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Coltano: zona di guerra, solidarietà a Stefano Puzzer, Draghi l’ammazzasette, acqua in bocca, l’agire senza agire…

Il Giornaletto di Saul del 24 aprile 2022 – Coltano: zona di guerra, solidarietà a Stefano Puzzer, Draghi l’ammazzasette, acqua in bocca, l’agire senza agire…

Care, cari, prosegue la mobilitazione contro il progetto della base militare a Coltano nel Parco regionale di San Rossore: 73 ettari recintati per costruirci 440 mila metri cubi di edifici tra cui una pista per elicotteri, due poligoni di tiro, caserme, centri di addestramento, laboratori e altre strutture di servizio per i militari… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/04/basi-militari-e-finta-transizione.html

Nota – Qui è in gioco l’idea di Paese, di come si utilizzano le risorse pubbliche, di quale economica per il territorio, di quale futuro per la nostra città che sempre più viene trasformata in una piattaforma logistica per la guerra e circondata da una compatta crosta di cemento.

Trieste. Solidarietà a Stefano Puzzer! – Scrive Coordinamento: “Il Coordinamento No Green Pass di Trieste esprime la sua solidarietà nei confronti di Stefano Puzzer per il licenziamento politico che lo ha colpito, ennessimo atto di una vendetta repressiva per la lotta condotta dai portuali di Trieste contro il green pass…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2022/04/23/trieste-solidarieta-a-stefano-puzzer/

QrCode e GreenPass per sempre – Scrive J.E.: “…è “sospeso” ma sempre pronto all’uso, afferma il Viceministro Costa. Avevate creduto fosse un presidio sanitario? Tutt’altro. Già si fanno alcune prove, a pillole. Intanto servirà già da quest’estate per visitare Venezia. Mentre a Bologna vi scadrà se sbaglierete a fare la differenziata. E a Fidenza, se vi beccano con un amico o un parente in casa senza l’autorizzazione dell’Istituto Case Popolari siete fuori, in strada. Per chi vi denuncia (pàrdon, segnala) saranno punti di merito aggiuntivi sullo “Smart citizen wallet”. Dovutamente in inglese. Perchè scrivere “Portafoglio del cittadino virtuoso” suona male…”

Draghi, l’ammazzasette… – Scrive Peppe Sini: “La folle e criminale decisione di Draghi d’inviare armi in Ucraina, in flagrante violazione dell’articolo 11 della nostra Costituzione, fa entrare l’Italia sia de jure che de facto nella guerra in corso…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2022/04/draghi-lammazzasette.html

Comunisti on line – Scrive Fosco Giannini: “Cari compagni, vi invito ad un convegno on line con il Partito Comunista Russo e con il Partito Comunista di Donetsk, https://www.facebook.com/102463278136469/posts/516452950070831/, si terrà domenica 24 aprile 2022, ore 19.00, sulla pagina Facebook di Cumpanis.”

Acqua in bocca… – In Italia, malgrado il referendum, in modi striscianti la privatizzazione procede, in forma di nuove licenze minerarie per acqua minerale, in forma di aumento delle tariffe dell’acqua pubblica, in forma di sfruttamento inconsiderato delle falde e delle sorgenti, in forma di inquinamento di tutte le acque di superficie, etc. etc. Si arriverà al punto che l’acqua potabile residua sarà talmente poca che per forza di cose sarà venduta a peso d’oro… e perciò di fatto “privatizzata”… – Continua: https://www.senzafine.info/2022/04/lacqua-di-paolo-darpini.html

Nota – La politica è funzionale a questa “economia” ed ora giunge la staffilata finale contro la minima possibilità di autonomia esistenziale… Ecco cosa succede in Italia…

Il vuoto taoista e l’agire senza agire – …se il vero Tao al nostro percepire determinista appare come un nulla, che per noi corrisponde al vuoto del sé (della coscienza individuale), esso segna il ritorno beato nella matrice silenziosa, che attira e proietta l’esperienza del pensiero empirico e poi lo riassorbe nel nulla da cui proviene. Questa kenosi del Tao procede per sua propria natura e non presuppone alcuna volontà… – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2013/12/spontaneita-e-chiara-visione-il-vuoto.html

Ciao, Saul/Paolo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Il segreto è smettere di vedere ciò che sembra e cominciare a vedere ciò che è…” (R.P.)

