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Marco Pannella chiede asilo politico ad altro Paese UE per la mancanza di democrazia e trasparenza elettorale in Italia – Paolo D’Arpini sottoscrive la protesta ma assicura che resterà in Italia sino all’ultimo respiro…

Ecco la drammatica denuncia di Marco Pannella:  “…manca una settimana alla presentazione delle liste e ancora non si sa chi deve autenticare le firme e per  quali candidati….”

Oggi ho ricevuto due lettere sostanziose di carattere elettorale. Una dell’amico Osvaldo Ercoli che promuove la candidatura di Antonella Litta alla Provincia di Viterbo

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/02/20/elezioni-provinciali-viterbo-osvaldo-ercoli-e-beppe-sini-rivolgono-un-fervente-appello-di-ragion-politica-alla-societa-civile-ed-alle-forze-democratiche/

e l’altra dell’amica Alba Montori di Condominio Terra che mi informa sulla protesta radicale per la mancanza di trasparenza politica ed amministrativa in Italia.

La verità è che, per la Provincia di Viterbo, mancando pochi giorni alla tornata elettorale non v’è alcuna certezza sui candidati alla presidenza… Le forze politiche si scannano ancora sui nomi e non si sa come andrà a finire… Ma soprattutto chi sta raccogliendo le firme per chi…? Come potranno materialmente essere presentate le liste se  nessuno ha cominciato a raccogliere le necessarie firme autenticate?

Ma lascio che sia Marco Pannella stesso a parlare: «Se non ottenessimo immediatamente il rientro nella legalità politica ed elettorale della Repubblica Italiana, dovrei chiedere di rinunciare alla cittadinanza italiana e chiedere asilo politico ad altro paese della Ue, per non essere complice in questo processo criminale, e non solamente inerte e impotente cittadino nonviolento».

In Italia è letteralmente scomparsa la democrazia. Lo Stato di diritto non esiste, ovunque le leggi sono violate con la complicità delle istituzioni.

Anche presentarsi alle elezioni, è ormai diventato un privilegio di pochi partiti.

A 7 giorni dal termine del deposito delle firme i cittadini italiani non sono stati in nessun modo informati delle modalità del procedimento elettorale, né del loro diritto di sottoscrivere le liste di candidati.

200mila persone (cancellieri di tribunale, giudici di pace, notai consiglieri ed assessori comunali e provinciali, i funzionari di Comuni e Provincie), cui la legge affida la funzione di autenticare le firme, non sono stati neanche informate del loro potere-dovere di farlo.

L´onere della raccolta firme, nato per arginare le candidature temerarie e le liste senza rappresentatività, è diventato uno strumento per impedire l´accesso alle elezioni di quelle forze politiche che vivono fuori dal recinto partitocratico.

Concordo perfettamente con quanto affermato dal vecchio compagno radicale Marco Pannella e mi associo alla sua protesta, ma non minaccio la mia partenza dall’Italia, che altrimenti farei contenta troppa gente…. State tranquilli resto con voi sino all’ultimo respiro!

Paolo D’Arpini

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Elezioni Provinciali Viterbo: “Osvaldo Ercoli e Beppe Sini rivolgono un fervente appello di ragion politica alla società civile ed alle forze democratiche”

Ai cittadini della Tuscia ed alle forze democratiche di Viterbo e Provincia

A poco più di una settimana dalla presentazione delle liste per le elezioni provinciali di Viterbo le persone oneste e le forze democratiche sembrano non aver ancora trovato una candidatura autorevole e rappresentativa per la presidenza della Provincia, una candidatura intorno a cui unire una coalizione delle forze sane e vive della società viterbese, una candidatura da contrapporre al candidato del “regime berlusconico”.

Eppure una candidatura che ha tutte le caratteristiche per unire le forze democratiche ed i cittadini onesti c’è: é quella della dottoressa Antonella Litta, che si é caratterizzata in questi anni per un limpido e generoso impegno per il bene comune, in difesa dell’ambiente e della salute, nella solidarietà concreta e per la legalità.

Invitiamo la società civile e le forze democratiche viterbesi a candidare alla presidenza della Provincia la dottoressa Antonella Litta.

Osvaldo Ercoli, Beppe Sini

 

Postilla.

Breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta.

