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Utopia a corpo morto, se il neonazismo diventa “democratico”, la UE e gli USA non hanno più soldi né armi da regalare all’Ucraina, lettere inviate e ricevute, Treia: c’era una volta Dolores Prato?, credere è una “vasana”…

Lunario Paolo D'Arpini 4 ottobre 2023

Il Giornaletto di Saul del 4 ottobre 2023 – Utopia a corpo morto, se il neonazismo diventa “democratico”, la UE e gli USA non hanno più soldi né armi da regalare all’Ucraina, lettere inviate e ricevute, Treia: c’era una volta Dolores Prato?, credere è una “vasana”…

Care, cari, non sarà con la delega alla politica che, a un certo punto, la mota in cui versiamo se ne andrà, lasciandoci lindi e felici. Se accreditiamo una speranza per uscire dall’oscurità progressista, la dobbiamo coltivare noi, direttamente in prima persona. Diversamente, la deriva verso gli edulcorati lidi esiziali dell’apparenza non potrà arrestarsi… (Lorenzo Merlo)- Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/10/utopia-corpo-morto.html

Nota di Piero Scanziani: “Ogni uomo è chiuso nelle sbarre della propria logica e non sfuggirle. V’è chi dice ingenuamente: «Credo soltanto in ciò che vedo», invece è vero il contrario: vedo soltanto ciò in cui credo. Il resto è invisibile”

Se il neonazismo diventa “democratico”… – La Terza commissione dell’Assemblea Generale Onu ha adottato una bozza di risoluzione sulla “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che contribuiscono ad alimentare le forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza”. Il documento è stato sostenuto da 106 Paesi, mentre 51 stati (tra cui l’Italia e gli altri europei) si sono opposti e 15 astenuti. Perché l’Italia della Meloni si è opposta? Perché la risoluzione era proposta dalla Russia?… – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/10/se-il-neonazismo-diventa-democratico.html

Nota – E’ in corso uno strisciante sdoganamento del neonazismo ucraino, seguito dalla beatificazione degli “eroi” del battaglione Azov con le svastiche tatuate. D’altronde in Ucraina venerano come eroe nazionale “combattente per la libertà” il collaborazionista delle SS Stepan Bandera, criminale di guerra coinvolto nella deportazione e uccisione di migliaia di ebrei, eleggono partiti neonazisti in Parlamento e vantano milizie neonaziste nelle forze armate…

La UE e gli USA non hanno più soldi né armi da regalare all’Ucraina… – I paesi dell’Unione Europea non possono più fornire armi all’Ucraina attingendo dalle loro scorte senza mettere in pericolo la propria sicurezza, riferisce Politico citando un funzionario europeo. “Non possiamo continuare a donare con le nostre scorte”, ha detto il funzionario, parlando a condizione di anonimato… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/10/la-ue-e-gli-usa-non-hanno-piu-soldi-ne.html

Sanità pubblica ultima chiamata – Scrive Amalia Navoni: “Sulla Sanità pubblica che sta andando verso il declino,ci saranno due mobilitazioni importanti, una a Roma il 7 ottobre, l’altra a Milano il 21 ottobre. Se saremo presenti alle manifestazioni, potremo fermare il declino della sanità. Info: amalia.navoni@fastwebnet.it”

Lettere inviate e ricevute. Buoni consigli? Scrive S.P.: “Buonasera Paolo, Come sta? Posso farLe una domanda di natura psicologica? Ritiene un atteggiamento disfunzionale il fatto di sacrificarsi come genitori nel presente per cercare di sistemare al meglio un figlio/i in futuro? Fermo restando, capire se poi è così benefico e costruttivo non fargli comprendere le difficoltà della vita…” – Mia rispostina: “Gentile S.P., nessuno può realmente farsi carico od essere responsabile del destino altrui, di chiunque sia. Quel che possiamo fare è solo una compensazione resa necessaria dagli eventi pregressi e dalle predisposizioni. Non è detto che le facilitazioni che noi pensiamo di offrire agli altri, per un senso di dovere nei loro confronti, siano utili per la loro crescita a tempo indeterminato…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/10/03/buoni-consigli/