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Mario Draghi il privatizzatore dell’acqua ex pubblica

Sono preoccupato ed indignato per le politiche del governo Draghi su un bene così fondamentale come l’acqua. Il grande movimento per la gestione pubblica dell’acqua è riuscito ad ottenere importanti risultati di cui il più notevole è stato senza dubbio la vittoria referendaria del 2011: 26 milioni di italiani hanno votato che l’acqua deve uscire dal mercato e che non si può fare profitto sull’acqua. Trovo incredibile che, in questi undici anni dal Referendum, nessuno dei sette governi che si sono succeduti abbia rispettato la volontà del popolo italiano. Se questa è democrazia, povera democrazia!

IN PIÙ C’È stato il tradimento dei 5 Stelle che avevano, come loro prima stella, la ripubblicizzazione dell’acqua. Per me è sempre più evidente che i nostri governi sono prigionieri dei poteri economico-finanziari. Questi poteri forti vedono nell’oro blu una fonte immensa di guadagno, soprattutto ora che, con il surriscaldamento, l’acqua potabile andrà sempre più scarseggiando. Oggi ci troviamo davanti a un governo neo-liberista di Draghi che sta spingendo di nuovo il nostro Paese verso la privatizzazione dell’acqua e non solo. Basta leggere il Pnrr, il ddl concorrenza, nonché il “benvenuto” dato all’incontro del Forum Mondiale dell’Acqua (Wwf) nel 2024, per rendersene conto.

Nel Pnrr Draghi mette a disposizione del settore idrico 4,3 miliardi di euro. A dir il vero, un po’ pochi per un settore così fondamentale. Ci vorrebbero decine di miliardi solo per riparare la rete idrica che perde il 40%. Questa sarebbe la più Grande Opera da finanziare, non il Ponte di Messina! Trovo assurdo poi che questi 4,3 miliardi andranno ad ingrassare le multiservizi del centro-Nord (Acea, A2A, Iren , Hera) che gestiscono industrialmente e privatisticamente l’oro blu. Nel Pnrr Draghi dice che il Sud è incapace a gestire in maniera industriale l’acqua, per cui i soldi stanziati andranno in buona parte alle multiservizi del Nord per gestire industrialmente l’acqua al Sud. Eppure anche al Sud ci sono realtà che gestiscono ottimamente l’acqua, come l’Abc (Azienda Speciale) di Napoli.

ANCORA PIÙ sconvolgente è il ddl Concorrenza che con l’articolo 6 impone la privatizzazione dei servizi pubblici dei Comuni, includendo anche l’acqua. Una norma che la Corte Costituzionale potrebbe dichiarare incostituzionale perché in contrasto con l’articolo 118 della Costituzione. Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua pubblica ha lanciato una campagna per lo stralcio dell’art. 6 in tutti i consigli comunali e regionali. Ad oggi molti comuni e due consigli regionali (Friuli e Marche) hanno aderito alla campagna. Serve una mobilitazione dei comitati per l’acqua pubblica a premere su Comuni e Regioni per fare approvare una tale mozione.

NEL 2024, l’Italia, con la benedizione del governo Draghi, ospiterà il Forum Mondiale dell’Acqua. Questo Forum, sebbene sponsorizzato dall’Onu, è totalmente controllato dalle multinazionali dell’acqua, in primis Veolia e Suez. Sono quattro le città che hanno dato la disponibilità ad ospitarlo: Firenze, Roma, Matera ed Assisi. Sarebbe paradossale che proprio Assisi, la città di Francesco, il cantore di «sorella acqua», ospitasse quel Forum.

Questa tendenza a privatizzare l’acqua sta avvenendo mentre il Pianeta si sta paurosamente surriscaldando. E questo non solo nel Sud del mondo, ma anche qui in Italia: i ghiacciai si stanno sciogliendo, piove e nevica sempre di meno, per cui avremo sempre meno acqua potabile disponibile. Il World Resources Institute (Wri) afferma che l’Italia nel 2040 vivrà una situazione di “stress idrico”: avremo il 50% in meno di acqua disponibile. L’Onu già prevede per il 2030 che la popolazione mondiale potrà usufruire solo del 60% dell’acqua di cui avrà bisogno. Ma sarà l’Africa a soffrire di più per la scarsità di acqua potabile che porterà a morti, conflitti climatici, migrazioni. È finita l’era dell’oro nero, inizia l’era dell’oro blu.

ECCO PERCHÉ gli occhi cupidi della finanza si sono concentrati sull’acqua che è già quotata in borsa a Chicago. È una bestemmia! Ecco perché la nostra lotta per questo bene così prezioso (aria e acqua sono due diritti umani fondamentali!) deve continuare. L’Italia è stato il primo Paese in Europa che ha indetto un Referendum sull’acqua e l’ha vinto. Se la malapolitica italiana, dopo 11 anni, non è riuscita a tradurlo in legge, non possiamo demordere. È in ballo la vita di miliardi di persone.