La dottoressa Antonella Litta svolge l’attività di medico di medicina generale a Nepi. E’ specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attività di ricerca scientifica presso l’Università di Roma “la Sapienza” e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e più importanti studi scientifici italiani sull’interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Clinical and Esperimental Rheumatology”, n. 11, pp. 41-47, 1993.

E’ referente locale dell’Associazione italiana medici per l’ambiente (International Society of Doctors for the Environment – Italia) e per questa associazione é responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su “Trasporto aereo come fattore d’inquinamento ambientale e danno alla salute”. E’ referente per l’Ordine dei medici di Viterbo per l’iniziativa congiunta Fnomceo-Isde “Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre”. Già responsabile dell’associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) é stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attività di medico volontario nei paesi africani. E’ stata consigliera comunale. E’ partecipe e sostenitrice di programmi di solidarietà locali ed internazionali. Presidente del Comitato “Nepi per la pace”, é impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalità, alla nonviolenza e al rispetto dell’ambiente. E’ la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

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Mega aeroporto low cost di Viterbo: “Non sono aeroplanini di carta… ma migliaia di jet supersonici inquinanti e rumorosi…” Scrivono Osvaldo Ercoli ed Antonella Litta

OSVALDO ERCOLI: “LAVORO, RICCHEZZA E SVILUPPO”? NO, IL MEGA-AEROPORTO E’ UN DISASTRO AMBIENTALE, SANITARIO ED ECONOMICO

Qualora i materiali per costruire gli aeroporti fossero chiacchiere, promesse, menzogne, prodotti fantasiosi, “cabine di regia”, assessori agli aeroporti, conferenze di servizi, ciarlatani dai pronunciamenti roboanti ed autoreferenziali, ebbene, il cielo di Viterbo non potrebbe che essere da tempo oscurato da una flotta di aeroplani; ma la realtà è un’altra: l’unica cosa cui è permesso pensare allo stato dei fatti è solo una flotta di aeroplanini di carta, come la realtà dimostra.

Del resto, delle roboanti promesse profuse senza pudore fin dal novembre 2007 dall’allora ministro Bianchi e dal coro affiatato di tutti i maggiorenti politici viterbesi di centrodestra e di centrosinistra, rimangono in concreto solo quattro avvisi di garanzia, che come riferito dalla stampa locale sono stati emessi nei confronti di quattro tra amministratori e dirigenti comunali per l’ipotesi di reato di corruzione relativamente alle modifiche al piano regolatore nelle aree circostanti l’ipotetico aeroporto.

*

I motivi per cui l’aeroporto non si può fare, e quindi si farà, sono tanti, tantissimi, e di facile comprensione per ogni mente sana e libera da perversi condizionamenti. Per i pigri o superficiali ne voglio ricordare uno soltanto, peculiare ed emblematico.

L’aeroporto secondo “certi” politici porterà a Viterbo “ricchezza, lavoro, sviluppo, nuove infrastrutture e tant’altro”. Ma e’ noto che l’aeroporto di Viterbo esisterebbe solo per il trasferimento dell’attività dell’aeroporto di Ciampino a Viterbo. Ed è noto anche che i cittadini e l’amministrazione comunale di Ciampino e dintorni auspicano e sollecitano con  ogni mezzo, comprese le vie legali, la riduzione drastica ed immediata dell’attività aeroportuale a Ciampino. Si sono chiesti certi politici nostrani perché mai gli abitanti di Ciampino e dintorni si vogliono da se stessi privare di tanta “ricchezza”, di tanto “lavoro”, di tanto “sviluppo”? Sono forse masochisti? No, semplicemente e ragionevolmente vogliono liberarsi di una calamità innaturale (perché creata dall’uomo) che da lungo tempo li opprime e li soffoca.

La popolazione di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma non vuole più un mega-aeroporto che è una calamità che opprime e soffoca Ciampino.

Quella stessa calamità che certi nostri irresponsabili politici con impegno e solerzia vorrebbero fosse trasferita a Viterbo, e che provocherebbe a Viterbo un enorme disastro ambientale, sanitario ed economico. E’ possibile tanta nefandezza? Solo qualora si continui a rimanere inerti e succubi delle decisioni altrui. Il peggior nemico di Viterbo non potrebbe sentenziare una condanna più malevola e perniciosa.