Treia. I Ching – Chi fosse interessato a conoscere il sistema archetipale dell’I Ching, il Libro dei Mutamenti, uno dei più importanti testi dell’antica cultura cinese, potrà partecipare al corso gratuito, che integra anche la conoscenza dello zodiaco cinese e del sistema elementale indiano, aperto a tutti, che si prevede di organizzare presso il Circolo Vegetariano VV.TT. – Info: circolovegetariano@gmail.com

Treia. C’era una volta Dolores Prato? – Scrisse P.D’A. il 1 ottobre 2017: “Vissi d’arte, vissi d’amore…?” – Considerazioni su Dolores Prato in occasione dell’inaugurazione del suo Centro Studi. Il piccolo museo, situato a fianco del Foyer del Teatro è corredato di alcune immagini storiche dell’autrice e di alcuni reperti posti in teche di vetro. L’evento è stato molto seguito dalla popolazione treiese che è accorsa numerosa attardandosi sia nelle adiacenze del teatro che nell’ingresso dove era servito un aperitivo finale. Ma alcune mie riflessioni sulla figura di Dolores Prato sono necessarie per poter inquadrare il personaggio in quanto “treiese aggiunta”, come fu la scrittrice…” – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.com/2017/10/treia-1-ottobre-2017-vissi-darte-vissi.html

Nota – E poi mi son chiesto come mai questa donna, che ha descritto la società in cui visse, perlopiù tristemente, salvo rari sprazzi di gioia infantile immotivata, è stata poi presa a simbolo di Treia?

Credere è una “vasana”… – Ramana Maharshi alla domanda di un visitatore, in cui gli chiedeva se la realizzazione può essere ottenuta attraverso la lettura dei testi sacri, rispose che tale pratica è semplice applicazione mentale e che non può portare alla conoscenza di Sé. Lo studio delle cosiddette “sacre scritture” è una “vasana”, inclinazione o tendenza latente. Nella radice della parola “vasana” c’è il significato di “rimanere, restare”, perciò la lettura dei testi religiosi non viene tenuta in gran conto. – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2019/10/out-of-cage-of-dualism-uscire-dalla.html

Ciao, Paolo/Saul

Ucraina. I soldi e gli uomini sono finiti: https://www.youtube.com/watch?v=TiwF0lL8maA

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Crescere o no dipende da te. È una tua scelta e questa scelta va affrontata ogni momento; in ogni istante ti trovi a un crocevia.” (Osho)

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Buoni consigli?

Lunario Paolo D'Arpini 3 ottobre 2023

“Buonasera Paolo, Come sta? Posso farLe una domanda di natura psicologica? Ritiene un atteggiamento disfunzionale il fatto di sacrificarsi come genitori nel presente per cercare di sistemare al meglio un figlio/i in futuro? Fermo restando, capire se poi è così benefico e costruttivo non fargli comprendere le difficoltà della vita… Una Sua considerazione sarebbe davvero illuminante. La ringrazio infinitamente e Le auguro ogni bene. Colgo l’occasione per salutarLa cordialmente.” (S.P.)

Mia rispostina: “Gentile S.P., nessuno può realmente farsi carico od essere responsabile del destino altrui, di chiunque sia. Quel che possiamo fare è solo una compensazione resa necessaria dagli eventi pregressi e dalle predisposizioni. Non è detto che le facilitazioni che noi pensiamo di offrire agli altri, per un senso di dovere nei loro confronti, siano utili per la loro crescita a tempo indeterminato. Possiamo cercare di essere solidali all”occorrenza e nelle contingenze senza definire un processo od un programma stabilito a priori. D’altronde ognuno di noi può crescere e prosperare solo se sviluppa una capacità adeguata di risposta, da se stesso ed in se stesso. Questa è la mia esperienza personale. Ciò non esclude che all’occorrenza si possa ricorrere all’aiuto di chiunque, sia esso un genitore, un amico, un maestro, accettando la sua disponibilità a darci una mano e contemporaneamente riprendendo con rinnovato coraggio il proprio percorso. Questo significa che non dovremmo fornire o cercare negli altri una stampella, ma solo una forma di solidarietà contingente ed un buon esempio… senza peraltro aspettarci risultati definitivi. Cordiali saluti”

