Risultato della ricerca:

Calcata – Il giorno dopo del giorno prima… quando il terremoto stava covando e le paure e le incertezze prendendo forma – Nella Fiera Arti Creative che chiude c’è anche questo!

Avremmo dovuto compiere un atto finale, e comunque lo compiremo, si tratta del resoconto sugli eventi della Fiera Arti Creative di Calcata che si è appena conclusa.. Per modo di dire, poiché la mostra resta in piedi sino a Pasquetta, ma alle emozioni occorre dare una definizione, configurarle in qualcosa di compiuto… Non voglio però farlo nel modo solito, raccontando gli eventi appena finiti, strettamente collegati alla Fiera, ma voglio narrare i sentimenti e le esperienze “a latere”, alcuni aspetti intimi non specificatamente collegati alla Fiera eppure importanti nel vissuto personale. Oggi è il 6 aprile 2009: il giorno dopo del giorno prima!Stanotte, anzi stamattina nelle prime ore, quando ancora era tutto buio e silenzioso, sono stato svegliato da un suono di campanelli che cantavano una musica ritmica e prolungata. Era un suono conosciuto eppure non identificabile. Mi son meravigliato ho pensato che doveva essere uno spiritello che veniva a salutarmi e sono stato ad ascoltare finché il tintinnio se ne è andato dolcemente. Poi mi sono riaddormentato e quando più tardi son salito al paese nuovo a bere il cappuccino caldo e, poiché la televisione accesa ne parlava e soprattutto perché il barista mi diceva “come farà mio figlio a venire che doveva passare proprio da quelle parti e le strade sono bloccate?” ho appreso che c’è stato un terremoto in Abruzzo. Uno sconvolgimento tellurico che ha causato danni e vittime. “Come è strana la vita -mi son detto- tutto ciò io l’ho vissuto come il messaggio di uno spiritello che è venuto a suonare i campanelli a casa mia”.

Il sole brilla, da un’altra parte del pianeta c’è un uragano, qui è giorno lì è notte, un bambino nasce un vecchio muore. Ieri mentre Sava, il mio nipotino giocava con altri bambini tutti assiepati nella piazzetta dei troni, davanti al castello, uno di quelli, il figlio di un’amica evidentemente un po’ carente di affetti, si comportava in modo violento nei confronti del più piccolo Sava il quale innocentemente cercava invece di giocare -datosi che per lui è raro avere altri bambini con cui farlo. Ad un certo momento mi son dovuto assentare dalla scena per spegnere le luci e chiudere le porte del palazzo in cui si è svolta la Fiera delle Arti Creative. Cercavo di tanto in tanto di dare un occhio ai bambini per controllare che non ci fossero impicci fra loro. Sono bastati 3 minuti in cui non stavo a guardare, perché intento a raccattare le mie cianfrusaglie, poi quando son tornato in piazza Sava mi è venuto incontro con la manina alzata, mi ha fatto vedere che aveva una piccola feritina. Avendogli chiesto cos’era successo mi ha detto “…quel bambino mi ha dato una spinta e mi ha fatto cadere per terra…”.

Non ho commentato, facendo finta di nulla gli ho dato un bacetto sulla manina e gli ho detto “ora torniamo a casa.. che mamma tua ti aspetta”. Ma lui ancora stranito continuava a chiedermi “perché quel bambino mi ha dato una spinta?” In effetti non c’era nessuna ragione e non sapevo cosa rispondere ma di fronte alla sua insistenza quando eravamo quasi arrivati davanti a casa gli ho risposto “forse era geloso..”. Non sapevo che altra spiegazione dargli per una cattiveria gratuita ma che evidentemente ha le sue origini nella carenza affettiva.

Non so nemmeno se questa spiegazione che sto dando sia a voi abbastanza chiara dal punto di vista emozionale… Ma Sava l’aveva tranquillamente accettata, lui che non conosce forse nemmeno il significato di “gelosia” alla mamma ha mostrato la sua feritina dicendo “un bambino geloso mi ha buttato per terra”. Mi ha riportato all’esperienza del 5 aprile 2009, alla passeggiata nel parco ed al discorso che abbiamo fatto lungo il tragitto sul tema della gelosia…. Non è la “cattiveria” ma è la carenza affettiva, la gelosia, l’invidia, che ci fa reagire malamente e chiudere a riccio su noi stessi… Ecco anche questa l’ho detta!

Paolo D’Arpini

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Post Scriptum esplicativo:

Non è importante dare un nome all’emozione che ci sconvolge, qualsiasi essa sia se è in grado di trasformare la nostra coscienza beata in qualcosa di caotico e sofferente evidentemente è una alterazione dello stato naturale.

L’eccesso di emozionalità ed i sensi di colpa danneggiano più dell’indifferenza.

Restiamo perciò tranquilli, la vita procede, abbiamo fiducia in quel che essa ci ha riservato, bello o brutto che sia il nostro destino è il meglio che potesse capitarci!