«L’ACCESSO all’acqua potabile e sicura – afferma Papa Francesco in Laudato Si’ – è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani».

Alex Zanotelli

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Verità della decrescita, cosa c’entra il green pass con la pandemia?, effetto serra?, stages in the consciousness hierarchy…

Il Giornaletto di Saul del 12 ottobre 2021 – Verità della decrescita, cosa c’entra il green pass con la pandemia?, effetto serra?, stages in the consciousness hierarchy…

Care, cari, l’invito di Gloria Germani, come sottotitolo del suo ultimo libro “Verità della decrescita” (Castelvecchi Editore), è quello di andar “via dalla scienza totalitaria per salvare il mondo”. Sembra un invito un po’ oneroso, che ci conduce all’eterno interrogativo che tormenta l’uomo: “Esiste il destino predeterminato o la libertà di scelta ed il libero arbitrio?”… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2021/10/si-e-tempo-di-verita-della-decrescita-e.html

Il green pass è nudo! – Scrive Guido Montefeltro: “Dopo il 9 ottobre 2021 diventa chiaro il retroscena sulle infiltrazioni del potere (in stile strategia della tensione anni ‘70) per demonizzare le manifestazioni popolari spontanee contro i provvedimenti anticostituzionali del governo. Un governo che sta ricorrendo all’uso della provocazione e della violenza, di fronte alle prese di posizioni, sempre più numerose, di esponenti della cultura e anche all’interno delle stesse forze di polizia…”

Cosa c’entra il green pass con la pandemia? – Scrive NPCI: “Fuori i fascisti dalle sedi istituzionali e dalla società, riprendiamoci le piazze”. In sintesi, come ha insegnato Dimitrov, essere avanti a tutti nel mobilitare le masse popolari contro il regime! Così si impedisce anche che reazionari e fascisti alla Salvini, Meloni, Fiore e altre canaglie simili acquistino un qualche credito fingendo di fare propri gli interessi delle masse popolari…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2021/10/cosa-centra-il-green-pass-con-la-lotta.html

Acqua – Scrive Rete Ambientalista: “Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sostiene e partecipa allo sciopero generale dell’11 ottobre 2021. Che, tra le altre cose, pone al centro della piattaforma rivendicativa il contrasto alla privatizzazione, alla mercificazione e allo smantellamento dei servizi pubblici essenziali…”

Effetto serra? – Scriveva Giorgio Nebbia: “C’è o non c’è? Mi riferisco all’”effetto serra” sulla cui esistenza si scontrano due vivaci gruppi. (…) I due gruppi, a cui partecipano con uguale vigore chimici e giornalisti, fisici e storici, meteorologi e geografi, difendono le rispettive inconciliabili posizioni con ricche citazioni in stizzosi dibattiti fino a reciproche accuse su chi è pagato da chi per sostenere le sue tesi…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2019/12/effetto-serra-o-nuova-glaciazione-i.html

Fascisti? Presenti…! – Scrive M.G. A commento dell’articolo https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2021/10/roma-dopo-lo-sfregio-alla-sede-cgil.html?showComment=1633964241848#c1606032147458181618 -: “…molti avvenimenti del passato restano nel dimenticatoio e Draghi, che non mi è mai piaciuto, fa finta di non sapere che i fascisti esistono eccome…” – Continua in calce al link soprastante

Stages in the consciousness hierarchy… – Nisargadatta Maharaj wrote: “In the consciousness hierarchy there are three stages: 1) Jivatman (individual soul). Is the one who identifies himself with the body-mind. One who thinks i am a body, a personality, an individual apart from the world. He excludes and isolates himself from the world as a separate personality because of identification with the body and the mind…” – Read more: https://bioregionalismo.blogspot.com/2018/10/stages-in-consciousness-hierarchy.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Se i poeti facessero sciopero, forse all’inizio non se ne accorgerebbe nessuno, ma se la poesia finisse per andarsene dal mondo, non sopravviveremmo.” (Chandra Livia Candiani)

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Incontro bioregionale del solstizio estivo, manifesto del contadino impazzito, antinucleare ed altro, la necessità del Guru per l’autoconoscenza…

Il Giornaletto di Saul del 5 giugno 2021 – Incontro bioregionale del solstizio estivo, manifesto del contadino impazzito, antinucleare ed altro, la necessità del Guru per l’autoconoscenza…

Care, cari, dopo un lungo periodo di penitenza e di assenza, dovuto alle limitazioni imposte dal contagio, quest’anno sentiamo il bisogno di dare sfogo alla nostra inventiva e per celebrare degnamente l’incontro bioregionale del Solstizio Estivo e non lesiniamo pensieri, parole ed azioni… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2021/06/treia-san-giovanni-e-incontro.html

