La luce è coscienza ed esperienza, la luce riflessa è memoria ed immaginazione – Analisi sulla natura della mente in termini di spiritualità laica

“Luce e luce riflessa condividono la stessa natura fondamentale, come esistenza e coscienza, spirito e materia, sono un’unica cosa”.La mente è uno specchio che riflette la luce interiore per dirigerla verso gli oggetti esterni, questi oggetti vengono identificati tramite la capacità di emissione ed intensità dello specchio. Da bambino adoravo giocare con uno specchietto rubato a mia madre, con esso catturavo la luce solare e la dirigevo, attraverso una finestrella, dentro una cantina buia. Solo ciò che era illuminato dal fascio luminoso era visibile mentre il resto delle pareti e delle cose accatastate sul pavimento restava oscuro. Esattamente allo stesso modo funziona la mente, che illumina il mondo esterno.

Per analogia vediamo che la sorgente di luce, il sole, è come la consapevolezza suprema mentre lo specchietto è la mente. Ma la mente stessa, in effetti, è cosciente, essa è l’aspetto riflettente della coscienza. Dico “riflettente” per indicare la sua propensione a rivolgersi verso l’esterno. La mente non è altro che la capacità della coscienza di esteriorizzare se stessa.

Questo processo proiettivo lo possiamo osservare durante il sogno, in cui la mente da se stessa ed in se stessa crea un intero mondo, con varie entità in rapporto fra loro incluso un personaggio identificato dal sognatore come se stesso. Questo è il gioco della mente che fa apparire la forma dell’io e dell’altro. A questo punto il dubbio sorge “com’è possibile che la consapevolezza possa venire intrappolata e limitata dalla mente?”. In verità la limitazione della coscienza non è reale, allo stesso modo in cui la luce del sole non risulta compromessa o menomata dallo specchio, parimenti la pura consapevolezza è intonsa e non divisa dall’operato immaginario della mente individuale.

Dove sono interno ed esterno per la coscienza suprema che entrambi li compenetra e li supera? In realtà la sola idea di una tale separazione è impensabile nella sorgente di luce che unicamente è. Prendiamo ad esempio il sognatore che non viene menomato o compromesso dal suo sogno, essendo lui stesso ogni cosa proiettata nel sogno ed allo stesso tempo non essendone alcuna, parimenti la coscienza individuale e la pura consapevolezza si pongono negli stessi termini di relazione.

Una volta, in risposata alla domanda “cosa impedisce all’indifferenziata luce della coscienza di rivelarsi direttamente all’individuo che l’ignora”, il saggio Ramana Maharshi rispose “come l’acqua in una pentola riflette il sole nei limiti ristretti del contenitore, così le tendenze latenti (predisposizioni mentali), che agiscono da mezzo riflettente, catturano l’onnipervadente ed infinita luce della coscienza presentandosi nella forma del fenomeno chiamato mente”. Questa risposta del saggio ci fa percepire come la mente non sia altro che un agglomerato di pensieri, in cui primeggia il pensiero “io” dal quale sorge la falsa nozione di un individuo separato, che in realtà è illusorio tanto quanto la presunta separazione di un personaggio sognato rispetto al sognatore.

Attenzione, consideriamo però che il tentativo di comprendere intellettualmente questo processo è solo uno degli aspetti del “sogno” e non la verità. Infatti i saggi indicano la verità come ineffabile ed incomprensibile alla mente (intendendo la mente separativa ed esteriorizzata), tanto quanto l’immagine riflessa nello specchio non può capire o sostituirsi alla persona che vi si riflette. Un riflesso è solo riflesso non è sostanza.

E dunque com’è possibile giungere alla “sostanza” che noi siamo?

