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L’epidermide di Gaia, contagio: richiesta dati precisi, i cosacchi a fontana di Trevi, fate male fratelli, veleni sulla Terra, Draghi all’arrembaggio, le religioni vengono dalle stelle?…

Il Giornaletto di Saul del 4 aprile 2020 – L’epidermide di Gaia, contagio: richiesta dati precisi, i cosacchi a fontana di Trevi, fate male fratelli, veleni sulla Terra, Draghi all’arrembaggio, le religioni vengono dalle stelle?…

Care, cari, un terreno qualsiasi, lasciato incolto, o messo a nudo per qualche ragione, uno sbancamento, una frana, un incendio, è una lesione all’epidermide di Gaia, viene ricolonizzato dalla Natura e riportato al selvatico. Come sulla nostra pelle si cicatrizza una ferita superficiale. Quello agrario si riveste immediatamente di un manto erboso di cosiddette “infestanti”, secondo la vulgata agrochimica…” (Alberto Grosoli) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2015/12/esperimento-di-agricoltura-bioregionale.html

Microfibre sintetiche nell’acqua – Scrive Luigi Caroli a commento dell’articolo – https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/04/il-lavaggio-di-abiti-sintetici.html?showComment=1585936416294#c8071585582412047589 -: “…molto bello l’articolo sulle fibre che si sfibrano nelle lavatrici e … finiscono in mare. I pesci le mangiano e noi, mangiando i pesci, ci infibriamo. Sapevo già del problema avendo acquistato recentemente due libri molto interessanti sulla plastica che è ormai il materiale più usato (per cui sarà difficile limitarne l’uso)…” – Continua in calce al link

Effetti dei veleni con cui impestiamo la Terra – Scrive Gianni Padrin: “Mi interesso di politica ma anche di INQUINAMENTO: VELENI nei cibi e acque che beviamo da pozzi, acquedotti e bottiglie di plastica. In TUTTA la pianura lombardo veneta, TUTTE le acque di pianura sono INQUINATE, se non anche AVVELENATE…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/04/03/effetti-dei-veleni-con-i-quali-impestiamo-la-terra-il-mare-i-fiumi-ed-i-nostri-campi/

Adulti nella stanza – Scrive Andrea Ermano: “Adulti nella stanza è un film di Costa-Gavras. Parla del trattamento riservato alla Grecia dopo l’esplosione della crisi finanziaria del decennio scorso. La storia è tratta dal libro omonimo di Yanis Varoufakis, ex ministro greco delle finanze, che ha raccolto in un libro i suoi ricordi di quei mesi drammatici…”

Richiesta dati precisi – Scrive Adriano Colafrancesco: “Visto lo zelo con cui i telegiornali del servizio pubblico terrorizzano quotidianamente il paese intero per via della tragedia planetaria in atto a causa del coronavirus, sarebbe una cosa buona se si potesse conoscere l’esatto totale nazionale dei decessi degli ultimi mesi suddiviso per regione, provincia, sesso, fascia di età, causa esclusiva covid 19, causa del covid 19 congiunto ad altre patologie…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/04/covid-19-richiesta-dati-precisi.html?showComment=1585897304812#c3209696623927890490

Commento di L.C.: “Ho l’impressione che non pochi di coloro che ti scrivono sull’argomento siano poco informati sulla situazione del Paese. In Lombardia la situazione è molto grave. Affaccendarsi sulla libertà “limitata” è fuorviante. I morti sono molti di più di quelli registrati. Nelle Marche siamo nello stesso livello. Speriamo nel meno peggio, ma ci vorrà tempo. Altro che “riapriamo subito!”…”

I cosacchi a Fontana di Trevi e la società civile cinese – Scrive Vincenzo Brandi: “…ai disagi legati al diffondersi del virus, ai divieti imposti non sempre con trasparenza, alle debolezze del nostro sistema sanitario falcidiato da tagli e smanie di privatizzazione (nonostante l’abnegazione di medici e sanitari che stanno pagando un alto tributo di vite), alle condizioni capestro imposte dalle autorità europee, alle pretese dei gruppi capitalisti che vogliono tenere aperte anche attività non essenziali in nome del profitto, si aggiunge il fastidio di dover ascoltare il delirio dei soliti imbecilli preoccupati dalla presunta invasione di medici cinesi, cubani e russi che sono venuti a portare aiuti materiali, competenze mediche e solidarietà…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/04/03/i-cosacchi-a-fontana-di-trevi-e-la-societa-civile-cinese-isterismi-da-coronavirus/

Commento di J.H.: “La pandemia coronavirus finirà – un giorno – e quelli che cercano un lato positivo in ogni disastro iniziano già ad attendere un “post-crisi baby boom”. Intanto, The Guardian riferisce che i profilattici cominciano a scarseggiare sui mercati del mondo. Pare un Tweet umoristico. È la pura verità…”