Messina. Serve aiuto nei campi – Scrive Manuela: “Vivo in una casa di campagna a Furnari (Messina). Avrei bisogno di un supporto nella gestione dell’orto e dei miei animali, offrendo in cambio vitto e alloggio. Qualcuno potrebbe indicarmi persone interessate alla mia proposta? Info: smn.sidoti@gmail.com”

Manifesto del contadino impazzito – Scrive Wendell Berry: “Ma tu, amico, ogni giorno fai qualcosa che non sia calcolabile. Ama il Creatore. Ama la terra. Lavora gratis. Conta su quello che hai e sii povero. Ama qualcuno che non se lo merita. Non ti fidare del governo, di nessun governo, e abbraccia gli esseri umani: nel tuo rapporto con ciascuno di loro poni la tua speranza politica…” – Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2021/06/manifesto-del-fronte-di-liberazione-del.html

Camminare in natura – Scrive Luca Gianotti: “Siamo usciti dalle capanne, ci siamo messi in cammino, e tutto sta andando bene. Anche quest’anno stiamo riscontrando un grande movimento di persone, tanti erano lì che aspettavano e non vedevano l’ora di mettersi a viandare. Info sui programmi di Cammino: luca@camminoprofondo.it”

Politica italiana da strapazzo – Scrive Michele Rallo: “Mentre il centro-sinistra italiano naviga in cattivissime acque, il centro-destra sembra procedere a gonfie vele verso una vittoria annunciata. Dico “sembra”, perché nelle sue stesse file qualcuno sta impegnandosi a fondo per impedire che ció possa avvenire. Certo, fermare la svolta a destra é molto difficile, anche perché i partiti di cosiddetta sinistra sono in mano a giganti della politica del calibro di un Calimero o di un Giuseppi. Fermare la destra é molto difficile ma qualcuno ci sta lavorando seriamente dall’interno…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2021/06/politica-italiana-da-strapazzo-e-centro.html

Fuma come un “turco” – Scrive J.H.: “È curioso come i vizi vengono percepiti come più interessanti delle virtù. Possono anche rendere meglio, almeno a breve. Certo, nei secoli qualcosa può pure andare storto…”

La Siria tradita – Scrive Fulvio Grimaldi: “I curdi di Siria, mai discriminati e da sempre cittadini a pieno titolo, sono 600mila, lo 06% della popolazione siriana. Hanno approfitato delle basi USA abusive per costituirsi in Kurdistan “autonomo”, un terzo del territorio siriano ricco di petrolio, in vista della spartizione della Siria secondo i piani israeliani. Le bandiere di Israele svettano accanto alle loro, appaiate a quelle USA…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2021/06/la-siria-tradita-e-linfame-alleanza.html

Antinucleare ed altro – Scrive Giorgio Quarantotto a commento dell’articolo http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2021/06/incontro-antinucleare-verso-un.html -: “Paolo, è vero che il 12 e 13 giugno 2011 la maggioranza del popolo italiano ha votato contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici. 10 anni dopo, in piena pandemia, quella vittoria basata sulla difesa dei beni comuni e pubblici conserva e rafforza l’attualità di un impegno ad e sigere il rispetto della volontà popolare. Purtroppo siamo in una dittatura che ci fa credere di essere liberi. Tuttavia non si può tacere e subire ; la protesta va comunque fatta così come come contro l’obbligo vaccinale imposto con il ricatto della perdita della libertà.” – Mia rispostina: “Caro Giorgio, sono pienamente d’accordo con te… occorre resistere e non farsi intimidire. Andiamo avanti! A luglio sarò in Emilia, forse organizziamo un evento per la luna piena, ti farò sapere…”

La necessità del Guru per l’autoconoscenza – La ricerca spirituale, senza un istruttore che indichi la via, si presenta come impresa titanica, quasi impossibile. E’ come se un esploratore che deve attraversare la giungla avesse come scelta la possibilità: o di avere una guida esperta che lo accompagni nel viaggio e, strada facendo, apprendere i pericoli che infestano la giungla, o cercare di conoscere anticipatamente ogni pericolo che si annida nella giungla, con lo scopo poi di evitarlo. Da ciò si evince l’estrema importanza del Guru che funge da guida lungo il sentiero dell’autoconoscenza… – Continua: https://bioregionalismo.blogspot.com/2018/11/even-in-lay-spirituality-guide-is.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Il dolore è fisico; la sofferenza è mentale. Oltre la mente non c’è sofferenza. Il dolore è solo un segnale che il corpo è in pericolo e richiede attenzione. Allo stesso modo, la sofferenza ci avverte che la struttura dei ricordi e delle abitudini, che chiamiamo la persona (vyakti), è minacciata da perdite o cambiamenti.” (Nisargadatta Maharaj)

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Mario Draghi, l’uomo nero inviato dal “signore”, ed i suoi comandamenti…

Chi ha suggerito a Mattarella il nome di Draghi, perché tutti i media mainstream sembrano tanto entusiasti, come farà un uomo della finanza a trovare maggioranza politica tra pentastellati e sovranisti? Ma soprattutto, chi è Mario Draghi? A questa e molte altre ingenue domande cercheremo di rispondere… ma in maniera tutt’altro che ingenua.

