Archivio di novembre 2010

Lucilla Pavoni: “I camilli e le donne vestite nude..” – Stralcio dal libro la Figlia del sarto… che viene presentato a Treia in apertura de Il Sole Invitto 2010/2011

Eventi Paolo D'Arpini 30 novembre 2010

Lucilla Pavoni, la figlia del sarto..,  e la narrazione dei suoi vividi ricordi d’infanzia nelle Marche, compendiati  nel suo libro di memorie -La Figlia del sarto, appunto- sarà l’elemento d’avvio dei festeggiamenti per  Il Sole Invitto di quest’anno.

L’evento  si  svolge nella splendida cornice seicentesca della Sala Consiliare di Treia, l’8 dicembre 2010, alle h. 16.30. Corroborerà la lettura di brani del libro una esposizione di foto storiche raccolte da Nazareno Crispiani e di alcuni disegni in sintonia appositamente creati da Domenico Fratini, con accompagnamento  musicale di un vecchio organetto… L’ambientazione  é in quel tempo quasi cancellato dalla memoria collettiva che si pone a cavallo fra la fine dell’ultima guerra ed il primo dopoguerra.

In quegli anni avvenne un profondo cambiamento nella nostra cultura.. la cultura contadina pian piano perse di valore divenendo quasi un brutto ricordo, da cancellare.

 

Scopo della manifestazione è quello di conservare e riproporre alle nuove generazioni un valore formativo che  può ancora fornire elementi di insegnamento e crescita per la società futura… La cultura contadina, pure nella sua semplicità, offre esempi di solidarietà umana, intelligenza e semplicità di vita e persino maggiore capacità di benessere e divertimento…. Occorre leggersi tutto il libro di Lucilla per poterlo comprendere…

 

Alla manifestazione saranno presenti, per introdurre il discorso e testimoniarne il significato, gli amministratori comunali Luigi Santalucia e Corrado Speranza. La persona di Lucilla Pavoni e la sua opera letteraria troverà invece testimonianza nella presentazione di Elisabetta Raponi, treiese di nascita.

 

Ed ora qui di seguito uno stralcio del libro:     

 

I CAMILLI E LE DONNE VESTITE NUDE    

A quel tempo quasi nessuno sapeva leggere e scrivere e “fare di conto” e allora anche chi aveva fatto solo la terza elementare,a chi non aveva fatto neanche quella, sembrava un professore,”unu studiatu”.  Babbo era arrivato fino “in quinta” e quando arrivava la lettera di qualche giovanotto di famiglia che stava a fare il militare, i nostri amici contadini,aspettavano che lui gliela leggesse.

 

Mi ricordo un “contadi’”che per anni gli fece leggere sempre l’unica lettera ricevuta dal figlio che,per i sogni di gloria e di conquista di un regime che aveva nostalgia di un impero finito da mille e passa anni,era stato sbattuto in Africa. Lui non era più tornato,rimaneva solo quella lettera che s’era fatto scrivere chissà da chi,e che diceva così: “Caro padre, cara madre, io sto bene e così spero di voi. La manza ha partorito? La cavalla s’è “sgravata”? Rosetta s’e’ spusata? Io sento tanto la vostra mancanza e me sogno le tajatelle co’ la papera; non vedo l’ora che la guerra finisce. Questo è un posto strano, ci cono “certi animali” che si chiamano “camilli”e le donne vanno vestite tutte nude!  Vi abbraccio e vi bacio,vostro figlio Arduino”

 

Poveretto, per anni quel “cuntadì”, ogni volta che arrivava babbo, tirava fuori dalla tasca di dietro dei pantaloni un portafogli nero che conteneva un’unica cosa, l’unica lettera dell’unico figlio e gli chiedeva di leggerla. Aspettava che gli altri fossero distratti. e quasi con noncuranza gliela pestava in mano,come se fosse arrivata il giorno prima, non anni addietro, i suoi occhi e i suoi gesti dicevano: “..lo so che t’ho rotto le palle ma io c’ho solo questa!

Io ogni volta guardavo babbo, che per l’occasione prendeva l’aria addolorata, di circostanza, e non sapevo mai se piangere per il povero Arduino o ridere per i suoi “camilli”; ma, per fortuna,ero troppo timida per fare qualsiasi cosa. Mi limitavo a registrare in silenzio queste emozioni che ora ritrovo.     (Lucilla Pavoni)

 

 

Per informazioni sulla manifestazione:

Paolo D’Arpini – circolo.vegetariano@libero.it – 0733/216293

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Cancùn (Messico): Dal 29 novembre al 10 dicembre 2010 vertice delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici – Proposizioni anche dalla UE e dall’Italia….

Verso Cancun:

“Ci vuole uno scossone intellettuale ed amorevole nella nostra attitudine, occorre avviare un bio-ragionamento all’interno delle istituzioni . Dobbiamo entrare nelle maglie profonde del pensiero umano e del contesto sociale in cui viviamo ed ottemperare al dovere di manifestare il “bioregionalismo”, “l’ecologia profonda” e la “spiritualità laica” in questa società, sia urbana che rurale, tecnologica e semplicistica, complessa e facile, insomma serve uno scatto di reni e di cervello…!”

