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“Eravamo a pochi metri l’uno dall’altro ma non ci siamo visti né sentiti” – Strano destino per Luca Bellincioni che è venuto a Calcata a cercarmi il 14 luglio 2009

Ho trovato sul tavolo del Circolo un sacchetto di frutta e verdura e due biglietti in cui Luca Bellincioni mi annunciava la sua visita, purtroppo non mi ha trovato… Quella che segue è uno stralcio della corrispondenza intercorsa dopo…

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Caro Luca, ho visto i tuoi biglietti ed il pacchetto di verdure… ma mannaggia perché non mi hai chiamato? Lo sai che vivo dabbasso, nello stesso terreno, a pochi metri dal localetto del circolo. Bastava che tu mi facessi una voce. Ora sono le 17. passate e credo che tu sia ripartito… La prossima volta avvisami quando arrivi, bastava un messaggio in segreteria od una semplice mail. Pazienza!

Paolo

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Ciao Paolo, io sono noto per le mie sorprese e non volevo perdere la buona reputazione… a parte questo, non mi hai ancora dato il tuo num. di tel. – anche se non so se ce l’hai – e non volevo però darti appuntamento via e-mail perché non è detto che in mezzo alla settimana Roma si riesce ad oltrepassare da Sud… e quindi arrivare a Calcata da Aprilia non è sempre possibile (in tempi razionali) e non scherzo. Comunque sono passato tre volte e le prime due ho anche chiamato il tuo nome sperando fossi nei dintorni ma evidentemente la voce non era abbastanza alta. Poi ho chiesto in giro ed una ragazza mi ha detto che forse eri andato al lago con i nipotini e che tornavi la sera. Sicché – avendo un appuntamento nel pomeriggio a Tarquinia – sono andato via. Nondimeno, nel frattempo che ti aspettavo, mi sono fatto una splendida passeggiata dal paese fino alle rive del Treja, dove ho incontrato una bella famigliola di cinghiali che si abbeveravano… Poi sono andato a cercare il Castello di Paterno ma non ci sono riuscito. Ho fatto la sterrata con l’auto per qualche chilometro (paesaggio magnifico! Non ci ero mai stato!) ma poi è diventata troppo sconnessa e troppo in discesa e ho parcheggiato. Ho proseguito per qualche centinaio di metri a piedi ma non sapevo se stessi girando a vuoto perché ad un centro punto c’era un bivio e io mi sono tenuto sulla destra e mi sono venuti i dubbi. Contando poi il caldo torrido, ho desistito… L’unico dettaglio che forse ti può aiutare a capire dove sono arrivato (perché mi faresti un piacere se mi dicessi come ci si arriva) è che nel punto dove sono tornato indietro si vedeva bene Civita Castellana di fronte, mentre sulla destra su una collina uno splendido, antico e grosso casale (quello che si vede anche dalla Flaminia) e al di sotto una vasta cava.

Ad ogni modo ho potuto confermare l’assurdità del progetto eolico non solo per il suo impatto su tutto il paesaggio dell’Agro Falisco (visto che – come sappiamo – l’impatto dell’eolico industriale va ben al di là del sito dove sono installate le torri!) ma anche per la scelta stessa del sito, poiché esso è praticamente il cuore della porzione più pregevole dell’intero territorio di Faleria! Per di più tutta la zona è ormai segnalata da cartellonistica turistica del parco, il che fa pensare ad un prossimo allargamento dell’area protetta, e l’area fra Foiano e Paterno ci rientra in pieno. Sempre rimanendo ai ridicoli progetti eolici della zona, per quanto riguarda invece la papabile centrale eolica sulla strada fra Calcata Nuova e Magliano, anche qui ci stanno prendendo praticamente in giro poiché tale area è già pienamente inserita nel Parco di Veio, e anch’essa segnalata da tabelloni turistici, per cui la Regione credo abbia ben altri progetti rispetto alla devastazione di un territorio in cui invece sta investendo risorse e progetti, senza contare che esistono le zone di protezione pre-parco e quidni non sarebbe nemmeno possibile fare una centrale ai margini di uno dei due parchi (Treja o Veio). Infine mettiamoci che Zaratti non è scemo e che conosce bene il Lazio, per cui non credo che getterebbe via “al vento” un territorio così pregevole. A parte tutto questo, e venendo alle cose belle, ho potuto notare quanto sia bella Calcata in mezzo alla settimana, senza il turismo ammorbante della domenica. Un vero Paradiso. Spero di rivenire a trovarti quanto prima, magari con Daniela, anche se nelle prossime settimane siamo in vacanza, prima per un trekking sui Monti della Duchessa, poi in campeggio al Lago di Bolsena. Teniamoci in contatto. Spero che gli ortaggi ti siano stati graditi (e utili). Ciao!

