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Lettera aperta, da Valentina Ierrobino a Paolo D’Arpini, sulla situazione del riciclaggio RSU nei comuni del Lazio…

Caro Paolo D’Arpini, intanto grazie per dare ogni mattina un buon inizio alla mia giornata con le belle note del Giornaletto di Saul! Probabilmente sono una delle lettrici più silenziose e discrete del tuo notiziario eppure oggi voglio farmi sentire perché nonostante sia una persona molto calma, una notizia scoperta ieri mi ha fatto alquanto irritare!

Legambiente ha pubblicato il suo rapporto annuale sui Comuni Ricicloni(http://risorse.legambiente.it/docs/RO_comuni_ricicloni_bassa.0000001316.pdf), ossia ha monitorato tutti i comuni- e dunque le amministrazioni locali- del Paese stilando una classifica di chi e come effettua la raccolta differenziata. Inutile dire che il Nord è quello più attivo e civile in fatto di riciclaggio, con la regione Veneto in testa, dove il 67% dei comuni totali attua la raccolta differenziata, segue il Friuli Venezia Giulia, con il 34,2%, la Lombardia con il 28,8% ed il Piemonte con il 23,9%.

Buone, non ottime anche le condizioni del Centro Sud dove si è distinta la Sardegna, passata dal 3% dei comuni ricicloni nel 2002 al 35% nello scorso anno, la città di Salerno, con 84 comuni (sul totale), la Sicilia con 7- ma vista l’emergenza rifiuti è già tanto- 4 in Calabria, 2 in Baslicata e notiziona: per il primo anno anche la regione Puglia entra a far parte della classifica con la piccola amministrazione di Monteparano (Taranto).

Ed arriviamo alla nota dolente, la regione Lazio, dove solo 9 comuni effettuano la differenziata: Oriolo Romano, Nepi, Monterosi e Acquapendente (Vt), Roccagorga, Sermoneta, Lenola e Monte San Biagio (Lt) ed infine Trevignano Romano (Rm). La mia irritazione riguarda  in particolare la città di Roma ed il comune di Guidonia (il 2 per estensione nel Lazio). Ebbene, i cassonetti per la raccolta differenziata allocati in questi comuni a cosa servono???

Da anni riciclo i rifiuti perché, nonostante non avessi totale fiducia delle amministrazioni locali (peraltro nei due comuni laziali citati si tratta dello stesso partito), nella mia coscienza mi sentivo a posto con l’ambiente. Ora continuerò ugualmente a dividere carta, plastica, ecc… ma non mi sentirò pulita fino a quando non avrò espresso la mia rabbia. 

Da sola non posso far nulla, ma sono certa che tu, caro Paolo,  potrai aiutarmi, o quantomeno mettermi in contatto con enti e associazioni che possono dar fastidio in alto, vero? Ti ringrazio davvero per aver letto  e per “fare qualcosa”…

Valentina  Ierrobino

 

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Biennale d’Arte Creativa Viterbo 2010 – Presentazioni di Simona Di Massimo e Valentina Ierrobino ed elenco degli artisti partecipanti

L’intento della prima Biennale d’arte creativa è quello di celebrare la primavera come stagione di rinascita della natura e dell’ispirazione che dalla natura stessa scaturisce culminando nella creazione dell’opera d’arte.

Proprio la provincia di Viterbo, che nelle residenze delle famiglie nobili dei cardinali accoglie diverse testimonianze dei fasti del Rinascimento, epoca assunta a simbolo di rinnovamento intellettuale e culturale, diventa luogo ideale dove esprimere questa nuova vis creativa.

E’ il concetto stesso di ispirazione che ci riporta all’imprescindibile legame tra arte e mondo naturale : madre o matrigna, incontaminata o sfruttata, l’essere umano  è obbligato da sempre a misurarsi con la natura.  Da una visione antropocentrica come mero oggetto da imitare ad una comprensione non solo dei meccanismi scientifici che la governano, con l’uomo non più “al centro” ma in profonda corrispondenza  con essa.

Gli aspetti profondi che portano l’individuo alla realizzazione di una dinamica creativa sono da ricercare nella volontà stessa del cambiamento : le ragioni dell’impulso alla spinta creativa nascono dall’esigenza di affermare e determinare il nuovo, a integrazione e superamento dello “stato delle cose”. La creatività quindi è la sublimazione del processo stesso del realizzare.