(Paolo D’Arpini)

 

A Cancùn Strasburgo non vuole uno stallo – Clima: per l’Europarlamento è il momento di alzare il tiro

 

Mirare ad un taglio delle emissioni di carbonio del 30% equivale a puntare su una maggiore crescita economica. Lo stabilisce la risoluzione adottata a Strasburgo

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea dovrebbe puntare direttamente ad un obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti del 30% anziché fermare la propria ambizione al 20%. E dovrebbe farlo proprio per agire nel proprio interesse economico. A sostenerlo sono gli europarlamentari riunitisi il 25 novembre 2010 a Strasburgo per votare una risoluzione in merito alla conferenza sul cambiamento climatico di Cancún. La decisione, che è stata adottata con 292 voti a favore, 274 contrari e 38 astensioni, stabilisce la posizione del Parlamento europeo in vista dei colloqui sul clima delle Nazioni Unite, dove sarà presente con delegazione ufficiale di 15 deputati durante la seconda settimana di conferenza, per incontrare gli altri legislatori e rappresentanti della società civile, e fare pressione sui negoziati in corso.

 

Un’ipotetica, ma da molti già ventilata, situazione di stallo a Cancún “sarebbe inaccettabile”, spiega il presidente della delegazione Jo Leinen. “L’UE deve spingere per risultati concreti e svolgere la propria parte rafforzando il suo obiettivo di riduzione della CO2 dal 20% al 30% […] e tener fede alla promessa di elargire i finanziamenti (destinati all’avvio rapido degli interventi) per conquistare la fiducia dei paesi in via di sviluppo”.

 

Per stabilire un rapporto di fiducia a Cancún, i deputati invitano gli Stati membri a dar seguito al loro impegno di 7,2 miliardi di euro di finanziamento “fast-start” per aiutare i paesi in via di sviluppo ad adeguarsi e mitigare gli effetti del cambiamento climatico entro il 2020. Non manca l’accenno alle foreste e al patrimonio boschivo ritenuti cruciali per il clima. In talsenso Bruxelles dovrà chiarire il forte sostegno – spiega la risoluzione – al “REDD +”, un’iniziativa volta a ridurre le emissioni da deforestazione e degrado forestale e fare chiarezza sulle definizioni dei terreni beneficiari del finanziamento.

 

………….

 

Anche Legambiente propone qualcosa per Cancun

 

Si é tenuta a Roma, il 26 e 27 novembre u.s. alla Città dell’Altra Economia, ”Che tempo che fa”, una due giorni di formazione e informazione su cambiamenti climatici, economia e lavoro.

 

Un confronto – organizzato da Amici dei Popoli, Fair, Fiom, Universita’ Luiss e i due consorzi di ong europee Partnership for Change e Creating Coherence on trade and development, con il sostegno della Commissione Europea – per analizzare le ragioni che legano a doppio filo due fenomeni apparentemente lontani come la crisi del lavoro e quella ambientale e capire la crisi del nostro modello di sviluppo.

 

”La crisi climatica – ha detto Maurizio Gubbiotti – sta accelerando e va combattuta con forza e concretezza. Ci auguriamo fortemente che alla conferenza sul clima di Cancun, che si aprirà nei prossimi giorni, vengano finalmente poste basi reali per un cambiamento di rotta e una vera lotta alle emissioni climalteranti. Con impegni vincolanti e chiari obiettivi di riduzione per i paesi industrializzati, ma anche con un nuovo protocollo che ridefinisca la posizione di Cina, India e Brasile e delle economie emergenti, indicando, anche, le azioni che i paesi in via di sviluppo intendono mettere in pratica per limitare la crescita delle emissioni prevista nei prossimi dieci anni.

 

Solo così – avverte – sarà possibile invertire una tendenza che vede aggravarsi la situazione di intere popolazioni e di vasti territori, in particolare del Sud del mondo, che per primi stanno pagando il prezzo drammatico dell’innalzamento delle temperature, del livello del mare e dell’intensificazione di fenomeni meteorologici estremi”.

 

”I governi – ha concluso Gubbiotti – hanno il dovere di rispondere. Dobbiamo spingerli a rispettare gli impegni presi e ad attuare soluzioni adeguate. A cominciare dai paesi industrializzati, che sono i maggiori responsabili della situazione attuale e che, entro il 2020, devono ridurre i gas serra almeno del 40% rispetto ai livelli del 1990. E su questo fronte, l’Europa non deve abbandonare la sua leadership, ma continuare a puntare con forza, nonostante le difficoltà, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e il potenziamento dell’efficienza energetica”.

 

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Cancun: 80 accademie mediche chiedono azioni concrete, ora!

 

Contro l’immobilismo dei grandi della Terra, che sulla lotta ai cambiamenti climatici segnano il passo da anni, scendono in campo di nuovo gli scienziati di tutto il mondo, a ricordare come le emissioni di CO2 non siano solo dannose per l’ambiente, ma anche per la salute delle persone.