È oramai un ventennio che si fa il nome di Draghi per la presidenza del Consiglio, e alla fine, gira e rigira, eccolo lì. Ma perché? Non è neppure un politico, non si è mai presentato alle elezioni, nessuno l’ha mai votato. Perché dovremmo avere proprio lui a guidare la nostra politica? In democrazia non dovrebbe essere il popolo a doversi scegliere i propri rappresentanti?

Bhè, ma la nostra è una democrazia parlamentare, è l’obiezione. Da noi si scelgono i partiti, non gli uomini, poi sono i partiti che scelgono il Governo. Bene, iniziamo allora dalla prima anomalia e quindi dalla prima vera domanda.

Chi ha fatto il nome di Draghi a Mattarella?
Appunto perché la nostra è una Repubblica parlamentare, il Presidente del Consiglio viene incaricato alla ricerca di una maggioranza sì dal Presidente della Repubblica, ma solo dopo che questi si sia consultato con i rappresentanti dei partiti politici. Perché sono i partiti i veri protagonisti nel nostro sistema. Si presume quindi che i partiti suggeriscano al Presidente dei nomi e che poi questi, nel caso trovi un minimo comune denominatore, dia l’incarico. Ma qui, quale partito ha suggerito Draghi? Dalle convocazioni non risulta. Risulta piuttosto che sia stato Mattarella ad incaricare Draghi di testa sua. Ma perché?

Possibile risposta
Mattarella ha un suo progetto politico. Nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore ha da realizzare il progetto politico di qualcun altro. In ogni caso nel nostro ordinamento il Presidente deve essere solo un garante, la politica la devono fare i partiti. Ma Come Paolo Savona non gli andava bene il 27 maggio 2018 quando venne proposto da Giuseppe Conte a Ministro dell’Economia, pur essendo sostenuto sia da Movimento 5 Stelle che Lega, oggi al contrario gli va bene Draghi. Savona si era macchiato di ‘eresia’ nei confronti del Sacro Euro, Draghi invece è la figura ideale per completare il processo di integrazione e normalizzazione (gli euroscettici e i veri sovranisti potrebbero scegliere il termine ‘fagocitazione’) dell’Italia in Europa.

Perché i media mainstream sembrano tanto contenti?
Ma cosa c’è da essere tanto contenti ed entusiasti di Draghi? Draghi non è quello che svendette l’IRI a bordo del Britannia nel 1992 e che poi la Goldman Sachs compensò lautamente concedendogli la vicepresidenza? Goldman Sachs per altro che poi diede il via alla crisi sui mercati. Non è quello che, un altro Presidente della Repubblica, Cossiga, definì testualmente (video di seguito) “Un vile affarista. Non si può nominare premier chi è stato assunto dalla Goldman Sachs (…) È il liquidatore, dopo la crociera sul Britannia, dell’industria italiana. Ora svenderebbe quel che rimane…”

Non è quello del famoso ‘Gruppo dei Trenta’ che promosse l’uso dei derivati contribuendo a causare la crisi economica mondiale?

Non è quello che come presidente della BCE era stato accusato anche da Savona per la questione Spread con le parole: “Ma Draghi per chi lavora?”.

E non fu lui ad affidare il giudizio di affidabilità delle banche europee al più grande investitore internazionale proprio del settore bancario, il colosso americano Black Rock? Cioè il maggiore acquisitore al mondo di banche, incaricato da un banchiere, a decidere l’affidabilità e quindi il valore delle banche da acquistare. Ma più conflitto di interesse di così? Altro che Berlusconi!

E poi Draghi non è membro del Bilderberg, della Commissione Trilaterale Rockefeller, del G30 e dell’Aspen Institute? Che c’è da essere tanto contenti?