Per Donald Winnicot “l’appercezione creativa fa si che l’individuo abbia l’impressione che la vita valga la pena di essere vissuta “, ciò in antitesi ad un atteggiamento di “compiacenza ” per il quale “il mondo ed i suoi dettagli vengono riconosciuti solamente come qualcosa in cui ci si deve inserire o richiede un adattamento”.

La creatività appartiene quindi alla condizione stessa del vivere, è la modalità che pone l’individuo ad incontrarsi con la realtà esterna.

Erich Neumann riconosce nell’artista “un uomo che si espone alla tensione dialettica tra conscio e inconscio – è il cosiddetto uomo normale che si difende trincerandosi nel collettivo dettato dal canone culturale”.

La realizzazione dell’opera d’arte diventa altro, apre domande. E così ci s’interroga sulla propria dimensione espressiva, sulla condizione di essere artista oggi.

Creatività quindi come valore di innovazione e trasformazione.

Creazione come atto di conoscenza di sé e del mondo.

Simona Di Massimo 

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La definizione e l’approccio all’Arte ai nostri giorni non è cosa facile: dall’invenzione della prospettiva nei primi anni del Quattrocento, al “lume di candela” caravaggesco, all’illusionismo tardo-barocco, molti sono stati i passaggi, le rivoluzioni dei grandi artisti che hanno trasformato, ribaltato, estremizzato, il significato della parola “arte”. Arte come innovazione, creazione, idealizzazione, ma pur sempre Arte. Arte intesa come ricerca estetica, come perfezione delle forme o superamento di esse.

Dopo la Rivoluzione Francese si assiste ad un altro grande evento che trasforma l’Arte fino a renderla strumento di comunicazione per le masse, ideologia politica, ribellione, lode del Creato o denuncia dei mali della Società. Con il nuovo millennio e con l’arrivo della tecnologia applicata all’arte, con la globalizzazione che ha trasformato “il mondo in Mc Mondo” (Benjamin Barber) è difficile, appunto, parlare di Arte. 

Oggi l’Arte continua ad essere ricerca, sperimentazione di forme e tecniche, colori e supporti; è dunque innovazione; ed espressione del proprio pensiero, a lode o critica del Mondo in cui viviamo. L’Arte ha assunto nel frattempo un volto nuovo che la rende perfetta, sublime, quasi quanto era la ricerca estetica per un artista Cinquecentesco, o un fluir di movimenti per un genio del Seicento: oggi l’Arte è Libertà. Perché non ci sono committenti, non ci sono mecenati, oggi è l’artista che crea i suoi collezionisti perché è libero di esprimere tutto ciò che vuole, che sente, che ha bisogno di comunicare, dire, gridare al suo pubblico.  

La Biennale d’Arte Creativa di Viterbo non è solo un’occasione per far interagire artisti e pubblico, è la grande occasione che l’Arte ha di esprimersi.

Le molte opere in mostra spaziano dai generi più “classici” alle nuove frontiere dell’espressione  hi-tech e green, ma ognuna è magnifica e assoluta, perché rappresenta il pensiero unico e libero del suo creatore.

A noi fruitori il godimento di ammirarle tutte e alla Società il compito di tirar le somme e capire come proseguire nell’avventura della vita.

Valentina Ierrobino

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Elenco degli artisti partecipanti alla Prima Edizione della  Biennale d’Arte Creativa:

Roberta Agostini, Laura Alamia, Aquarubra, Bernardino Balzi, Maria Barone Piras, Giuseppe Canali, Lucilla Frangini Ballerini, Enzo Capogrosso, Patrizia Ceccarelli, Simone Costa,  Giandonato Cuzzucoli, Francesca De Simoni, Leonardo Nazzareno Enea, Consiglio Ferrante, Mariano Filippetta, Anna Maria Gaglioli, Alberto Giovannini, Giuliano Governatori, Vincenzo Illiano, Ruslan Ivanytskyy, La cometa azzurra, Daniela Lai, Tommaso Liuzzi, Luigi Lombardi, Manuela Lo Franco, Laura Lucibello, Mirna Manni, Claudio Massimi, Mastro Cencio, Michela Mezzomo, Kristina Milakovic, Carlo Monopoli, Alberto Monti, Alberto Morucci, Daniele Novelli, Lucia Pasculli, Enrico Petrucci, Rosella Saffioti, Ursula Salomè, Pino Salvatore, M.Teresa Serra, Enza Siciliano, Fredy Suarez, Ania Swoboda, Renzo Tonello, Natascia Toppi, Eleonora Trombetti, Emanuela Trombetti, Paolo Veneziani, Mirella Ventura, Carmelo Viglianisi, Alessia Zeami.