 

L’appello dell’Inter Academy Medical Panel (Iamp), pubblicato dalla rivista Lancet, sara’ presentato ufficialmente dall’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP 16, che si aprirà il 29 novembre in Messico a Cancun, per cercare di incitare i politici all’azione dopo che hanno ‘bruciato’ già diversi summit senza prendere decisioni.

 

Questo appello contiene misure molto semplici e di basso costo, ma che hanno un impatto enorme dal punto di vista delle vite salvate – spiega Mario Stefanini, accademico dei Lincei e membro italiano dello Iamp, che riunisce circa 80 accademie di tutto il mondo – noi speriamo che abbia un impatto forte sui politici, perche’ non propone di smettere del tutto certi comportamenti devastanti per l’ambiente, ma solo di modificarli”.

 

Tra le soluzioni individuate dagli esperti c’è l’ introduzione di 150 milioni di forni da cucina a bassa emissione in India, che potrebbe prevenire circa 2 milioni di morti premature causate dall’esposizione a inquinanti domestici e ridurre l’emissione di gas serra. Inoltre la riduzione dell’uso delle auto private in città e la promozione di forme di mobilita’ alternative, come andare in bicicletta o camminare, oltre a far risparmiare CO2 farebbero diminuire il numero di malattie croniche. I costi delle misure sarebbero poi compensati dai risparmi per i sistemi sanitari. ”Molti considerano i cambiamenti climatici soprattutto come una minaccia all’ambiente – spiega Looi Lai Meng, Co-Chair dell’Iamp – e sono meno consapevoli dei problemi per la salute. Inoltre, gli abitanti dei paesi piu’ poveri, che sono meno responsabili delle emissioni di gas serra, sono i più vulnerabili e subiscono le maggiori minacce alla loro salute”.

Gli studi che hanno quantificato gli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici sono ormai molti: la rivista Lancet, ad esempio, ha calcolato che già nel 2000 l’innalzamento della temperatura aveva causato 150mila vittime, concentrate nei paesi in via di sviluppo, a causa dell’aumento di malaria, malnutrizione, diarrea e decessi provocati da inondazioni.

 

Ma oltre che nel sud del mondo, gli effetti si vedranno anche in occidente: ”Molti vettori di malattie sono insetti – spiega Andrew Bourroughs, esperto di virus ‘esotici’ del Royal Free Hospital di Londra, a margine del congresso della Societa’ Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit) – che con l’ aumentare delle temperature trovano sempre nuovi luoghi dove proliferare, portando con se’ gli agenti infettivi. Un mondo che si sta scaldando da’ molte piu’ chance a malattie come la malaria o il dengue di diffondersi”.

 

………….

 

I danni delle centrali nucleari ricadono sui figli….

 

Negli ultimi 40 anni, 20mila donne hanno perso i loro figli. Tutte vivevano a meno di 35 chilometri da una centrale atomica. Sono i dati che emergono da uno studio tedesco effettuato su trentuno impianti.

 

L’allarme è stato lanciato da uno studio tedesco. I numeri riguardano soprattutto bambine. Tante non ne sono nate attorno ai 35 chilometri delle 31 centrali europee analizzate

 

Gravidanza a rischio se la madre abita nelle vicinanze di una centrale nucleare. In numeri: ventimila aborti spontanei negli ultimi 40 anni. Il tutto attorno a 31 impianti di energia atomica, 27 tedeschi e 4 svizzeri. Senza contare un netto aumento di deformità e tumori infantili. Questo si legge in uno studio pubblicato dal Centro di ricerca tedesco per la salute ambientale di Monaco.

 

Effetti collaterali…

Negli scorsi giorni i ricercatori Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb hanno pubblicato un report tra nascite e prossimità alle centrali nucleari in Germania e Svizzera, in modo da capire se la sola vicinanza delle centrali ha effetto sulla salute dei cittadini, anche in mancanza di grandi incidenti.

 

Notizie raccolte a cura di Ciro Aurigemma – Responsabile ecologia dell’Associazione Vegetariana Italiana

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Viterbo: Quel “pozzetto” delle Terme dei Papi che rubò l’acqua calda del Bullicame… e Dante restò a secco!

Nel periodo che va dal 13 al 26 gennaio dell’anno 1993, subito dopo la chiusura dello Stabilimento Terme dei Lavoratori Inps, le Terme dei Papi provvedevano a riperforare in profondità il “pozzetto”, andando ad intercettare una vena primaria dell’alimentazione della “callara”. Per inciso l’operazione fu effettuata senza alcuna autorizzazione da parte della Regione Lazio e neanche del Comune di Viterbo.

Dopo questa riperforazione i pozzi Gigliola e Uliveto che si trovano all’interno del perimetro Inps, si sono asciugati completamente, mentre il “pozzetto” aumentava la sua portata spontanea da 4,5 lt/s a circa 22 lt/s. Il 23 agosto del 1993 una rilevazione del geologo Giuseppe Pagano afferma che il livello del cratere del Bullicame è 45,5 cm. sotto il livello campagna, comunemente detto anche livello di sfioro.

