinaia di migliaia dì piccole fascine tutte eguali, saldamente legate in vincoli dì rami attorcigliati, appoggiate le une alle altre, formano immensi depositi, dì cento o più metri di lunghezza per cinquanta dì larghezza. Una capanna o una tana scavata nel tufo ricovera ì poveri custodì. Nelle boscaglie adiacenti corrono numerose le lepri e dicesi anche che vi sì nascondano i cinghiali. Campagnano fu anzi un tempo famoso per le cacce riservate, abbondantissime dì questa grossa selvaggina. Ma per il turista il cinghiale è un po’ come il camoscio per l’alpinista. È ben certo che l’animale c’è, ma pochi lo vedono. Certi valloni che nelle bassure raccolgono un po’ d’acqua semistagnante, o trasudano umidità dai fianchi, verdeggiano più dei terreni alti che lì dominano, ed invece dei poveri vigneti scaglionati sui pendii, sì distendono sul loro fondo grandi praterie magre, e povere di fiorì, infestate, dagli asfodeli, cariche dì lumachelle, ove pascolano gravemente mandrie dì vaccine grigie a lunghe conia. In qualche luogo è invece il formicolio dì greggi dì pecore da cui sopra-vantano colle spalle i becchi puzzolenti lentamente brucanti sul maggese, guardate intorno da ringhiosi cani maremmani cattivi nell’aspetto, e dai quali si può attendere tutto.

Se l’abbaiare astioso dì questi animali semiferoci minaccia il ciclista, deve mettersi in volata se il terreno glielo permette o scendere dì macchina per evitare gli acuti loro denti. Nei bassifondi sì trovano anche qui gli abbeveratoi caratteristici della campagna romana, lunghi, stretti, colla bocca d’acqua ad una testata: acque tutte malefiche, calde, torbide, abbondanti dì microrganismi. Un silenzio indisturbato incombe sopra questa contrada selvaggia: né canti, né rumori dì carri o dì persone. Solo da qualche eminenza sì scorge lontano nell’aria, la scarna fila dei pali dì ferro che sostiene la conduttura dei tram elettrico da Civita Castellana a Roma. In certe epoche dell’anno un sordo galoppo avverte nella mattinata che delle artiglierie sono condotte per i tiri dal Campo dì Bracciano a qualche vallone. Allora su certe eminenze perimetrali alla zona di tiro si inalberano dei bandieroni rossi, che delimitano ì luoghi pericolosi. Le batterie, spariscono nascoste coi cassoni, piazzate giù il più basso possibile. Soltanto il rombo prolungato degli spari che sì diffonde a intervalli, e, a grande distanza, un lieve fumo su dì un clivo colpito dalle granate, rivelano la presenza delle macchine da guerra. Il mistero copre l’insidia dì quest’arte micidiale, che mira un bersaglio nascosto e lo colpisce a tradimento senza poter neppure contemplare la distruzione che opera, ed è per vedere quest’invisibile che su qualche dosso si raccolgono, in gruppi eleganti, le nere figure degli ufficiali muniti dì binocoli, corruscanti nei riflessi del sole. Le scarse acque che scorrono nei borri incisi profondamente nel terreno vulcanico, lambiscono in qualche posto alte sfaldature dì rocce inaccessibili.

Questi villaggi hanno serbato dei tempi feudali l’impronta minacciosa, ma quasi tutti sono privi dì avanzi monumentali notevoli. Gli squarci delle rocce si prestano a creare ì contrasti più pittoreschi dì pianori rotti da precipizi, dì praterie e dì boschi, dì straducole inerpicantesi su per ì fianchi dirupati come nei presepi natalizi, percorse nel passato da asinelli e da uomini colle brache corte, in carovana, da donne cariche sul capo dì grossi fardelli, in acconciature caratteristiche ed in vestimenta, che, almeno nel colore, conservano l’uniformità dì un costume locale.

Tale è il paese notevole per tante particolarità che sì estende fra la Flaminia e la Cassia, a nord dì Veio e a sud dì Falerii, dominato dal Soratte, bagnato dal Treja, in più luoghi solcato dalle antiche vie romane ancor lastricate dai grandi poligoni dì selce che sfidano le alluvioni e l’aratro come se fossero rocce radicate nel suolo, incrociate qua e là da ben più antichi avanzi dì strade falische, così che quando le legioni romane lo attraversarono nei primi tempi, esse calpestavano già le necropoli etrusche, ricche da secoli dei prodotti dì un’arte propria, e di non spregevoli imitazioni locali degli splendori ellenici. Queste terre che ì Falisci avevano fecondato colla loro antichissima civiltà, cominciata nel XV e finita nel III secolo avanti l’era volgare, ci hanno serbato molti reperti degni dì ammirazione, che ora sono raccolti nel i museo di Forte Sangallo a Civita ed in quello dì Villa Giulia a Roma, poco fuori dì Porta del Popolo, messe ricca, che potrebbe certo decuplicare con tutta facilità se più larghi mezzi permettessero altri scavi.

