Archivio di giugno 2009

“Arcore Alcatraz Calcata… Mastro Lindo e Chebaffi” – Velina D’Arpina Sconclusionata, dell’11 giugno 2009 (Corpus Domini)

ARCORE   Arcore  arcore

“Ar core, Ramon… ar core…” ve lo ricordate il famoso film Western Spaghetti con Clint Eastwood che protetto da una lastra di metallo sfida, armato di pistola, l’opponente maligno, venditore di liquore ed armi agli indiani, armato di fucile a tiro lungo, il quale sentenzia: “Quando un uomo con il fucile incontra un uomo con la pistola, l’uomo con la pistola è un uomo morto..” ?

Ma io che son armato con una pistoletta ad acqua, data in omaggio nel sacchetto di patatine pai, cosa posso fare contro il cavaliere nero superman?

I miei schizzetti liquidi (su Liquida?) sono queste parole che corrono in internet (pubblicate nel nostro sitarello).. ma cosa possono contro le armi nucleari del cavaliere nero? Contro le sue televisioni, i suoi giornali, la sua potenza economica, la sua rappresentanza politica e le sue cariche istituzionali, in aggiunta ai poteri condizionanti, oscuranti ed oscuri, di tutti i suoi compari ed alleati (quegli stessi che fanno commerci sporchi con i pellerossa)….?

Eppure, eppure se uno dice solo ciò che pensa, ed è la verità, egli è ben protetto dal destino, la verità è come un’armatura, una difesa invisibile che ripara il cuore…..

“Ar core… Ramon…. ar core!”

E il cavaliere nero, scuro in volto, mira al cuore, spara e spara, ed ogni proiettile rimbalza mentre il suo sguardo si fa più torvo e sbiadito… “Com’è che questo non rimane ferito?” –si chiede- “com’è che con tutti i miei dollari e la mia forza non sono riuscito a comprarmelo, a ricattarlo, a piegarlo, ad umiliarlo, a…”.

Il fatto è che la verità non si può comprare… non si può nascondere… e qui vi rimando alla poesia che ho già pubblicato sul “Quarto cavaliere ….”:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/08/13/dedicato-a-lui-il-iv%c2%b0-cavaliere/

Questa velina sconclusionata, dedicata a chi è veritiero come me, ha comunque uno senso….. e se la state leggendo “avrete già compreso ciò che vuole significare….”!

Paolo D’Arpini

…………….

Ed ora ecco a voi la favola bella di Mastro Lindo e Chebaffi…

In caldo giorno di quasi metà giugno, tra il furtivo popolino della ormai nota associazione “Azzurri per la libertà”, correva voce che il grande “capo”: onorevole, gentiluomo, compiacente damigello, elevato ad alto giudice di coscienze impure, avesse finalmente organizzato l’incontro del secolo, con un altro illustre rappresentante di una qualche famosa ditta di “pulizie”, il cui nome però era tenuto segreto per evitare “pubblicità illegale”! Come dicevo, finalmente, una volontà di fare “pulizia”, di liberare aree intere da spazzatura inutile, da residui umani e inumani ormai di poco conto, insomma, un bel modo per celebrare ricorrenze importanti su quella strana terra di frontiera che reca seco un bel nome di donna, al quale, ben pochi, però hanno offerto i loro cavallereschi servigi!

Armato di scope e ramazze ecco giungere dalla bella Cirene (altro nome di donna.. sarà un caso!??) il maestro pulitore, baci e abbracci sono così penetranti tra i due “capi” che si percepisce lo scorrere del sudore tra le linee ben tratturate delle entrambi carnagioni, in un amplesso di frasi danzate al ritmo di un tamburo giapponese scordato e rattoppato: un successo!!

Il furtivo popolino, radunato in occasione dell’incontro, comincia a valutare (con occhio critico) le ben note scope libiche, ricavate da peli di maiale in calore e vendute a peso d’oro solo in quel, sempre bel Paese, con il suo altrettanto bel nome di donna (ce lo ricordiamo??).

“Faremo pulizia!”. Questo il messaggio urlato dai due angeli candeggianti! Saremo l’acqua che lava via le brutture di questa terra, su cui oggi viene intanto montata una tenda, una bella tenda..pulita anch’essa e chiara, come la luce del giorno che stiamo vivendo! Una bella luce, peccato che la tenda….. non sia proprio “in sintonia” con il contesto circostante e peccato che nessuno possa urlare questo evidente disagio, perchè il famoso venditore di scope, non è proprio un sant’uomo e, oltre alle scope, corre voce, che faccia il rappresentante di “fuochi pirotecnici”, ma anche in questo caso, è meglio evitare approfondimenti: si rischia qualche “scottatura” e qualche “bernoccolo” sulle gengive!

Questi cirenei hanno il sangue caldo e sono sempre disponibili al “confronto” e al dialogo (nella loro lingua). Lui, il grande e abile pulitore, è il vero leader, è un po’ una specie di santino che viene venerato ovunque… un po’ come l’altro grande Mastro Lindo italiano: paese che vai, “diversivo” -ops.. volevo dire detersivo- che trovi!

Chissà se la tenda è stata già popolata dall’azzurra libertà italica? Aspettiamo e sapremo.. intanto…. buona pulizia a tutti!!!!

“Delirio Mistico”   di  Antonella Pedicelli

(….e continua sempre a raccontar di questo tempo in cui la bellezza si veste musica e colori negli occhi dei bambini e di quegli adulti il cui cuore è puro e amabile…).

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Buone notizie sull’acqua, dall’Aduc di Primo Mastrantoni

Ante Scriptum.