Luca

P.S. Spero che – sebbene alla fine non ci siamo visti – tu abbia gradito il fatto che volevo farti una sorpresa.

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Carissimo Luca, la tua è un’avventura che merita di essere ricordata dai posteri… inserirò la narrazione sul blog. Nel tardo pomeriggio ti ho mandato il programma di Sant’Oreste.

Chi ti ha detto che sarei andato al lago non mi conosce bene, non vado al lago da almeno 10 anni. Se sei arrivato sino in vista di Civita Castellana evidentemente hai percorso la Narcense e quel casale che sta in alto su una collina è quasi a Civita. Mi avevano detto che la strada è interrotta per via del taglio dissennato dei bochi e dell’abbandono lungo la strada delle ramaglie. Sicuramente sarai passato nel tratto di Faleria dove vorrebbero installare i piloni eolici.

Il mio telefono per il futuro è 0761-587200

Grazie per i viveri che mi hai lasciato, le prugne erano molto mature e le ho mangiate subito, ma tu hai pranzato o sei vissuto di sola aria?

Paolo

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Caro Paolo.

Ho vissuto di sola aria come quasi sempre faccio quando sono in giro. Del resto, quando sono di fronte alla bellezza della natura non sento più la fame (almeno per qualche ora…). Ma ho bevuto moltissimo (per sopravvivere). Le prugne sono di mia zia. Il resto è del’orto dei miei. Tutta roba tipica dell’Agro Pontino. E “biologica”, ovviamente….

Ma perché non vai al lago da 10 anni (a proposito, quale lago??!?!?!? Vico o Bracciano?)? Hai la fortuna di avere dei laghi meravigliosi nei paraggi, è un peccato non approfittarne.

Quanto al mio tragitto, si vedeva che c’erano stati grossi tagli, ma onestamente ho visto di peggio. Niente ramaglie sulla strada invece. Ma ancora non ho capito se ci sono andato vicino a Paterno o no.

Se un giorno apriranno i cantieri in quella zona io sarò lì. Stiamo parlando davvero di uno scempio senza precedenti. Lì il paesaggio è praticamente un dipinto, ma forse il sig. sindaco di Faleria non c’è mai osato o più semplicmente non glie ne frega un fico secco del suo territorio ma vuole “farsi bello” facendo risparmiare 10 euro al mese i suoi elettori sulla bolletta. Un territorio di imparagonabile bellezza, decantato da artisti e viaggiatori, oggi svenduto davvero per un piatto di lenticchie. Speriamo che non accada e che tutto si risolva in un buco nell’acqua. Lo stesso anemometro sarebbe in realtà uno scempio da evitare. Lì tutto è perfetto e bellissimo: nessuno ha il diritto di privare di tale bellezza le generazioni future. E la mia lotta è per loro, non per me che questi paesaggi fino a oggi me li sono goduti. A proposito lo sai che domani (mi ha invitato Oreste Rutigliano) fanno un convengo a Roma sull’eolico selvaggio? Dopo gli sfregi che stanno facendo in Sicilia e i nuovi progetti nella Tuscia si sta verificando una nuova attenzione al problema. Speriamo bene. Luca

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Non dubito che fosse tutto biologico, le prugne in effetti erano dolcissime. Da una decina d’anni mi sono beccato un’otite cronica all’orecchio destro, al minimo sentore di umidità vedo le stelle, figurarsi se dovessi andare al lago ed immergermi nell’acqua… purtroppo ho dovuto rinunciare a quella gioia, ora anche per lavarmi debbo usare il sistema cinese (con un canevaccio imbevuto d’acqua bollente da strofinarmi addosso) così almeno risparmio un sacco d’acqua. Prima andavo a tutti laghi, Bracciano, Martignano, Vico, piscine calde e fredde, etc.