(Tratto dal libro: I racconti dalla Città Invisibile, a cura di Paolo D’Arpini)

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USA e pornopolitica – Donald Trump condannato per il caso Stormy Daniels…

Lunario Paolo D'Arpini 31 maggio 2024

Ansa, Red.Estero: “Dopo due giorni di Camera di Consiglio, all’unanimità la giuria ha emesso per Donald Trump un verdetto di colpevolezza per aver falsificato documenti contabili allo scopo di nascondere un pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels così da evitare uno scandalo sessuale proprio alla fine della sua campagna presidenziale del 2016.”

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato dichiarato colpevole giovedì da una giuria a New York di 34 capi di imputazione che includono evasione fiscale e manipolazione di registrazioni contabili per nascondere uno scandalo sessuale.

La condanna stabilisce che l’ex presidente ha falsificato registri contabili per coprire uno scandalo sessuale che ha minacciato la sua ascesa alla Casa Bianca nel 2016, e che i pubblici ministeri hanno considerato un inganno al popolo statunitense.

I 12 newyorkesi che hanno fatto parte della giuria di Trump hanno sostenuto che la decisione è stata unanime ed elimina la possibilità di una giuria in disaccordo nel primo processo penale contro un ex presidente…

Mentre in Europa spirano venti di guerra, la maggior parte di noi desidera profondamente la Pace e l’amicizia tra i popoli, ma siamo incapaci di immaginare che sia possibile. Questo sogno della Pace, comunque, è sempre più diffuso, presente e vivo dentro tanti di noi: per questo, il 2 giugno, Festa della Repubblica, invece delle parate militari, Giorgio Gustavo Rosso, fondatore del Gruppo Editoriale Macro, ha indetto una giornata della Pace, come spiega in questa intervista a Enrica Perucchietti. Per dire no alla guerra e ai sogni di violenza, morte e distruttore delle sanguinarie élite tecnocratiche e delle grigie burocrazie occidentali…

Video collegato: https://www.youtube.com/watch?v=eN50GUAKoOs

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Celebrazione di Beltane, la festa della Luce splendente…

Lunario Paolo D'Arpini 30 aprile 2024

Beltane è la festa della Luce splendente dei Celti, festeggiata tra la fine di aprile ed i primi di maggio, corrisponde al nostro 1° maggio, il Calendimaggio romano, ovvero il periodo situato a metà fra l’equinozio di primavera ed il solstizio estivo. In questi giorni nell’antica Roma si celebravano le festività di transizione stagionale, che iniziavano dal 28 aprile, dedicate a Flora, la dea tutelare di Roma preposta alla crescita della vegetazione, e continuavano con i primi di maggio, in cui avvenivano i riti Compitalia, la festa dei Lari delle strade. Quei giorni si offrivano sacrifici nei crocicchi (competa) dove le strade si incrociano (competunt), da qui Compitalia. Maggio è il mese dedicato tradizionalmente alla Grande Madre Maya, ai matrimoni, alla fioritura ed alla bellezza della natura, il segno zodiacale relativo è quello del Toro, in occidente, e del Serpente in Cina, simboli di saggezza e conoscenza.

Da anni ormai, anche dopo aver lasciato Calcata, ricordiamo Beltane, una tradizione per noi del Circolo Vegetariano VV.TT., sotto forma di “Festa dei Precursori”, ma debbo dire che da quando sono a Treia ho dovuto spostare non solo l’ubicazione ma anche la data, dal 1 maggio alla fine di aprile, cosa che decisi di fare allorquando la festa entrò in collisione con la “magnalonga” organizzata a Treia nello stesso giorno… Ora la “magnalonga” è scomparsa dal calendario treiese e la Festa dei Precursori si è appena conclusa il 28 aprile 2024, ma vorrei ancora una volta ricordare, almeno simbolicamente, la celebrazione di Beltane. Il 1 maggio 2024 Caterina ed io saremo assieme, ma da soli, a Treia, per una commemorazione con un canto.

Paolo D’Arpini

Resoconto della Festa dei Precursori 2024. Dopo alcuni giorni di freddo quasi invernale è tornato il Sole! Ed anche questa volta “l’abbiamo sfangata’! E abbiamo trascorso dei bei momenti a questa Festa dei Precursori del 27 e 28 aprile 2024, organizzata dal Circolo Vegetariano VV.TT., in collaborazione con Auser Treia… (Caterina Regazzi e Paolo D’Arpini) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2024/04/treia-resoconto-della-festa-dei.html

Nota – …la funzione dei precursori è quella di avviare un processo evolutivo dell’intelligenza umana… per questo è importante che i precursori non assumano su di sé una specifica “laurea” o “copyright”, il loro lavoro è solo quello di preparare il terreno, seminare e procedere…

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