Primo Mastrantoni è un caro amico che molto aiutò Calcata quando era assessore all’ambiente della Regione Lazio. Fu lui a presentare la prima legge per il consolidamento e recupero del centro storico. Lasciata la politica amministrativa ha continuato la sua battaglia sociale come rappresentante dell’ADUC, un’associazione che difende i diritti dei consumatori. La notizia che leggete dabbasso è rilevata dal suo sito.

(P.D’A.)

……………

Una scienziata di Sidney ha inventato un depuratore universale portatile per l’acqua, converte acqua non salata ed inquinata in acqua potabile. Avrà applicazioni di straodrinaria importanza per l’umanità.

Un depuratore d’acqua portatile sara’ presto disponibile alle Ong che operano nel terzo mondo e promette di salvare milioni di vite. Il congegno elettronico a batteria detto Drinkwell, sviluppato dalla fisica di Sydney Vivian Robinson, usa piastrine elettrolitiche per rimuovere fango, argilla, metalli pesanti, cianuro, piombo e mercurio, e per uccidere i batteri e coli. Converte quindi acqua non salata, ma inquinata, in acqua potabile ad una frazione del costo dell’acqua in bottiglia.

L’organizzazione australiana di aiuti World Vision sara’ la prima ad usare il congegno fra pochi mesi, quando saranno completati i test. Secondo il suo direttore Tim Costello, che ha parlato al lancio del depuratore oggi a Sydney, potrà prevenire future guerre. Circa 1,2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile e migliaia muoiono ogni giorno da malattie legate alla contaminazione, ha ricordato.

“La geopolitica del futuro sarà probabilmente strutturata attorno alle guerre per l’acqua e questo è un ottimo strumento per prevenirle. -Ha detto Costello- Sarà molto utile anche nei disastri naturali, come alluvioni o incendi che contaminano le riserve d’acqua. A paragone con gli enormi purificatori che dobbiamo trasportare, è estremamente pratico”.

Fonte: Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori http://www.aduc.it  

Dall’Archivio: http://www.accademiadelmonferrato.com  

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Scienza e conoscenza e la scomparsa di Ettore Majorana secondo Umberto Bartocci… in una recensione di Roberto Sestito

“La conoscenza deve servire a rendere libero l´uomo dai bisogni, dai vizi e farlo amico di se stesso e del suo prossimo”.

Umberto Bartocci, ex preside della Facoltà di Matematica all´Università di Perugia ed autore del libro “La scomparsa di Ettore Majorana: un affare di Stato?” ha anche il merito di aver promosso la revisione dell´opera matematica di Arturo Reghini “Dei Numeri Pitagorici” e di averne affidato la cura e la pubblicazione a due giovani ricercatori di sua fiducia.

La vicenda umana e professionale di Majorana ha attirato la mia attenzione per i numerosi risvolti scientifici e spirituali che essa presenta. Ma solo Bartocci, in possesso di non comuni doti scientifiche e letterarie, poteva affrontare un argomento così spinoso e ancora oggi denso di incognite e di mistero. Si da il caso che tra il fisico Majorana ed Arturo Reghini, un filosofo dotato di mente matematica e fortemente versato nella spiritualità pitagorica, ci siano dei lati in comune che mi hanno indotto ad approfondire la lettura del libro di Bartocci ed a tracciare alcuni parallelismi.

Com´è noto Ettore Majorana, considerato un genio della fisica e della matematica, pari se non addirittura superiore ad Enrico Fermi e ad Albert Einstein, scomparve a Palermo alla fine di marzo del 1938. Di lui si persero le tracce subito dopo essere sbarcato nella città siciliana e le ricerche non approdarono a nulla. Bartocci ha passato in rassegna, con puntigliosa pazienza, documenti e testimonianze, libri e diari ed è riuscito quindi a ricostruire nei minimi dettagli la personalità del grande scienziato e soprattutto ad esporre con la neutralità e la precisione del matematico le diverse ipotesi che fin da allora si erano fatte sulla scomparsa del grande scienziato.

Il lettore così è in grado di farsi un´idea alquanto precisa dell´ambiente e del personaggio che ha di fronte e se non è condizionato da pregiudizi politici ed ideologici giunge presto da solo a farsi un´idea di quel che può essere successo ad Ettore Majorana.

L´intento di Bartocci col suo libro è uno solo: la ricerca della verità e poichè la verità molte volte entra in rotta di collisione e si scontra terribilmente con l´egoismo e la menzogna degli uomini e dei governi essa rischia di essere sacrificata sull´altare degli interessi umani e delle lobby che li governano e li dirigono. Nel nostro caso ci troviamo di fronte a uno scienziato che secondo l´opinione più diffusa degli esperti era in anticipo su tutti gli altri in conoscenze che riguardano l´energia atomica e il suo impiego. Il che vuol dire essere a conoscenza di segreti per il possesso dei quali qualunque governo del mondo sarebbe stato disposto a pagare qualunque cifra o a scatenare anche una guerra.

Quel che però ha particolarmente attirato la mia attenzione sono tre punti:

1. la “sensibilità” di Majorana che si evince dal Diario citato da Bartocci a pag 134 del suo libro e che avvicina lo scienziato siciliano al pitagorico fiorentino;

2. le intuizioni sullo spazio e sul tempo che mi ricordano gli studi di Reghini sullo stesso argomento del 1926;

3. le “simpatie” politiche di Majorana che mi autorizzano a sospettare l´esistenza di un complotto per eliminarlo e di cui Majorana non fu l´unica vittima.