Paolo D’Arpini

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Andare oltre il patriarcato?, 2.10.1968: il massacro di Tlatelolco, Kosovo: la nuova guerra NATO, il pollo ucraino decapitato, la povertà in Europa comincia dalla Grecia, Ashtavakra Samhita…

Lunario Paolo D'Arpini 3 ottobre 2023

Il Giornaletto di Saul del 3 ottobre 2023 – Andare oltre il patriarcato?, 2.10.1968: il massacro di Tlatelolco, Kosovo: la nuova guerra NATO, il pollo ucraino decapitato, la povertà in Europa comincia dalla Grecia, Ashtavakra Samhita…

Care, cari, Romeo, un matrista convinto, mi scrisse “….per un ritorno alla civiltà bisognerebbe parlare di … riprendere il posto ed il ruolo che spetta alla donna per la sua singolarità che l’ha portata per 60.000 anni ad essere rappresentata come “Pacha-Mama” o “Madre-Terra” e ad essere guida di una Natura-Umana in formazione….” Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/10/ritorno-alla-civilta-al-femminile-od-un.html

Mia considerazione – Che il patriarcato maschilista abbia causato danni all’umanità è verissimo e lo vediamo ancora oggi. Ma la soluzione non sta né nel ritorno al matrismo né nella cancellazione delle differenze (in forma unisex). L’uomo, in quanto maschio, ad un certo punto della sua storia ha avuto bisogno di conquistare un suo spazio psichico che gli era precluso durante la predominanza della cultura matristica… – Continua in calce al link soprastante

Il massacro di Tlatelolco – Ricordiamo il tragico evento del 2 ottobre 1968 a Tlatelolco, a Città del Messico, dove una manifestazione popolare fu repressa nel sangue da elicotteri che spararono sulla folla con mitragliatrici. Il governo messicano parlò di 34 morti, ma si ritiene che le vittime furono 300 o 400, in quello che viene ricordato come il peggior massacro della storia recente dell’America Latina…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/10/02/ad-memoriam-2-ottobre-1968-massacro-di-tlatelolco/

Nota – La scrittrice Oriana Fallaci era presente al massacro, riportò tre ferite di arma da fuoco, fu creduta morta e portata in obitorio, dove qualcuno si accorse che era ancora viva.

In Kosovo la NATO prepara una nuova guerra – Scrive Enrico Vigna: “In una sessione straordinaria, il governo serbo ha dichiarato il 27 settembre 2023 giorno di lutto nazionale in occasione dei tragici eventi in Kosovo e Metohija. Nei soli ultimi venti giorni di ordinario terrore e violenza contro i serbi in Kosovo. Così vive da 24 anni la popolazione serba… 139 atti di violenza a sfondo etnico contro i serbi dall’inizio di quest’anno…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/10/in-kosovo-si-prepara-una-nuova-guerra.html

Salsomaggiore. Libraria – Scrive Salotto Illuminato: “21 ottobre ore 17. “Quando scrivere un libro fa scandalo. Il caso del generale Vannacci”. Viaggio nella paura di esprimersi. Conferenza del sociologo Paolo Mario Buttiglieri. Ingresso gratuito. Hotel Roma, via Pietro Mascagni 10, Salsomaggiore. Info 338.2852281”

Il pollo ucraino è senza testa – Scrive Larry Johnson: “L’Ucraina capitolerà o cesserà di esistere come Stato. Non ci sarà un’Ucraina transgender, ok? Ed è solo questione di tempo. In questo caso, l’Ucraina è come un pollo a cui è stata tagliata la testa. Il pollo continua a girare in tondo per un po’. Poi cade e muore…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/10/il-pollo-ucraino-e-senza-testa.html

Commento di Giorgio Stern: “Briglie sciolte. Il ventriloquio Biden, col pupazzo a Kiev, ha sempre meno stupidi alle briglie…”

La povertà in Europa comincia dalla Grecia – Scrive Andrea Zhok: “Ricordo che la Grecia è il paese che è stato “salvato” dalla Trojka, è stato salvato così efficacemente che un decimo della sua popolazione, praticamente tutta la generazione più giovane, è emigrata all’estero, e che tutte le principali fonti di reddito diverse dal turismo sono passate in mani estere (porto del Pireo ai cinesi, sistema aeroportuale ai tedeschi, ecc.). Dal “salvataggio” il paese non si è più ripreso, rimanendo uno sterminio di serrande chiuse, di pensionati alla fame e di “working poors”…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/10/02/la-poverta-europea-comincia-dalla-grecia/

Nota – Così, quando un bel giorno verrà ripristinata la servitù della gleba tireremo tutti finalmente un sospiro di sollievo: finalmente una saggia limitazione della precarietà.

