Archivio della Categoria 'Alimentazione vegetariana'

L’alternativa Veg rende più pacifica la comunità umana e meno inquinata la Terra…

E’ un periodo di profonde incertezze, inquietudini, paure. La guerra in Ucraina ed in Palestina ed in altri luoghi minaccia di trasformarsi in una guerra mondiale; l’economia vacilla, la disoccupazione incombe, lo spettro della fame e di nuove malattie si allarga minaccioso, poi c’è la tragedia dei migranti che disperati bussano alle porte del continente europeo, i delitti giornalieri che rasentano il delirio, la vigliacca violenza alle donne che l’OMS stesso considera un problema di proporzioni epidemiche; la droga, la violenza giovanile, il clima impazzito, l’inquinamento, insomma una vera e propria visione apocalittica.

A queste enormi tragedie, che oggi più che in passato caratterizzano la storia umana, noi contrapponiamo l’alternativa dell’universalismo/veg, biocentrica, sincretista, perché… La scelta veg va alle cause dei problemi, non cura i sintomi e questo rende migliore l’essere umano perché lo rende responsabile delle sue azioni, favorisce lo sviluppo di una coscienza umana più giusta e solidale, apre alla compassione, alla condivisione delle altrui necessità vitali, al rifiuto della violenza in tutte le sue manifestazioni verbali, morali, fisiche; induce una mentalità di pace, di non predominio, di rispetto dell’altro, valorizza le differenze e la vita in tutte le sue esspressioni, aumenta la responsabilità personale verso se stessi e verso la collettività, sviluppa il senso critico positivo, costruttivo.

Noi siamo profondamente convinti che è la coscienza degli uomini a determinare la condotta personale e collettiva, che ogni azione buona o malvagia è sempre il frutto di un pensiero che a sua volta è l’essenza stessa del sentimento che alberga nella coscienza di ognuno; che l’adozione su scala mondiale dell’universalismo/veg pone le basi per una società libera dai problemi che l’affliggono, che sia il modo più semplice e potente per rendere migliore questo mondo, per i seguenti motivi:

Violenza, prevaricazione, guerra

La filosofia veg ripudia la violenza in qualunque forma si manifesti, sull’uomo, sull’animale, sulla natura. E se un essere umano rinuncia a mangiare carne per non nuocere ad un essere diverso dalla sua specie certamente non nuocerebbe al suo simile. L’accettazione indifferente e passiva di ciò che causa l’uomo agli animali abitua a convivere con la logica della supremazia del forte sul debole, induce insensibilità del cuore e disprezzo della vita in senso lato. Questo preclude all’uomo lo sviluppo di una coscienza giusta, sensibile e solidale che è la condizione morale, civile e spirituale imprescindibile per porre le basi di un mondo finalmente libero dalla violenza, dall’ignoranza, dalle malattie e dal dolore.

Le malattie

L’OMS afferma che il 90% delle morti nel mondo sono causa di cattivo stile di vita e che il 75% delle malattie sono dovute alla cattiva alimentazione, che il 34% delle neoplasie è attribuibile al consumo di carne ed un altro 30% è attribuibile al fumo di sigaretta.

Infarto, ictus, diabete, ipertensione, Alzheimer e moltissime altre patologie moderne sono direttamente relazionate al consumo di grassi saturi e proteine animali. La scelta vegan è in grado di assicurare longevità e ottima salute, come confermano gli istituti di ricerca più accreditati nel mondo e coloro che hanno adottato questo stile di vita.

Economia, lavoro, disoccupazione

In Italia ogni anno l’apparato medico sanitario assorbe 104 miliardi di euro, 26 di questi solo per prodotti farmaceutici. Il 75% della spesa sanitaria in Italia e in Europa viene assorbita per curare gli effetti della cattiva alimentazione. L’alimentazione veg risulta essere molto meno costosa in termini di spesa rispetto ad una alimentazione onnivora. La cultura vegan fa riferimento alla produzione alimentare biologica che rispetta la biodiversità. Questo favorisce un maggior impiego di personale, di conseguenza ne possono beneficiare le economie personali, locali e sociali. Il settore per la produzione della carne ha un deficit di 10 mila miliardi l’anno, oltre ad una bassissima possibilità di impiegare personale lavorativo.