Colui che osserva, essendo in se stesso coscienza, non può mai divenire un “oggetto”. L’oggettivazione è una componente del dualismo esternalizzato: “conoscitore, conosciuto”. Ma questa dualità può essere ricomposta in un “unicum” in cui, scomparendo la diversificazione (ovvero l’elemento riflettente rivolto all’esteriorizzazione) permane la semplice “conoscenza”. Questa è la consapevolezza indifferenziata per ottenere la quale Ramana Maharshi consiglia: “Quando l’io (ego o mente) rivolge la propria attenzione alla sua sorgente, le tendenze o predisposizioni mentali accumulate si estinguono ed in assenza di queste (che sono il mezzo riflettente) anche il fenomeno originato dalla “riflessione”, ossia la mente, scompare e viene assorbito nella Luce della sola Realtà (il Cuore)”.

Eppure malgrado sia in fondo semplice e diretta l’auto-conoscenza resta un esame alieno ai più. La gente rifiuta di conoscersi, preferisce il mistero e l’ignoranza, evidentemente a causa di quelle famose tendenze mentali accumulate dalla mente, stipate nella memoria e nell’immaginazione.

Oggi a Calcata ne ho avuto ancora una volta conferma osservando il comportamento delle persone che si avvicinavano alla Stanzetta del Pastore, il luogo in cui metto a disposizione la mia esperienza in forma di “lettura della mano, archetipi e divinazione, psicologia transpersonale e conoscenza di sé “. Già il posto è molto nascosto e radi son coloro che arrivano in quel  nascosto spiazzo di Via Cavour, inoltre quasi tutti si fermano davanti alla porta, leggono i messaggi ed esclamano fra loro “no, no… andiamo via, io non voglio sapere certe cose..”. Questo non impedisce ad alcuni di fotografare l’ingresso in legno molto “caratteristico”, commentando il recondito significato dei messaggi, andandosene per poi forse ritornare e poi ancora riandarsene senza aver avuto il coraggio di metter il naso dentro.

Di quei pochissimi che entrano una parte resta delusa “perché volevano sapere gli amori e gli affari”, si sentono defraudati “dalla lunga spiegazione inutile”, pensano che “gli ho fatto perdere un sacco di tempo, mentre potevano andarsene in giro per Calcata a divertirsi..” Quelli che pazientemente mi hanno sopportato fino all’ultimo, forse solo per buona educazione, se ne vanno lasciando pochi spicci, qualche monetina a mo’ di elemosina, perché in fondo “cosa avrà detto mai questo, che già non conoscessi? Solo chiacchiere e perborini”. Limitatissimo il numero di coloro che apprezzano il discorso e che se ne ricorderanno, forse.. saranno un paio, e forse verranno ancora a cercarmi, e di questi uno solo magari mi troverà… negli anni.

Paolo D’Arpini

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2009: Calcata milionaria.. e resto del mondo a rotoli – «Après nous le deluge»

Parafrasando la famosa commedia/film  di Edoardo De Filippo si potrebbe affermare che Calcata è milionaria, almeno a giudicare dal tipo di vita consumista che vi si svolge, allo stesso tempo potremmo definire questo stesso tipo di vita una sembianza di quello che fu -restando nello spettacolare- durante gli “ultimi giorni di Pompei”. Insomma siamo quasi al “The Day After”.

Calcata da “paese ideale, dove vivere è bello” è ormai il simbolo di quello che ci aspetta in seguito al crollo del sistema democratico e dell’ordine sociale. Nel paese impera la piena anarchia consumista: “Ognuno per sé e satanasso per tutti”.

Se volete sapere come si vivesse a Napoli durante l’emergenza rifiuti, venite a Calcata in un qualsiasi giorno di fine settimana, e vedrete…

All’ingresso del Parco del Treja cumuli e cumuli di rifiuti di ogni genere accostati ai secchioni, quasi tutta merce deperibile, resti alimentari gettati lì da qualche “ristoratore”, il tutto contornato da quadri e quadretti, da guide turistiche e cartelli, manifesti e scacciapasseri, topi e gatti, cani e raccattarobe. Le robe raccattatte vengono poi rivendute all’angolo dai “posteggiatori” abusivi mescolati al traffico asfissiante non controllato da alcun vigile. La Piazza Roma da poco restaurata dalla Regione Lazio, con una spesa di 550.000 euro, ridotta ad un hangar patetico in abbandono, in cui l’abusivismo impera sovrano.