Ho visto il programma di Roma, buona fortuna!

Questo fatto che tu non abbia trovato ramaglie sul terreno mi insospettisce… quegli amici di Faleria mi avevano detto che non si passava più per andare a Paterno… boh? Ma tu hai preso proprio la Narcense? La strada che comincia dalla Piazza Roma dove parcheggiano le macchine, dove sono i secchioni stracolmi d’immondizia, e poi sempre avanti?

Va beh, una strada di sicuro l’hai fatta!

Ciao, Paolo

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L’importanza del paesaggio per lo sviluppo sostenibile della provincia di Viterbo – ” No agli scempi incipienti nell’Agro Falisco!”

Sì, caro Paolo, si può e si deve dialogare su tutto (politica, atteggiamenti personali, ideologia, concezioni morali,…) ma sul territorio ci sono dei limiti. Perché il territorio oggettivamente non va danneggiato perché ciò oggettivamente sarebbe male. Chi vuol dare consigli sulla necessità da consumare territorio con impianti eolici -perché gli hanno detto che così va bene oppure perché dice che è l’unica alternativa al nucleare (sempre perché così gli hanno imposto i massmedia)- evidentemente si rivela male informato e soprattutto lontano dalle realtà del territorio di cui parla (nella fattispecie la Tuscia).

Il tuo articolo ( http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2009/07/energia-pulita-come-varie-soluzioni.html) dice invece cose giustissime e soprattutto dettate – cosa rarissima ormai- dal buon senso. Ed è di buon senso che ha bisogno il territorio oggi non di prese di posizione ideologiche (nucleare, eolico, “carbone pulito”, ecc.) tutte in realtà figlie di lobbies che cercando di diffondere idee nella popolazione collegate ai propri interessi.

Ad ogni modo l’Agro Falisco ed il resto della Tuscia io non lo svenderei mai e combatterò fino alla fine contro chi sosterrà la sua rovina con l’eolico pesante o con ogni altro scempio. Inoltre, dal punto di vista dell’impatto paesaggistico ho studiato i coni visivi della zona è ti posso dire che la centrale eolica prevista a Faleria sarebbe -come temevo- uno sfacelo per l’intero paesaggio della Valle del Treja e dell’Agro Falisco.

Pensa che per la sua posizione centrale devasterebbe anche il panorama magnifico che si gode dal terrazzo di Santa Maria ad rupes a Castel Sant’Elia, in quanto la sagoma del Soratte – che è il cuore ed il senso di quel paesaggio – verrebbe occultata dalle torri eoliche. E’ informato di questo il Comune di Castel Sant’Elia?

Danni simili si avrebbero con i panorami delle zona di Nepi e Civita Castellana, sempre in direzione del Soratte. Anche qui, i Comuni che dicono? Praticamente tutti gli scorci più belli dell’Agro Falisco -e quindi la sua stessa identità- scomparirebbero del tutto o verrebbero irreparabilmente alterati. Questo per dirci come l’eolico selvaggio (o pesante, o industriale come dir si voglia) produce, soprattutto in zone con le caratteristiche morfologiche dell’Agro Falisco, un impatto disastroso preponderante rispetto ai vantaggi in termini di energia, senza contare che lo stesso quantitativo energetico sarebbe prodotto ad esempio ricoprendo semplicemente di pannelli solari tutti i capannoni dell’area industriale di Civita Castellana!

Infine ricordiamo che i contratti per l’utilizzazione del suolo per l’eolico industriale durano minimo trent’anni! Dico fra trent’anni (per chi ci sarà) avremmo ancora questi mostri e forse tali contratti verranno rinnovati e quindi non si avrà nemmeno più la possibilità di tornare indietro. Eppure c’è gente così arrogante da negare un territorio integro alle generazioni future, e soprattutto incapace di informarsi meglio e di fermarsi a ragionare un po’ di più sulle alternative razionali all’eolico pesante, senza per forza fare sparate ai danni di un patrimonio che è non di quattro infingardi ma di tutti.

