Crisi Ucraina-Russia. Un’analisi critica…

Premetto, non condivido l’operato di Putin. I meccanismi dei paesi occidentali sono oggi quelli di sempre, amplificati dalla situazione di crisi oggettivamente più grave di altre, vista la dimensione militare e non solo della Russia. L’ impegno per la pace è soprattutto impegno per colpire la Russia, fornendo armi all’Ucraina, forse anche a milizie non regolari, nei 37.000 volontari armati dichiaratamente dall’Ucraina potrebbero esserci già stranieri, si è parlato di ceceni, sicuramente ci sono estremisti di destra. L’Italia ha già varato un decreto per aumentare la presenza militare nell’est, per mettere militari sotto il comando della NATO e non del nostro ministero della difesa, per altre cose la propaganda mediatica è martellante.

Una parte di italiani si dichiara contro l’invasione russa e contro la NATO, una parte è solo contro la NATO e pensa che Putin non potesse fare altro.

L’ immagine edulcorata di chi sfila per pace data da alcuni Media è falsa. A Roma hanno parlato di 2 generazioni, studenti e sindacati, che sabato 26 febbraio si sono uniti a Piazza Venezia. Ma i giovani erano per lo più gli studenti della Lupa, e i giovani del Fronte Comunista, inconciliabili con il Pd, poi erano presenti ambientalisti e i mediatori con le istituzioni che non nomino pubblicamente.

Qualcuno dice: “dov’erano questi nel 2011 o 2013-4 quando è cominciato il dramma Ucraino?”

Insomma dovremmo fare un’attenta analisi critica sull’operato dei nostri governi e dell’alleanza atlantica.

Restando sull’Aventino si gode di un bel panorama. Ma il panorama mondiale sta cambiando, questo è certo.

Marco Palombo (No War Roma, un gruppo pacifista di cui fanno parte anche cittadini statunitensi residenti in Italia)

P.S. – Purtroppo il riarmo della NATO ha fatto da ieri un altro grosso passo, la Germania ha aumentato la spesa militare dal 1,5% del Pil al 2%, circa 100 miliardi mi ha detto un amico. E l’Ucraina armerà brigate di non ucraini che andranno a combattere contro la Russia.
Bisognerebbe contestare subito tutto questo, qualcosa si muove ma con tempi troppo lenti vista la situazione.

Integrazione: “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina: https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-64/19268 – Un estratto: “Mobilitazione di ulteriori forze ad alta prontezza, denominate “Very High Readiness Joint Task Force-VJTF”, fino al 30 settembre 2022, attraverso l’impiego di 1350 unità, 77 mezzi terrestri, 2 mezzi navali (a partire dal secondo semestre 2022) e 5 mezzi aerei. La consistenza massima per lo svolgimento di tali missioni è pari a 1.970 unità.”

Fuori l’Italia dalla NATO!- Scrive NPCI: “Non un uomo, non un soldo, non un lembo di terra del nostro paese per le guerre e le manovre degli imperialisti USA e della NATO! La guerra in Ucraina è il risultato delle manovre degli imperialisti USA, dopo l’Afghanistan, l’Iraq, la Libia, la Siria e un gran numero di altri paesi. La Federazione Russa di Putin è diventata il bersaglio della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed europei non perché sarebbe una “dittatura” o perché violerebbe “la legalità internazionale”… La Federazione Russa di Putin è diventata il bersaglio della Comunità Internazionale perché è abbastanza forte da impedire al governo USA di dispiegare senza timore, liberamente tutta la sua potenza militare contro ogni paese che non si piega alle necessità del sistema imperialista…”

Commento integrazione di Bye Bye Uncle Sam: “… è in corso una demonizzazione di lungo respiro. L’obiettivo di quest’operazione -cominciata già dall’arrivo di Putin al potere alla fine del 1999 e proseguita senza tregua da allora, con qualche lieve calo di intensità durante i periodi di calma relativa, come quello tra il 2001 e il 2003 e quello del 2009– è manifesto: far perdere credibilità alla Russia e al suo Presidente, stigmatizzarlo agli occhi dell’opinione pubblica al fine di farne il capro espiatorio di tutte le nefandezze mondiali. Si tratta soprattutto di renderlo responsabile di tutto ciò che è accaduto in Ucraina e di preparare l’opinione pubblica a un’eventuale guerra europea di lunga durata, sul modello jugoslavo o afghano. Assimilando Putin a Hitler e mettendolo sullo stesso piano di Miloševic, Saddam Hussein e Bin Laden, tutto diventa possibile, anche il peggio.” (Da: https://byebyeunclesam.wordpress.com/2022/02/28/una-demonizzazione-di-lungo-respiro/)


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