Fate male fratelli – Scrive Sputnik: “Gli Stati Uniti, l’UE, il Regno Unito, l’Ucraina e la Georgia non hanno consentito all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di adottare il progetto di risoluzione proposto dalla Russia che chiedeva la revoca delle sanzioni unilaterali che impediscono ai paesi di combattere il coronavirus…” – Continua: https://it.sputniknews.com/mondo/202004038930220-assemblea-generale-onu-blocca-risoluzione-russa-sulla-revoca-delle-sanzioni/

India. Rimedio omeopatico per il Covid-19 – Scrive M.D’A.: “Lo stato indiano che usa l’omeopatia come cura dimostra come i governanti seri risolvono il cosiddetto problema del covid 19. Ci sarebbero molte considerazioni legate agli accadimenti recenti perché come sempre niente è come appare, la Storia non è una montagna di accadimenti ma un iceberg…”

Draghi all’arrembaggio del brigantino Giuseppe – Scrive Michele Rallo: “Non vorrei essere malizioso, ma non escluderei che il tam-tam mediatico su Draghi salvatore della patria sia stato montato ad arte, proprio per evitare che la nostra Patria possa essere salvata. Certo, una premiership Draghi sarebbe più qualificata di quella Conte-Casalino, produrrebbe meno passerelle e meno figuracce, sarebbe in grado di interloquire credibilmente con l’UE e con la BCE. Ma – attenzione – gli aspetti positivi si fermano qui. Mario Draghi è espressione diretta (e perciò più pericolosa) di quel medesimo mondo della finanza globalista che ci ha ridotti in miseria…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/04/sir-draghi-il-corsaro-nero-del.html

Roma. Manifestazioni con distanziamento sociale – Scrive P.B.: “Come fare una manifestazione in tempi di “distanziamento sociale”? Ecco un esempio: http://boylan.it/anpi/24-03-2020/ – abbiamo tenuto nel nostro palazzo di via dei Vestini 12, una manifestazione in risposta alla sollecitazione di ANPI Roma di ricordare il 76° anniversario delle Fosse Ardeatine in modo consono con le norme sul distanziamento sociale. In tutta Roma si sono svolti eventi analoghi simultanei.”

Le religioni vengono dalle stelle…? – Scrive Filippo Mariani: “…non intendo minimamente entrare nelle storie vere o false degli UFO, né di extraterrestri che decidono di crearci, tuttavia ho constatato, dopo aver per anni analizzato 68 culti religiosi planetari, dal Medioriente, all’India, dall’Oceania fino al continente americano, che tutti più o meno si rifanno alla presenza o all’arrivo di uno o più esseri evoluti che danno il via alle nostre civiltà e che spesso discendono dalle stelle.” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2019/11/le-religioni-vengono-dalle-stelle.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero Poetico del dopo Giornaletto:

“Non prendete in prestito il potere dell’altro, né affidatevi al vostro; recidete l’idea del passato e quella del futuro; non vivete neppure nel presente. La grande Via, in tal caso, vi si schiuderà dinanzi” (Bankei)

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Prepariamoci alla nonviolenza, Alessandropoli nuova base di guerra USA, Lazio: cultura paesana (e non solo), l’afflusso di profughi non si fermerà, le nostre scelte ecologiche, i sette chakra…

Il Giornaletto del 30 settembre 2019 – Prepariamoci alla nonviolenza, Alessandropoli nuova base di guerra USA, Lazio: cultura paesana (e non solo), l’afflusso di profughi non si fermerà, le nostre scelte ecologiche, i sette chakra…

Care, cari, non fermiamoci al Friday for future. Manifestiamo il 2 ottobre: “Giornata internazionale della nonviolenza” indetta dall’Onu nell’anniversario della nascita di Gandhi. Sono due occasioni importanti di riflessione e di mobilitazione, di esame di coscienza e di azione nonviolenta, due iniziative unite da un medesimo impegno di pace, di solidarieta’ con l’umanita’ intera comprese le generazioni future, di salvaguardia del mondo vivente tutto… (Rete Ambientalista)

Nonviolenza anche a Treia – …anche noi del Circolo Vegetariano di Treia – come ormai avviene da diversi anni – celebreremo la giornata della nonviolenza. Lo faremo nel modo più semplice, in sintonia con quanto insegnato e praticato dallo stesso Gandhi (di cui ricorre il genetliaco). Il 2 ottobre 2019 ci recheremo davanti al monumento dei caduti di guerra di Treia, in raccoglimento e meditazione… – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/09/29/treia-2-ottobre-2019-%e2%80%93-giornata-mondiale-della-nonviolenza/

Commento di Marinella Correggia: “Caro Paolo, grazie x essere sempre attento al mondo. Il fatto che sul sito Circolo vegetariano si parli di ecopax mette insieme tre  pilastri che poi sono la stessa cosa. Come chiameresti l’insieme ecopaxveg?…”