Incomincio col punto 3) in quanto la teoria del complottismo è tornata prepotentemente in auge ai tempi nostri, da quando gli storici hanno cominciato ad accorgersi che molti avvenimenti del secolo scorso non era possibile spiegarli alla luce della comune e semplice analisi logica e storica dei fatti.

Ognuno, dal suo posto di osservazione, ha cominciato a parlare delle manovre occulte della massoneria, dei gesuiti, dei servizi segreti, del sionismo che hanno in qualche modo influenzato o condizionato i grandi avvenimenti politici del secolo XX. La cosa è perfettamente plausibile in quanto era in ballo il possesso o il controllo delle fonti energetiche del pianeta senza le quali non è possibile dominare i popoli e soprattutto mantenere efficiente la grande macchina industriale e finanziaria del mondo. Questo controllo o questo possesso non sempre può essere affidato alle armi o alla diplomazia, il più delle volte viene deciso dietro le quinte da istituzioni o personaggi occulti.

Vittima di qualche trama oscura potrebbe essere stato lo stesso Ettore Majorana. E qualcosa di simile è certamente accaduta ad Arturo Reghini ed al movimento da lui organizzato negli anni venti e di cui io ho raccontato le vicende nella biografia del matematico pitagorico (”Il figlio del Sole”, Ignis, 2006). Movimento che si batteva per l´emancipazione politica e spirituale dell´Italia e che in questa lotta finì per imbattersi nell´ostilità dei suoi tradizionali nemici, di una larga parte della massoneria e del clericalismo e di tutti coloro che hanno sempre impedito una politica di potenza italiana, in Italia, in Europa e nel mondo.

Infatti, senza i paraocchi del fanatismo ideologico, la scomparsa di uomini come Matteotti, Majorana, Mattei, Moro e infine dello stesso Mussolini ucciso in circostanze ancora oggi non chiare, lascia pensare a un´abile regia che nell´occulto trama per impedire l´ascesa politica ed economica dell´Italia.

Passo quindi al punto 2) Nell´articolo “Trascendenza di spazio e di tempo” del 1926 e riprodotto nel libro di Arturo Reghini “Cagliostro” (Ignis, 2007) Reghini scriveva: “Riassumendo, spazio e tempo hanno il carattere di un continuum, il tempo presenta la irreversibilità, differendo in questo dalle tre direzioni dello spazio, la nozione umana del tempo è unidimensionale, quella dello spazio tridimensionale; il tempo è principalmente connesso con l’udito, lo spazio con la vista. L’eterogeneità tra spazio e tempo appare dunque abbastanza netta per mostrare che l’abbinamento dei due problemi dello spazio trascendente e del tempo trascendente, ed in particolare il collegare in una mutua dipendenza e soluzione i due problemi della quarta dimensione e dell’eterno presente, è ingiustificato ed arbitrario. La questione dell’esistenza di un ipertempo a due dimensioni è indipendente dalla questione di un iperspazio a quattro dimensioni; ed una soluzione positiva o negativa del problema della «quarta dimensione» non trascina con sé in una sorte identica la questione dell’eterno presente, e viceversa.”.

Ho citato questo brano del saggio di Reghini perchè la visione “trascendentale” reghiniana dello spazio e del tempo sembra coincidere con quella di Ettore Majorana il quale pare che non concordasse con l´interpretazione “pratica” o “materialista” della teoria della relatività di Einstein seguita da Fermi e da altri fisici romani..

Scrive Bartocci a pag. 96 del suo libro: “Le parole sono attribuite allo stesso Ettore Majorana, e debbono risalire a un periodo da collocarsi intorno alla fine del 1930, inizio del 1931, visto che si citano altrove nel testo, e come prossimi, eventi che avranno luogo nel 1931. Esse dimostrano non solo che delle potenzialità dell’equazione fondamentale dell’energia si avevano delle “idee molto concrete” da parte di Fermi e dei suoi discepoli, ma anche che l’atteggiamento del leader nei confronti degli aspetti teorici contro-intuitivi della teoria della relatività di Einstein (inerenti il nuovo modo di concepire lo spazio e il tempo che veniva da questi proposto) era molto pratico, come del resto si conviene a un buon fisico, che preferisce tangibili realtà ad astratte elucubrazioni – e ciò nonostante Fermi fosse, lo ricordiamo, professore proprio di Fisica Teorica. Sì, la teoria di Einstein poteva avere dei fondamenti poco soddisfacenti, forse addirittura errati, ma era inutile stare a discutere su di essi; quelle che contavano erano solo le conclusioni fisiche che se ne potevano trarre, come quella dell’equivalenza massa-energia. Da dove e come una tale ‘perla’ fosse stata dedotta, contava in fondo ben poco; molto più importante era scoprire come potersi impadronire di questa immensa ricchezza”.

Una concezione come quella di Majorana non poteva che nascere da una particolare visione del mondo e della vita.

E qui affronto il punto 3) della mia esposizione.

Io riconosco nelle idee filosofiche di Ettore Majorana che Bartocci cita nel capitolo intitolato “Majorana segreto” una visione italica e pitagorica. La “simpatia” che Majorana aveva manifestato nei riguardi della cultura e dell´organizzazione dello stato germanico era pari a quella degli esponenti della Scuola Italica e poteva mettere in allarme solo coloro i quali avevano già in mente il grande divorzio per non dire il grande tradimento dell´Italia. Nessun vero italiano con o senza tessera fascista avrebbe accettato un imperialismo venuto dal di fuori, specialmente se di etnia austro-tedesca contro il quale i patrioti italiani si erano battuti nella prima guerra mondiale o, peggio ancora, di etnia anglo-sassone-americana che aveva già mostrato la sua vera faccia in occasione della conferenza di Parigi.