Il teatrino Calcata è aperto nei giorni “festivi” alla vista delle migliaia di sderenati che accorrono ai pub, alle friggitorie, ai ristorantini mordi e fuggi, ai negozietti di ciarpame, alle boutiques di carabattole, alle bancarelle di collanine, alle camerette ad ore, questo il modo di accontentare il turismo nell’ex “paese ideale”, ora “lupanare” od al meglio “Sodoma e Gomorra”. Qui la finzione impera sovrana, qui i vandali e gli sporcatori sono a casa loro, nessuno li controlla o li censura, anzi i pochi cittadini onesti, che ancora resistono, debbono stare in silenzio altrimenti scattano le ritorsioni, i dispetti, le offese, i gesti di sfregio… il tutto nella piena impunità… Poichè a Calcata chi li vede i tutori dell’ordine? E poi quale ordine, quello delle cosche?

Ma non voglio fare la parte unicamente del catastrofista e per buttarla a ridere, inserisco qui dabbasso la “famosa” mappa alternativa di Calcata, redatta dal vacanziere Saul Arpino.

Buon divertimento dal vostro affezionato, Paolo D’Arpini

www.circolovegetarianocalcata.it  (attualmente non recensito)

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Il corrispondente embedded: Saul Arpino presenta:

IL PADIGLIONE DELLE CARABATTOLE

Laboratori, Attività In-culturali e Post-creative di Calcata.

Grotta dell’Oltre Tomba, via dello Sgarrupo, 6 – specializzata in zombies, artisti sommersi ed in catalessi.

Museo Senz’Arte né Parte, via del Camposanto, 23 – arbusti spinosi intrecciati INRI e taglio di alberi vivi a croce.

La Carriola, ass.alter. via del Fabbisogno, 25 – organizza corsi su come squagliarsela velocemente con la refurtiva.

La Bottega del Passatore, via Agrigento, 34 – poesie a metro, epitaffi, barzellette, gioco delle tre carte.

L’Antro di Circe, via Odissea, 12 –specialità fatture d’amore e odio, panacee anche trucchi e trucchetti.

All’Orso furioso, via del Tempestoso, 56 – allevia il letargo dipingendo pagliuzze e sassolini per collanine.

Virgineo Oscuro, via della Fogna, 90 – tessitura a mano di stole profumate all’olio di puzzola.

Sapori e Colori, via Orto di Getsemani, 26 – assaggi e massaggi con olio di ricino benedetto.

Vai e Vieni, via delle Montagne Russe, 78 – scalate e passeggiate, avanti ed indrè, non si parte e non si arriva.

Burka, via del Talebano, 85 – collezione esclusiva di veli e velette, anche cappucci e bavagli.

Gioielleria Artigiana Ambulante, via Dove Capita, snc. – orecchini e campanelli da naso, fischietti e specchietti per le allodole.

Dove Non Mangiare Bere e Dormire.

Ad Ore, via del Referenziato, 34 – una camera ad un letto unificato, servizi esterni dove capita.

Ristorante del Mal Augurio, via Nido di Vespe 65 – specialità incartate ed insaccate, provenienza oscura.

Birreria Sugar Brown, via Fateviunfix, 69 – birra bruna e bionda alla spina, allo spinotto, allo spinello.

Grand Hotel de La Riviere, via Torquemada, 99 – ad una stella (visibile dal tetto), acqua piovana in camera.

Ristoambulazione, via dei Pezzenti, 76 – si mangia in piedi o seduti fuori, sulle scale o per terra.