Luca Bellincioni

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Certo, caro Luca, sono d’accordissimo con te sulla difesa dl territorio ad oltranza ed a tutti i costi. Pensa che a suo tempo mi giocai la carriera politica e pure quella giornalistica perché mi opposi all’inceneritore con discarica di Civita Castellana… In conseguenza della mia opposizione a Civita Castellana, dopo 40 anni di PCI, vinsero i destri di AN (che avevano avuto il buon senso di dire no alla discarica), Ugo Nardini che guidava l’amministrazione della Provincia di Viterbo e che appoggiava il turpe progetto di Hermanin (allora assessore dei verdi in Regione Lazio) perse anche egli a favore del destro Giulio Marini, ed infine anche alla Regione perse Badaloni e vinse Storace, tutto a valanga…. e tutto per “merito” mio. Pensa come mi odianorono i sinistri… Infine mi giocai le ultime carte di “credibilità mediatica” allorché mi opposi al progettato megalunapark di Al Walid e Michael Jackson che prima doveva essere installato a Civitavecchia (complice l’allora sindaco Tidei, sempre dei sinistri) e poi riproposto a Campagnano (nell’attuale parco di Vejo) durante l’anno del Giubileo…. Fu una battaglia memorabile condotta contro tutto e tutti… persino qui a Calcata volevano il Luna Parck con Michael..

In conseguenza di questi ripetuti “rompimenti di c.” fui allontanato dal Messaggero per il quale scrivevo, e mi fu precluso l’accesso anche agli altri giornali (Paese Sera, Unità, Repubblica, Manifesto… etc.) ed anche alle agenzie (Ansa, ADNkronos, AGI, etc.) che precedentemente mi pubblicavano persino gli sternuti…

Insomma con queste campagne ecologiste mi sono “bruciato” su tutta la linea mediatica della carta stampata e pure delle televisioni, dove prima spesso comparivo come ospite o come intervistato in molte trasmissioni nazionali e regionali… Ma chiaramente non mi pento… solo che ora, avendo anche un minore “potere” d’impatto (mi è rimasto solo internet), mi muovo più cautamente… e scrivo in “un certo modo” cercando sponde ragionevoli e “bivalenti”…

Ciao, Paolo D’Arpini

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Faleria, 24 giugno 2009: “Eolo è anche un Dio” – L’amministrazione falisca procede indefessa verso l’eolico pesante… e la situazione precipita

Sono offeso ed avvilito in seguito alle decisioni amministrative formalizzate in data 24 giugno 2009, in cui il comune di Faleria ha deliberato di dedicare una parte del suo territorio vergine, Monte dei Porcari, all’installazione di piloni eolici. Si tratta di un territorio che è adiacente al Parco del Treja e che in passato la nostra associazione aveva proposto di inserire nel parco stesso.Addirittura era stato costituito un apposito comitato per facilitare questa operazione di tutela ambientale ed il 4 ottobre 2008, nella stessa Faleria con il patrocinio dello stesso comune, avevamo organizzato una manifestazione per proporre l’ampliamento del parco…. e proteggere il territorio dalla rapina (vedi url: http://www.google.com/search?sourceid=gmail&q=Citt%C3%A0%20regione%20bioregione%202008 ). Ora al danno si uniscono le beffe, in quanto quella natura vergine e di assoluta importanza ambientale e storica (essendo connessa alla permanenza e morte di Ottone III) vedi articoli in url: http://www.google.com/search?sourceid=gmail&q=Ottone%20III%20a%20Fogliano ) viene stuprata e depredata della sua verginità dal comune che dovrebbe proteggerla.Sono orrificato e deluso grandemente dal comportamento dell’amministrazione comunale di Faleria e del sindaco Pierluigi Bianchi. Un’incidenza ambientale si grave non si proponeva nell’Agro Falisco dal tempo del progetto nefando di installare, più o meno nella stessa area, una discarica con inceneritore per RSU, da parte dell’amministrazione comunale di Civita Castellana.

Sento e capisco il grido di dolore della terra e degli esseri viventi che vedranno distrutto il loro habitat dall’ingordigia energivora del Pierluigi Bianchi, novella Salomé, e dei suoi scherani, minoranza e maggioranza unite nella vergogna, che all’unanimità hanno, proprio il giorno di San Giovanni Battista, decretato la decapitazione di Fogliano.

