Viterbo: “Il mega aereoporto vicino al Bullicame disturberebbe le terapie dei bagnanti… ” Domenico Scilipoti e numerosi cittadini protestano per l’insensato progetto

Giovedì 23 luglio 2009 si é svolta una passeggiata nell’area archeologica e termale del Bullicame, a Viterbo, con la partecipazione della dottoressa  Antonella Litta, del professor Osvaldo Ercoli, del professor Alessandro Pizzi, e dell’on. Domenico Scilipoti, quest’ultimo presentatore di una interrogazione parlamentare contro il mega-aeroporto che devasterebbe irreversibilmente quel prezioso bene naturalistico, culturale e terapeutico.Numerosi cittadini hanno partecipare all’iniziativa, e tra loro gli agricoltori della zona riuniti in comitato, i consiglieri comunali in carica Fersini e Mezzetti, il consigliere comunale della precedente consiliatura Bellucci, vari rappresentanti di diverse forze politiche, figure autorevoli dell’associazionismo, dei movimenti e della società civile.

L’iniziativa ancora una volta ha confermato la volontà della popolazione viterbese di difendere la propria terra e la propria vita dall’aggressione di una lobby speculativa, devastatrice, avvelenatrice e fuorilegge.

La dottoressa Antonella Litta ha dichiarato che “la popolazione viterbese é sempre più consapevole del diritto e del dovere di difendere le straordinarie risorse e bellezze del territorio e il proprio diritto alla salute ed alla sicurezza, salute e sicurezza che sarebbero anch’esse drammaticamente aggredite dal mega-aeroporto”.

L’on. Scilipoti ha dichiarato: “Questa iniziativa é una testimonianza chiara dell’opposizione al mega-aeroporto che si vuole costruire a Viterbo in una zona di immenso valore naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale; questa é un’area che va salvaguardata da ogni forma di inquinamento e deturpazione”.

L’area archeologica e termale del Bullicame a Viterbo, un’area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, é minacciata di distruzione dalla volontà di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto.

Come è noto, la realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: lo scempio dell’area del Bullicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell’agricoltura della zona circostante; l’impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sarà di grave nocumento per la salute e la qualità della vita della popolazione locale (l’area é peraltro nei pressi di popolosi quartieri della città); il collasso della rete infrastrutturale dell’Alto Lazio, territorio già gravato da pesanti servitù; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

Nel viterbese un vasto movimento di cittadini si sta impegnando per difendere ambiente, salute e diritti di tutti, sostenuto dalla solidarietà di illustri personalità a livello nazionale ed anche internazionale del mondo scientifico, delle istituzioni, dell’impegno civile e della riflessione morale.

Il Comitato (ad interim)

Per contattare il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo: antonella.litta at libero.it  

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Viterbo, 1 luglio 2009 – Giovanni Faperdue, le Terme dei Papi, il Bullicame, l’Aeroporto di Viterbo ed altre “calizie..”

Ante scriptum. 

Lontano, negli anni trascorsi, amavo visitare le varie pozze calde e vasche d’Italia, dalla dolce Caldiero al Pisciarello e tante altre conosciute e sconosciute. Da quando abito a Calcata ricordo le mie puntate quasi settimanali alla piscina di Orte, alimentata da una sorgente sotterranea di acqua tiepida ed ovviamente,  nelle mie gite notturne, non ho trascurato  né il rio caliente di Vetralla, dove una volta quasi ci rimisi le penne per essere rimasto troppo in acqua, nè le Terme dei Papi dove andavo con l’amico giornalista Fabrizio de Jorio, che aveva una particolare predilezione per quel luogo (pare perché riuscisse a rimorchiare le donne con grande facilità).

Invece non sono mai andato al Bullicame, anche per la fama ambigua che è rimasta appiccicata al posto (per via della frequentazione gay). Però la tentazione di andare al Bullicame mi è rimasta, anche per via delle acque definite “bollenti” il che mi fa pensare alle pozze caldissime di Ganeshpuri in Maharastra dove andavo a far il bagno con mio figlio Felix quando aveva ancora 3 o 4 anni. Insomma sono amante delle terme ed ho perciò ricevuto con delizia la lettera di Gianfranco Faperdue (vedi corrispondenza sottostante) in cui mi chiede di aderire ad un “gruppo di promozione delle Terme dei Papi”.

Ma, mi son domandato “che fine faranno queste Terme se viene attuato il progetto aeroportuale di Viterbo (previsto a ridosso)”? Ed ancora.. “saranno vere le voci che descrivono quelle acque come inquinate?” ed altri dubbi sul tema… Conoscendo la “viterbesità senza ombre” di Giovanni Faperdue e volendo un chiarimento ho così imbastito con lui un dialogo, che potete leggere qui di seguito…

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Invito a partecipare al gruppo su Facebook:

Giovanni ti ha invitato a iscriverti al gruppo “I viterbesi che reclamano un  trattamento di favore alle Terme dei Papi” di Facebook. Giovanni dice: “Cari amici, finora non lo abbiamo mai fatto, ma dopo gli  aumenti selvaggi dei prezzi di ingresso , mi sembra che sia giunta l’ora di  farlo. Chiediamolo in tanti. Chiediamo uno sconto ai residenti. Vi prego di  aderire al gruppo. Grazie, Giovanni Faperdue “. Per visualizzare ulteriori informazioni e confermare questo invito, segui il  link in basso:http://www.facebook.com/n/?group.php&gid=101973746108&mid=b35e47G5ada1d37G7b9363G6