Majorana meditò la “fuga” da un certo ambiente e da un certo genere di studi e mentre Reghini aveva concretizzato la sua “fuga” alla fine del 1929 esiliandosi in patria, per Majorana le cose andarono diversamente.

“Si tratta allora di cercare di comprendere – scrive Bartocci a pag. 134 – eventuali ulteriori possibili ragioni di una sorta di conflitto intellettuale e psicologico irrimediabile, di una incompatibilità morale e culturale tra modi antitetici di intendere il mondo, e il senso di condurvi l’esperienza della vita”.

“Majorana cerca di approfondire sul serio gli spesso impenetrabili misteri della natura, svolgendo attorno ad essi un’indagine che non trascura nessun particolare, neppure quelli che i fisici respingono di solito un po’ sdegnosamente con l’appellativo di “filosofici”.”. (pag 135)

“É lo sfuggente frutto della conoscenza quello a cui aspira, e tutte le altre mete raggiungibili nel corso della vita non possono che esserne un pallido surrogato.”.

Con queste parole, a mio modo di vedere, Bartocci è penetrato nel cuore del problema: la conoscenza. Alla conoscenza avevano aspirato tutte le grandi menti dell´antichità e del Rinascimento, alla conoscenza Reghini aveva sacrificato la sua vita di matematico e di filosofo.

E quando Majorana si accorge che in quel circolo di scienziati che lui frequentava non si perseguiva la “conoscenza”, ma il successo e il potere materiali, la “fuga” fu inevitabile, la separazione dal mondo conseguenziale.

Con questo non voglio assolutamente avallare l´ipotesi del suicidio. Nemmeno Bartocci la fa. Majorana non era solo uno scienziato, era anche un filosofo, un sapiente, un uomo leonardesco. E uomini così fanno paura specialmente a coloro i quali dalla scienza si ripromettono di ricavare guadagni e successi.

Per concluere: non so se si scoprirà mai cosa avvenne al povero Majorana. Io credo che la verità è nei fatti e nello svolgimento dei fatti, nonchè nella stessa vita di questo genio. Dall´uso che è stato fatto della scienza dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi si possono trarre le logiche e naturali conclusioni. Un uso che certamente Majorana avrebbe disapprovato in quanto egli sapeva che la vera scienza non può finire nelle mani sbagliate e non può distruggere l´uomo e la natura come sta accadendo oggi.

Roberto Sestito

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Congresso Nazionale Teosofico di Castrocaro 2009 – Relazione di Paola Botta Beltramo

Caro sig. Paolo. Grazie per le Sue informazioni e per il suo lavoro.  Le invio copia della relazione che ho presentato al Congresso svoltosi a Castrocaro nei giorni 28-31 maggio 2009. C’è stata anche una tavola rotonda alla quale hanno partecipato giornalisti e docenti universitari. Tutte le relazioni saranno raggruppate in un fascicolo che verrà inviato ai vari gruppi fra un mese o due. Se vi interessa potrete richiedermelo. Nel corso del Congresso Il Segretario Nazionale Antonio Girardi ha più volte sottolineato l’importanza del prossimo che si terrà a Roma dal 10 al 15 luglio 2010 poichè è la prima volta che si svolge in Italia un Congresso Mondiale. Ci saranno delegazioni da tutto il mondo ed auspica che gli italiani siano numerosi. C’è bisogno di persone che sappiano parlare inglese, o anche francese, per accogliere i numerosi stranieri ed anche per le traduzioni delle loro relazioni. Grazie per l’attenzione. Un abbraccio. Paola

“La Teosofia e il suo metodo di fronte alla scienza contemporanea ed alle nuove scoperte”

Il libro più importante di H.P. Blavatsky, la Dottrina Segreta, evidenzia che i Fondatori della Società Teosofica auspicarono che la ginnastica mentale derivante dallo studio comparativo di Scienza, Religione e Filosofia potesse aiutare l’ intuizione, la via del cuore e l’acquisizione della consapevolezza della Fratellanza Universale scevra da dogmi intellettuali.

Il Teosofo antropologo Bernardino del Boca ha divulgato la Teosofia, con lo stesso metodo, fin dai suoi anni giovanili ed, in particolare, durante gli ultimi venticinque anni del secolo scorso dichiarando, in più occasioni, che coloro che vivono la spiritualità sul piano mentale devono sviluppare la consapevolezza della telepatia per poter arrivare all’intuizione. Le sue disquisizioni in merito a percezione, empatia, unipatia, telepatia, sincronicità, intuizione, psicotematica, continuo infinito presente, ai dogmi religiosi e scientifici, alla pericolosità insita nelle manipolazioni genetiche vegetali, animali ed umane, alle scienze cognitive ( che includono anche quelle finanziarie fino all’arte), sono attualmente confermate, almeno in parte, dalle ricerche più avanzate..

L’associazione tra industria e tecnoscienze sta creando una situazione di crisi che investe le decisioni relative agli usi culturali, etici e sociali della conoscenza scientifica.

In questo particolare momento di crisi finanziaria/economica internazionale alcuni politici presumono che solo quando saranno introdotte a livello mondiale le biotecnologie cesseranno gli effetti della stessa . Diventa pertanto estremamente urgente poter verificare l’enorme mole di informazioni e controinformazioni quotidiane per l’importanza che rivestono le scelte di ognuno nei confronti dell’evoluzione della Vita.