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Segue nota relativa alla delibera:

In un consiglio comunale composto dal Sindaco, con 6 tra assessori e consiglieri di maggioranza, e due di minoranza la decisione é stata presa senza dibattito, unanimità per designare 185 ettari del bosco di Fogliano a parco eolico, un numero massimo di 15 generatori nel territorio piú lontano dal centro comunale, al confine con i comuni di Calcata e Castel Sant’Elia, potenza stimata 30 Megawatt, un grosso margine per Faleria ed i suoi cittadini.

Il primo passo é fatto, il comune si é dotato degli strumenti necessari per iniziare questo percorso, la delibera adesso sarà attuativa e da questa si passera al bando per avere i progetti di realizzazione tra cui scegliere quello piú adatto.

Solo due note a latere di questa decisione, la prima fare ipotesi sulla realizzazione fisica di questo parco, mi sembra impossibile, la realizzazione di cui parliamo ha un costo di circa 45 milioni di Euro, l’efficienza massima di un impianto eolico può essere calcolata utilizzando la Legge di Betz, che mostra come l’energia massima che un generatore qualunque possa produrre (ad esempio una pala eolica) sia il 59,3% di quella posseduta dal vento che gli passa attraverso. Tale efficienza è molto difficile da raggiungere, e un aerogeneratore con un’efficienza compresa tra il 40% al 50% viene considerato ottimo. Se a questo aggiungiamo che la potenza stimata dei generatori viene calcolata con un vento medio durante l’anno di 11/13 metri secondo e che nel Comune di Faleria e piú in generale nel territorio tra Roma e Viterbo dove noi ci troviamo le mappe eoliche stimano un vento medio annuo di 3 o 4 metri al secondo e che la scala é esponenziale si ha che la percentuale per cui bisogna moltiplicare i famosi 30 Megawatt é del 6 o 7 % per un totale nella ipotesi ottimistica di 2,1 Megawatt, di risultato medio.

Il secondo punto che volevo segnalare, é relativo alla partecipazione alla vita e alle decisioni pubbliche del cittadino di Faleria, questo consiglio comunale oltre ad essere stato pubblicizzato nel mio sito che é ben poca cosa, é stato annunciato con lettera diretta del Sindaco a molti cittadini e lo stesso annuncio é stato affisso per le vie del paese, bene nonostante questo sforzo profuso, al consiglio era presente solo una persona oltre me, per altro giunta con notevole ritardo, deve essere frustrante per chi si dedica al bene di tutti avere un uditorio di volta in volta sempre meno interessato e sempre piú distaccato come se le decisioni che si vogliono condividere non avessero effetto alcuno sulla vita di tutti i giorni, invece é vero il contrario, e vero pure che poi senza informarsi la gente critica o prende le parti non sul merito delle questioni (non avendone conoscenza) ma in relazione alle persone coinvolte. Quando il pensiero é nulla, ben amara deve essere la soddisfazione del suo controllo. MC.

http://www.faleria.info/Art_articolo.asp?Id=405

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Di queste nefandezze ho già informato Italia Nostra, Assessorato Ambiente Regione Lazio e Sovrintendenza dei Beni Culturali Lazio, oggi scrivo anche alla Provincia di Viterbo.

Paolo D’Arpini

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Lettera inviata alle Istituzioni in data 26 giugno 2009:

All’On. Filiberto Zaratti, Assessore per l’Ambiente, della Regione LazioAlla Dr.ssa Annamaria Affanni, Soprintendenza Beni Culturali Lazio

Al Presidente Alessandro Mazzoli, Amministrazione Provincia di Viterbo

p.c. Al Sindaco, avv. Pierluigi Bianchi, Comune di Faleria

p.c. Al Direttore, Dr. Gianni Guaita, Parco Valle Treja – Mazzano Romano

p.c. Al Dr. Oreste Rutigliano, Italia Nostra Lazio

p.c. Al Dr. Carlo Ripa di Meana, Italia Nostra Italia

p.c. Al Dr. Luca Bellincioni, Ambiente e Paesaggio 2000

Gentili e stimati Signori, con la presente Vi informo che in data 24 giugno 2009 è stata approvata una delibera all’unanimità del consiglio comunale di Faleria che sancisce l’intenzione di quel comune di utilizzare una parte del suo territorio per installarvi un certo numero di piloni eolici. Tale delibera è propedeutica all’incarico di uno studio di fattibilità ed all’istallazione di un anemometro nell’area indicata. Oggi, inoltre, son venuto a conoscenza del fatto che è prevista una modifica di detta delibera per varianti in merito al luogo in cui si progetta l’ubicazione del cosiddetto parco eolico.