Osvaldo Ercoli

……….…..

RIFLESSIONE DI ANTONELLA LITTA:

IL TRASPORTO AEREO E’ UN FATTORE DI GRAVE INQUINAMENTO AMBIENTALE E PROFONDO DANNO ALLA SALUTE

E’ un dato incontrovertibile che il trasporto aereo provoca inquinamento ambientale e danno alla salute.

Questa forma di mobilità, che utilizza il cherosene, un combustibile fossile, è altamente inquinante e contribuisce in misura consistente alle emissioni di anidride carbonica contribuendo così in maniera decisiva all’effetto serra.

Solo una minima parte della popolazione mondiale viaggia in aereo mentre le conseguenze del surriscaldamento climatico, dovute anche al trasporto aereo, hanno ripercussioni sull’intera umanità in termini di desertificazione, alluvioni, cicloni, sconvolgimenti climatici così gravi che determinano distruzioni e carestie in aree sempre più estese del pianeta e incrementano il fenomeno forzato delle migrazioni soprattutto dal continente africano ed asiatico.

Il trasporto aereo, oltre all’inquinamento atmosferico, è responsabile di inquinamento acustico ed elettromagnetico.

Le popolazioni che vivono in prossimità di scali aeroportuali sono quelle più esposte ai danni diretti del trasporto aereo in termini sia di danno alla salute e alla qualità della vita, che di danno agli ecosistemi con le conseguenti ripercussioni anche sulle attività economiche connesse.

Le  realizzazioni e gli ampliamenti di scali aeroportuali, infatti, con tutte le varie strutture di servizio e supporto, sono ottenuti cementificando vaste aree del territorio che così vengono degradate e snaturate anche delle loro caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche.

Le consegue economiche negative e più immediate sono rappresentate dalla perdita di posti di lavoro nei settori legati proprio alle caratteristiche dei territori e tra questi, in particolare, nel settore agricolo e nelle sue produzioni di qualità.

*

I cittadini di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma, a causa dell’intenso traffico di voli low-cost nell’aeroporto di Ciampino, vivono da molti anni una situazione che è purtroppo la concreta e paradigmatica manifestazione di quanto ormai la testimonianza dei tanti comitati cittadini in Italia e nel mondo, la documentazione scientifica e gli studi, imputano in modo oggettivo e inequivocabile al trasporto aereo.

E’ necessario ed urgente quindi che i voli sullo scalo di Ciampino siano ridotti immediatamente e drasticamente. E’ altresì necessario un monitoraggio permanente ed adeguato delle condizioni di salute dei residenti e in particolare dei bambini così come un costante, efficace e completo monitoraggio della qualità dell’aria, dei livelli di inquinamento acustico nelle zone interessate al sorvolo degli aerei, e lo studio e il controllo dell’eventuale inquinamento di terreni ed acque.

Questi monitoraggi ed indagini devono essere estesi a tutte le comunità e a tutte le aree sottoposte ad intenso traffico aereo.

Recentemente a Bruxelles si e’ tenuta una conferenza internazionale dei comitati che in Italia e in Europa si oppongono  all’ampliamento degli aeroporti esistenti e alla costruzione di nuovi aeroporti, e che individuano nella riduzione del trasporto aereo una condizione indispensabile per la tutela di ambiente e salute di cui anche le politiche europee devono tener conto.

*

Come medici, anche nel rispetto dell’articolo 5 del nuovo codice di deontologia medica che afferma che “Il medico e’ tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva”, occorre farsi promotori e promotrici della richiesta di riduzione immediata dei voli su Ciampino presso tutte le istituzioni. Parallelamente a questa richiesta urgente e non rinviabile dobbiamo chiedere che sia istituito in ogni Asl del territorio nazionale il Registro tumori. Il Registro dei tumori rappresenta uno strumento molto importante per studiare la distribuzione delle patologie oncologiche sul territorio e quindi per individuare anche legami con particolari situazioni ambientali e per meglio attuare strategie di prevenzione e ricerca.

L’Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde-Italia) deve inoltre sollecitare la stesura di un piano nazionale della mobilità che abbia la tutela dell’ambiente e della salute come elementi cardine. Un piano della mobilità che favorisca il trasporto ferroviario e riduca il trasporto veicolare e quello aereo. In Italia esistono oltre cento aeroporti e non c’e’ alcuna necessità di costruirne di nuovi o di ampliare quelli già esistenti. Il traffico aereo necessita in Italia come nel mondo di essere ridotto e razionalizzato perché estremamente inquinante.