Insomma, si era verificato un vero disastro. Prima di questa operazione la sorgente del Bullicame erogava 11-15 litri/sec; i pozzi Gigliola e Uliveto 9-12 litri/sec ed il “pozzetto” 4,5 litri/sec. Dopo il 26 gennaio 1993 (data di ri-perforazione del “pozzetto) la sorgente del Bullicame perdeva 3-5 litri al secondo, i pozzi Gigliola e Uliveto si asciugavano completamente e il “pozzetto” guadagnava da 13,5 a 17,5 litri al secondo. Da quel momento anche le pozze naturali attorno alla “callara” del Bullicame non ricevono più acqua rimanendo all’asciutto e gli utilizzatori devono rinunciare ai bagni terapeutici. Ma oltre a questi inconvenienti verso i cittadini viterbesi, abituali frequentatori delle pozze, ci sono altri danni che non appaiono subito in evidenza ma sono di grande portata.

Infatti, con il prosciugamento dei pozzi Gigliola ed Uliveto le ex Terme Inps, sono state private del loro valore intrinseco. Infatti, se prima con la presenza di acqua nei pozzi Gigliola e Uliveto, avevano un alto valore di mercato, appetibile a più di un imprenditore, oggi senza l’acqua termale quello stabilimento non vale più niente, nel senso che nessuno vorrà investire in quella struttura sapendola senza acqua. Qui prodest dicevano gli antichi latini: a chi giova? Chi è che ne trae vantaggio?

Con la riperforazione del “pozzetto” le Terme dei Papi hanno avocato all’interno del loro stabilimento, quanto erogavano i due pozzi e cioè esattamente 9-12 litri al secondo.

Il Comune di Viterbo ha anche pensato di surrogare a questa mancanza convogliando fino allo stabilimento ex Inps, i 12 lt/s che fuoriescono dalla sorgente delle Zitelle.
Probabilmente non si è riflettuto abbastanza sulle difficoltà che questa nuova opera comporta. Per esempio, siccome in zona termale non si possono fare scavi ad una profondità superiore a 1,20 metri, non si può quindi mandare l’acqua per caduta, ma bisognerà dotare l’impianto di una pompa, che sarà sempre in funzione con un relativo canone elettrico. Poi c’è il costo dello scavo che dovrà essere fatto per circa 1700 metri lineari. E’ stato previsto quanto potrà costare?

Noi pensiamo che costerà tanto. Ad occhio e croce, per un lavoro fatto a regola d’arte, potrebbero essere necessari circa un milione di euro.

E qui si pone un’altra domanda: Chi pagherà lo scavo? Il Comune, oppure le Terme dei Papi che hanno creato il problema? La soluzione più semplice è una sola: obbligare la Terme dei Papi a chiudere il “pozzetto con una saracinesca per riportarlo alla gettata di 4,5 lt/s. Così facendo le Terme ex Inps riavrebbero il loro prezioso liquido dai pozzi Gigliola e Uliveto e la sorgente delle Zitelle potrà servire per dare un’altra concessione. Perché adesso tutto il comparto termale deve finalmente risorgere e quel liquido vale oro quanto pesa.

Giovanni Faperdue
Presidente Associazione Il Bullicame
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Per un Natale consapevole e senza eccessi – Motivazioni salutistiche ed ecologiche per la dieta vegetariana

Quando una trentina d’anni fa cominciai a lanciare in solitario il messaggio del Natale senza stragi di sangue, il mio appello faceva un po’ sorridere i benpensanti.. eppure pian piano l’idea vegetariana é entrata nelle maglie della società..
 
Ora in quasi tutte le città d’Italia si svolgono manifestazioni per il Natale vegetariano… Ne sono lieto, vorrei comunque riprendere l’argomento della dieta naturale per l’uomo, poiché ritengo che la presa di coscienza di quel che é un modo sano di alimentarsi non deve partire da motivazioni “etiche” (che sono ideologiche e comunque variabili) bensì dalla consapevolezza di ciò che é consono ed appropriato per la nostra alimentazione umana.
 
A questo scopo riporto una lettera ricevuta su questo tema e la mia risposta.
 
Caro Paolo, ho letto alcuni tuoi articoli sulla dieta naturale per l’uomo, con l’indicazione a diminuire l’uso di sostanze di origine animale….  
 
(vedi anche http://www.circolovegetarianocalcata.it/alimentazione-ed-ecologia/ )
 
e questo discorso  mi sembra molto sensato….. Devo dire che io praticamente, senza avere l’etichetta di vegetariana, quasi lo sono. Faccio, più per me che per te, un breve riepilogo della carne che sto mangiando in questo inverno.  Ormai la carne la mangio molto raramente… dipende anche dalla situazione in cui mi trovo e con chi mangio.
 