In una realtà sociale veg, eserciti, industrie delle armi, farmaceutiche, tribunali, istituti di sperimentazione ecc. gradualmente si ridurrebbero fino a scomparire o a ridursi drasticamente e la sconfinata massa umana che ora lavora in questi settori non resterebbe disoccupata, perché il sistema vegan rinnova l’essere umano nel suo modo di pensare e agire e lo proietta verso la sintonia di forze concordi in onestà, senso di giustizia, capacità di condivisione, solidarietà, in cui ci sarà benessere e lavoro per tutti.

Inquinamento generale

Gli animali d’allevamento producono gas serra più di tutti i veicoli del mondo, compresi treni, aerei e navi. Il 51% dei gas serra è attribuibile al settore agro zootecnico. Ogni mucca produce ogni anno gas quanto un’automobile per 70.000 km. Tutti gli animali d’allevamento sommati generano 130 volte più escrementi dell’intero genere umano. Inoltre gli allevamenti sono responsabili dell’80-90% di emissioni di ammoniaca che provocano le piogge acide. Il biossido di carbonio generato per produrre una sola bistecca è pari alla quantità prodotta da un’automobile per 40 km.

Risorse energetiche

Per produrre proteine dalla carne serve 4 volte più energia rispetto un’alimentazione a base vegetale, 10 volte più terreno coltivabile, 25 volte più acqua, 130% più pesticidi, 1200% più fertilizzanti. Servono 25 kcal di cereali per ottenere una sola kcal di carne bovina, 11 volte più rispetto all’energia necessaria per produrre grano. Il rapporto è di 57 a 1 per la carne di agnello, 40 a 1 per quella di manzo, 39 a 1 per le uova, 14 a 1 per il latte e la carne di maiale, 10 a 1 per il tacchino, 4 a 1 per il pollo. Per produrre carne di maiale si consuma 15 volte più energia di quanto occorre per produrre frutta e verdura.

Distruzione delle foreste

La superficie di un terreno grande 7 volte l’Europa viene utilizzata per produrre mangimi per gli animali d’allevamento. Il 70 % delle terre coltivabili in Occidente è usato per allevare e nutrire gli animali. Il 75% delle foreste pluviali è stato abbattuto per coltivare monoculture e per adibire il terreno a pascolo di animali.

Fame nel mondo

La causa della fame nel Terzo Mondo sono i debiti contratti dai contadini costretti a coltivare prodotti voluttuari e monoculture invece di verdure utili al loro sostentamento. Le monocolture oltre al impoverire rapidamente il terreno hanno bisogno di fertilizzanti che i contadini sono costretti ad acquistare chiedendo prestiti ai quali gli usurai applicano interessi anche del 60%. In breve diventa impossibile pagare i debiti e i contadini devono vendere le loro terre per somme ridicole. Il numero di contadini che si è suicidato in India tra il 1997 e il 2007 ha raggiungo la cifra di 183.000 persone, in media uno ogni 30 minuti.

Il consumo di carne è la causa principale indiretta della povertà e della fame. Oltre 800 milioni di persone nel mondo soffrono la fame, e per capire cosa significa bisognerebbe provarla. Mandare a letto i bambini che piangono perché hanno fame è un dramma che chiede giustizia. Senza il minimo sostentamento alimentare si è inermi di fronte alle malattie e si muore per deperimento. Un esercito sconfinato di volontari è impegnato ad arginare la fame nel mondo ma se abituati a consumare carne essi stessi, senza volerlo, ne sono la causa.