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Altri articoli sulla Biennale:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=biennale+d%27arte+creativa+viterbo

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Valentina Ierrobino: “Biennale d’Arte Creativa di Viterbo – dal 29 maggio al 6 giugno 2010” – Presentazione artistica

La Biennale d’Arte Creativa di Viterbo è una grande festa, una fiera, un evento artistico sui generis dedicato alla pittura, alla scultura, alla danza, al fumetto, alla poesia, alla musica, a tutto ciò che è Creativo, Spirituale ed Ecologico. 

La Biennale mette insieme più di 40 tra pittori e scultori, espositori e partecipanti al Concorso Artistico, e oltre un centinaio di performers e artisti di strada che si esibiranno in intermezzi musicali e spettacoli di teatro e danza durante l’esposizione temporanea delle opere in mostra.  

L’idea della grande festa dell’Arte nasce quasi per gioco durante una chiacchierata tra grandi amici. Lei, Laura Lucibello, fondatrice di APAI (Associazione per la Promozione delle Arti in Italia), è da sempre interessata all’arte in tutte le sue forme espressive ed alla presentazione al grande pubblico di artisti e di giovani talenti; lui, Paolo D’Arpini, che ha dato vita al Circolo Vegetariano VV. TT. di Calcata, è invece capace di tirar fuori dalle persone la sensibilità e le emozioni più profonde, la Spiritualità laica che è in ognuno di noi.  

Il sostegno intelligente ed indispensabile delle amministrazioni, come il Comune e la Provincia di Viterbo, e la Regione Lazio, con il grande entusiasmo e la vasta partecipazione degli artisti, provenienti da ogni luogo e ognuno con una storia ed uno stile unico ed irripetibile, hanno reso possibile tutto ciò…perché anche la più piccola idea più fare grandi cose.

Benvenuto alla Biennale d’Arte Creativa di Viterbo!

Valentina Ierrobino, critica d’arte -  <valentina.ierrobino@gmail.com>

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Per adesioni alla Biennale d’Arte Creativa di Viterbo:

info.apai@virgilio.it  – circolo.vegetariano@libero.it - http://biennaleviterbo.forumfree.it

Tel. 0761/587200 – 333.5994451

 

Altro articolo introduttivo:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/04/02/biennale-d%e2%80%99arte-creativa-di-viterbo-dal-29-05-al-6-06-2010-giornata-inaugurale-del-29-maggio-2010-%e2%80%9cintroduzione-al-tema-dell%e2%80%99arte-come-espressione-spirituale%e2%80%9d-di/

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Librandosi nel cielo assolato della Sabina in fiore, in chiusura del Mese Bruniano a Poggio Mirteto, con il pensiero e l’arte liberi da ogni incombenza… – Comunicato Stampa

Ante scriptum

Il 9 aprile 2010 si è concluso il Mese Bruniano che quest’anno si è tenuto a Poggio Mirteto. La manifestazione é stata  organizzata dall’Ass. Libero Pensiero Giordano Bruno con la collaborazione di Sabina Eretum e Mondo Sabino ed il patrocinio del Comune di Poggio Mirteto e si è conclusa con una “silenziosa tavola rotonda”, certamente più simile ad una meditazione collettiva che ad un dialogo.

Avrei dovuto fare il “moderatore” ma non è stato necessario moderare alcunché… tutto si é svolto fra sorrisi e sguardi dolci. Il testo introduttivo su Giordano Bruno che avrei dovuto leggere é rimasto ben caldo nella mia tasca… ed anch’io sono stato al caldino. Mentre aspettavo il da farsi mi sono messo seduto davanti ad una finestra con il sole che entrava dentro e mi sono goduto il calore… mica ho sofferto il caldo, per carità… mi sono crogiolato nel tepore primaverile, tutto bello vestito e con la sciarpetta rosa regalatami da una ragazza sabina di Monterotondo… 

Beh, a dire il vero,  all’incontro nella biblioteca comunale di Poggio Mirteto c’erano poche persone, quasi tutte addette ai lavori, così alla fine è stato deciso di leggere le motivazioni della premiazione agli artisti partecipanti alla mostra, organizzata da Laura Lucibello,  abbiamo fatto una foto ricordo e ce ne siamo andati… che era ancora pomeriggio.

E dabbasso ecco a voi la “memoria” di un membro della giuria, Valentina Ierrobino, che ha conferito i premi ai primi classificati: belle targhe argentate e buone lattine di olio della Sabina.