Sin’ora sono a conoscenza che l’area complessiva da destinare a “parco eolico” é quella denominata al catasto come “bosco di Fogliano” o “monte dei Porcari”, adiacente al sito “Fogliano di mezzo” dove insiste il castello in cui morì l’imperatore Ottone III, la parte interessata al progetto eolico è posta tra il castello e il Parco della Valle del Treja.

L’area complessiva è di 185 ettari ed equivale ad un rettangolo di un km per 1,8 km. Le pale previste sono 15 la distanza tra una pala ed un’altra deve essere di 300 mt. (cosi ha dichiarato il sindaco durante il consiglio), questo per valutare l’altezza delle pale è un buon indizio….La potenza stimata a pieno regime è di 30 Megawatt.

Espongo qui alcune delle ragioni che sconsigliano l’attuazione di detto progetto:

1) la carenza di flusso eolico nella zona indicata

2) l’incidenza ambientale dei piloni sul paesaggio conservatosi integro e d’aspetto “antico”

3) l’importanza storica e culturale della zona

3) la contiguità o vicinanza del Parco Valle del Treja

4) la mancanza di vie comunicative esistenti che obbligherebbe alla costruzione di infrastrutture e quindi alla distruzione del paesaggio per farvi transitare i mezzi pesanti.

5) l’ostruzione a qualsiasi ipotesi di sviluppo in chiave agricola, turistica ed ambientale, con l’eventuale inserimento dell’area nel Parco Valle del Treja, etc.

Nella speranza che questa mia comunicazione preliminare possa esserVi utile per stabilire la verità dei fatti e delle condizioni in cui il territorio si verrebbe a trovare in caso di continuazione dello snaturato progetto comunale di Faleria, passo a salutarVi con stima.

Paolo D’Arpini – Presidente Circolo vegetariano VV.TT. 01030 Calcata (Vt) Sito Web: www.circolovegetarianocalcata.it    Email:  circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 0761/587200

Sottoscrive: Daniela Cortiglia – Presidente Ass. Culturale Onlus Oreas daniela.cortiglia@fastwebnet.it  

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Faleria, Calcata e Civita Castellana si “danno” all’eolico – A Faleria lo decidono nella Sala della Misericordia, il 24 giugno 2009, alle h. 18.30 – “Cui prodest?”

Potrebbe essere un “danno” sia dal punto di vista paesaggistico, che acustico, ed anche economico, perché queste zone non sono particolarmente adatte all’eolico. Però potrebbe essere un “vantaggio” per investire un po’ di denaro pubblico in uno studio di fattibilità…..

Infatti è così che funziona… non basta vivere nel posto e sapere il movimento dei venti, delle acque, degli animali, conoscere la qualità dei terreni e tutto sul proprio territorio. Oggi astute norme burocratiche impongono che per qualsiasi progetto amministrativo di rilievo venga fatto uno studio di “fattibilità”, di solito eseguito a costi altissimi da aziende specializzate in analisi tecniche, le quali stabiliscono “su un pezzo di carta” quello che chiunque già conosce…. l’utilità di tali studi è unicamente di chi li ordina e di chi li esegue e molto spesso restano un preliminare “assoluto”, ovvero si paga lo studio ed il progetto non viene attuato poiché si sapeva già tutto… lo studio era solo una scusa… per far lavorare i “tecnici”.

Faleria, Calcata e Civita Castellana si “danno” quindi da fare a progettare l’installazione di mastodontici piloni ad elica nell’Agro Falisco, forse sperando che così il territorio “prenderà il volo”. Ma in queste zone di forre Eolo non spira, se non sporadicamente. Inoltre nell’area di Calcata quasi tutto il territorio è destinato a parco (quello della Valle del Treja) quindi l’unico spazio libero per istallarvi i piloni sarebbe nelle adiacenze dell’abitato, con conseguenze prevedibili.