Franco Libero Manco

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Vegani per un anno… Tutte le conferenze AVA del 2024

CALENDARIO CONFERENZE AVA 2024

GENNAIO

Giov. 11: “Sistema vegan, strumento di pace, di benessere e progresso sociale”, Dr. Vasco Merciadri, Medico Chirurgo, Medicine Complementari e Omeopatia

Giov. 18: “Autoipnosi, Reiki e PNL per allenare la mente al Pensiero Positivo, al Benessere ed al Successo”, Dr. Evaldo Cavallaro, Psicoterapeuta, Esperto di Ipnosi Regressiva e Motivazionale

Giov. 25: “La menzogna dell’esistenza dell’Inferno”, Dr. Roberto Fantini, Laurea in Filosofia e Storia, Studioso di Teosofia, Attivista Diritti Umani con Amnesty International, Scrittore, Pittore

FEBBRAIO

Giov.1: “Le cause psicosomatiche delle malattie e rimedi naturali”, Dr.ssa Marcella Saponaro, Ginecologia, Agopuntura, Medicina Psicosomatica, Nutripuntura, Floriterapia

Giov. 8 “Diagnosi e rimedi delle allergie e intolleranze alimentari, di umani e animali”, Dr. Claudio Biagi, Chimica e Tecnologia Farmaceutica, Fitoterapia, Integraz. Nutrizionale, Omeopatia, Erboristeria, Fiori di Bach, Aromaterapia, Oligoterapia, Gemmoterapia

Giov. 15: “La rivolta delle coscienze. Siamo troppi, inutili e dannosi?”, Prof. Antonino Galloni, Doc. Scienze Politiche; Funz. Minist. Bil. Progr. Econ; Dirig. Ind. Dir. Gen. Min. Lavoro, Scrittore

Giov. 22: “La terapia rigenerante della medicina forestale”, Dr.ssa Francesca Laiacona, Medico Vet. Pet Forest Therapym, Med. Olistica, Comunicaz. Telempatica e Tecniche Energetiche

Giov. 29: “Migliorare l’umore, l’autostima e la fiducia in sé attraverso il movimento, Dr.ssa Fulvia Tramontano, Psicologa e Psicoterapeuta, Specialista nei disturbi alimentari psicogeni e del comportamento alimentare, della sfera affettiva, della psicosomatica

MARZO

Giov. 7: “La filosofia del vegetarismo” Dr. Paolo Trianni, Filosofo, Teologo, Studioso di Religioni, Ricercatore Spirituale

Giov.14: “Onnivorismo: preclusione al benessere e all’evoluzione umana”. Dr Giorgio Fabretti Antropologo, Giornalista, Presidente Associazione Fruit.

Giov. 21: “La Musica delle piante e i concerti interspecie: comunicazione sonora con il Regno Vegetale”, Ivan Ceci, Musicista, Scrittore, esperto di Flauti Nativi Americani

APRILE

Giov. 11: “Integratori si, oppure no? Questo è il dilemma”. Dr.ssa Sabina Bietolini, Biologa Nutrizionista, Dottorato di Ricerca in Scienze della Salute, Prof. a contratto Univ. UNICUSANO

Giov.18: “Messaggi dettati dall’Invisibile: 49 registrazioni della Voce di un Maestro senza tempo”, Dr. Antonio Bufalo, Naturopata, Divulgatore Scientifico, Scrittore, Ricercatore Spirituale

MAGGIO

Giov.2: “Cambiamenti climatici, cause, responsabilità e prospettive future”. Dr.ssa Marinella Correggia, Ecologia eco-veg-pax, Sceneggiatrice, Scrittrice, Sicurezza Alimentare, Antimilitarista

Giov.9: “La ginnastica che cura e previene le malattie”, Dr.ssa Maria Silva: Scienza Aliment. Nutrizione Umana e Gravidanza, Infermieristica, Oncoematologia, Allen.Body Building e Fitness

Giov. 16: “La mente, i condizionamenti ed i limiti mentali”, Fiorella Rustici, Ricercatrice Spirituale, Leggi, Emergia e Meccaniche Mentali, Autrice di saggi e romanzi