Paolo D’Arpini

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Premiazione al concorso “Affreschi ed Affrescatori 2010″

Quest’anno il tema della Mostra-concorso “Affreschi e affrescatori” -organizzata annualmente in Sabina dall’Ass. per la Promozione delle arti in Italia, ormai alla sua V edizione – è stato : “Libertà espressiva nell’arte e nel pensiero” in omaggio al grande filosofo Giordano Bruno, nell’ambito della manifestazione a lui dedicata “Il Mese Bruniano” – Poggio Mirteto (Rieti), dal 20 marzo – 9 aprile 2010.

Arte non è sforzo, non è artificio, non è prodotto di una qualsiasi specie di coercizione e tantomeno di pervertimento o di aberrazione, ma soltanto è la più alta e la più significativa espressione ed estrinsecazione della vita, intesa nel suo complesso naturale e spirituale. E le opere presentate dagli artisti Vincenzo Illiano, Ruslan Ivanytskyy, Tommaso Liuzzi, Luigi Lombardi e Pino Salvatore ben hanno saputo cogliere e rappresentare, con il loro forte impatto emotivo ed emozionale, il pensiero e l’opera Bruniana attualizzati ai giorni nostri.

Dover quindi assegnare una classifica è stato arduo per i Giudici al concorso: Alberto Di Giancarlo, Enrico Martinoli e Valentina Ierrobino, che così si è espressa, sostenuta dai suoi colleghi.

Premettendo che ogni espressività artistica e non, non debba essere soggetta a giudizio alcuno, e non solo in virtù del tema della mostra concorso e del pensiero libero di Giordano Bruno, ma per un concetto di democrazia che va oltre il tema affrontato, l’opinione sulle opere in mostra si basa su valori meramente estetici e di innovazione artistica. Per questo ribadiamo che ogni artista in concorso è stato capace e brillante a concretizzare nella propria opera, dipinto, acquerello o scultura, il concetto della libertà espressiva.

Riteniamo che Luigi Lombardi meriti il 3 posto perché “Disobbedienza Pacifica” colpisce moltissimo per la sua originalità, per il suo impatto e per quello che  è il significato implicito dell’opera. L’artista è riuscito con un “semplice” volto ad esprimere dei concetti molto profondi e che mettono in risalto il ruolo dell’uomo nella società come strumento di comunicazione e mediazione tra i poteri e la natura, il buon senso, e tutto ciò che c’è di buono sulla terra. Il volto è  quello di un indiano, che già nella sua appartenenza “razziale” rappresenta il popolo pacifico, combattivo e rassegnato per eccellenza, basta citare Gandhi e la sua storia, che rispecchia quella della sua gente. Lo sguardo è vuoto, l’uomo non ha occhi, forse perché non ha storia, rappresenta l’umanità tutta, quella di ieri e quella che si prepara a vivere il futuro. Il nesso con il passato e il presente, come cita lo stesso autore nel catalogo della mostra, denota la sua presa di posizione e il suo monito “agite, in modo pacifico.

Siate seri e manifestate la vostra rabbia”. Il suo dipinto inoltre sembra collegarsi perfettamente al pensiero bruniano, quando il filosofo – e qui mi ricollego a quanto ascoltato nella conferenza di sabato scorso – mette in risalto l’antitesi tra l’agire e il contemplare, tra la manifestazione della propria libertà e la riflessione sul da farsi.

A nostro avviso Tommaso Liuzzi merita il 2 posto perché “Coagulazione sonora” è un’opera dall’impatto fortissimo e stimola moltissimo la riflessione. Sembra quasi che la forza, la voglia di libertà irrompa come un’emorragia fuori dalla tela, con quel sangue rosso e raggiante che schizza ovunque. E con rumore, con impeto! Ma questa fuoriuscita, questa libertà che sfonda la tela viene arginata e contrastata dalle piastrine del corpo, difatti si tratta di una coagulazione. Forse alla libertà espressiva, alla rabbia, non c’è rimedio? Tutto viene frenato, respinto in modo naturale, per il quieto vivere, per il bene dell’universo?

Siamo lieti di premiare con il 1 posto Ruslan Ivanytskyy perché Don Chisciotte non solo rappresenta il simbolo della giustizia e della generosità incompresa, maltrattata, ma perché la sua scultura è un capolavoro di forme e di linee, sinuose e armoniche. A nostro giudizio nessuna delle opere in concorso ha raggiunto tale forma estetica.