Bar Ba Gianni, Via in Kulolaluna, 77 – ricchi premi e cotillons a chi trova il posto.

Panetteria del Porco, via Montisuini, 34 – panini, panine, pagnottelle e pagnotte, a volte cotte a volte crude.

Agenzia di Viaggi, via della Transumanza, 34 – si organizzano merendine al sacco e colazioni affrettate.

Senza Gusto, via del Finanziere, 323 – lunedì broda, martedì zuppa, mercoledì panbagnato, giovedì acquacotta.

La Cantina dello Scotennato, via Moneta Bucata, 11 – assaggi di sfiziosità industriali, dal supermercato al mentecatto.

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Visibilità su internet e motori di ricerca – Come si attua la censura nel XXI secolo? – Spiegazioni in dettaglio sull’epurazione del Circolo Vegetariano VV.TT. dalla Rete

Da quando mi sono accorto che le notizie pubblicate sul nostro sito sono “oscurate” da Google (e conseguentemente da altri motori di ricerca), ed ho cercato di approfondire la comprensione dei meccanismi funzionali dei motori di ricerca, ho preso coscienza di alcune cosette. La prima è che su internet appare e viene corroborato e diffuso solo ciò che decidono i motori di ricerca, se le notizie non piacciono a loro non è che vengono cancellate dai siti ma non essendo riprese di fatto restano in una nicchia limitata ai lettori dei siti in questione….

Chi decide poi il tipo di “fruibilità” dato alle notizie bisognerebbe chiederlo a chi sta dietro ai motori di ricerca…..

Altra cosa da chiarire è che la stragrande maggioranza delle persone ignora quale sia la differenza fra il riconoscimento dell’esistenza di un sito, la menzione dello stesso in argomenti diversi e la promozione più o meno aperta degli argomenti trattati. Se si cerca un sito normalmente esso viene recensito, salvo censure più evidenti come nel caso di siti considerati pericolosi, ma questo non significa che detto sito ne ricavi una visibilità. La visibilità viene sancita solo dalla recensione delle notizie inserite nel sito ed il loro posizionamento dato nei motori di ricerca.

C’è da dire, comunque, che tutti i motori di ricerca fanno riferimento a Google come fonte primaria, meno (che io sappia) il motore di “Liquida” che attinge direttamente ai siti. Da ciò se ne deduce che sulla base delle decisioni prese da Google sulla forma e genere di visibilità concessa ai siti gli altri motori di ricerca si adeguano…..

Ho dovuto fare questa premessa poiché in seguito alla comunicazione inviata agli amici e pubblicata sul nostro sito (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/05/25/misteri-dellinformazione-in-italia-ignavia-epurazione-o-censura-siamo-stati-oscurati-lettera-aperta-a-tutti-gli-amici-del-circolo-vegetariano-vvtt-di-calcata/  ) sull’epurazione in corso alla quale siamo soggetti, diverse persone mi hanno scritto dicendo che a loro non pare che sia così e mi hanno portato ad esempio vari link in cui il nostro sito viene nominato.

E qui per facilitare la comprensione agli attenti lettori voglio riportare alcune tali corrispondenze:

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Da Mario Cocco – ecologiapolitica@yahoogroups.com

To : ecologiapolitica@yahoogroups.com, circolo.vegetariano@libero.it

Tue, 26 May 2009 01:36:59 +0200 (ora solare Europa occidentale)

Re: [ecologiapolitica] ….epurazione del sito del Circolo Vegetariano VV.TT. – Lettera Aperta -

Non mi pare….mettendo CIRCOLO VEGETARIANO VV.TT. appare al primo posto il sito www.calcata.info/vegetariano.html  NON è IL VOSTRO?