Roma. Che fatica essere donna – Scrive Italia Laica: “Roma, 9 ottobre 2019, ore 18.30 presso Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara, 19. Visioni, stregonerie, anoressia: che fatica essere donne autorevoli, Hildegarda di Bingen, Caterina da Siena, Giovanna d’Arco, Christine da Pizan… – Info: info@italialaica.it”

Alessandropoli. Nuova base USA contro la Russia – Scrive Manlio Dinucci Lista No Nato: “L’«investimento strategico», che Washington sta già effettuando nelle infrastrutture portuali, mira a fare di Alessandropoli una delle più importanti basi militari Usa nella regione, in grado di bloccare l’accesso delle navi russe al Mediterraneo. Ciò è reso possibile dalle «eccezionali relazioni militari» con la Grecia, che ha messo le sue basi militari a disposizione degli Usa…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/09/29/alessandropoli-da-qui-partira-lattacco-contro-la-russia/

Viterbo. Acqua pubblica – Scrive Comitato: “Il Comitato provinciale “non ce la beviamo” nato per sostenere il diritto all’acqua pubblica, ha promosso una raccolta firme per fare pressione sull’Amministrazione regionale del Lazio, affinché adotti tutte le misure necessarie a scongiurare una privatizzazione dell’acqua nella nostra regione. Info: tuscania5stelle@gmail.com”

Lazio. Cultura paesana (e non solo) – Scrive La Città.eu: “Un progetto pensato per 47 piccoli comuni, comunità al di sotto di 5000 abitanti, un patrimonio storico culturale per la Regione e memoria storica delle nostre tradizioni. Per loro nasce il progetto PICCOLI COMUNI INCONTRANO LA CULTURA della Regione Lazio realizzato da ATCL in collaborazione con LazioCrea, per il quale si sono sviluppate tante importanti collaborazioni…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2019/09/regione-lazio-cultura-paesana-autunnale.html

Porre fine alla devastazione – Scrive NPCI: “La devastazione del pianeta è il risultato estremo ma inevitabile dell’attività dei capitalisti: ogni capitalista deve a ogni costo far crescere il suo capitale. Solo con l’instaurazione del socialismo porremo fine all’inquinamento, alla devastazione del pianeta e al corso catastrofico delle cose!”

L’afflusso di profughi non si fermerà, perché… – Scrive Franco Libero Manco: “I flussi non si fermeranno fino a quando guerre, ingiustizie sociali, mancanza di liberà e miseria imperverseranno nei paesi coinvolti. La chiusura delle frontiere… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/09/lafflusso-di-profughi-non-si-fermera.html

Sovrappopolazione – Scrive Guido Dalla Casa a commento dell’articolo http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/09/suggerimenti-bioregionali-greta-thunberg.html -: “La mostruosa sovrappopolazione che affligge la Terra è il problema più grande, perché ormai insolubile. I pochi studi sistemici in merito danno un valore massimo sostenibile di 3-4 miliardi. Quando abbiamo cominciato ad estrarre combustibili fossili eravamo circa un miliardo, e forse questo è il valore più corretto.”

Possiamo modificare la produzione industriale con le nostre scelte – Scrive Arpat: “Negli ultimi tempi, siamo sempre più sollecitati a riflettere sulle nostre scelte di consumo, in particolare, siamo invitati in vario modo a ridurre la presenza della plastica usa e getta nella nostra vita. Ognuno di noi, quando fa un acquisto, può mandare precisi messaggi alle imprese. Infatti acquistando un prodotto invece di un altro, possiamo incidere fortemente sulle politiche e strategie dell’azienda…” – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/09/eliminiamo-gli-oggetti-inutili-in.html

Roma. Simbolo e mistero nell’arte iconica contemporanea – Scrive Gilbert Diben: “Il 30 novembre 2019, alle h 11, presso la Galleria Sallustiana di Roma, dialogheremo sul tema dell’arte contemporanea aniconica, dei suoi significati simbolici, partendo da un quadro “astratto” dal titolo Michael’s Gate dell’artista Hypnos. Interverranno a parlare di queste tematiche, in ordine alfabetico: Sergio Bellucci, Egidio Eleuteri, Ada Lombardi e Dalmazio Frau. Info: gilberto.dibenedetto@gmail.com”

I sette chakra – Esistono sette Chakra situati nella guaina mentale pranica. Questi centri sottili vengono individuati nel canale centrale spinale e corrispondono a modi funzionali. I Chakra sono antenne per le vibrazioni energetiche. Il primo, Muladhara, è alla base della colonna, da qui sorge il senso dell’ego e l’olfatto. Quando l’energia Terra è armonica si vive con equilibrio e si è capaci di raggiungere i propri obiettivi; il suo malfunzionamento porta ad attaccamento verso i beni e…” – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2018/11/the-seven-chakras-seven-seals-of-wisdom.html

Ciao, Paolo/Saul

Avviso – Scrive Caterina Regazzi: “Cari amici, domenica 6 ottobre 2019, dalle 15.30 in poi, a Casavaldisasso (Guiglia) da Maria e Tiziano festeggiamo modestamente il mio 60 esimo compleanno (che è stato il 24 settembre ed ero a Treia). Se è bel tempo possiamo fare 2 passi o stare un po’ fuori. Se tutti ne abbiamo voglia possiamo fare un intento per me e possiamo fare una condivisione sui nostri sogni. Porterò un po’ di cibo e da bere. Niente regali. Se volete potete portare qualche bevanda o cibarie per integrare. Un cenno di conferma a caterinareg@gmail.com. Grazie a tutti!”