Ho visto il tuo annuncio per “salvare il tacchino” a Natale.. beh debbo dirti che l’anno scorso  mi hanno regalato un cappone per Natale, ne ho fatte quattro parti, una l’ho data ad Andrea, le altre tre le sto usando per il brodo, che si fa d’inverno e quindi per l’inverno scorso ho sulla “coscienza” un animale.…. ma questo inverno ancora niente.
 
Ma se mi invitano a mangiar fuori mangio quello che c’è, per esempio, nel cous cous di qualche giorno fa c’era anche della carne di agnello e devo dire che non l’ho rifiutata…. Aiet, la ragazza marocchina che mi aveva invitato, ha tenuto a precisare che era carne macellata secondo la loro tradizione e che si vedeva, perché, diceva lei, è molto più chiara di quella “nostra”, perché meglio dissanguata. Sicuramente saprai che gli animali macellati per i musulmani sono uccisi senza stordimento, a differenza dei nostri e la nostra legge prevede lo stordimento, obbligatorio, nel caso della macellazione islamica, si fa una deroga, “per motivi religiosi”.
 
(vedi anche: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=macellazione+rituale )
 
Penso che se tutti mangiassero la poca carne che mangio io andrebbe già bene, sia dal punto di vista nutrizionale, che da quello etico. Per quel che riguarda il discorso sulla “pietà” che dovremmo provare per gli animali come esseri viventi in grado di soffrire al momento della macellazione…….. beh, anche qui bisogna distinguere le situazioni. Nei macelli si cerca di fare in modo di risparmiare agli animali, prima e durante le operazioni di macellazione,  “inutili sofferenze”.
 
Lo stordimento preventivo, fatto con diversi metodi, è obbligatorio per legge, a parte le eccezioni per motivi religiosi (ebrei e musulmani). Tempo fa lessi un libro di una donna autistica (Temple Grandin), che si intitola “La macchina degli abbracci”, che spiega come lei, avendo questo “problema” con cui, grazie all’amore e alla cura dei suoi genitori  ha imparato a convivere, sia diventata una dei massimi esperti in America, dove sono molto sensibili a certe problematiche di benessere animale, nella progettazione dei percorsi da far fare agli animali nei macelli per arrivare al “campo di morte”, evitando per quanto possibile, la paura. Pare che questa donna, ripeto autistica, sia capace di “sentire” e di “vedere” come sentono e vedono gli animali e quindi di capire come vanno trattati.
 
Mi piace che mi stimoli a riflettere sulle cose, anche se non vorrei farmene una fissazione..
 
Margherita  
…….
 
Mia risposta. Cara Margherita.
 
Senza voler affrontare il discorso etico, che ci porterebbe troppo in là, inizio dicendoti che va bene che tu rifletta su tutto ciò che fai ed immetti nel tuo organismo sotto forma di cibo. La considerazione e attenzione che dimostri sono un’indicazione della tua propensione verso una dieta naturale e verso la presa di coscienza ecologista. Infatti la cosa importante è essere consapevoli e non ingozzarsi solo per motivi di ghiottoneria. D’altronde il desiderio da parte delle giovani donne per la carne, secondo me, ha anche una ragione fisiologica… Tempo fa già ti spiegai  che presso le società matristiche la carne era riservata alle donne in età feconda,  che perdono con le mestruazioni o l’allattamento parecchie sostanze. Quindi senz’altro un piccolo apporto di proteine animali è più indicato per te che sei femmina che per me, che sono maschio (salvo che io non svolgessi un’attività che richiede violenza). Ti invito a leggere un mio vecchio articolo, che  scrissi nel 1992:
 
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/02/21/%e2%80%9cc%e2%80%99e-%e2%80%9ccarne%e2%80%9d-e-carne%e2%80%a6%e2%80%9d-correlazione-fra-violenza-sessuale-ed-alimentazione-carnivora-paragonata-con-potenza-sessuale-ed-alimentazione-vegetar/
 
Cari saluti ed auguri, Paolo D’Arpini
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Persuasione occulta, messaggi subliminali, pressioni ideologiche, intimidazione… ogni cosa é buona in democrazia per convincere i semplici…

Come ti pilotano quelli che “ignorano”!
 
Qualche giorno addietro apparve in questa lista di distribuzione un interessante scritto in cui si faceva riferimento a tecniche psicologiche, usate soprattutto attraverso i media, per “invogliare” il pubblico dei deboli di spirito a pensare in maniera pilotata.
(vedi anche: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/11/psicologie-e-scienze-cognitive.html   - e pure: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=comunicazione+subliminale )
 
Agli increduli delle tecniche subliminali propongo un semplice esempio per rendersi conto di quanto pericoloso è l’uso della parola per suggestionare le menti.
 
“La parola –mamma- proferita con voce e tono normali da un bambino non allarma la genitrice, che con calma e serenità risponderà. Se invece il fonema –mamma- è gridato con tono stridulo, creerà nell’ascoltatore un senso d’allarme o anche d’angoscia”. Quello riportato è un esempio grossolano, perché ben più sottilmente del grido agiscono “silenzi”, parole similari apparentemente equivalenti o sinonimi, attese di ripresa del discorso, atteggiamenti mimici complici delle parole… e ovviamente immagini… ma anche odori come avviene con gli incensi delle chiese che si spandono tra voci reiteratamente salmodianti lo stesso dire… Ma nonostante queste certezze, purtroppo, il reato di plagio, articolo 603 C. P. fu depennato dal legiferato l’8 Giugno 1981 per sentenza della Corte Costituzionale.
 