E anche mettendo “circolo vegetariano calcata” appare subito al primo posto il vostro sito… non vi censura nessuno mi pare….ciao

Risposta:

No, caro Cocco, quel sito che dici è un altro sul quale c’è una nostra pagina, il nostro sito è www.circolovegetarianocalcata.it che fino all’altro ieri era appunto in cima alla pagina, ora completamente scomparso da ogni menzione. Ma non è molto grave che sia scomparso sulla pagina di Calcata la cosa peggiore è che non vengono recensiti più gli articoli su argomenti seri, denunce, proposte, etc…. che prima apparivano ed ora sono epurati. Siccome molti altri motori di ricerca si servono in realtà di Google significa che gli argomenti sollevati dal Circolo tendono a scomparire dalla rete. Per ora Google mantiene solo i riferimenti indiretti ovvero gli articoli provenienti dal Circolo e menzionati o pubblicati in altri siti.

Ciao e grazie per avermi scritto. Paolo D’Arpini

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26/05/09, cesare.morrichini@alice.it <cesare.morrichini@alice.it> ha scritto:

Sono Cesare (Consulta delle Donne). Volevo avvertirti che digitando “circolo vegetariano” su Google il sito risulta evidenziato in prima pagina (durante la digitalizzazione appare anche Calcata). Se in precedenza non compariva il fatto può essere dovuto ad una fase d’aggiornamento del programma di ricerca “spider”. Se vuoi posso indicarti una procedura per evidenziare il sito in modo costante. Ciao, Cesare

Risposta: Caro Cesare, ti ringrazio per la lettera, tra un po’ ti mando un chiarimento, ciao, Paolo

P.S. Grazie per la continua attenzione sul sito della Consulta delle Donne…

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Da Fomafomic a Paolo D’Arpini

26 maggio 2009

Caro Paolo

sono felice di contraddirti basta già andare su “circolo vegetariano” e la scelta si riduce a 2 noi e il circolo vega noi con 7170 risultati in 4990 pagine… mica male se si pensa che la luce c’è da relativamente poco e l’acqua corrente e razionata…. spero sempre di più di venire presto a trovarti.

r.

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Risposta a Roberto e collettiva:

Caro Roberto (e tutti gli altri che mi hanno scritto), vedo che non sei molto pratico di “recensione” su internet. Questi link che mi hai nominato sono uno specchietto per le allodole…. che sia menzionato il Circolo a chi cerca il Circolo è ovvio, non significa nulla però dal punto di vista informativo. Quello che conta -ed è qui che si manifesta la censura- è che i singoli articoli che prima apparivano sugli argomenti ricercati ora sono completamente ignorati, la cosa è successa da due o tre giorni. Ora i motori di ricerca censiscono gli articoli del Circolo solo se pubblicati su altri siti ma non inseriscono l’articolo stesso pubblicato sul nostro sito. Chiaro?

Questo significa che gli articoli del Circolo e la visibilità del Circolo è quasi azzerata, non la sua esistenza specifica in quanto tale ma di questa non me ne frega nulla o quasi, poiché l’esistenza non può essere negata da Google od altri.

Ti faccio un esempio concreto: fino a tre giorni fa qualsiasi articolo pubblicato sul nostro sito veniva recensito ed appariva nelle pagine dell’argomento ricercato ora non più. Ad esempio l’articolo su Urcionio Viterbo (vedi sotto), non compare sulle pagine come pubblicato dal nostro sito del Circolo ma solo indirettamente perché pubblicato su altri siti ….

Spero di averti illuminato al proposito…. e comunque è la stessa identica cosa che è avvenuta sui giornali… dai quali sono scomparso in prima persona ma gli argomenti (a volte) se vengono ripresi da altri allora appaiono.

Ciao fratello, Paolo

P.S. Guarda che tutti gli altri motori di ricerca attingono da Google….. infatti quanto espresso sopra -la non menzione- vale anche per Altavista, Libero, Yahoo, etc.

…………..