Possibile risposta

Questi descritti secondo il mainstream non sono difetti, sono tutti aspetti positivi. Il motivo è semplice – il nostro mainstream fa parte della stessa genesi e ha gli stessi obiettivi. I mezzi di informazione moderni stanno in piedi grazie ai finanziamenti e alle cooptazioni dell’alta finanza, i giornali cartacei non li compra più nessuno, i media di Stato non esistono più e la pubblicità internet non basta a mantenere tutti i giornalisti. Quindi qualcosa nato e mantenuto dall’alta finanza non potrà che mostrarsi entusiasta della sostituzione della politica con l’alta finanza.

Naturalmente in questa fase delicata il mainstream non starà lì a ricordarvi la storia del Britannia e della svendita dell’IRI. Ma per questo ci siamo noi, che, finché non arrivano anche qui, possiamo ancora scrivere quello che ci pare.

Cos’era l’IRI e cosa accadde sul Britannia
L’IRI, acronimo di Istituto per la Ricostruzione Industriale, era un ente pubblico italiano per la politica industriale.

Istituito nel 1933, nel dopoguerra ampliò gradatamente il suo campo di azione fino a divenire il fulcro di tutto l’intervento pubblico nella nostra economia. Nel 1980 l’IRI era un gruppo di circa 1 000 società con più di 500.000 dipendenti. Ancora nel 1993, dopo l’inizio della privatizzazione, era il settimo conglomerato economico al mondo per dimensioni e nel 1992, anno del Britannia, chiudeva l’esercizio con circa 76mila miliardi di lire di fatturato. Certo, aveva anche circa 5miliardi di perdite nonostante il fatturato, ma per diamine – dava da mangiare ad almeno mezzo milione di italiani!

Ursula von der Leyen: Bene Draghi, ora sul Recovery Plan l’Italia lavori senza sosta.
Tra le società dell’IRI che vennero privatizzate si ricordano in particolar modo Telecom Italia e Autostrade S.p.A. Dopo l’inizio delle privatizzazioni, tempo un decennio, l’IRI cessò di esistere definitivamente. Ora quelle società privatizzate esistono ancora certo, ma non appartengono più allo Stato italiano. Non solo, buona parte del capitale non è in mano ad italiani affatto ma alle grandi corporate internazionali e i grandi gruppi finanziari.
La vendita, da alcuni viene chiamata ‘svendita’, ma non solo dai ‘soliti complottisti’, persino la Corte dei Conti in un documento pubblicato il 10 febbraio del 2010 ebbe non poco da ridire sia sul metodo che sui risultati ottenuti da quelle privatizzazioni di energia, acqua, autostrade e banche.

Ebbene secondo la Corte, le aziende finite in mano ai privati avrebbero sì visto un “recupero di redditività”, ma non certo dovuto ad una maggiore efficienza, quanto piuttosto all’incremento delle tariffe contro alcun investimento per migliorare i servizi.

Peggio ancora il giudizio riguardo al metodo di privatizzazione, descritto come caratterizzato da “una serie di importanti criticità, le quali vanno dall’elevato livello dei costi sostenuti e dal loro incerto monitoraggio, alla scarsa trasparenza connaturata ad alcune delle procedure utilizzate in una serie di operazioni, dalla scarsa chiarezza del quadro della ripartizione delle responsabilità fra amministrazione, contractors ed organismi di consulenza, al non sempre immediato impiego dei proventi nella riduzione del debito”.
Ebbene questa privatizzazione sulla quale la stessa Corte dei Conti sembra formulare una ‘teoria del complotto’, iniziò appunto quel 2 giugno del 1992, quando Draghi si recò sul panfilo della regina d’Inghilterra Elisabetta II HMY Britannia per incontrare alti rappresentanti della comunità finanziaria internazionale.

Bankitalia, c’è legge per vendere panini ma per i lingotti norme non ci sono – Borghi
Dopo la conclusione del suo incarico come direttore esecutivo della Banca Mondiale, nel 1991, Draghi era divenuto Direttore generale del ministero del Tesoro, chiamato a quell’incarico dall’allora ministro del Tesoro del settimo governo Andreotti, Guido Carli. A suggerire il suo nome fu Carlo Azeglio Ciampi, allora governatore di Bankitalia. Nel 1992, le finanze italiane versano in condizioni drammatiche (ma non è che poi sia migliorato tanto), a febbraio era stato firmato il Trattato di Maastricht, era in piena corsa ‘Mani Pulite’, il 23 maggio, poco prima del Britannia quindi, vi fu la Strage di Capaci, e il 16 settembre, quindi poco dopo, il mercoledì nero in cui Soros massacrò Lira e Sterlina.
La X.ma legislatura (Goria – De Mita – Andreotti VI e Andreotti VII) si concluse il 22 aprile, lasciando il posto alla XI.ma, quella di Amato e poi Ciampi.