Giov.23 “Le 5 leggi biologiche e la nuova medicina del Dr Hamer,” Fabrizio Aliotta Fisioterapista, Osteopata, Consulente e Docente delle 5 Leggi Biologiche
Giov. 30: “Le scelte alimentari che condizionano la nostra vita” , Dr.ssa Leopoldina De Varti, Psicologa Psicoterapeuta, Medicina Psicosomatica, Costell.Familiari Sistemiche, Hellinger Sciencia

GIUGNO

Giov.6:”Strategie nutrizionali di contrasto alla senescenza”. Prof. Antonello Senni, Scienze Bio e Nutrizione Umana, Ecologo, Evoluzionista, Antropologo, Genomica, già Dirig. Gen. Min. Ambiente e Dipart. Protez. Civile, Doc. Educaz. Alimentare e Cucina Dietetica

Giov. 13: “Il segreto del benessere e della felicità”

Dr. Franco Libero Manco Presidente AVA

SETTEMBRE

Giov.12: “Digiuno, potente strumento di depurazione organica e di guarigione”, Dr.ssa Lia Veneziani, Insegnante Yoga YANI, Cromopuntore, Naturopatia, Igienistica, Permacultura, Architettura Bioclimatica, Pedagogia, Operatore Olistico

Giov.19: “L’amore per gli animali che libera l’umanità dalla violenza e dalla malattia”, Prof. Santi Corsaro, già Primario Cardiologico, Reumatologico, Dir.UOC Medicina Interna, Dir. UOSD di Reumatologia

Giov. 26“I 6 errori dell’alimentazione moderna che rubano salute, energia e longevità”, Dr. Antonio Bufalo, Naturopata, Divulgatore Scientifico, Scrittore, Ricercatore Spirituale

OTTOBRE

Giov.3 “La straordinaria Forza rivitalizzante del Respiro”, Fabiola Dessi, Rebirther, Igienista Naturale, Consulente Olistica, Formatrice e Ricercatrice indipendente

Giov.10: ““Superare dolori articolari, cervicali, mal di schiena, fibromialgie con rimedi naturali e fisici”, Dr.ssa Mara Granata, Medico Veterinario, Etnomedicine, Medicina Antroposofica, Naturopatia, Omeopatia Unicista, Taijiwuxigong

Giov.17: “Importanza nutrizionale delle combinazioni alimentari”. Dr. Federico Calviello , Biologo Nutrizionista, Master in Alimentazione per il Benessere e la Salute, Nutrizione dello Sport

Giov. 24: “Le mie percezioni extrasensoriali”, Dr.ssa Floriana Colella, Consulente Aziendale, ex bambina Indaco, Produttrice, Regista, pittrice, scultrice, fotografa

Giov. 31: “Benefici dell’alimentazione vegetale in ogni fase della vita”, Dr Murizio Conte, Medico Chirurgo, specialista in Omeopatia, Pediatria, e Vaccinazioni

NOVEMBRE

Giov.7: “Le Leggi Universali del benessere e dell’ evoluzione che ci liberano dalla paura”, Dr.ssa Anna Colombo, Filosofia, Counseling Psico-corporeo, Integrazione Corpo, Mente Spirito, Stato, Benessere e Consapevolezza

Giov.14: “Il potere vibrazionale e terapeutico degli alimenti vivi”, Dr. Davide Ancona Prete, Naturopata, Reiki Master, Pranoterapeuta, Arte-terapeuta, Esperto in Tecniche Olistiche

Giov. 21: “I veleni nel piatto”, Dr.ssa Sara Traietti, Psicologa, Psicoterapeuta ad indirizzo Bioenergetico, Ricercatrice indipendente

Giov. 28: “Lo spazio e i viaggi nel tempo”, Dr. Piero Musilli, Laurea in Scienze Politiche, Documentarista, Astrofilo, Museo Geopaleoontologico e Osservatori Astroniomico Rocca di Cave