Già nel programma della riconfermata Giunta di Calcata, presieduta da Luciano Sestili, si parlava di ricorrere all’eolico come fonte di risparmio energetico, ed ora vediamo che il sindaco Pierluigi Bianchi di Faleria promuove un incontro pubblico, il 24 giugno p.v., per illustrare i progetti eolici da lui previsti, in accordo evidente con il comune di Calcata e come pare -da notizie “ventilate” in loco- anche con quello civitonico. Forse il sedicente “ambientalista verde” Gianluca Cerri, diventato assessore a Civita Castellana, non essendo riuscito a rovinare l’Agro Falisco con la discarica ed inceneritore da lui appoggiata 10 anni fa, ora ci vorrà riprovare con le pale eoliche… Non so, con il “venticello” che tira, come sventolerà la bandiera dell’attuale vicesindaco Danilo Corazza, sedicente “ambientalista rosso”, questo è il mistero della “rosa dei venti” in corso.

Qui di seguito uno stralcio della lettera inviata ai cittadini di Faleria dal sindaco Bianchi:

Caro concittadino/a,

In questi giorni stiamo attuando una serie di iniziative, nei settori della tutela ambientale e del risparmio energetico, consistenti nell’avvio della raccolta differenziata porta a porta, e nella partecipazione a progetti finalizzati all’installazione, nel territorio di Faleria, di fonti rinnovabili, quali il fotovoltaico (energia solare) e l’eolico (energia del vento)….

É nostra intenzione anche dare il via alla sperimentazione, finalizzata a verificare la possibilità di impiantare nel nostro territorio un parco eolico, e cioè “pale” per la produzione di energia, derivante dall’utilizzo del vento.

Il sito che abbiamo individuato, al fine di limitare l’impatto, é lontano dal paese, ed in zona difficilmente accessibile, precisamente nell’area comunale di Monte dei Porcari.

I vantaggi che deriverebbero da tale iniziativa, alla comunità di Faleria, oltre a quello di partecipare alla produzione di energia pulita, sono molteplici, poiché l’installazione di ogni singola pala porterebbe, per i 30 anni successivi, un incasso per il comune, di benefit, pari a circa 25/35000 Euro.

Con tali risorse, che nel bilancio comunale di Faleria sarebbero realmente ingenti, (pensa che tutto il gettito annuo dell’addizionale IRPEF e pari a circa 79.000 Euro) garantiremo a questo paese (non alla mia Amministrazione che, stante i tempi di realizzazione, probabilmente non se ne potrà avvantaggiare) stabilità economica e prosperità per il futuro.

Ma la realizzazione del parco eolico, darà benefici diretti ed immediati anche a tutti i cittadini, poiché ove lo stesso venisse realizzato, é nostra intenzione destinare ad ogni famiglia, un bonus energia (sconto bolletta) pari, approssimativamente, a 100 Euro l’anno.

Queste nostre proposte sono gia state tradotte in fatti concreti, in quanto: La approvazione dello schema di convenzione per lo studio preliminare della fattibilità del parco eolico avverrà nel PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE, che si terra il giorno 24 Giugno alle ore 18.30, presso la sala della Misericordia…

Il Sindaco e l’Amministrazione comunale.

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Ed ancora di seguito una lettera chiarificatoria pubblicata sul sito www.faleria.info di Marco Corradi:

Stabilità economica e prosperità.

Nei giorni scorsi sono stati affissi per il paese e ai più fortunati è stata recapita a casa la lettera che allego qui sotto, non è la prima volta, ma il fatto è degno di nota, con la lettera non solo veniamo resi partecipi ma veniamo invitati a partecipare al prossimo consiglio comunale, dove verrà presa una importante decisione.

Ben vengano queste novità, la partecipazione, se informata, è sicuramente utile, non è e non dovrà essere un eccesso di democrazia, le responsabilità a pochi delegati (eletti) è il nostro sistema che continua a dimostrarsi come uno dei meno inefficienti, ma l’aprire le porte del sacro consiglio (sono state sempre aperte), con un invito diretto e cosa del tutto meritoria.