In questo contesto si decise di dare il via per fare cassa a un piano di privatizzazioni delle società partecipate dallo Stato e da qui il ruolo di Draghi sul Britannia – trovare investitori.

Vu cumprà?
La settimana dopo la Stage di Capaci i giornali erano troppo impegnati a seguire altro e l’attenzione pubblica troppo presa da altri problemi. Per cui nessuno fece caso a quell’evento e, forse, nessuno neppure aveva tanto interesse a volgervi i riflettori:

“Signore e signori, cari amici, desidero anzitutto congratularmi con l’Ambasciata Britannica e gli Invisibili Britannici (British Invisibles = gruppo di interessi finanziari britannici) per la loro superba ospitalità. Tenere questo incontro su questa nave è di per sé un esempio di privatizzazione di un fantastico bene pubblico”, esordì Draghi in un discorso che portò fin troppi ben motivati investitori stranieri sulle mani dei nostri beni di famiglia. Qualche tempo dopo, per l’esattezza il 31 maggio del 2011, lo stesso Draghi, bello, bello, durante una conferenza alla quale partecipava anche Ciampi, ricordava quei tempi con il massimo orgoglio e presentandosi a ‘salvatore della Patria’:
“La strada del risanamento è percorribile, ho ricordato spesso, negli ultimi mesi, l’esperienza italiana all’inizio degli anni ’90, quando il nostro Paese si trovò ad affrontare una gravissima crisi di fiducia nella sostenibilità del suo debito pubblico, e qui abbiamo uno dei protagonisti della usciata da quella crisi, direi il protagonista, il Presidente Ciampi. In quel periodo dovevamo collocare sul mercato ogni anno titoli per un ammontare pari in termini reali, a 10 volte il fabbisogno del finanziamento annuo della Grecia oggi a due volte come incidenza sul PIL. L’Italia seppe uscire dalla crisi senza bisogno di aiuti esterni, senza fondo monetario, ma grazie ad un ambizioso piano di consolidamento fiscale, a riforme strutturali importanti e all’attuazione di un programma di privatizzazioni pari a circa 10 punti percentuali di prodotto”.

Quindi, in buona sostanza, SuperMario il genio, quello che ci ha già salvati una volta svendendo il meglio che avevamo per 10 punti percentuali di prodotto, che però una volta svenduti gli anni dopo il prodotto non lo hanno più generato, oggi è tornato a salvarci una seconda volta. Magari con lo stesso splendido metodo. Che c’è di più bello? Non siete contenti?

Perché Renzi si è immolato per Draghi?
Altro punto interessante da analizzare ma che richiederebbe un altro intero articolo. Chi glielo ha fatto fare a Renzi? Con questa mossa è sceso sotto il 3% di consensi, fuori persino dagli sbarramenti elettorali. Perché ha insistito tanto? Ok, suonano nella stessa band al Bilderberg, ma può essere solo ‘spirito di squadra’?

Lettera di Renzi a Monti – Caro amico bilderberghiano ti scrivo, così li distraiamo un po’
Una possibile risposta ce la dà l’economista e blogger Arnaldo Vitangeli, de la Finanza sul Web, che di recente, e presto capirete perché, ha visto da YouTube demonetizzarsi il proprio canale rimanendo impossibilitato a proseguire i suoi progetti di libera informazione web in maniera professionalmente remunerativa.
Vitangeli spiega (dal minuto 21:40 del video) che Renzi avrebbe compiuto un suicidio programmato per portare a termine una missione. Nato come ‘rottamatore’ del PD, arrivato al Governo, provò a realizzare il piano della Banca d’affari america JPMorgan che nel 2012 chiedeva di modificare le costituzioni dei paesi del sud Europa perché troppo poco permeabili al concetto di ‘libero mercato’. Renzi ci provò a svolgere questo compito ma gli italiani lo fermarono. Ora però l’occasione è tornata. Non da protagonista, ma da assistman per il nuovo centro avanti. Cosa ci guadagnerà dal riuscire a mettere Draghi a curatore fallimentare del Paese?

Bhé, dice Vitangeli, (minuto 23:44) “Considera che pochi giorni fa è andato a parlare in Arabia Saudita ed è stato pagato 80mila euro per un discorso, nel suo inglese maccheronico, non si sa bene su cosa. Ma per quale motivo i sauditi dovrebbero pagare 80mila euro per sentire parlare Renzi? La fine di questi soggetti, una volta che hanno portato a temine il loro mandato, è quello di fare i conferenzieri strapagati. Che cosa vuol dire? Tangenti posticipate”.

Perché il Movimento 5 Stelle e La Lega potrebbero votare per Draghi?
Questo è un altro dei misteri tattici della politica italiana.