Esempi concreti:

Cliccando su Google “Calcata 2009″ non compare più il sito del Circolo Vegetariano VV.TT. ma solo i siti nei quali sono pubblicate le notizie tratte dal nostro sito, mentre il sito “fonte” delle notizie viene ignorato:

http://www.google.com/search?q=Calcata+2009&hl=it&start=0&sa=N  

oppure cliccando “Circolo Vegetariano VV.TT.” sono menzionati tutti i siti nei quali il Circolo Vegetariano VV.TT. è menzionato ma non il sito originario:

http://www.google.com/search?sourceid=gmail&q=Circolo%20Vegetariano%20VV.TT.%20  

Altro esempio su un argomento specifico, ad esempio cliccando “Urcionio Viterbo Treja Calcata” viene fuori l’articolo pubblicato su Liquida, su Ecologia ed altri siti ma non quello originario pubblicato dalla fonte, il sito del Circolo Vegetariano VV.TT.

http://www.google.com/search?sourceid=gmail&q=Urcionio%20Viterbo%20Treja%20Calcata  

mentre ciccando “Circolo Vegetariano” l’esistenza non può essere negata ed infatti compare il nostro sito, ma questo dal punto di vista della comunicazione non importa nulla:… o quasi.

http://www.google.com/search?sourceid=gmail&q=Circolo%20vegetariano  

Qualcuno potrebbe obiettare che la visibilità viene data sulla base della diffusione e frequentazione del sito, ma faccio presente che gli articoli pubblicati sul nostro sito (che conta un centinaio di visite giornaliere), fino ad alcuni giorni fa e per tutto il tempo trascorso, erano sempre recensiti da Google (e conseguentemente dagli altri motori di ricerca) mentre ora improvvisamente tali recensioni sono state interrotte. Perché?

Cari saluti a tutti … attendo vostri commenti.

Paolo D’Arpini

www.circolovegetarianocalcata.it  

Seeking one’s soul mate and oneself bathing under the Full Moon – Program: from the 5th to the 12th July 2009 – Barbarano Romano and Calcata

To demonstrate that love cannot and must not be violence we will draw on the celebration of Saint Maria Goretti, that happens on the 6th of July, the latter was killed in order not to give in to a venal love. In this historical moment in which violence towards women is coming to its peek of widespread ness, it is important to re- establish the value and the meaning of romantic love, based on the capacity to produce common goals between male and female, like simplicity and beauty, creativity and mutual understanding, solidarity and innocence. For this reason we have thought of a party that could unite these ideals but without giving up respect to oneself and one’s qualities. As a matter of fact there is a tendency to lower the level of one’s dignity just for social reasons and material fulfilment.A party to celebrate the encounter, between man and nature, between feminine and masculine. A simple project to live the different values re-creating a social tissue in the territory. This initiative to countervail and to turn away the phantom of indifference and of prevarication is received by some men and women that recognize themselves as human beings. During the manifestation there will also be playful moments and the possibility of exchanging gifts. Therefore, we will be looking for the soul mate… Which is none other than the reflection of what we accept in ourselves. This ceremony will take place in two different moments and in two different places.

Program:

The 5th July at Barbarano Romano (Viterbo), in the Marturanum Park.

At 10.30a.m., Walk in the historical centre of Barbarano and in the “forre” underneath the Marturanum Park. At 3 pm, there will be a “reflection in movement” to find synergies and humus for a social and ecological liveability, there will be the inauguration of an exhibition of artisanal objects, small home bricolage, jams and preserved foods, dried herbs and artistic master pieces on the theme: “soul mates”. At 4 pm there will be a meeting to express opinions on the historical and environmental similarities of Narce on the Treja and Luni on the Mignone, poems and music, a dialogue on the concept of “Soul Mates” and we will remember the figure of Saint Maria Goretti. At 8 pm, convivial dinner and symposium on the subject of shared love, it will be held in the space in front of the library, in Vittorio Emanuele Road. The exhibition of artistic master pieces and artisanal products will remain open in the ex Church of “Sant’Angelo, in Vittorio Emanuele road at Barbarano till Sunday 12th July.