DICEMBRE

Giov. 5: Antonella Tomassini: “La cucina del gusto e del benessere”, Cucina Naturale Cruelty Free, Food Blogger, Collaboratrice Magazine online, autrice di “Pianeta Vegan”

Giov. 12: “Il grande risveglio esistenziale dell’Universalismo Vegan”,

Dr. Franco Libero Manco, Presidente AVA – avapresidenza@gmail.com

Associazione Vegan Animalista APS – via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 – 3339633050

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Dieta satvica vegetariana nelle religioni…

Oltre alle dottrine orientali, anche le religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo ed islam) consigliano talvolta di astenersi dal procurare sofferenze ad altri esseri per cibarsene.

Il saggio nondualista Ramana Maharshi a chi gli chiedeva quale fosse il modo più semplice per “raggiungere” la consapevolezza di Sé (nel senso dell’autorealizzazione) consigliava l’autoindagine, attraverso l’interrogarsi “chi sono io”. E se qualcuno insisteva per avere delle norme esteriori di comportamento allora consigliava di assumere solo cibo “satvico” e in quantità moderata.

Il cibo “satvico” è in effetti la cosiddetta dieta vegetariana, quella più vicina all’alimentazione naturale dell’uomo. L’uomo è nato frugivoro, la sua conformazione anatomica è simile a quella degli altri frugivori: suini, scimmie antropomorfe, etc. Questi animali, come dovrebbe essere per l’uomo, si nutrono essenzialmente di semi, proteine vegetali, verdure, frutta, tuberi, latte materno, integrando il tutto – di tanto in tanto – con qualche altro prodotto di origine animale, come ad esempio il latte di altri mammiferi, piccole quantità di miele, uova e simili. Eccezionalmente e per scopi integrativi essi fanno anche uso di moderate quantità di pesce o carne. Ovviamente, nella dieta “satvica”, consigliata ai ricercatori spirituali, la carne non è compresa, poiché il cadavere, essendo un composto organico in putrefazione, è considerato un alimento “tamasico” (oscurante) per la mente. Tra l’altro gli animali sono considerati a tutti gli effetti muniti di “anima” e quindi visti come esseri spirituali simili all’uomo. Cibarsene è considerata perciò una forma di “cannibalismo”.

La filosofia dei Veda – scrive Steven Rosen nel suo illuminante libro Il vegetarianesimo e le religioni del mondo – riconosce appieno agli animali la capacità di raggiungere stati di spiritualità elevata. Si tratta di una tradizione religiosa che non promuove soltanto il vegetarismo, ma anche l’uguaglianza spirituale di tutti gli esseri viventi. Il vegetarismo in effetti non è altro che la conferma di questa consapevolezza: tutti gli esseri viventi sono spiritualmente uguali. Tra l’altro, nell’induismo vengono indicate anche altre ragioni per cui è necessario astenersi dall’ingerire cadaveri perché nell’atto di cibarsi dell’altrui carne si crea un legame karmico con la violenza e la morte.

Malgrado vi siano indicazioni di sacrifici cruenti da compiere una o due volte all’anno persino il Corano esalta la compassione e la misericordia di Allah — chiamato al-Raham, ovvero “l’infinitamente misericordioso” — nei confronti di tutti gli esseri da lui creati, senza eccezioni. Lo stesso profeta Maometto, che presumibilmente era vegetariano e amava gli animali, disse: «Chi è buono verso le creature di Dio è buono verso se stesso».