I Fondatori della Società Teosofica ritennero importante attuare la divulgazione di uno studio che aiutasse la visione di Unità della Vita per evitare che una preoccupante visione materialistica della stessa potesse favorire un’idea di evoluzione umana basata sulla legge del più forte, equivocando sul concetto di Natura. Scrissero: ” Natura non nel significato di natus –nato- ma come somma totale d’ogni cosa visibile ed invisibile, della forma e della mente, il complesso delle cause e degli effetti noti ed ignoti; in breve, l’universo infinito, non creato ed illimitato poiché non ha principio (1).

Un concetto di Natura ben diverso da quello che porta alle manipolazioni genetiche attuali che prescindono dalla capacità creativa della Natura stessa.

Gli Ispiratori della Società Teosofica dichiararono:

“La scienza futura sarà la nostra migliore alleata, ma ora la stessa scienza si tramuta in un’arma per colpirci. Tuttavia dovete tenere presente che noi riconosciamo solo un elemento in Natura (spirituale e fisico) oltre al quale non può esistere altra Natura poiché esso è la Natura stessa e che, come l’Akasha pervade il nostro sistema solare poiché ogni atomo ne fa parte, esso pervade lo spazio ed è lo spazio stesso…. di conseguenza lo spirito e la materia sono la stessa cosa…. Le nostre teorie sulla “materia cosmica” sono diametralmente opposte a quelle della scienza occidentale…..….. La Natura non può essere chiamata Male. Il vero male proviene dall’intelligenza umana e la sua origine è provocata solo dall’uomo razionale che si allontana dalla Natura. Perciò l’umanità è la vera ed unica fonte del male…………. Non è la Natura che crea le malattie ma l’uomo….” (1)

Malattie, epidemie, pandemie, terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche, sconvolgimenti atmosferici, tempeste solari magnetiche ( gli scienziati ne prevedono una per il 2012) ecc.: è sempre l’umanità responsabile?

Da “Iside Svelata” di H.P.Blavatsky : ” Dove mai si possono trovare le chiavi ad ogni verità della Natura se non nel mistero inesplorato della psicologia?” (2)

Le quattrocento scuole mondiali di diversa ricerca psicologica, quelle di ricerca olistica, yoga, scienza dello spirito ecc. hanno risolto, almeno in parte, tali misteri o risentono ancor oggi anch’esse della divisione tra ricerche spirituali e materiali?

Filosofi, cosmologi, alchimisti, spiritualisti occidentali e orientali di ogni tempo e gli attuali fisici quantistici hanno osservato e studiato l’interconnessione esistente fra la nostra psiche-mente e la materia che forma tutte le cose dell’Universo con il quale siamo sincronici.

Affermava C.G.Jung: “non si può sostenere con certezza che la psiche sia prigioniera del cervello; la psicologia dovrà studiare i fenomeni telepatici che si sa è più facile ignorare che spiegare”

Jung collaborò con il fisico Pauli per rendere possibile lo studio della sincronicità da parte della Fisica e dimostrare la realtà psico-fisica della materia.

Biologi, fisici ed astronomi hanno rilevato che il numero delle cellule del nostro cervello è uguale a quello delle galassie dell’Universo e che la capacità di memoria non appartiene solo alla materia organica ma anche a quella inorganica.

Gli studi del biochimico Rupert Sheldrake sulla risonanza morfica dimostrano che esiste una trasmissione simile alla telepatia che permette a ciascuna specie biologica di accedere alla memoria collettiva ovvero ad un campo d’informazione che non risiede nel cervello ma in una zona comparabile all’inconscio collettivo o al campo quantico. La sua teoria sui campi morfogenetici è simile a quella del doppio eterico della letteratura teosofica.

Le ricerche della docente di fisiologia Valerie Hunt sul campo bioenergetico umano confermano anch’esse che la mente si estende all’infinito e che i pensieri affluiscono da più sottili livelli energetici dell’Universo.

Neuroscienziati che studiano il mistero della mente collettiva ovvero di come il pensiero individuale si sviluppa con il pensiero del gruppo, dichiarano che ora si può tramutare il detto “penso dunque sono” in “penso dunque siamo” e affermare che pertanto si viene a creare un ponte tra scienza e filosofia che rivela come i campi di indagine perdano ora i tradizionali confini.

Le scoperte del genetista Bruce Lipton, da lui definite biologia delle credenze, provano che la maggior parte delle alterazioni epigenetiche sono indotte dall’ambiente e non da fattori ereditari poichè il nucleo contenente i geni non programma la cellula. Pertanto una credenza, vera o falsa, conscia o inconscia, può mutare la realtà.

Le indagini sull’universo organico spiegano che attraverso la comunicazione a distanza delle particelle subatomiche, tutto è in relazione e che, per analogia,ogni azione di ogni elemento modifica l’intero sistema.

La geoingegneria studia la possibilità di manipolare il clima ma le conseguenze restano imprevedibili e più ricercatori sostengono che non si può pensare a modificare il clima se non si sa calcolare come varierebbe senza gli interventi umani.

Se ancora sono imprevedibili le manipolazioni climatiche lo sono forse ancor più quelle sui geni data la complessità dell’ecosistema e dell’uomo.