Detto questo passiamo ad affrontare le questioni esposte, tutte rivolte ad un uso consapevole e virtuoso dei due maggiori problemi che ci attanagliano, in particolare a noi Italiani, l’immondizia e le risorse energetiche, dico noi italiani semplicemente perché abbiamo un territorio limitato ed una carenza cronica di fonti energetiche tradizionali.

Dicevamo l’immondizia, da Settembre passeremo alla raccolta porta a porta, ben venga, chi la sperimentata dopo un periodo di rodaggio oggi ne è entusiasta, magari con l’avanzare delle tecnologie si delegherà sempre di più alle macchine il compito di separare i diversi tipi ma per infondere un sano principio di consumo consapevole e non compulsivo la differenziata può essere un modo molto efficace di apprendimento.

Il solare, molto interessante anche questa iniziativa, esistono gia da tempo progetti e realizzazioni di questo tipo paradossalmente sono stati i paesi nordici a fare da apripista ma in Italia gia dal 2002 comuni illuminati (o semplicemente finanziati) hanno ipotizzato, progettato e realizzato le scuole solari, questi progetti hanno enormi vantaggi se figli di una vera pianificazione rivolta al risparmio energetico ed alle politiche sane del fare, diversa cosa è, se come capitato e stigmatizzato anche su giornali nazionali, fatta l’installazione non si prevedono opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sprecando in 2-3 anni le migliaia di euro, del contribuente, necessarie per la realizzazione dell’opera.

Ma la sensibilità in questo campo sta cambiando, le opere pubbliche tendono sempre piú a non essere opere di facciata per raccogliere voti in prossimità di elezioni, ma interventi integrati in un progetto più ampio che a causa e nonostante le limitate risorse disponibili si deve sviluppare in periodi più lunghi.

Veniamo alla terza notizia, la realizzazione di un campo eolico nel territorio di Faleria, qui purtroppo non mi trovo assolutamente in sintonia con la decisione presa, ovvero quello di “dare il via alla sperimentazione, finalizzata a verificare la possibilità di impiantare nel nostro territorio un parco eolico”, non perché l’eolico sia da disprezzare anzi il costo per Kw/h è sicuramente inferiore a qualsiasi altro, non sono d’accordo perché l’eolico può essere installato in zone adeguate e predisposte .

Per far funzionare le pale eoliche è necessario il vento, il vento deve essere possibilmente forte, è sufficiente che sia anche mediamente forte, ma deve esserci, e deve essere adeguato per almeno 3000 delle 8000 ore di ogni anno. Per capire che a Faleria queste condizioni non esistono non serve fare uno studio, ma semplicemente conoscerlo o se si vuole essere piú precisi andare/navigare su siti piú o meno istituzionali(<ahref=”http://atlanteeolico.cesiricerca.it/viewer.htm”>atlanteeolico</a>) dove si trovano le mappe del vento di tutto il territorio nazionale, dalle quali risulta che la ventosità media del territorio di Faleria è molto bassa equivale a 3-4 metri secondo ad una altezza di 25 mt da terra e si arriva a 4-5 metri secondo a 75 mt di altezza, con queste velocità molti generatori eolici non iniziano a produrre (non riescono a girare).

Ovviamente, in questo campo la tecnologia ha fatto e sta facendo passi da gigante, e probabilmente gia oggi ci sono generatori in grado di sfruttare il vento a bassissima velocità, ma in questi casi l’aspetto economico deve essere rivisto, gli impianti normali costano allacciati alla rete circa 1,8 milioni di Euro a Megawatt, per quelli innovativi il costo sale, siamo pronti a spendere queste cifre?

Comunque sia, nella lodevole attenzione dedicata alla tutela ambientale, ed al risparmio energetico mi trovo qui ancora a sottolineare l’invito a tutti a partecipare al Consiglio Comunale che si terrà Mercoledì 24 giugno 2009 alle ore 18.30, presso la sala della Misericordia.

…………

Bene, invito anch’io la popolazione a partecipare all’incontro della Misericordia… e speriamo che San Giovanni -e pure Sant’Antonio- ci salvino “da lu demonio…”!

Saluti a voi tutti, Paolo D’Arpini

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