Per quanto riguarda l’Ebraismo, nella Genesi l’alimentazione prescritta all’uomo è chiaramente vegetariana: «Ecco vi do ogni vegetale che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto che produce seme: saranno il vostro cibo» (1, 29). E ancora nella Genesi si legge: «Non dovreste mangiare la carne, con la sua vita, che è il sangue». E infatti, secondo le leggende bibliche, il popolo d’Israele si mantenne vegetariano per dieci generazioni, da Adamo a Noè. Solo dopo che il diluvio universale ebbe distrutto tutta la vegetazione, si narra che Dio diede al “suo” popolo il permesso temporaneo di mangiare carne. Poi, per ristabilire l’alimentazione vegetariana, quando gli israeliti lasciarono l’Egitto, Dio fece cadere la manna, un alimento vegetale adatto a nutrirli durante il loro duro viaggio. Ma, poiché gli israeliti continuavano a chiedere con insistenza la carne, Dio gliela concesse, insieme però a una peste fatale che colpì tutti coloro che ne mangiarono.

Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, e quindi il Cristianesimo, l’insegnamento di Gesù (nato di origine essena, una setta che praticava il vegetarismo) è stato a tal punto censurato nelle numerose traduzioni e revisioni dei Vangeli che sono quasi sparite le tracce della sua compassione e del suo completo amore per tutte le creature viventi, che si esprimevano anche nel non mangiare carne di alcun tipo, in armonia con la tradizione degli Esseni. In un “Vangelo secondo Giovanni” tramandato dagli Esseni e dalle Chiese cristiane d’Oriente ma rifiutato dalla Chiesa cattolica, si insegna l’assoluta nonviolenza nei confronti degli animali ed è vietato esplicitamente di mangiare carne: «Mangiate tutto ciò che si trova sulla tavola di Dio: i frutti degli alberi, i grani e le erbe dei campi, il latte degli animali ed il miele delle api. Ogni altro alimento è opera di Satana e conduce ai peccati, alle malattie e alla morte». I primi cristiani erano vegetariani. E lo furono anche i veri Padri della Chiesa, come san Giovanni Crisostomo, San Girolamo, Tertulliano, San Benedetto, Clemente, Eusebio, Plinio e molti altri.

Ma quando il Cristianesimo volle diventare la religione di Stato dell’Impero Romano, durante il concilio di Nicea vennero radicalmente alterati i documenti originali. I “correttori” nominati dalle autorità ecclesiastiche eliminarono dai vangeli qualsiasi riferimento al non mangiare carne: tradussero con il termine «carne», per ben diciannove volte, il termine greco originale «cibo” e scelsero la versione «dei pani e dei pesci” a quella, contemporanea a Cristo, del miracolo della «moltiplicazione dei pani e della frutta”. Ciononostante anche in seguito alcuni santi cristiani sono stati vegetariani. Basti pensare al più famoso di tutti, san Francesco, il quale, nel suo amore per tutte le creature viventi, si nutriva esclusivamente di pane, formaggio, verdure e acqua di fonte.

La compassione che sta alla base di ogni “fede” va ricercata interiormente, e mangiare carne, diceva Lev Tolstoi, «è immorale perché presuppone un’azione contraria al sentimento morale, quella di uccidere. Uccidendo, l’uomo cancella in se stesso le più alte capacità spirituali, l’amore e la compassione per le altre creature». Quindi, a che serve giustificare o preferire una religione all’altra? Sono le persone che fanno la differenza! Sono tutti quegli uomini e quelle donne “compassionevoli” che non si limitano a riti esteriori ma che nutrono compassione per se stessi e per tutte le altre creature.

Insomma, ricapitolando, il Buddismo, l’Induismo, ed in parte anche alcune sette dell’Ebraismo, Islamismo e Cristianesimo, contengono di fondo lo stesso messaggio di compassione e nonviolenza, ricordo anche le parole del Buddha nel Dhammapada: «In futuro, alcuni sciocchi sosterranno che io ho dato il permesso di mangiare carne,e che io stesso ne ho mangiata, ma io non ho permesso a nessuno di mangiare carne, non lo permetterò ora, non lo permetterò in alcuna forma, in alcun modo e in alcun luogo».