[Al fine di superare il problema giuridico nel 1983/84 proposi attraverso un’università italiana un lavoro dal titolo: “Meccanismi neurofisiologici sottesi alla dinamica d’induzione ipnotica con considerazioni medico legali", così fornendo al Legislatore, in avvicendamento dell’antico plagio, il concetto di succubanza letteralmente tratto dal latino succumbo. Il lavoro giunse anche alla segreteria universitaria di Haifa durante il congresso internazionale di psichiatria forense del 1984, ma da allora le sue sorti mi furono solo parzialmente note, mentre in Italia tutto tace].
 
Aldilà della vicenda personale, ora descriverò perché l’antefatto sopra riportato ha sviluppi con il lavoro cui ho fatto riferimento.
 
Come tanti, nella serata di lunedì (22 novembre u.s.), ma per me eccezionalmente e casualmente, ho visto Gad. Lerner che ha voluto nella sua trasmissione porre l’accento sul fatto che il suo “credo” e durante lo stesso programma ha sovente abusato di tecniche subliminali visive, e di parole.
 
Nell’ascoltare, essendo ben edotto in materia psichiatrica e medico legale, mentre le budella sempre più si contorcevano per il maligno modo di comportarsi del figuro, calcolavo l’occhialuto askenazita come il “vajasso” di turno che in qualità di conduttore presentava il suo letale programmato “reato” di plagio su un uditorio, in sala, scelto ad hoc.  E che lo stesso ceffo, per estensione, mal-celava con speranza il desiderio che le sue parole colpissero gli spiriti deboli che ascoltavano aldilà del video.
 
Gli invitati erano tutti personaggi, mi sia consentito affermarlo senza alcun’offesa, non appartenenti al mondo della cultura storica, per quanto mi consta, e per lo più mi parve si trattasse piuttosto di passionali che lasciavano “condurre le danze” al giudio senza drasticamente intervenire da una parte, la cosiddetta Destra, mentre quelli di Sinistra non s’interponevano con il conduttore, forse anch’essi giudii, perché non dovevano rompere lo schema che il presentatore s’era proposto.
 
L’unico personaggio fuori posto in quell’anonimo pubblico era il noto pregiudicato Dell’Utri che, presentatore di presunti diari del Duce, proprio per questo era stato invitato per contemporaneamente apparire al pubblico in qualità di:  
 
1)     Noto pregiudicato e mafioso partecipe d’una maggioranza di Governo corrotta, insana, incapace, corruttrice… rafforzando, in certuni, la già esistente idea che l’Italia è tutta ammorbata perché esprime simili maggioranze governative, mentre altre forze politiche, mai discretamente nominate, sarebbero sane e portatrici di nuovi ottimi valori alla Ben Gurion, alla Goldha Meyr, alla Tzipi Livni, alla Nethanyau o alla maniera dell’ancora più esplicito rabbino Shapira. Il messaggio in maniera subliminale inneggiava, dunque, ai giudii con la scusa dei diari presentati come titolo d’una trasmissione in cui il vero filo conduttore era di contrapporre il Fascismo al sionismo/giudaismo, ovviamente “trascurando” le idiozie stampa pronunciate dagli stessi sionisti anche governanti del paese rubato ai Palästinenser, E pure ignorando le feroci azioni commesse su un popolo inadeguato a difendersi, perché senza regolare esercito.
 
2)      Ma dal Lerner anche era in “serpentese” sibilato che l’Italia, paese dove sì vive bene, si mangia bene, si beve bene… era però valutata 47esima(?) di non ricordo più quale classifica estera. Messaggio subliminale sotteso: “L’Italia è tutta da rifare, lasciate fare a noi.”!
 
3)     Come pregiudicato mafioso al Dell’Utri era stato stigmatizzato il ruolo di trepido e compromesso difensore del Fascismo. Primo perché dichiaratamente di Destra. Secondo perché latore di veri/falsi diari di S. E. Mussolini. Ciò avveniva lasciando trapelare il concetto che il Fascismo avesse un qualsiasi avvenimento da spartire con le plutocrazie economiche, nascondendo che le aborriva come più nemiche dello stesso comunismo. Concetto che, per gli ignoranti o malfidati, le quasi settantennali menzogne storiche Alleate avevano dipinto in maniera opposta, ed anche come dottrina che avrebbe scatenato la moderna criminalità mafiosa che conduce all’avvento del Berlusconi. Mentre, al contrario, il Fascismo aveva combattuto la mafia di cui gli Alleati si servirono e pagarono, e che ci fanno ancora pagare per le avverse condizioni sociali odierne in gran parte addebitabili al notevole contributo che essa offrì per far avvenire lo sbarco in Sicilia.
 