Particolare attenzione ebbe B. del Boca a tale riguardo. Sua la frase: “Lo scienziato che sperimenta con la genetica senza una profonda conoscenza delle verità spirituali è come un bambino che gioca con un ordigno esplosivo” (3)

Il biologo e genetista Giuseppe Sermonti esprime nei suoi numerosi libri e saggi tutte le sue riserve nei confronti dell’evoluzionismo darwinista. Dal suo saggio “L’anima scientifica”:

“L’anima scientifica è una discussione sul metodo, su una sorta di dialogo sui massimi sistemi, di cui uno è l’evoluzionismo e l’altro è la realtà.……Il mondo galleggia nell’eterno, è sospeso all’infinito e lo spostarci nelle sue dimensioni incantate è il più raffinato e prezioso risultato della conoscenza perché significa riceverla per simboli. Ma una scienza che riceve la natura per simboli, che la interpreta attraverso archetipi, ci offre un’immagine delle cose che richiama quella di un’antica ermeneutica, oppure quella di una sacra rappresentazione. Gli scienziati hanno esplorato il mondo per innumerevoli ragioni e ispirazioni, con amore o con odio, con rispetto od arroganza, al servizio della verità o della menzogna. Si può rimproverare a qualcuno di loro di aver accettato l’invito alla tavola del lupo…..Non voglio processare l’umanità o me stesso ma proporre una strada in cui trovo più senso, più saggezza che nelle piste della scienza ufficiale. E non sono certo io il primo a suggerirla. Io non faccio che ricercare un sentiero che piedi sapienti hanno percorso molto prima di me”

H.P: Blavatsky dedicò all’argomento dell’evoluzione darwinista numerose pagine dei suoi libri.

“La materia, privata dell’anima e dello spirito, ossia della divina essenza non può parlare al cuore umano………..Alla radice della natura, oggettiva e soggettiva, come in ogni altra cosa dell’universo, visibile ed invisibile, è, fu e sempre sarà un’unica essenza assoluta” (5)

“….nella Natura esiste un triplice schema evolutivo: Evoluzione Monadica, evoluzione intellettuale, evoluzione fisica……L’uomo fisico è un prodotto dell’evoluzione e questo fatto possiamo lasciare nelle mani dell’uomo di scienza esatta. Ma lo stesso privilegio dobbiamo negare al materialista per quanto riguarda il problema dell’evoluzione psichica e spirituale, poiché le facoltà più elevate non possono venire dimostrate, da alcuna conclusiva evidenza, di essere prodotti dell’evoluzione come la più umile pianta e la infima specie di echinodermi”(4)

La medicina convenzionale, pur con gli enormi progressi dell’ anatomia e della chirurgia, non conosce ancora le svariate cause di molte malattie. Non conosce la causa delle trasformazioni cellulari in generale né di quelle definite metastatiche.

Un recente premio Nobel per la medicina per gli studi sulla genetica cellulare dichiara che si debba rifondare la biologia e tutta la biomedicina che ne deriva a partire dallo studio della complessità. Egli afferma che si andrà incontro ad una medicina personalizzata nella quale ognuno sarà anche più responsabile della sua salute.

La filosofa Roberta de Monticelli ritiene che l’attuale riduzionismo radicale di molti scienziati metta in discussione la questione filosofica del libero arbitrio. Nel suo libro “La novità di ognuno” ci dice che, per dominare l’indifferenza politica e morale, occorre che ciascuno di noi sia libero di scegliere in modo responsabile.

Altri esponenti del mondo della cultura si dichiarano invece preoccupati da una crescente soggettività di massa e sostengono che discutere in piazza di scienza, filosofia e teologia possa svilire la ricerca seria . Cartesio riteneva che, a volte, alla scienza dei libri sia da preferirsi il buon senso (anche se ora risulta evidente che, nella sua essenza, la scienza è un’attività spirituale).

Le recenti informazioni in merito alle pandemie dimostrano confusione, approssimazione e perdita di buon senso.

Scrisse H.P:Blavatsky: “……La causa delle epidemie in certi periodi resta un mistero .Perché non essere onesti ed aggiungere: impossibili da indagare con i metodi scientifici attuali?” (2)

Più ricercatori si interrogano attualmente , relativamente al ruolo dei microbi in Natura, se siano più vere le scoperte di Pasteur o quelle del suo contemporaneo Antoine Bèchamp che riteneva che i microbi nella maggior parte dei casi si trovano allorché il terreno biologico è già alterato. E quale fattore lo altera? Mancanza d’ igiene, alimentazione errata, inquinamento terrestre, atmosferico, elettromagnetico e nucleare, armi biologiche, batteriologiche ecc. o anche i pensieri e le emozioni come sostengono ora molti e da sempre tanti teosofi?

I grafici pubblicati da giornalisti scientifici evidenziano che allorché viene immesso un vaccino le epidemie sono già scemate. I teosofi che fondarono nel 1908 la lega contro le vaccinazioni e la vivisezione avevano già questa consapevolezza? (Gandhi, che fu vicino ai teosofi di allora e condivise il carcere con Annie Besant, affermò che la vivisezione è da considerarsi fra i più gravi atti di magia nera)

Dopo lo tsunami molte persone indonesiane, tutte già vaccinate contro la poliomielite, hanno sviluppato tale patologia. Si conferma anche in questo caso l’inefficacia delle vaccinazioni.. E se si riscontrasse attraverso la loro testimonianza che la causa della malattia è stato il trauma psico-biologico come si spiegherebbe il contagio? Forse attraverso le scoperte della biologia delle credenze e della telepatia?

Le scoperte del dr. R.G. Hamer enunciano che, allorché si creano delle alterazioni biologiche a seguito di traumi psichici ( come è evidente nella maggior parte delle malattie) si riscontra una connessione sincronica tra l’evento psichico, il cervello e gli organi. Conseguentemente ne deriva una diversa visione delle necrosi, delle proliferazioni cellulari, delle cellule definite dalla medicina convenzionale metastatiche e del ruolo dei microbi in Natura.