Risultato della ricerca:

Sensazioni commenti divagazioni eventi dei primi 2 giorni della Fiera Arti Creative 2009, nel racconto dei compartecipi

Inizio chiaramente dal 28 marzo il primo giorno al Palazzo Baronale, con l’inaugurazione dell’esposizione sul tema primaverile a cura di Laura Lucibello, della mostra fotografica sull’agricoltura contadina di Sergio Cecchini e Marco Corradi, e della raccolta di opere retrospettive di e su Alfredo Moraldi. Una giornata molto intensa, soprattutto nella fase preparatoria, poi nel pomeriggio una energia sconosciuta (o ri-conosciuta) ha fatto sì che le cose andassero per conto loro, senza bisogno di reggere i fili da dietro le quinte, non mi sono esposto troppo lasciando che ognuno avesse il suo spazio, visto che erano venuti apposta per quello. I dolcetti del forno di Calcata nuova erano buoni e me ne sono imboscato un vassoietto…

Ecco un breve commento fatto da Michela Mezzomo Stucchi: “La giornata di oggi mi è piaciuta: pranzetto gustoso e conferenza stimolante, sono rimasta fino all’ultimo! Grazie dell’organizzazione e dell’attento interessamento alle arti visive”. Laura Lucibello di fronte al mio ringraziamento per la sua dedizione alla causa ha risposto: “Non lo faccio per piacer mio ma lo faccio per piacere a Dio”.

Ogni relatore alla tavola rotonda sull’arte ed agricoltura ha svolto la sua parte, il moderatore Ciro Aurigemma ha saputo giocare con tutti anche se di tanto in tanto gli “eccessi” di alcuni hanno messo a dura prova la sua equanimità. Un particolare ringraziamento va indirizzato a Luigi Gasperini, per la sua attenzione e partecipazione attiva ed a Leonello Sestili che è stato molto leggero e di buon cuore, soprattutto ringrazio l’amico Vittorio Marinelli che ha portato una nota di gioia ed allegrezza con il suo spirito sempre giovane.

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Il canto delle foglie

Ascoltami ora, ascoltami bene, è un breve momento!

Le foglie che parlano… mosse dal vento.

Di loro puoi sentire i discorsi ed i lamenti.

Ma sono altri che comandano: “i venti”!

Però la foglia ricorda, quando è stanca,

si stacca dal suo ramo e più non parla.

Cade pian piano sulla terra

la forza che la spinge

è sempre quella: il vento.

Ma lui di lei ha bisogno perché,

coi suoi suoni, la foglia fa l’accompagnamento.

Franco Tonnarini

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Il secondo giorno, il 29 marzo, si è tenuto l’incontro sulle cure naturali, poteri occulti, magia, alchimia… un appuntamento importante e qui vorrei esprimere il desiderio che veramente la “magia” tornasse a vivere nella dimensione del quotidiano. Come moderatore ho provato a risvegliare nel gentile pubblico, seguendo il consiglio di Antonella Pedicelli, la voglia di sognare, di colorare il loro mondo interiore prendendo questi colori dalla immensa varietà di elementi presenti intorno a loro… La magia del quotidiano è una specie di risveglio dei sensi, è il con-tatto ritrovato con la dimensione dell’ingenuità, sempre presente in ciascuno di noi! Dare voce alla vita… nulla di più!

Per un momento, nel tentativo di ricordare, sento ancora nella mano la nocciolina che Rosalia Scorpiniti ci ha fatto tenere a lungo prima di mangiarla, in modo da assorbirne le vibrazioni e divenire consapevoli della sua essenza che con l’ingestione stava per diventare la nostra essenza. La sensazione generale della prova alchemica è stata comunque positiva, la vitalità ha circolato e tutto sommato l’esperimento, avendo tra l’altro ascoltato il discorso sull’alchimia di Giorgio Vitali, è riuscito.

Piacevole l’intervento degli amici giovani di Viterbo che sono venuti apposta per parlare dei loro nuovi progetti e della buona volontà messa in atto.. in varie forme, questa è stata per me la partecipazione più gradita. Interessante la presentazione, fatta da Cristiano De Amicis, dell’associazione PR.I.S.M.A. (Progetto Indagini e Studi di Manifestazioni Anomale) che svolge attività investigativa condotta attraverso uso di strumentazione tecnologica ed analogica ed un sito internet con varie sezioni. E per concludere abbiamo meditato ascoltando la musica e gli armonici di Roberto Stanco, Edù Nofri ed Alex Raccis.

Presentato anche il numero 0 de “Lo Cargatese”, giornale dell’associazione dei giovani di Calcata, con un interessante articolo-intervista ad un anziano contadino, Corinto, che racconta la sua vita a Calcata… Ma giovani e vecchi non sono forse la stessa cosa? Non serve differenziare ed in ogni caso, come succede a Calcata, talvolta il nuovo è il vecchio ed il vecchio è il nuovo!