4)     Ma Dell’Utri è stato usato anche come amico di Berlusconi sempre più artatamente fatto assomigliare a  Benito Mussolini mostrando sapienti fotomontaggi proposti nella crudezza del bianco e nero. [Anche i colori hanno un loro modo di parlare, e un proprio codice che è a tutti noto a livello inconscio. Sì accetta facilmente qualcosa non nota se rosa o indaco, si manipola con più attenzione se rossa o gialla, si squadra se nera e gialla…
 
Dunque, la trasmissione con accuratezza imbastita avrebbe dovuto cogliere una gran vittoria che affossando la filosofia Fascista doveva di conseguenza, perché svolta da un giudio supportato da compari o assenzienti, implicitamente esaltare il giudaismo/sionismo represso da un Italia cattiva e assassina.
 
E il nefasto Lerner è riuscito anche ad accusare apertamente i padri di noi non più giovanissimi per incapacità riflessiva politica, o almeno per ignavia.
 
Ma a questa gravissima dichiarazione, passata nel silenzio del pubblico della cosiddetta Destra mai all’altezza, il massimo del ridicolo il Lerner lo raggiunse quando mostrò brevi scene di quel Lele Mora amico/fornitore insieme con “Fede del TG4”, del sistema mignottocratico apertamente instaurato dal deleterio Berlusconi, così afferma certa stampa. E il “Mora” vestito di seta, od organza, glabro in viso, mollemente adagiato, mostrava con trionfo il suo telefonino in cui si vedeva l’ologramma della svastica e si ascoltavano alcune note d’una canzone in voga al tempo del Fascismo.
 
Breve, smozzicato ed interrotto intervento d’un rappresentante che si dichiarava di Destra (poi accenneremo come il Fascismo fu fatto apparire di Destra) che concettualmente e con assai scarsa lungimiranza, cadendo nella trappola, affermava: “… Lele Mora, se vissuto nel ventennio sarebbe stato fucilato”. Il presentatore assaporò il succoso boccone offerto dal ragazzo, e subito controbatté che la fucilazione non poteva non avvenire in epoca fascista perché le libertà di parola, di pensiero, d’azione erano proibite… e che poi, in ultima analisi… ma chi se ne importa del Lele Mora, lui però dichiarava d’essere Fascista”, Per estensione, l’interruzione di voce durante l’espressione del concetto “chi se ne importa che…” ancora più poté suggestionare, in maniera subliminale, i deboli di spirito e di cultura in modo da rafforzarli nel credere che durante il Fascismo gli italiani fossero tutti degli immorali come lo squallido personaggio mostrato.
 
Ma quale il motivo di simile squalificata e squalificante trasmissione? Questo era messaggio subliminale che non doveva passare, ma che è emerso.
 
Le forze politiche di Sinistra, ormai per loro insipienza sinistrate, attraverso l’altrettanto sinistra La7, di cui è proprietaria o maggiore azionista la funesta Telecom, volevano catturare “più piccioni con una fava”.
 
1)     Colpire il riottoso Berlusconi perché amico di Putin, di Gheddafi… e che fa affari con il mondo non occidentale.
 
2)     Tentare di lacerare sempre più il già logoro capitalismo italico utilizzando apparentemente le becere idee comuniste presenti nel paese di pulcinella, d’arlecchino, delle baruffe chiozzotte, della mafia, ma anche del grande italico genio che ancora sommamente fa paura all’estero barbaro e ultra armato!
 
3)     Mostrare d’essere contro ogni idea espressa dall’attuale classe dirigente. Ricordate il discorso del giudio saviano sulla mafia, condivisibile nelle apparenze, ma deleterio verso l’italianità e le Istituzioni.
 
4)     Investirsi d’autorità e censura.
 
5)     Più o meno velatamente spingere il concetto delle ragioni giudaiche in contrapposizione alla cultura loro contrapposta.
 
Tante altre cose possono essere aggiunte al mio apparente lungo scrivere, perciò mi fermo qui sperando d’aver dato idea di come agisce la tecnica subliminale con l’uso della parola … e immaginate cosa riesce a creare un bersagliamento visivo con rappresentazioni selezionate secondo “necessità”. Solo un esempio sulle immagini.
 
La generazione dei trenta/quarantenni mostra una trascuranza dirompente verso la vita che è spesso considerata illusoria. I valori tradizionali latini sono da loro frantumati. La realtà è “virtuale”. Anche le pugnette, perdonatemi il pannelliano dire, sono svolte al telefono, figuriamoci le conoscenze. Ogni cosa è condotta in maniera relativa. S’inneggia al grande fratello, pardon, flagello, e non si capisce che i parlamentari hanno svenduto e distrutto l’Italia. I reati sono in aumento e compiuti con sempre minore coscienza di commetterli, mentre i gay,  che ci sono sempre stati ma con discrezione, e che praticavano i loro piaceri in nascoste latebre, ora invece manifestano in piazza seminudi (non mi scandalizzo) rivendicando il loro piacere come diritto. Ma allora gli eterosessuali perché non possono  “trombare”
ovunque gli faccia comodo, oltretutto loro procreano (od almeno ci provano), gli altri NO!  Ma più socialmente preoccupanti sono i giovanissimi che ormai si vestono come i cartoni animati con cui sono stati bombardati dalla nascita. Celebrano valori che solo sono giochi. Si fotografano mentre compiono reati. Si soffocano l’un l’altro per provare ebbrezza da O2 al risveglio, se non decedono. E, augelli senza zucchero (cazzi amari)… la criminogenesi giovanile è in importante preoccupante aumento per numero di reati, e per gravità degli stessi.
 