Lo studio e il monitoraggio degli effetti nocivi del trasporto aereo e la richiesta della sua razionalizzazione e il suo contenimento devono essere un impegno forte ed importante per ogni medico, altrettanto di quello che giustamente e da molti anni viene profuso per ridurre i danni causati dal trasporto veicolare.

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Nel Lazio occorre pertanto:

a) ridurre immediatamente e drasticamente i voli a Ciampino;

b) non ampliare in alcun modo le dimensioni dell’aeroporto di Fiumicino;

c) non realizzare alcun nuovo mega-aeroporto, ne’ a Viterbo ne’ altrove;

d) potenziare le ferrovie e la mobilità sostenibile e adeguata; difendere e valorizzare i beni ambientali e culturali e le vocazioni produttive del territorio; rispettare i diritti soggettivi e i legittimi interessi delle popolazioni.

Nel Lazio come ovunque la salute delle persone, la difesa dell’ambiente, la qualità della vita ed il rispetto dei diritti della popolazione, della legalità e della democrazia devono essere i criteri ispiratori delle scelte amministrative.

Antonella Litta

(per contatti: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta@libero.it) è la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l’attività di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E’ specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attività di ricerca scientifica presso l’Università di Roma “la Sapienza” e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e più importanti studi scientifici italiani sull’interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Clinical and Esperimental Rheumatology”, n. 11, pp. 41-47, 1993. E’ referente locale dell’Associazione italiana medici per l’ambiente (International Society of Doctors for the Environment – Italia) e per questa associazione e’ responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su “Trasporto aereo come fattore d’inquinamento ambientale e danno alla salute”. E’ referente per l’Ordine dei medici di Viterbo per l’iniziativa congiunta Fnomceo-Isde “Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre”. Già responsabile dell’associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e’ stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attività di medico volontario nei paesi africani. E’ stata consigliera comunale. E’ partecipe e sostenitrice di programmi di solidarietà locali ed internazionali. Presidente del Comitato “Nepi per la pace”, è impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalità, alla nonviolenza e al rispetto dell’ambiente.

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Viterbo 2010: “Chiare lettere sull’aeroporto di Viterbo..” – Antonella Litta del Comitato Anti chiede di esprimersi chiaramente ai candidati provinciali e regionali sulla prevista mega-struttura

Approssimandosi le elezioni provinciali di Viterbo e regionali del Lazio, tra i temi su cui i candidati e le forze politiche dovranno ineludibilmente esprimersi vi è la questione della minaccia del mega-aeroporto fuorilegge a Viterbo. Questione dalla molteplici e rilevanti implicazioni. Poiché la realizzazione del mega-aeroporto fuorilegge provocherebbe in vari ambiti enormi danni.

1. un enorme danno ambientale: in primo luogo per l’area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame che ne verrebbe per sempre devastata; e più in generale per l’Alto Lazio che verrebbe assoggettato all’ennesima disastrosa servitù ed ai suoi esiti inquinanti in un territorio già pesantemente colpito.

2. Un enorme danno sanitario: in primo luogo per gli abitanti dei popolosi quartieri cittadini a ridosso del sedime aeroportuale. Tutti gli studi scientifici internazionali evidenziano la gravità delle patologie provocate dall’inquinamento prodotto dal trasporto aereo.

3. Un enorme danno economico: in primo luogo per gli agricoltori della zona e per i residenti e gli operatori economici dei quartieri più prossimi all’area che verrà pesantemente sconvolta e avvelenata; e più in generale per i beni e le attività economiche e sociali nelle aree rurali ed urbane che in un raggio di chilometri e chilometri saranno pesantemente colpite dagli effetti dell’inquinamento.

4. Un enorme danno infrastrutturale: poiché la fragilissima ed inadeguata rete ferroviaria e viaria viterbese collasserebbe se dovesse sostenere il volume di traffico terrestre a servizio di un mega-aeroporto come quello configurato (finalizzato prevalentemente e pressoché esclusivamente ai voli low cost che porterebbero allo scalo di Viterbo turisti che poi di qui dovrebbero raggiungere Roma via terra – con tempi di percorrenza biblici e disagi immani).