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La meditazione è uno stato totale dell’Essere” (Deng Ming Dao)

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Nonviolenza e bioregionalismo, wikileaks: la colpa non è dello strumento, sovrappopolazione e alimentazione, Treia: Madonna Nera, il mondo va a Remengo, l’essenza dello Zen…

Il Giornaletto di Saul del 17 giugno 2019 – Nonviolenza e bioregionalismo, wikileaks: la colpa non è dello strumento, sovrappopolazione e alimentazione, Treia: Madonna Nera, il mondo va a Remengo, l’essenza dello Zen…

Care, cari, la posizione  assunta nella società -umana od animale che sia- da noi bioregionalisti della Rete Bioregionale Italiana è basata sulla  nonviolenza. Il che  non vuol dire accettare e subire passivamente il male.  In passato di tanto in tanto si son venute a creare delle differenze d’opinione all’interno della Rete, soprattutto riguardo alla alimentazione nonviolenta od  alla protesta attiva nei confronti della società consumista… (Paolo D’Arpini) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/06/bioregionalismo-la-nonviolenza-ed-il.html

Pace e politica – Scrive PCARC: “quel che serve è un governo di blocco popolare per mettere fine alle spedizioni militari all’estero, abolire le spese militari e i finanziamenti della grandi opere dannose o inutili, chiudere le basi militari e le agenzie spionistiche della NATO e del governo di Washington sul territorio del nostro paese e altre misure di buon senso complementari e ausiliarie, necessarie per sottrarre le masse popolari alle grinfie della comunità internazionale degli speculatori e dei guerrafondai… ”

Wikileaks. La colpa non è dello strumento… – La persecuzione che sta subendo Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, sta arrivando ad un climax. Dopo sette anni di simil-prigionia nell’ambasciata dell’Ecuador di Londra e il suo  arresto dell’11 aprile 2019  da parte della polizia inglese,  ora rischia l’estradizione negli USA. Il governo inglese ha già dato il placet. Poco importa il suo precario stato di salute, anzi meglio, così una volta negli USA se dovesse morire in carcere i suoi  aguzzini avrebbero la scusa pronta. I media non osano trattare il caso come meriterebbe… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/06/julian-assange-il-morituro-saluta.html

La guerra dell’acqua. No alla privatizzazione – Scrive Flavia Lepre: “Una decina di anni fa Limes usciva con pubblicazione sulle guerre del futuro per l’acqua. Quanto è accaduto poi l’ha in parte confermato, dalla Palestina all’Iran (da anni in grave emergenza idrica), al ruolo delle multinazionali dell’acqua.  L’acqua non può essere privatizzata…”

Sovrappopolazione e alimentazione – Scrive Laura Bonaventura: “Non so se sarà necessario diventare tutti vegetariani, trovo difficile fare una stima di questo genere. Credo però che sia importante cominciare a fare una scelta di salute e di etica quando facciamo la spesa, riscoprire molti sapori andati perduti, come legumi e cereali poco noti, reimparare la stagionalità dei vegetali…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2019/06/16/sovrappopolazione-e-alimentazione/

Calcio da donne – Scrive Roberto Tumbarello: “La nazionale femminile vince, seppure perdendo la palla ogni due passaggi. Il Calcio delle donne è solo una speranza. Di equità, eleganza, giustizia e soprattutto buonsenso. Si torna allo sport puro, come ai tempi di Gabetto, Maroso e Rigamonti, che oggi avrebbero appena una pensione sociale. Certo, ci deve essere differenza di compenso tra la campionessa e la gregaria ma non di tanti milioni. Per ora, invece, la vittoria dipende dal caso. Il risultato è continuamente in bilico. Fino alla fine può vincere una o l’altra squadra. È una gara divertente tra ragazzine che si comportano come adulte…”

Treia. La Madonna Nera e la Fierucola delle Eccellenze Bioregionali – Da parecchi anni qui a Treia  celebriamo l’8 dicembre con una manifestazione “matristica”. Da quando mi sono trasferito in città, nel 2010,  in cui  iniziai la serie presentando nella Sala Consiliare il bellissimo libro di memorie bucoliche, “La Figlia del Sarto”,  della compianta Lucilla Pavoni, con foto storiche del nostro Nazareno Crispiani.   Da allora  ogni 8 dicembre si è tenuta a Treia una manifestazione per valorizzare la cultura e la produzione artistica, artigianale ed  agricola del luogo…” – Continua: https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2019/06/treia-la-madonna-nera-che-si-festeggia.html