Tale scoperta conferma l’intuizione di H.P. Blavatsky: “La potenza dell’immaginazione sulle nostre condizioni fisiche si può constatare in molti modi . I medici intelligenti non esitano ad accordare a quella un potere curativo o morbigeno di gran lunga superiore alle pozioni. La paura spesso uccide ed i dispiaceri hanno un grande effetto sui fluidi sottili del corpo”. ( 2 )

Le persone che hanno subito traumi psichici (ad esempio quelli generati dal recente terremoto) vengono aiutate da equipe di psicologi e psichiatri; perché non si considerano in modo analogo i traumi che derivano da alcune devastanti diagnostiche?

Un esempio: ad una bambina venne diagnosticata una malattia genetica ereditaria con prognosi di paralisi totale all’età adolescenziale. Poiché il fatto non avvenne la diagnosi successiva riconfermò la malattia genetica ereditaria con prognosi di paralisi totale entro i quarant’anni. Anche quest’ultima diagnostica si è rivelata sbagliata e, nel frattempo, questa persona ha potuto comprendere che la vera causa era dovuta ad un trauma psico-biologico subito in età infantile e che non si trattava di malattia ereditaria. Questo episodio può spiegare che il karma delle persone può essere alterato dagli errori scientifici e che pertanto la testimonianza del vissuto/verità di ognuno può aiutare il karma di molti.

Il recente premio Nobel Montagnier, la cui scoperta dell’hiv fu contestata da B. del Boca ed ora anche da molti medici e scienziati tra cui altri Nobel, ha recentemente affermato, suscitando stupore nell’ambiente accademico, che la paura può alterare il DNA fino a causare la morte e che esiste un’élite di persone sieropositive che non hanno sviluppato l’aids. Egli auspica che ne siano informati e convinti medici e politici.

H.P. Blavatsky: ” Tra le cosiddette scienze esatte la medicina è quella che meno merita questo nome….teoricamente è la più benefica e pure, nello stesso tempo, nessun’altra scuola di scienza esibisce tanti esempi di meschini pregiudizi, materialismo, ateismo e maliziosa caparbietà”" (2 ).

In ambito accademico si è già molto discusso sul metodo di ricerca scientifica e di quanto la mancanza di neutralità, o l’avere teorie e preconcetti, possano influenzarne gli esiti.

Da sempre si è detto che conoscere se stessi sia l’arte più difficile. Kkrishnamurti ricordava che ci si deve liberare dal conosciuto per percepire la realtà del presente ma anch’egli affermava che questo è un percorso complesso in quanto è risaputo che i nostri pensieri, azioni e scelte sono influenzati prevalentemente dal nostro inconscio e dall’inconscio collettivo .Siamo spesso pensati più che pensanti e, data la globalizzazione indotta dalle informazioni scientifiche, il percorso può diventare ancora può arduo.

Krishnamurti affermò che il suo ruolo consisteva nel dare una nuova interpretazione della religione a beneficio del mondo scientifico e che senza la conoscenza di se stessi tutto quanto si pensa non è vero. Eppure ancor oggi alcuni spiritualisti ritengono che la sua filosofia, così come in parte quella che emerge dagli scritti di H.P.Blavatsky, sia intrisa di esoterismo egoistico. Si rileva che questi ricercatori dello spirito, come tanti altri olistici non hanno compreso certi errori della scienza forse perché anch’essi risentono, nonostante le loro conoscenze esoteriche, della secolare separazione ancor oggi esistente tra ricerche scientifiche e spirituali.

Recenti congressi hanno evidenziato che la scissione tra spirito e materia e tra scienza e religione sia la causa dell’attuale crescente confusione e della datata cancellazione della memoria della coscienza dell’infinito.

B. del Boca scrisse che sarebbe diventato importante pervenire alla consapevolezza dell’immortalità perché biotecnologie e computers sempre più sofisticati avrebbero potuto soffocare la creatività e l’iniziativa umana.

Questa consapevolezza potrebbe, forse, riequilibrare il mondo interiore con quello esteriore ed evitare che guerre, spese folli in armamenti micidiali, miserie indicibili, disuguaglianze sociali vergognose, sofferenze animali inutili creino ( forse in una sorta di circolo vizioso), anche tutti quei mali, sovente imputati a cause “naturali”, elencati all’inizio.

Molti sociologi concordano nel ritenere che la chiave dell’evoluzione e della sopravvivenza sia basata sulla cooperazione fra tutti i popoli e non sulla competizione distruttiva.

B. del Boca, ricordando che il pianeta Urano non fu scoperto a caso proprio durante il periodo della Rivoluzione Francese, previde che la ricerca astrologica si sarebbe trasformata in astrobiologica poichè sarebbe apparsa sempre più evidente l’interconnessione co-creatrice esistente tra la psiche umana e il Tutto ed auspicò che l’era atomica venisse sostituita dall’era biologica perché riteneva che la Biologia avrebbe rivelato l’importanza del Pensiero e presentato l’Uomo come da secoli lo presenta la Teosofia.

Paola Botta Beltramo  – Gruppo Teosofico Biellese – rebelt1@fastwebnet.it

Bibliografia:

(1)(Lettere dei Mahatma – lett. del 1882)

(2) (Iside Svelata – La Scienza – ed. 1875)

(3) (La Dimensione Umana ed. 1971)

(4) (La Dottrina Segreta – Cosmogenesi – ed. 1888)

(5) (La chiave della Teosofia – ed.1889)

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Exit Poll Calcata e Velina D’Arpina – 8 giugno 2009 – Ed altre nefandezze “inventate”…

“Un colpo di luce in mezzo alla luce fondamentale… La cosidetta oscurità è solo un concetto della mente”.

