La guerra al signoraggio bancario della “Full Metal Jacket” romana

Caro Paolo, ti trascrivo la spiegazione del seguente video come risposta al tuo post sull’onesto Auriti: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/08/12/i-petecchioni-del-circolo-vegetariano-vv-tt-il-simec-di-giacinto-auriti-lo-scec/

Un caro saluto. Nereo Villa

La guerra al signoraggio bancario della “Full Metal Jacket” romana
http://youtu.be/ZF0BmmWg3×4

Spiegazione del video: Certamente, non si può non essere d’accordo con Auriti (http://www.nocensura.com/2012/12/manifesto-per-la-giustizia-sociale.html) sulla truffa del signoraggio bancario, legalizzato forzosamente a suo tempo dallo Stato. Ma la transizione dall’attuale sistema usuraio ad un sistema equo non può avvenire attraverso compromessi con l’attuale Stato plenipotenziario, cioè recante in sé tre potenze 1) economica, 2) culturale e 3) giuridica, mentre dovrebbe occuparsi solo della terza. La storia dimostra che tutto ciò che tende a compromessi conduce solo a vie sbagliate. Ed Auriti ha commesso proprio la stessa ingenuità storica di Giordano Bruno: chiedere a chi ha il potere di riformare il potere. “Quando ho detto che i procedimenti usati dalla Chiesa non erano quelli degli Apostoli, poiché oggi si usa la forza e non l’amore – spiega il Bruno – non avevo torto. Ho sbagliato quando ho creduto di chiedere proprio a Voi di condannare un sistema di arbitrio, di sopraffazione, di violenza… che mortificazione… chiedere a chi ha il potere di riformare il potere! Che ingenuità!” (Giordano Bruno, 1600). L’ovvio risultato di questa ingenuità è poi la condanna! Ecco perché per me è privo di senso anche il voler cambiare il mondo attraverso l’uso dell’opera di Rudolf Steiner sulla triarticolazione dei poteri, contemporaneamente seguendo la logica del film “Il Gattopardo” (”tutto cambi affinché tutto resti come prima”) del permanere nello status quo, vedi ad esempio le scuole steineriane di Stato, cioè “parificate”! Riconosco dunque ad Auriti il merito di aver scoperto e denunciato la truffa del signoraggio. Non riconosco il rimedio che propone in quanto ancora una volta statalista-centralista. Glielo dissi personalmente e mi ripose che il mio ragionamento era giusto perché tri-unitario e quindi cattolico, ma che lui aveva la chiesa dalla sua parte. La triarticolazione sociale – giusta ma non in base a fede confessionale o ideologica, ma a logica di realtà – prevede la NON ingerenza dello Stato nell’economia. Molti sedicenti combattenti il signoraggio affermano il contrario. Nella triarticolazione, lo Stato di diritto può solo SCOPRIRE giuridicamente e/o scientificamente in che misura, per es., il denaro deperisca. Ma non può inventarselo né deciderlo arbitrariamente, e nemmeno può arrogarsi il compito di emettere soldi. Lo Stato della triarticolazione lascia agli operatori economici la possibilità dell’emissione, eliminando ogni monopolio e promuovendo il free banking. Chi lo dice? La fisiologia umana – ovviamente se si vuole uno Stato a misura d’uomo: il compito del cuore umano (che è lo Stato di diritto ne “I punti essenziali…”: http://digilander.libero.it/VNereo/R-Steiner-I-punti-essenziali-della-questione-sociale.pdf) ha fisiologicamente il compito di andare a tempo permettendo l’armonizzazione della respirazione e della circolazione; non di intromettersi nel compito del sistema nervoso (economia) né nel metabolismo (cultura, scuole, giurisprudenza, chiese, ecc.). Chi afferma che occorre rimettere allo Stato l’emissione monetaria, crede che il signoraggio – e non lo Stato – sia causa dell’impoverimento delle nazioni, dimenticando che il signoraggio fu legalizzato dallo Stato. Stato e Banca sono come il Gatto e la Volpe nella favola di Pinocchio. In sostanza,lo Stato – il Gatto – è il mandante, mentre la Banca è il killer, cioè la Volpe. Mettere l’emissione della moneta nelle mani del Gatto mandante in nome del medicamento dell’organismo sociale malato è attribuire la causa della malattia alla Volpe killer voluta dal Gatto, credendolo meno responsabile della Volpe! L’uomo può avere fede in questa istituzione “gattopardesca” restando in buona fede solo nella misura in cui è Pinocchio, o un automa, un burattino di legno, non un individuo in carne ed ossa.

Nereo Villa

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