P.S. Anche quest’anno speriamo di poter celebrare l’8 dicembre, e stavolta contiamo di riportare La Fierucola delle Eccellenze Bioregionali al Centro Storico, ma per far questo avremo bisogno della collaborazione  del Comune… mi auguro che la nuova amministrazione sia disponibile…

Il mondo va a Remengo ed è tutta colpa di… – Scrive Simon Smeraldo: “Gli avvenimenti sempre più frequenti e più tragici con cui ci confrontiamo oggigiorno vengono di volta in volta ascritti agli islamici, agli omofobi, ai cristiani fondamentalisti, ai sionisti, agli imperialisti e compagnia bella.Tutto sbagliato. Tutti costoro che si macchiano di tanto orribili delitti sono solo ottuse pedine su di una tenebrosa scacchiera retta da mani che non si vedono, gestita da menti molto lontane dal livello umano, la cui identità è smascherata da questo passo tratto da una delle scritture sacre dei popoli: “Poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze della malvagità che sono nei luoghi celesti”…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/06/15/il-mondo-va-a-remengo-ed-e-tutta-colpa-degli-islamici-o-forse-degli-arconti-oppure-dei-rettiliani/

Chi ha paura dei mini-bot? – Scrive Luigi Caroli a commento integrazione dell’articolo https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2019/06/chi-ha-paura-dei-mini-bot.html?showComment=1560683480542#c2226904625477689489 -: “Non avevo mai concordato con Michele Rallo e ho naturalmente dissentito dal suo sproloquio sui minibot (per una volta, non concordando con Paolo). MINIBOT UGUALE PROJECT FINANCING UGUALE VENDITA BENI PUBBLICI UGUALE PIR. Tutte apparenti buone intenzioni, ottime addirittura. Risultati?…” – Continua in calce al link indicato

L’essenza dello Zen – “Maestro ti prego insegnami la vera essenza dello Zen” – Implorò un discepolo rivolto al maestro Josshu.  Ed il maestro rispose: “Hai finito di mangiare?” – “Sì maestro,  ho finito” – “Allora vai a lavare le stoviglie!”… – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2014/12/la-saggezza-estemporanea-dello-zen.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La verità è comprovata dalla maggioranza, questo è il metodo che gli esperti adottano per guidare il mondo intero: la verità deve essere dimostrata dalla maggioranza. In realtà, è vero l’esatto opposto: la maggioranza crede sempre nelle menzogne, perché la maggioranza è costituita dagli sciocchi…” (Osho)

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Autonomia Differenziata, ovvero “la secessione dei ricchi”.

Come saprete sta prendendo corpo nelle scelte del Governo un accordo con le Regioni di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna sulla “autonomia differenziata” ridenominata brillantemente e più correttamente come “la secessione dei ricchi”.

Esso rappresenterebbe il tentativo (non privo di lesioni al dettato costituzionali) più organico ed insidioso per dare un colpo durissimo al profilo istituzionale unitario del Paese ed al principio di uguaglianza di tutti i cittadini italiani.

E’ necessario non restare alla finestra e sentire il dovere di resistere a questa deriva anticostituzionale e politica, contrastando, con il nostro impegno civile, provvedimenti di segno gravissimo, peraltro perseguiti senza il necessariodibattito pubblico, senza trasparenza e conprocedure che intendono negare il ruolo del Parlamento.

Potrete sottoscrivere l’Appello No all’autonomia che divide andando al link:

http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/2019/02/15/firma-la-petizione-su-change-org/

Potrete anche ascoltare la Conferenza stampa di Venerdì 1 marzo alla Camera dei Deputati in cui vengono esplicitati i diversi rilievi critici alle scelte del Governo:

https://www.youtube.com/playlist?list=PLnZfFw4qyshNNvGEK5StKGWeVIoRyq8oD

Sotto riportiamo il testo dell’Appello.

Per il CDC

Mauro Beschi

NO ALL’AUTONOMIA CHE DIVIDE

Rivolgiamo un appello a donne e uomini liberi, alle soggettività politiche e sindacali, al mondo dell’associazionismo, ai movimenti che si riconoscono nei principi di uguaglianza e nell’universalità dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione.

Un appello per incontrarci e costituirci in un Coordinamento nazionale in difesa della Repubblica, dell’universalità dei diritti e della solidarietà nazionale contro il federalismo differenziale.

Va avanti l’approvazione “dell’autonomia regionale differenziata”, nel silenzio generale mentre l’opinione pubblica viene distratta dall’assordante propaganda razzista e xenofoba. Senza discussione politica diffusa e all’insaputa di milioni di cittadine/i si sta per determinare nel giro di poche settimane la mutazione definitiva della nostra architettura istituzionale, la destrutturazione della nostra Repubblica.