On the 7th July 2009 at Calcata (Viterbo), in the “Valle del Treja” Park

At 6.30 pm, beginning of the Bath under the Full Moon at the “Circolo Vegetariano VV.TT.” The Full moon in July helps us to escape from the common ways of thinking and feeling, we will spontaneously feel we are getting out of our bodies and recognizing ourselves in something different from the usual way of reasoning, and deciding things in advance. On the 7th July at Calcata we will hold the meditative part of this program, a time to think about how we show ourselves externally, is it really what we are inside? Can we think that we are ready to meet our soul mate (that at this point corresponds exactly to oneself) At 8 pm, sharing of vegetarian food that each one shall bring.

Paolo D’Arpini

The manifestation is organized by the Circolo Vegetariano VV.TT., by APAI, the Art promotion in Italy association, and the “Barbarano Culture” association.

We have requested the patronage of the Marturanum Park, of the del Valle del Treja Park and the Viterbo Province.

(Translation from the original Italian of  Ilaria Gaddini)

Urcionio a Viterbo e Treja a Calcata – Da valle dell’Eden a parcheggio… – Con lettera al soprintendente Costantino Centroni

La bambina mi fissava curiosa mentre attonito contemplavo il panorama dal cortile alto del palazzo dei Priori. “Com’è strano visitare Viterbo con gli occhi di chi non la conosce..” dichiarò seriamente quasi rivolta a se stessa, mentre la madre, una giovane e bella signora di nome Barbara, mi indicava la sottostante piazza dei Caduti, dicendo “ecco lì sotto scorre l’Urcionio!”.

Aguzzai la vista e non scorgendo altro che la spianata di un ampio parcheggio, con alla sinistra i ruderi di una chiesa e a destra un monumento moderno, domandai “dove…. dove?” E lei “lì.. proprio lì sotto”. Compresi allora che doveva trattarsi di un corso d’acqua interrato, e parafrasando il nome dissi “ah, è stato riempito con gli orci (nome desueto per vasi)” – “può darsi..” commentò Barbara per nulla confusa dalla mia battuta. Ed io insistetti “eh sì, evidentemente il nome Urcionio deriva dagli orci che vi sono stati riempiti e svuotati nel passato”. Poi ce ne restammo in silenzio mentre cercavo d’immaginare il torrente che scorreva dabbasso….

E lo vidi, con gli occhi della fantasia. Quella piana in fondo sembrava fatta apposta affinché la percorresse un fiume. Notai allora come l’orografia del territorio ricordasse un ideale alveo, una valle dolce e rigogliosa – un tempo – ora un posteggio…!

Sulla costa, risalendo con lo sguardo dall’altro lato, diverse nuove costruzioni, nuove si fa per dire ovviamente, forse risalenti al Ventennio, e l’Urcionio scomparve dalla mia immaginazione e ridiventò un fiumiciattolo “intubato”.

Triste destino per il rio che vide sorgere l’antica Viterbo, ed infatti è risaputo che gli Etruschi costruissero le loro città presso i corsi d’acqua, utili per l’approvvigionamento idrico, per le coltivazioni, per la pesca, per i bagni estivi… poi rividi con gli occhi della mente uomini e donne intenti a risciacquarsi i panni, a riempirvi gli orci oppure a rinfrescare quelli usati per le deiezioni notturne. Infine vidi la Viterbo ottocentesca e quella degli inizi del secolo scorso, con le prime condotte fognarie scaricanti nel fiume, finché esso stesso divenuto una cloaca a cielo aperto fu occluso, alla vista ed all’olfatto.

“Povero Urcionio! Cancellato, ucciso, dopo aver dato la vita a Viterbo!”.