5. Un enorme danno ai servizi pubblici: poiché i fondi pubblici per realizzare il mega-aeroporto insensato ed illegale verrebbero sottratti a servizi ed opere pubbliche realmente necessari. Non solo: il mega-aeroporto è palesemente fuorilegge, violando normative italiane ed europee ed essendo incompatibile con i criteri, le disposizioni ed i vincoli di salvaguardia del territorio previsti nel vigente Piano regolatore generale del Comune di Viterbo e nel Piano territoriale paesistico regionale.

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Di tutto quanto precede tutti coloro che si apprestano a candidarsi alle imminenti elezioni provinciali e regionali devono avere piena contezza, e in conseguenza di ciò devono altresì esprimersi esplicitamente.

Chiediamo pertanto a tutte le persone e le forze politiche di prendere posizione contro la realizzazione del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, dissennato e fuorilegge; chiediamo di prendere posizione in difesa dell’ambiente, in difesa della salute, della sicurezza e dei diritti della popolazione, in difesa dei beni naturali, culturali, economici e sociali dell’Alto Lazio, in difesa della legalità. Per un sistema della mobilità centrato sulla ferrovia (da potenziare immediatamente), coerente con un modello di sviluppo sostenibile ed adeguato che non distrugga ma valorizzi i beni ambientali e culturali e le autentiche vocazioni produttive del territorio.

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Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

Per informazioni e contatti: e-mail: info@coipiediperterra.org -

Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 338.3810091, e-mail: antonella.litta@libero.it

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Viterbo 2010 – Per scongiurare l’aeroporto low cost ecco la lettera di Alessando Pizzi a Emma Bonino e Renata Polverini candidate presidenti alla Regione Lazio

Riporto qui di seguito l’identica lettera, per par condicio, che l’associazione “Respirare” di Viterbo ha indirizzato (!) alle due candidate  alle elezioni dirette del 2010, per la nomina del nuovo presidente della Regione Lazio, Emma Bonino  e Renata Polverini, per segnalare loro la grave minaccia per l’ambiente e la salute costituita dal progettato mega aeroporto low cost di Viterbo. Paolo D’Arpini

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Testo Lettera:

Gentile candidata alla presidenza della Regione Lazio, le scrivo a nome dell’associazione “Respirare”, promossa da associazioni e movimenti nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell’ambiente, per segnalarle un grave pericolo che incombe sull’area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame a Viterbo, e sulla salute e la sicurezza dei cittadini del capoluogo altolaziale, pericolo costituito dall’ipotesi di realizzazione di un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale.

Come abbiamo scritto tempo fa in un appello cui hanno aderito innumerevoli personalità del mondo scientifico, della cultura, delle istituzioni e della societa’ civile, “L’area archeologica e termale del Bullicame a Viterbo, un’area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e’ minacciata di distruzione dalla volontà di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto.

La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze:

a) lo scempio dell’area del Bullicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell’agricoltura della zona circostante;

c) l’impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara’ di grave nocumento per la salute e la qualita’ della vita della popolazione locale (l’area è peraltro nei pressi di popolosi quartieri della città);

e) il collasso della rete infrastrutturale dell’Alto Lazio, territorio gia’ gravato da pesanti servitù;

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio”.

Per un’informazione più dettagliata le segnalo altresì l’interrogazione parlamentare di Rita Bernardini, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco ed Elisabetta Zamparutti del 21 luglio 2009 che riassume i termini essenziali della questione.

Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, ha raccolto e prodotto nel corso del tempo una vastissima documentazione.

Le sarei grato se volesse prenderne visione e se volesse incontrare una delegazione del Comitato, di cui e’ portavoce la dottoressa Antonella Litta, che e’ altresi’ responsabile nazionale del gruppo di studio su “Trasporto aereo come fattore d’inquinamento ambientale e danno alla salute” della prestigiosa Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde-Italia). Credo che la dottoressa Antonella Litta le abbia gia’ scritto a tal fine.

Ringraziandola fin d’ora per l’attenzione, voglia gradire distinti saluti, professor Alessandro Pizzi, a nome dell’associazione “Respirare” di Viterbo.

alexpizzi@virgilio.it

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