“Non do la fiducia a una persona come te, ma non perché sei tu. Per quello che rappresenti. Tu rappresenti le banche, i poteri forti…” diceva testuale Grillo durante alla famosa diretta streaming del 19 febbraio 2014 alle consultazioni con Renzi.
Solo oggi si capisce che forse non aveva tutti i torti, dato quanto sta facendo Renzi per far entrare appunto il miglior rappresentante di banche e poteri forti al Governo. Ma allora, che senso ha, proprio adesso che finalmente a Grillo gli si potrebbe dare ragione, lasciare che il suo stesso movimento gli dia invece implicitamente torto? Come fa un M5S in 6 anni a passare dall’umiliare Renzi a votare Draghi? Sembra quel film di Ettore Scola in cui Gassman alla fine ammette “Volevamo cambiare il mondo, e invece il mondo ha cambiato noi”.

Salvini apre a Mario Draghi: “Se le nostre idee coincidono noi ci siamo”
Per quanto riguarda La Lega e Salvini il mistero non è meno fitto. Hai la possibilità di andare al voto e monetizzare tutti i vantaggi che ti hanno regalato, che fai?
No, ma perché c’è il coronavirus e anche Mattarella ha detto che adesso non è il caso. Bene, analizziamo anche questa allora.

Paesi europei in cui nel 2021 si terranno elezioni
A parte tutte le elezioni che ci sono state nel 2020, non stiamo neppure a contarle, parliamo solo di quelle programmate quest’anno e solo di quelle nel nostro continente, altrimenti non finiamo più:

Portogallo – 24 gennaio – elezioni del Presidente della Repubblica, già tenute.
Kosovo – Probabilmente si ricorrerà ai seggi questo mese dopo la sentenza della Corte costituzionale sull’illegittimità del Governo Hoti. In primavera ci sarà anche l’elezione del presidente.
Catalogna – 12 febbraio, rinnovo del Parlamento.
Bulgaria – doppi elezioni, il 28 marzo per il Parlamento, in autunno le presidenziali.
Olanda – elezioni legislative il 17 marzo.
Germania – In primavera 6 elezioni regionali nei laender e il 26 settembre la grande elezione per il Parlamento federale per decidere il successore di Angela Merkel
Albania – 25 aprile, elezioni legislative.
Regno Unito – Scozia, Galles e Londra votano il 6 maggio
Cipro – 23 maggio legislative.
Norvegia – 13 settembre, legislative
Russia – 19 settembre, legislative
Islanda – 25 settembre, legislative
Repubblica Ceca – 15 ottobre, legislative
Si può quindi sapere di che si sta parlando? Tutti fanno le elezioni se serve, noi no perché da noi c’è la pandemia. Ma non gli suona a nessuno come una scusa, no?

Cosa accadrà?
Mio parere personale e personale preoccupazione è che il problema non sia tanto Draghi o non Draghi. Il problema è che se ci sono potenze finanziarie sovranazionali, che hanno deciso che per essere più ‘adatti ai mercati’ quel che resta del nostro Stato deve essere annientato, allora in un modo o nell’altro lo annienteranno. Perché non abbiamo un sistema di difesa. Non abbiamo politici sufficientemente motivati da sincero amore per il Paese, quindi facilmente adescabili con la pecunia, non abbiamo un sistema di informazione studiato per metterci in guardia e informarci sul serio, non abbiamo una base di consapevolezza popolare.

Quindi se vogliono smantellare quel che resta della nazione lo faranno. E neppure ce ne accorgeremo più di tanto o ci lamenteremo. Faremo la fine di quelle famiglie in cui ad un certo punto si vende tutto per passare gli ultimi anni di vita in rendita. Tutti contenti, solo che in una generazione si brucia tutto il lavoro di tre generazioni prima e non si lascia nulla alla generazione dopo. Però la nuova generazione neppure ci farà caso, semplicemente nascerà senza nulla, senza un domani, senza possibilità di sviluppo e, soprattutto, senza un sistema educativo e di informazione che gli spiegherà come sia successo e cosa fare per riprendersi ciò che gli spetta.

In pratica finiremo come quelle splendide nazioni tropicali nelle quali si va in vacanza e tutta la popolazione locale lavora nei ristoranti e negli hotel. Solo che i ristoranti e gli hotel non sono i loro.

Alessio Trovato

https://it.sputniknews.com/opinioni/2021020510093245-ma-chissa-perche-proprio-mario-draghi/

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Commento poetico di Luigi Caroli: “Chi volle Conte buttar fuori? Famiglia x vertita e x cettrice, nonché i capi dell’associazione che vanta un assassin (*) di professione. (* di 9 lettere)…”

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