Ashtavakra Samhita: “Si diventa ciò che si pensa” – In modo conscio o inconscio siamo abilissimi creatori di forme pensiero attraverso le quali plasmiamo continuamente immagini di noi stessi così come dell’intero universo. Per questo chi si pensa continuamente come vittima è il miglior creatore di carnefici e aguzzini. Tuttavia non ci possono essere carnefici senza persone che si pensano vittime…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2012/12/ashtavakra-samhita-si-diventa-cio-che.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“…Chiedere alla gente di votare: è naturale che la maggioranza abbia sempre ragione. La verità deve essere trovata dalla maggioranza: è il metodo che gli esperti adottano per guidare il mondo intero -la verità deve essere dimostrata dalla maggioranza. In realtà, è vero l’esatto opposto: la maggioranza crede sempre nelle menzogne, perché la maggioranza è costituita dagli sciocchi…” (Osho)

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La povertà europea comincia dalla Grecia…

Lunario Paolo D'Arpini 2 ottobre 2023

Ricordo che la Grecia è il paese che è stato “salvato” dalla Trojka, è stato salvato così efficacemente che un decimo della sua popolazione, praticamente tutta la generazione più giovane, è emigrata all’estero, e che tutte le principali fonti di reddito diverse dal turismo sono passate in mani estere (porto del Pireo ai cinesi, sistema aeroportuale ai tedeschi, ecc.). Dal “salvataggio” il paese non si è più ripreso, rimanendo uno sterminio di serrande chiuse, di pensionati alla fame e di “working poors”.

Non sono mancati naturalmente alcuni brillanti commentatori economici, soprattutto tra i nostri esperti a molla, che hanno plaudito la ripresa del PIL greco, ignorando o fingendo di ignorare che con i maggiori cespiti in mano estera, il fatto che il prodotto interno cresca non significa affatto che la ricchezza nazionale cresca (il PIL calcola solo ciò che è prodotto all’interno dei confini del paese, anche se poi i relativi profitti vengono drenati all’estero).

Ora, di fronte al fatto che una bella fetta della popolazione greca già ora deve arrabbattarsi con due lavori per campare, il governo Mitsotakis ha approvato una riforma del mercato del lavoro che consente ai dipendenti a tempo pieno di ottenere un secondo lavoro part-time e di lavorare fino a 13 ore al giorno, e fino ai 74 anni di età. Ai datori di lavoro è consentito di estendere la settimana lavorativa a sei giorni. Inoltre forme di sciopero che creino ostacolo al lavoro dei colleghi potranno essere punite con una detenzione fino a 6 mesi.

Come accade sempre, norme abiette possono essere approvate senza difficoltà quando le condizioni di vita sono già abiette; la gente a questo punto non reagisce più, una volta che la realtà sia mediamente già peggiore delle leggi.

E così le leggi garantiscono il consolidamento nel lungo periodo di quelle condizioni.

Per distruggere i diritti sociali si distrugge prima la realtà che li supporta, e lo si può fare con una miriade di iniziative emergenziali che erodono le condizioni di vita. Alla fine si deve ammettere che i vecchi diritti sono oramai solo carta straccia, e dunque è tempo di rendere il sistema anche giuridicamente più “flessibile” (la motivazione addotta dal governo greco è infatti di abbattere così il lavoro nero e di conferire flessibilità al mercato).

C’è qualcosa di altamente simbolico nel fatto che nel cuore d’Europa, nella patria storica della democrazia, si inauguri un ritorno in grande stile ai rapporti di lavoro della prima rivoluzione industriale, ai “dark satanic mills” di Blake.

L’Europa che per alcuni decenni dopo la seconda guerra mondiale si era profilata come un possibile sistema economico misto, con redditi e diritti sociali crescenti, è stato abbattuto di emergenza in emergenza (la prima fu la crisi petrolifera, con inflazione esogena, succeduta alla guerra del Kippur). Le ultime emergenze, dalla crisi subprime, alla pandemia, e infine alla guerra in Ucraina hanno completato l’opera di devastazione.