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Mia  richiesta di ragguagli:

Caro Giovanni Faperdue, ricevo da Facebook questo invito, vorrei però  parlarti di alcune cose che forse potranno interessarti e di cui spero tu possa darmi chiarimenti. Proprio ieri abbiamo tenuto un incontro qui da noi per parlare di antropizzazione e  cambiamento dell’ambiente ed è venuto un signore da Viterbo, veramente era  originario della Puglia e stava a Viterbo per cure termali -ha detto di  chiamarsi Francesco ed ora non ricordo il cognome- durante il dialogo è  venuto fuori che lui preferiva andare alle pozze di Vetralla perché pare -a  quanto lui ha saputo- che le Terme dei Papi hanno acqua inquinata.  Inoltre  dice che le pozze libere adiacenti, le più calde di Viterbo, sono state  chiuse con palizzate metalliche ed il flusso dell’acqua termale interrotto, sembra dai gestori delle terme stesse. In più mi pare ci sia il problema del progettato aeroporto che dovrebbe  essere confinante alle Terme  ed al Bullicame…

Vi siete interessati  di queste problematiche? Ho letto oggi che il comitato di Bartoletti sta ricevendo sempre più  adesioni per il suo aeroporto ma i difensori delle terme cosa ne pensano? Vedi notizia da La Tua Voce: “Si è svolto – con grande successo di pubblico  e di presenze – l’incontro organizzato dal Circolo viterbese di Tuscia Vola  presso il Ristorante la Felicetta a Viterbo…. (continua)”. Fammi sapere qualcosa di solido, ciao, Paolo D’Arpini 

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Replica esplicativa di Giovanni:

 Caro Paolo,Il Parco del Bullicame (dov’è la caldaia principale) è recintato ma aperto  al pubblico. Sempre. Le pozze accanto alla caldaia sono da circa tre mesi  alimentate con acqua calda in maniera però insufficiente. E qui stiamo  lavorando per dargli più acqua.  

Che l’acqua della piscina  sia “inquinata” è una  voce messa in giro ad arte, non so da chi. Infatti siccome il bacino è  unico, se l’acqua della piscina è inquinata, di conseguenza sarà così anche  quella delle pozze di San Sisto.

Per l’aeroporto prima bisognerà vedere se  arriverà, poi certamente, secondo me, sarà spostato.  Mentre per le prime  risposte ho la certezza, sull’aeroporto c’è un grosso punto interrogativo.  Un’altra cosa che ti racconto in confidenza, è che le pozze di San Sisto….  (omissis….) Un caro saluto, Giovanni Faperdue 

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Bene, grazie al viterbese Giovanni Faperdue, qualcosa ora mi è più chiaro! E grazie a voi per aver letto sin qui, Paolo D’Arpini

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“Viterbo, coi piedi per terra” – Si è svolta il 25 giugno u.s. un’iniziativa pubblica contro il progettato mega aeroporto

Mentre da tutta Italia si aggiungono nuove adesioni all’appello per salvare l’area archeologica e termale del Bullicame dalla realizzazione di un nocivo, distruttivo ed illegale mega-aeroporto, si susseguono anche a Viterbo le iniziative di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza.

Nel pomeriggio di giovedì 25 giugno 2009 il “Centro di ricerca per la pace” ha effettuato una diffusione di documentazione nella zona tra la stazione di Porta Fiorentina e il quartiere dell’Ellera, iniziativa che è stata ancora una volta un’occasione interlocutoria con cittadine/i e di spiegazione ed approfondimento delle gravissime implicazioni e conseguenze dell’operazione speculativa del progettato mega-aeroporto.

Tra i materiali diffusi: un recente articolo apparso sul “Corriere della sera” della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini, una approfondita “lettera ai medici” da parte dell’Associazione italiana dei medici per l’ambiente che documenta le gravissime conseguenze del mega-aeroporto per la salute di tutti, i documenti prodotti dal comitato degli agricoltori viterbesi che si oppongono al mega-aeroporto, e il recente appello promosso dal professor Osvaldo Ercoli, dalla dottoressa Antonella Litta, dal dottor Emanuele Petriglia e dal professor Alessandro Pizzi, appello che sta ottenendo numerosissime adesioni soprattutto da docenti universitari di tutta Italia.

Nel corso dell’iniziativa è stato ancora una volta sottolineato che “La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: lo scempio dell’area del Bullicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell’agricoltura della zona circostante; l’impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sarà di grave nocumento per la salute e la qualità della vita della popolazione locale (l’area e’ peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta’); il collasso della rete infrastrutturale dell’Alto Lazio, territorio già gravato da pesanti servitù; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio”.

Sempre più cittadini viterbesi sostengono l’impegno per salvare il Bullicame e i diritti di tutti; sempre piu’ cittadini si oppongono al mega-aeroporto distruttivo, avvelenatore e fuorilegge.

Lettera inviata dal Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo: nonviolenza@peacelink.it  

Sullo stesso tema leggere gli articoli in url:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=aeroporto+Viterbo+2009

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