La vicenda è partita con i referendum svolti in Veneto e Lombardia nel 2017, cui ora si vuole dare seguito senza tenere alcun conto dei principi di tutela dell’eguaglianza, dei diritti e dell’unità della Repubblica affermati dalla Corte Costituzionale

La Lega che ha voluto i referendum in Lombardia e Veneto oggi è al Governo e pretende che il governo dia risposte interpretando le norme costituzionali sull’autonomia in modo eversivo per l’unità nazionale e l’universalità dei diritti. La maggioranza politica giallo verde non può consegnarsi alle istanze secessionistiche della Lega. Il Pd farebbe bene ad opporsi non solo a questa richiesta targata Lega ma anche all’autonomia differenziata posta dalla maggioranza PD dell’Emilia Romagna, in forme solo in parte dissimili. Dal 2017, durante il governo Gentiloni, ad oggi sulla scia di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna anche altre Regioni si stanno attivando per ottenere maggiori poteri e risorse grazie alla sciagurata modifica del Titolo V della Costituzione del 2001.

Di fronte al rischio di una “secessione dei ricchi” è necessario un coordinamento delle forze che si oppongono a questo processo per dare vita a una mobilitazione efficace per bloccarla.

Un coordinamento che chieda anche una commissione di inchiesta parlamentare, ai sensi dell’art. 82 della Costituzione, sull’attuale stato delle prestazioni relative ai diritti civili e sociali in ciascuna Regione Italiana, in modo da fotografare la situazione attuale già fortemente compromessa. Da una seria inchiesta parlamentare, tenuta anche a informare adeguatamente i cittadini, risulterebbero infatti gravi disparità fra Regione e Regione (soprattutto fra regioni a statuto speciale e regioni a statuto ordinario, fra regioni del nord e del sud del Paese).

La gestione e l’attribuzione delle risorse deve restare in un ambito nazionale condiviso da tutte le regioni e dai comuni

Questa verifica aprirebbe finalmente un dibattito consapevole, basato su dati oggettivi, sullo stato dei diritti in Italia e non favorirebbe ulteriori fughe in avanti, destinate ad aggravare ancora di più le disparità fra i cittadini residenti nelle diverse regioni italiane, che nel caso della sanità sono già al limite per il SSN.

Non sono stati nemmeno definiti e garantiti in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali di prestazione (LEP) nei diversi campi, rispetto ai quali dal 2001, a seguito della riforma del titolo V° della Costituzione, esiste un vuoto normativo, come denunciato più volte dalla Corte Costituzionale. Ogni scelta deve inoltre essere definita con il consenso di tutte le regioni e i Comuni, perché non è accettabile che diritti fondamentali vengano riservati ad alcune regioni e ad altre no, che le risorse vengano differenziate a danno delle aree più deboli e in difficoltà del nostro paese.

Il sistema di istruzione non è un semplice servizio ma una funzione primaria dello stato che in base alla Costituzione deve garantire il diritto sociale all’istruzione in tutto il paese fino ai massimi livelli.

Riteniamo necessario che non vi debbano essere ulteriori trasferimenti di poteri e risorse alle regioni su base bilaterale e che i trasferimenti sulle materie a loro assegnate debbano essere ancorati esclusivamente a oggettivi fabbisogni dei territori, escludendo ogni riferimento a indicatori di ricchezza.

L’Autonomia regionale differenziata non può avvenire a scapito anche delle autonomie locali, le istituzioni più vicine alla cittadinanza, in quanto le esproprierebbe di alcuni poteri a favore di nuovi carrozzoni centralizzati e inefficienti a livello regionale.

In questo contesto di grandi egoismi verrebbe soppressa l’universalità dei diritti, trasformati in beni di cui le Regioni potrebbero disporre a seconda del reddito dei loro residenti; per poterne usufruire nella quantità e qualità necessarie, non basterebbe essere cittadini italiani, ma esserlo di una regione ricca, in aperta violazione dei principi di uguaglianza scolpiti nella Costituzione.

In questo quadro vi sarebbe una ricaduta negativa prioritariamente sulle regioni del Sud e sugli abitanti non ricchi di tutt’ Italia con la progressiva privatizzazione dei servizi. Il Mezzogiorno viene condannato a essere privo di pari riconoscimento della cittadinanza, con ancor maggiore desertificazione degli investimenti e sempre più debole economia. L’autonomia regionale differenziata negherebbe così la solidarietà nazionale, la coesione e i diritti uguali per tutte/i che garantiscono l’unità giuridica ed economica del paese.

Di fronte a tutto questo, vi sono le nostre ragioni, l’esigenza di un’opposizione e di una lotta politica e sociale in difesa dell’universalità dei diritti e della solidarietà nazionale.