Paolo D’Arpini

Post Scriptum: “Una delle iniziative del Circolo Vegetariano VV.TT. di tantissimi anni fa fu quella di “Salviamo il Tacchino”, ovvero di rinunciare al tradizionale pranzo di natale a base di tacchino o cappone. Quindi per le venienti feste natalizie evitiamo cenoni selvaggi a base di carne e prodotti chimici vari, riscopriamo il cibo semplice e pulito delle nostre campagne. Niente scatolette e scatoloni con zamponi e salsiccie… ma sane grigliate di verdure con dolcetti fatti in casa. Il cibo è sacro, simbolo dell’amore materno, e la condivisione di cibo puro (satvico) è considerata la migliore offerta a Dio…”

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Il vegano Novak Đoković tennista senza rivali…

Vale sempre la pena sacrificarsi per qualcosa che ci oltrepassa.

Con la vittoria dell’11 giugno 2023 al Roland-Garros, Novak Đoković è il tennista più titolato di sempre nei grandi slam. Il mistero del campione risiede nella convinzione nei propri mezzi, nella impersonale fiducia in sé stesso che, quando sottovalutata o sminuita, diviene irremovibile ostinazione. «Voi occidentali non potrete mai capire» riferiscono i giornalisti serbi fuori dai cancelli dei prestigiosi impianti sportivi, facendo un eloquente per quanto pudico riferimento alle sofferenze passate.

Ogni volta che il suo sguardo viene preso da una strana fissità (che significa “io adesso non sbaglio più una palla, battimi se ci riesci”), quello sguardo che tanto timore incute nei suoi sfidanti, deriva dall’aver provato l’esperienza e la paura della guerra sulla propria pelle di adolescente. La differenza con gli altri atleti, che pure sono dotati di un equivalente furore agonistico, è proprio nell’esperienza di vita: «Un boato assordante mi fece tremare il letto, un frastuono di vetri rotti veniva da ogni direzione, da ogni stanza della casa. Le sirene antiaeree urlavano nel cuore della notte, la casa era immersa nel buio. “Nole, Nole” gridò mio padre, “prendi i tuoi fratelli, uscite da qui”. Mia madre era stata scaraventata contro il radiatore, aveva sbattuto la testa ed era svenuta. Papà stava accanto a lei, piangeva e ci urlava di scappare nel rifugio e di metterci in salvo». Belgrado, 24 marzo 1999, la prima notte di bombe.

Quando hai niente da cui partire, sei te stesso e possiedi qualcosa di imbattibile, indipendentemente dall’esito della competizione, perché sarai comunque l’unico e infallibile giudice di te stesso. D’altronde, non ci si dimentica di come fu e viene denigrato l’uomo, prima che l’atleta, per le sue scelte e dichiarazioni di integrità e coerenza, additato dall’omelia circense del politicamente corretto globale come un pessimo esempio per la gioventù.

Certamente: Novak Đoković non fuma, non beve, non si droga, è addirittura vegano, non si compiange, non va a meretricio, non polemizza gratuitamente, non si scompone, si allena dalla mattina alla sera da sempre, fa beneficenza diffusa, è leale, è credente, si prende cura della famiglia, si riconosce nella cultura di appartenenza. C’è proprio da augurarsi che i giovani stiano lontani da questo personaggio pericoloso per la società e non lo imitino in nulla di tutto ciò. Tutti si sentono superiori a quello che fanno perché si credono superiori a quello che sono. Nessuno crede di essere quel che è in realtà.

Eduardo Zarelli

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Il vegetarismo mantiene in salute l’uomo, l’ambiente e l’economia…

Alcuni sostengono che il sistema vegetariano lascerebbe senza lavoro molte persone impiegate nel settore zootecnico: coltivazioni di monocolture, allevamenti, macellazione, concerie ecc.

Il processo vegetariano sarà lento e senza traumi per il comparto lavorativo: al diminuire del consumo dei prodotti animali aumenteranno simmetricamente i nuovi settori lavorativi a compenso di quelli che chiuderanno i battenti. In sostanza, a mano a mano che una parte di umanità cessa di consumare carne aumenta inevitabilmente il consumo di prodotti vegetali.