Così riflettevo fissando distrattamente le auto in sosta, e quelle che entravano ed uscivano dal “boulevard” Marconi, la continuazione dell’alveo interrato. Mi accorsi allora degli occhi grigi di Barbara puntati su di me, sentii la sua malinconia, ricordai quella volta in cui venne a trovarmi a Calcata e passeggiando sulle rive del Treja le raccontai leggende e storie di antichi riti, di lavacri sacri, del fatto che in tempi remotissimi Calcata fosse stata un’isola del proto-Tevere, del fossato che in epoca medioevale difendeva la “bocchetta” d’ingresso al paese, di come poi fosse stato riempito di come verso fine ottocento avessero innalzato il terrapieno che costituisce l’attuale piazza Roma, di come questa stessa piazza sia oggi ignominiosamente e volgarmente utilizzata come parcheggio per le auto delle orde turistiche, insomma di come Calcata e Viterbo avessero tradito le proprie origini…

Me voilà, credete ai miracoli? Oggi mentre nella mia capannuccia scrivevo questo racconto mi son ritrovato fra le mani un vecchio comunicato di alcuni anni fa, ha la stessa data odierna: 21 maggio.

Eccone uno stralcio:

Calcata hangar.

Ormai completato l’ultimo evento culturale nel Palazzo Baronale questo mentre si registra l’ennesimo atto vandalico perpetrato ai danni della comunità da un ignobile impunito. Da una parte le Istituzioni spendono miliardi per recuperare beni storici all’uso sociale e contemporaneamente qualcuno rema contro tappezzando le mura del paese di manifesti osceni, scritte con spray e vernici indelebili, e gettando rifiuti davanti alle abitazioni e nelle vie, divellendo paletti comunali, spaccando oggetti di pubblica proprietà ed intimorendo i passanti, etc. La causa di questi vandalismi mafiosi si fa risalire all’opposizione a veder Calcata pulita ordinata e svuotata dalle autovetture che la intasano, ma che “piacciono” ad alcuni commercianti che hanno interessi “speculativi”. Lo scopo di tale sordido “comitato” è quello di favorire un turismo rumoroso, non intelligente e disinteressato al luogo. La Calcata propugnata da questi affaristi è quella che ricava vantaggi economici prostituzionali, con vendita di ciarpami vari, insomma che soddisfa l’offerta di un turismo consumista metropolitano, essenzialmente notturno e fine settimanale.

Di fatto il consenso comunale a lasciar usare la piazza Roma come parcheggio incustodito ed abusivo va a vantaggio di questa politica ed aiuta una frequentazione irrispettosa e pigra. Che penalizza e disturba i residenti non collusi negli affari, e che inoltre crea intasamento e blocchi di traffico anche sulla via provinciale, ove le macchine che non hanno trovato posto nella piazza Roma parcheggiano in divieto di sosta. Di posteggi custoditi serviti da bus navetta e lontani dal centro abitato se ne parla da anni, ma non se vede nemmeno l’ombra perché il comitato d’affari vi si oppone e l’amministrazione è titubante.

Per restituire vivibilità al luogo e mantenere un atteggiamento di rispetto verso la natura che lo circonda è -secondo me- indispensabile pedonalizzare il perimetro del centro storico, riservando solo un numero limitato di posti ad uso dei residenti e per carico e scarico merci ad orari stabiliti. Altrimenti è inutile vivere in un parco ed in un paese denominato “ideale” se poi in pochi metri quadrati si condensano gli stessi problemi di una grande città, satura di smog e di sporcizia.

Il turismo usa e getta non aiuta assolutamente l’esistenza di Calcata e le prove sono davanti ai nostri occhi…. Per questa ragione ho scritto una lettera al soprintendente Costantino Centroni affinché svolga un’indagine conoscitiva sul tema sottoposto e solleciti l’amministrazione comunale a risolvere l’annoso problema. (Egli mi ha risposto ma le cose sono rimaste tali e quali… a tutt’oggi… N.d.R.)

Lettera aperta alle Istituzioni ed agli Organi di Stampa

Paolo D’Arpini – Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata

21 maggio 2001