E tutto perché una classe di bottegai dell’etere, della disinformazione, del mundialismo… ha invaso la nostra società con filmati transculturali a basso prezzo in cui ha inserito immagini subliminali sataniche, o modelli comportamentali inadatti al mantenimento societario, con il placet dei politicanti di tutto il mondo.
 
A mio modo di apprezzare le conclusioni della trasmissione, il Lerner non ha però colto le sperate vittorie, specie per certi suoi atteggiamenti che glie le hanno precluse.
 
1)     Le accuse verso i nostri Padri.
 
2)     L’improvviso sbottare e affermare con sicumera, in proposito delle leggi razziali: “Io conosco per certo la verità”! Parole leggibili in due modi. Primo “Immediatezza del significato della frase”. Secondo, messaggio subliminale che suggestiona i soliti poveri di spirito con “i giudei sono stati crocefissi, conoscono la verità”.
 
3)     Non ha proposto dialogo tra le parti convenute, limitandolo a smozzicati interventi.
 
Ma ciò che più mi ha colpito, come già ho citato, è stato il “giovane” di “CasaPound” che ha abboccato all’amo delle parole del furbastro presentatore che gli ha fatto affermare che il Fascismo è dottrina di Destra, così nascostamente perorando la democrazia americana e la sua autorità  ad intervenire in ogni dove in qualità d’esperienti salvatori.
 
In realtà il Fascismo è un Socialismo sui generis, e questo ben lo sanno i  detrattori specie da quando combatterono la guerra del dollaro e del colonialismo contro l’Idea dello Stato Sociale, foraggiati da vasti capitali….
 
In quel tempo, avendo gli Alleati anche i comunisti sovietici come confederati, vinta la guerra, essendo i comunisti considerati di Sinistra, non potevano far sì che l’idea d’un Socialismo Fascista e del suo Stato Sociale sopravvivesse alla scomparsa del PNF.
 
Ecco che la loro macchina propagandistica, specie cinematografica, cominciò a spacciare al grande pubblico l’idea che il Fascismo fosse massimalista di Destra, come se esso fosse un fenomeno capitalistico. Contemporaneamente i vincitori americani si auto definirono democratici…
 
Ma la menzogna continuò anche quando fu fatto presentare alle elezioni parlamentari  l’antico MSI che nell’emiciclo parlamentare fu fatto sedere a Destra. In pratica il MSI, in qualche modo retaggio del Fascismo fu fatto credere sua indiscussa continuità con la complicità degli italiani al governo, pur ben conoscendo che la Costituzione ancora vieta la ricostituzione del Fascismo, ciò contro l’articolo 21 della stessa carta costituzionale.
 
Dunque, quale migliore occasione per tirare pietre a Berlusconi di quella offerta dalla presentazione dei presunti diari di Mussolini propagandati dal mafioso Dell’Utri amico del premier ormai tanto inviso alle  Sinistre che, per galleggiare, hanno solo l’odio verso questo golem del capitalismo. Questo golem in ogni caso colpevole di più malefatte… dalle menzogne politiche alla frequentazione di minorenni, dalle leggi ad personam al disinteresse per L’Aquila e verso i terremotati, dagli interessi personali con conflitto d’interesse all’acquisto di deputati…
 
E, fortuna nella fortuna, sono riusciti a colpire Berlusconi tramite Dell’Utri, suo compare/amico che sì manifesta uomo di destra, dunque per credo popolare Fascista, e mafioso condannato.
 
… La cosa però più ributtante, ma politicamente valida per cavalcare la tigre dell’anti berlusconismo, è stata quella d’avere fatto in modo d’affidare al mafioso Dell’Utri, l’afferma la magistratura con condanna, la difesa diretta ed indiretta del Duce del Fascismo, perché semplicemente il Lerner aveva fatto in modo che Mussolini, e i Militanti dell’Idea fossero accomunati con l’idea di mafia e mafiosità.
 
Tutto questo è successo per avere scientemente ed artatamente invitato lo squallido Dell’Utri a difendere come veri i “suoi” diari di Mussolini, e questi, chissà perché, abboccò all’amo…..
 
Così è stato accostato Berlusconi a Benito Mussolini, sia attraverso fotomontaggi, sia attraverso sottili sproloqui con parole ricercate, sia, come già asserito, facendo assumerne la difesa dallo squalificato parlamentare amico di Berlusconi, così anche facendo passare l’idea che la mafia è Fascismo, ed il Fascismo era la mafia di ieri.…
 
Kiriosomega
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