Delle altre due opere in concorso, non citando gli autori già noti nel panorama artistico, si è apprezzato soprattutto l’originalità dell’impostazione e il ricollegarsi con le vicende attuali della storia contemporanea: le guerre ingiuste degli ultimi anni, in cui anche i bambini soldati o vittime, in entrambi i casi, sono sottoposti a violenze e vedono violata la loro libertà; così come il muro di Berlino e la bandiera rossa hanno sempre rappresentato nell’ideologia comunista il raggiungimento di libertà, proprio come il volare, sorretti da piccole mongolfiere in questo caso, e il librarsi in cielo.

Valentina Ierrobino

(in collaborazione con  Laura Lucibello)

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Calcata, 11 aprile 2010: “Cura di sé, salute ambientale e qualità della vita” – Tavola rotonda in chiave bioregionale e di ecologia profonda, nell’ambito della Fiera Arti Creative

category Eventi Paolo D'Arpini 25 marzo 2010

Come favorire lo sviluppo delle opportunità di lavoro creativo, in sintonia  con l’ecologia profonda ed il bioregionalismo, in chiave  ambientale, socio-antropologica e di economia solidale? 

Il significato dell’ecologia profonda è racchiuso nella comprensione che nulla è  separabile nella vita, il tutto compartecipa al tutto. Questo concetto è stato espresso con molta saggezza sin da cinquemila anni fa in un detto vedico che afferma: “Dal Tutto sorge il Tutto. Se dal Tutto evinci il Tutto, sempre il Tutto rimane”.

Perciò l’ecologia profonda é il riconoscimento dell’inscindibilità della vita ed il bioregionalismo non è altro che la descrizione dei vari processi vitali e delle forme visibili della vita e della materia  nella consapevolezza di tale inscindibilità. Quindi la descrizione “geografica” bioregionale è solo funzionale all’integrazione dell’ambito descritto, un po’ come avvenne ai tempi di Menenio Agrippa che descrisse  lo stato in termini di  complementarietà degli organi strutturati per il  funzionamento dell’intero organismo.  Questa introduzione “filosofica”  per annunciare una sperimentazione analitico – scientifica, che si svolge sotto forma di tavola rotonda  nell’ambito della Fiera Arti Creative di quest’anno.

Programma: Palazzo Baronale di Calcata – 11 aprile 2010

h. 15.30 – Tavola rotonda “Cura di sé, salute ambientale, qualità della vita” – Moderatrice Giovanna Canzano, giornalista. Partecipano: Stefano Panzarasa, resp. Educazione Ambientale Parco Monti Lucretili; Benito Castorina, docente agronomo dell’Università di Cassino; Ciro Aurigemma, responsabile Ecologia dell’AVI; Antonio D’Andrea, direttore di Vivere con Cura; Mauro Daniele Elefante, co-fondatore di European Consumers; Enrico Bianchi, responsabile ass. Futura; Giancarlo Castiglia, specialista in legislazione ambientale; Simonetta Badini, direttrice di Econews; Giorgio Vitali, resp. Infoquadri; Laura Lucibello, resp. Ass. per la Promozione delle Arti in Italia; Valentina Ierrobino, critica culturale; Michele Trimarchi, presidente ISN; Marco Corradi, operatore culturale;  Paolo D’Arpini, resp. Circolo Vegetariano VV.TT. – Altri interventi seguono a cerchio.

Gli interventi saranno intercalati da canzoni e poesie di Stefano Panzarasa, ispirate a Gianni Rodari,  e da canti dialettali selezionati a cura di Patrizia Pellegrini. Durante l’incontro verranno porti i saluti di Gianni Di Giovanni, presidente del Parco Valle del Treja, che ospita l’iniziativa, e di Leonello Sestili, pres. Centro Diurno Polivalente di Calcata.

Alle pareti del Palazzo Baronale saranno visibili le opere esposte degli artisti che partecipano alla Fiera Arti Creative di Calcata edizione 2010.

La manifestazione si svolge con il patrocinio della Provincia di Viterbo, Parco Valle del Treja, Comune e Centro Diurno Polivalente di Calcata.

 Paolo D’Arpini

Per partecipazioni alla mostra d’arte: info.apai@virgilio.it  - Tel. 333.5994451

Per partecipazioni agli incontri: circolo.vegetariano@libero.it  - Tel. 0761/587200  

Programma Generale:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/03/03/fiera-arti-creative-di-calcata-dal-10-al-18-aprile-2010-programma-generale-e-carta-degli-intenti/

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