E naturalmente la massa di larve teledipendenti di cui è costituito oramai il nerbo delle nazioni europee non possono che accondiscendere, giacché cos’altro avremmo potuto fare?

E’ stato il fato cinico e baro a far crollare il sistema speculativo dei mutui subprime americani e noi, poveri piccoli europei, cosa potevamo fare se non caricare il risanamento della finanza privata sulle spalle dei debiti pubblici? Avreste mica voluto fossimo irresponsabili?

E’ stato il pangolino che accoppiandosi con un pipistrello ha inondato il mondo della nuova Peste Nera, rispetto a cui cosa potevamo fare se non bloccare tutto, chiuderci in casa, e attendere il tristo mietitore a colpi di tachipirina? Avreste mica voluto fossimo negazionisti?

E’ stato il malvagio zar Putin, che con la sua somodata brama di potere ha deciso di portare le sue armate di orchi a Lisbona a costringerci all’autoevirazione industriale, all’inflazione stabile, e a svenarci per sostenere i democratici eredi della 14. Waffen-Grenadier-Division delle SS. E cosa potevamo fare, dopo tutto c’era un aggressore e un aggredito no?

Ed ora naturalmente, se vogliamo abbattere quell’inflazione bisognerà fare tutti un piccolo sacrificio, no? Quindi ringraziamo M.me Lagarde che pensa al nostro bene e aumenta il costo del denaro, gli interessi sui mutui, la spesa per i prestiti.

E poi non vorrete mica essere degli ingrati inquinatori di Madre Terra? Dunque converrete sulla necessità di ristrutturare a debito le vostre abitazioni per renderle più green ed efficienti? E se poi i prestiti costano di più e i vostri salari erosi dall’inflazione non ce la fanno, e dovete vendere la vostra casa in nuda proprietà, che possiamo farci? E’ il fato che così ha voluto.

Così, quando un bel giorno verrà ripristinata la servitù della gleba tireremo tutti finalmente un sospiro di sollievo: finalmente una saggia limitazione della precarietà.

Andrea Zhok

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Ad memoriam – 2 ottobre 1968 massacro di Tlatelolco

Lunario Paolo D'Arpini 2 ottobre 2023

Ricordiamo il tragico evento del 2 ottobre 1968 a Tlatelolco, a Città del Messico, dove una immensa manifestazione popolare fu repressa nel sangue da elicotteri che spararono sulla folla con mitragliatrici. Il governo messicano parlò di 34 morti, ma si ritiene che le vittime furono 300 o 400, in quello che viene ricordato come il peggior massacro della storia recente dell’America Latina.

La versione ufficiale parlava di franchi tiratori che spararono sulle forze dell’ordine, ma documenti CIA desecretati confermano che l’operazione fu pianificata dai servizi segreti USA e portata a termine dai miltari messicani sotto il comando del presidente della repubblica Gustavo Diaz Ordaz e del segretario del governatorato Luis Echeverria Alvarez, a libro paga della CIA.

Le autorità messicane erano preoccupate per lo svolgimento delle Olimpiadi, che dovevano iniziare 10 giorni dopo, ma l’ambasciata USA comunicò che la situazione sarebbe stata risolta prima. Furono arrestate almeno 1345 persone.

I responsabili di quell’orrenda strage non sono mai stati identificati né puniti. Il governo ha atteso 20 anni prima di aprire un’inchiesta ufficiale sui fatti del 2 ottobre 1968, e nei giorni successivi al massacro fece circolare almeno 15 diverse versioni su quanto accaduto. Nei giorni precedenti si erano tenute imponenti manifestazioni – si parla si 6-700.000 persone – anch’esse represse nel sangue, con attacchi a sedi universitarie che causarono morti e feriti tra gli studenti; decine di cadaveri venivano fatti sparire, caricati su camion dell’immondizia, e centinaia di feriti evitarono di andare negli ospedali per non essere arrestati…
(Massimo Onetti Muda)

La scrittrice Oriana Fallaci era presente al massacro, riportò tre ferite di arma da fuoco, fu creduta morta e portata in obitorio, dove qualcuno si accorse che era ancora viva.

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