Coordinamento per la democrazia costituzionale – segreteria.comitatoperilno@gmail.com

Promotrici/ori:

Paolo Berdini, Piero Bernocchi, Piero Bevilacqua, Marina Boscaino Loredana De Petris, Gianni Ferrara, Eleonora Forenza, Loredana Fraleone, Domenico Gallo, Alfiero Grandi, Silvia Manderino, Loredana Irene Marino, Roberto Musacchio, Rosa Rinaldi, Antonia Sani, Francesco Sinopoli, Giovanni Russo Spena, Guido Viale,Gianfranco Viesti, Massimo Villone, Vincenzo Vita, Eugenio Mazzarella, Alfonso Gianni, Pietro Adami, Mauro Beschi, Gaetano Rivezzi, Giulia Venia, Antonio Pileggi, Antonio Di Stasi, Fiorenzo Fasoli, Giulia Rodano, Maurizio Acerbo, Francesco Di Matteo, Rino Malinconico, Tomaso Montanari, Moreno Biagini, Maria Paola Patuelli, Mari Agostina Cabiddu, Maria Ricciardi, Fabrizio Bellamoli, Luigi Pandolfi, Antonio Caputo, Daniela Caramel, Raffaele Tecce, Claudia Berton, Miria Pericolosi, Beppe Corioni, Cristina Stevanoni, Francesco Baicchi, Dino Greco, Silvia Chiarizia, Enzo Camporesi, Maria Longo, Guido Liguori, Vittorio Agnoletto, Ugo Mattei, Sergio Caserta, Filippo Ronchi, Emilio Zecca, Vannino Chiti, Dante Loi, Mauro Cherubini, Vincenzo Laschera, Yorgos Panussis, Simonetta Venturini, Katia Zanotti, Nadia Urbinati, Nicola Fratoianni, Pancho Pardi, Cesare Antetomaso, Paolo Maddalena, Rosella De Troia

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“Ma cos’è questa crisi? La prevaricazione iniqua di una esigua minoranza sulla maggioranza della popolazione” di Roberto Pecchioli

Non c’è niente di nuovo sotto il sole. Così pensavamo ascoltando un amico intento a fornire il suo parere sui problemi del mondo e le prospettive per l’anno che inizia. Notavamo amaramente che le uniche previsioni che davvero interessano sono quelle economiche e finanziarie. Ha vinto la ragione strumentale, il tornaconto, o, per dirla in modo più dotto, la filosofia della prassi. Senza principi, privati di valori, tutto diventa pura prassi, basata sui rapporti di forza.

Unica fiamma accesa resta quella della ragione economica, che porta il nostro conoscente a reagire infastidito all’obiezione che il futuro non ha come unico orizzonte il denaro, l’economia, il mercato. Nulla gli importa, come alla maggioranza, dei perché, né vuol sentire parlare di immigrazione, della bomba demografica della denatalità, di crollo dei principi etici, della famiglia che si sfalda, dell’egoismo di massa, del declino del sentimento religioso, tanto meno della necessità di promuovere cambiamenti sociali orientati dal senso morale. No, per il buon cittadino postmoderno esiste un unico destino, quello dell’economia, un’unica crisi lo preoccupa, quella che può incidere sul suo portafogli. A pochi importa di essere, l’essenziale è avere.

Bisogna tornare alla realtà, alle crisi reali che ci circondano. Poiché però la vita è anche sogno, è bello immaginare soluzioni per le difficoltà economiche e finanziarie, uscendo una volta per tutte dalla narrazione corrente, secondo la quale al modello neoliberista non c’è alternativa.

Proviamo a sognare, sperando che l’utopia, camminando sulle gambe e con il cervello deli uomini, diventi realtà e la crisi passi davvero. L’economia globale non si sposta dalla proprie ubbie, il neoliberismo rimane schiavo delle sue incongruenze. Riesce solo a sopravvivere generando bolle di attivi alimentate e finanziate con la creazione di debito privato, in attesa della sua trasformazione, meglio del mago Houdini, in debito sovrano degli Stati, poiché tutte le bolle scoppiano, producendo recessione. E’ il sistema, signori, l’instabilità finanziaria è un fatto endogeno ai mercati.

Ovvio, la crisi passerà solo quando si investirà, il denaro riprenderà a circolare e si tornerà a pensare al futuro. E’ un sogno, lo proibisce la superstizione monetarista, il dogma di una credenza eretica basata sulla scarsità del denaro. I suoi adepti sembrano quei santoni televisivi che predicano la salvezza e la povertà, ma si riempiono le tasche con le offerte degli sciocchi. Le banche centrali annunciano che non ci sarà più l’espansione quantitativa addizionale, ovvero non compreranno più titoli del debito sovrano con denaro inesistente, creato illusionisticamente, prestigiatori che traggono il coniglio dal cappello e una colomba dalla giacca.