Quando gli esseri umani non mangiano più carne (considerata a torto un alimento), indirizzano le loro scelte alimentari su prodotti alternativi, vegetali, con enormi benefici per se stessi, l’ambiente, l’economia, la civiltà del rispetto per gli altri esseri viventi. Coloro che attualmente vivono allevando animali, o coltivando mangimi per animali, o macellando animali ecc. invece di lavorare nei mattatoi lavoreranno nei campi, invece di lavorare nelle centrali nucleari lavoreranno nei sistemi di energia alternativa; chi ora costruisce armi costruirà trattori, trebbiatrici; chi produce fertilizzanti chimici produrrà concimi organici ecc. e lo Stato si dovrà attivare affinché il tutto funzioni armonicamente, senza lasciare alcuno senza lavoro.

Anche il mercato della droga, della criminalità organizzata, della mafia, delle armi, della prostituzione ecc. dà lavoro ad un numero enorme di individui, ma non per questo dovremmo sostenere l’esistenza di tali deviazioni per non lasciare senza lavoro chi trae guadagni in questi settori. La guerra permette il rinnovo degli arsenali bellici e attraverso la produzione di armi dà lavoro a 60 milioni di persone nel mondo, oltre alle opere di ricostruzione di tutto ciò che è stato distrutto dal conflitto.

Se la preoccupazione principale è quella del posto di lavoro, indipendentemente dal fatto che un determinato settore lavorativo sia o meno dannoso per la salute, l’ambiente, l’economia, la civiltà, la coscienza degli individui, allora si renderebbe giustificabile qualunque attività criminosa purché rimunerativa, che è come tenere in vita gli Enti inutili per non far perdere il posto di lavoro ai dipendenti. E questo è semplicemente inaccettabile. Tra tutti i grandi illuminati della terra nessuno mai si è preoccupato del posto di lavoro che sarebbe venuto a mancare ai carcerieri o ai boia qualora gli esseri umani sarebbero divenuti più giusti e fraterni.

Il consumo di carne non può giustificare il proliferare della malattie che stanno minando la salute umana, non può giustificare l’aria malsana, le alluvioni, la morte di 50 milioni di persone ogni anno nel mondo, le sostanze chimiche cui vengono trattati gli alimenti ecc. e che causa, non solo, danni alla salute, all’ambiente, all’economia, la fame nel mondo, lo sperpero di risorse energetiche e di acqua potabile; non può giustificare l’insensibilità della coscienza umana assuefatta alla uccisione sistematica di miliardi di esseri senzienti nei mattatoi (veri e propria campi di sterminio), negli stabulari della vivisezione (vere e proprie camere di tortura), con la caccia, (vera e propria esercitazione alla guerra e all’omicidio) ecc.

Molti hanno fatto la scelta di convertire il loro prodotto con altri prodotti incruenti e compatibili con una scelta etica. Sono forse falliti? Sono forse finiti in miseria, sono forse stati ridotti alla fame? No di certo: si sono semplicemente inseriti in altre attività. Se uno non mangia carne o pesce semplicemente mangia qualcos’altro e questo il mercato deve produrlo e l’individuo è impiegato nell’uno o nell’altro settore lavorativo. Inoltre è da considerare che il settore del biologico richiede manodopera maggiore del settore meccanizzato.

Considerando che almeno un terzo della popolazione mondiale è per vari motivi vegetariana fa capire che chi non esercita il mestiere di macellaio fa un altro mestiere.

Nel 1853 fu istituita a Boston la prima società antischiavista, contemporaneamente fu innalzata l’età dei ragazzi utilizzati nelle fabbriche. Vi fu una grande protesta da parte dei latifondisti, schiavisti, negrieri, costruttori di catene e fruste perché l’innovazione impediva loro di lucrare su settori così infamanti. Questo dovrebbe pur insegnarci qualcosa.

Franco Libero Manco

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