Anche oggi non voglio farvi mancare la mia velina, in forma di exit poll.. Non che qualcuno mi abbia interpellato all’uscita dal seggio, ieri 7 giugno 2009, ma alcune cosettine divertenti sono comunque venute fuori. Forse sono storielle inventate, venticelli elettorali, umori astrali congiunti, paure e speranze popolari…. ma voglio riportarvi tutto lo stesso con caparbietà informativa.

Calcata.

“Berlusconi, Berlusconi, Berlusconi…” dopo aver dovuto ascoltare per 280 volte l’odiato nome pronunciato dal presidente del seggio di Calcata, mentre a notte fonda dichiarava le preferenze delle schede elettorali per le europee, un rappresentante di lista “democratica” non ce l’ha fatta più, avendo visto che i voti del PD erano solo un terzo (novanta) rispetto alla massa PDL, ha cominciato a dare in escandescenze “basta, basta, non ne posso più… vota antonio, vota antonio vota antonio..”. Gli astanti hanno cercato di calmarlo offrendogli una camomilla e pregandolo di prendersi 10 minuti di riposo.

Poi c’è stato l’episodio del manipolo di romeni, regolarizzati tre giorni prima, chiamati a votare all’ultimo minuto. “Che bravi, vengono ad esprimere il voto per le europee?” Ha chiesto qualcuno… “Macchè, sono venuti a votare per le comunali, indirizzati qui da una lista a corto di voti”. Ci sarebbero anche altre storielle strane su chi invece non ha votato per non correre il rischio di venir sospettato di tradimento…

I ricatti e le minacce di ritorsione in un piccolo paese come Calcata, con tre liste opposte e dove si vince e si perde per una manciata di voti, sono consueti e nella cabina elettorale è proibito entrare con la macchina fotografica, insomma se non si può dare la garanzia del voto, meglio non andare a votare affatto…. per fugare ogni dubbio che…

Ma queste cose succedono ovunque e non solo a Calcata… inoltre “sono tutte illazioni”, domani infatti il sindaco vincitore, chiunque egli sia, sarà acclamato dal popolo in festa ed ognuno dirà “bravo, ti ho votato anch’io…”.

Ciònonostante non posso far a meno di amare la mia gente, di sentirmi parte integrante di questa società calcato-italica, che comprende Bossi, Fini, Franceschini, Casini, Pannella, Ferrero, Vendola, Di Pietro e Sestili, Gasperini, Pandolfi…. e tutti gli altri. Vincitori e vinti è solo un modo di dire.

Mi piace il sistema zodiacale cinese perché in esso si afferma che la perfezione è sempre presente in ogni aspetto incarnato, ognuno di noi è il Buddha, o una manifestazione del Tao, non serve cambiare sembianze, queste ultime non sono importanti più di un abito che indossiamo.

Sii ciò che sei -diceva Ramana Maharshi. Intendendo ciò che sei e non ciò che appari essere. Anche solo parlare di questi argomenti è già una predisposizione utile per centrare l’attenzione sul Sé. Quando si manifesta interesse per l’autoconoscenza la mente si volge verso la sua radice… ma le distrazioni non mancano: le tendenze alla proiezione, all’esteriorizzazione. Ed anche questo è una parte del “gioco”.

Muktananda lo chiama “il gioco della Coscienza”.

Oggi tira un forte vento qui a Calcata, i panni stesi svolazzano. Ancora si fa desiderare il caldo e l’estate…

………..

Aggiunta sul ritorno alla visibilità su Google del sito “Circolo Vegetariano VV.TT.” di Calcata.

C’è un esagramma del libro dei mutamenti che si chiama “il Ritorno” oppure “la Svolta”.

Ecco la Sentenza.

Il Ritorno. Riuscita.

Uscita ed entrata senza errore.

Amici vengono senza macchia.

Serpeggiante è la via.

Al settimo giorno viene il ritorno.

Propizio è avere ove recarsi.

Commento.

Il ritorno è inerente al corso della natura. Il movimento è circolare, e l’orbita è conchiusa. Non c’è quindi bisogno di precipitare le cose con artifici., tutto viene da sé, quando il tempo è maturo. Questo è il Tao di Cielo e Terra.

Ecco l’Immagine.

Il Tuono dentro la Terra, l’immagine della svolta

Commento.

La salute che ritorno dopo una malattia. La concordia che ritorna dopo un dissidio. Tutto deve essere trattato con delicatezza e con riguardo durante la fase iniziale, affinché il ritorno conduca alla fioritura.

Cari Tutti, oggi dopo 7 giorni di oscuramento c’è stata la Svolta. Il Ritorno del Circolo Vegetariano e dei suoi articoli recensiti su Google.

Ma siccome nell’esagramma si consiglia moderazione e delicatezza, non cantiamo vittoria anticipatamente, aspettiamo che la “guarigione” faccia il suo corso…… ed acquisti solidità.

Intanto, come dimostrazione del cambiamento che è stato annunciato, controllate sulla pagina “Calcata” la indicizzazione del sito Circolo Vegetariano VV.TT.

http://www.google.com/search?sourceid=gmail&q=Calcata

Ed anche sulla voce “Viterbo 2009″

http://www.google.com/search?sourceid=gmail&q=Viterbo%202009

Saluti a tutti e grazie per la solidarietà e la pazienza sin qui dimostrata.

Paolo D’Arpini

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