Non esiste margine di politica monetaria nell’eurozona, si lamentano gli stessi che hanno accettato gli assurdi criteri di Maastricht che impediscono, tra le altre cose, l’uso della politica fiscale, strumento basilare in tempi di recessione. Ma cos’è questa crisi, se non rimediamo all’incredibile suicidio collettivo con il quale abbiamo ceduto alle banche la sovranità monetaria? L’insolvenza del debito privato, lo capisce anche un ragazzo della ragioneria, attiverà una crisi del debito sovrano specie nei paesi privi di sovranità monetaria. Il prezzo di azioni e obbligazioni proprie viene manipolato con acquisizioni d’impresa e riacquisti, il tutto finanziato con prestiti a basso interesse e emissione di titolo spazzatura.

Le imprese zombie si finanziano con i nostri soldi attraverso banche irresponsabili, siamo noi del parco buoi, diventati ignari investitori a rischio, a sottoscrivere decine di pagine di avvertenze. Nella prima fase recessiva, quella scoppiata nel 2007/2008, l’immondizia la sparsero le banche di sistema, attraverso i CDO, acronimo di Obbligazione Collateralizzata con Debito; nella lingua della strada significa che la garanzia del debito era un altro debito. Assurdo, ma ci abbiamo creduto. La nuova via, poiché la vita è sogno ma anche incubo, sono i CLO (Collateralized Loan Obligation), obbligazioni garantite da crediti originati da prestiti. Fantastico, è lo stesso concetto con un altro nome, ma assai attraente in tempi di bassi tassi di interesse.

Non c’è alternativa, o forse sì. Bisogna pensarci in fretta. Le soluzioni passano per l’abbattimento dei pilastri del neoliberismo. Ci vorrà tempo, ma la crisi passerà. Primo obiettivo il pieno impiego, abbandonato dopo l’adozione dell’agenda neoliberale. Non c’è altra via che ripristinare, in qualche forma, la sovranità monetaria. E’ di vitale importanza una politica energetica che tenga conto del cambio climatico, lontana dalle tasse ecologiche alla Macron, causa della giusta rivolta dei gilet gialli.

Piaccia o meno ai liberali, è necessario incrementare i salari minimi, contro i dogmi dei sacerdoti della flessibilità nel mercato del lavoro. Terzo, si devono interrompere i processi di privatizzazione dei servizi pubblici, scuola, sanità, trasporti. Infine, ridisegnare il sistema di imposte che ridistribuisca il reddito senza punire l’attività produttiva, nella speranza di ridurre sensibilmente, a medio termine, la più ingiusta delle tasse, l’IVA che grava soprattutto sui più deboli. Non si può continuare con l’evasione ed elusione massiccia dei giganti della tecnologia: miliardi perduti ogni anno.

Un libro dei sogni, forse, ma che cos’è questa crisi, se non l’oppressione imposta da una minoranza? Una condizione necessaria, per quanto insufficiente, è ridurre il sistema bancario alla dimensione dell’economia reale. Ci rimetteranno banchieri e azionisti, ma non si può prescindere dalla ristrutturazione del debito globale, aritmeticamente impagabile oltreché basto su una menzogna iniziale.

Il processo di finanziarizzazione va limitato una buona volta. Lo strumento è il ripristino di poteri pubblici, anche di tipo nuovo, capaci di mettere sotto osservazione i centri finanziari e controllare le reti di telecomunicazione attraverso cui corre la finanza virtuale. La vecchia, saggia legge bancaria che separava le banche di investimento e gli istituti commerciali va reintrodotta. Il lettore si sarà persuaso che proponiamo una rivoluzione: è così, ma non possiamo fare altrimenti davanti al Leviatano neoliberista. Non c’è medicina, solo chirurgia. Urgentemente, va proibito lo sporco mercato dei derivati nel settore dell’energia, delle materie prime e dei prodotti agricoli. Non si fa trading su quelli che dobbiamo tornare a chiamare beni comuni, proclamandone l’indisponibilità alla speculazione. Non si gioca d’azzardo con il pane, l’acqua e l’energia, cioè con la vita.

Ricentrare il sistema sull’economia reale richiede probabilmente, insieme con la sovranità monetaria, una valuta internazionale di riserva. Potrebbero esserlo, debitamente riformati, i DSP, i diritti speciali di prelievo, l’unità di conto del FMI, ricavati da un ampio paniere di valute nazionali. Determinerebbero una certa stabilità finanziaria, eliminando i problemi causati dall’uso di monete di economie la cui crescita si basa sul credito, azzerando il primato del dollaro. Idee, solo idee, magari non nuove, senza dubbio oggetto del disprezzo e del ridicolo del sistema. Il cambiamento ha un’unica possibilità: il ritorno al reale unito al ritorno al morale.

Non si esce da una lunga crisi di civiltà se non si prende atto che il sistema è malato e marcito perché immorale e privo di principi. La via d’uscita è una rivolta ideale che vincoli i rimedi pratici ai criteri dell’etica e della dignità della persona, calpestati da un regime sociale ed economico rivoltante. Ecco cos’è questa crisi.

Roberto Pecchioli

(Fonte: https://claudiomartinotti.blogspot.com/2019/01/ma-cose-questa-crisi-la-prevaricazione.html)

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