I traumi dell’infanzia e della giovinezza restano anche se con l’intelligenza e la forza si cerca di superarli. Ma il carattere rimane forgiato e gli spettri riaffiorano con atteggiamenti che agli occhi dei più appaiono come arroganza, inaffidabilità, superficialità e quant’altro. Ma che importanza ha? In fondo siamo tutti la stessa energia vibrazionale che ha assunto le nostre forme, questo sostanzialmente il senso di quanto condiviso…. ed è per questo che Gesù disse “ama il prossimo tuo come te stesso”.

Una barzelletta da dietro le quinte: “Obama, Bin Laden e Berlusconi vengono convocati da Dio. Dio Dice: “Le cose sulla terra non vanno affatto bene, e voi siete una spina nel fianco. Se non vi darete una regolata voi ed i vs. popoli vi metterò tutti a spalare letame per l’eternità!” Tornati sulla terra tutti e 3 parlano ai rispettivi popoli tramite conferenza stampa.

Obama: Americani! Ho una bella notizia da darvi e una brutta… la

bella è che Dio esiste -e tutti gli americani esultano- la seconda è

che se non ci diamo una regolata spaleremo letame per l’eternità! Gli

americani, come ovvio, cercano di dare il loro meglio per fare andare

bene le cose.

Bin Laden: Popolo! Ho due notizie brutte da darvi… la prima è che Maometto non esiste e tutti “nooooooo!”… la seconda è che se non ci diamo una regolata ci toccherà spalare merda per l’eternità!

Ed anche i suoi “fedeli” si adeguano….

Berlusconi: Italiani!!!!! Ho 2 bellissime notizie da darvi!!! La prima è che mio padre Vi saluta…. la seconda è che… ho trovato lavoro per tutti!!!!!!!”

Il seguito ai prossimi giorni.

Paolo D’Arpini  – Coordinatore della Fiera

Risultato della ricerca:

Alfredo Moraldi nel ricordo dei fratelli e degli amici – “La Pace, l’unione, il diritto alla vita sono la sola speranza dell’uomo…”

category Eventi Paolo D'Arpini 28 marzo 2009

Sempre nel parlare di un artista si celebra la sua arte parlando e analizzando le sue opere. Nel caso di Alfredo dovremmo analizzare la sua vita e il suo modo “umano” di affrontarla.

Un uomo vero, schierato sempre a favore delle persone più deboli per cui ha sempre cercato di combattere, combattere per i diritti basilari di ogni uomo.

Un amico, un  artista, un uomo affascinato dalle cose semplici, dai colori del mare, da un cielo limpido, dai mestieri più antichi che sempre di più spariscono ai nostri occhi, una persona che spesso si interrogava sul mistero universale della vita, cercando la risposta negli occhi della gente.

Pittore, scultore, scrittore, maestro delle arti figurative che ha trascinato nel modo di porre le sue immagini su tela il suo modo di vivere.  La pulizia dei suoi colori è stato sempre lo specchio riflesso del suo modo di pensare e di vivere, trasparente come l’acqua dei suoi dipinti, e questo suo essere è,  per chi ha avuto la fortuna di conoscere Alfredo, il ricordo più forte che rimane dentro.

Nei dipinti, nelle sculture, nei disegni di Alfredo Moraldi, si legge la ricercatezza di quel bene e di quella profondità umana di cui sempre parlava, e che accostava ad un viaggio in treno, un viaggio fatto troppo velocemente che spesso ci porta a “viaggiare” la vita così velocemente e superficialmente, senza avere il tempo per fermarci ad osservare le meraviglie delle cose semplici e quotidiane. L’arte di Alfredo Moraldi non è stata e non sarà mai solo le sue opere, ma più di tutto la sua arte è il grande abbraccio che sapeva donare e che ancora stringe chi lo porterà sempre nel cuore, come esempio ed immagine di uomo pulito, dai colori puliti, dalle speranze pulite, semplici e buone. Chi ha avuto la fortuna di conoscere Alfredo Moraldi sa che la sua maggiore opera non sarà purtroppo presente a questa mostra, ci è sembrato doveroso quanto meno tentare di descriverla.

Si tratta del ritratto di un uomo.

La prima cosa che colpisce guardando il quadro è il fatto di non riuscire a capire molto bene l’età del soggetto, apparentemente potrebbe sembrare un uomo di circa sessant’anni ma poi ci si accorge che non può essere, perché gli occhi e il sorriso sono proprio quelli di un ragazzino.

L’uomo è dipinto mentre è intento a cantare, dal volto rilassato e dal fatto che le vene del collo non presentino sforzi, si intuisce che sta cantando, senza alzare tanto la voce, qualcosa di melodico, intorno le persone che lo ascoltano hanno tutte il volto sereno e qualcuno sembra intento a fare da coro. Tutto si svolge all’aperto, l’uomo è seduto su quella vecchia panchina di pietra del tempio di Vesta, dai colori e dalla luce si capisce chiaramente che è primavera, tutto gira intorno al cantante, che sembra la fonte principale di tanto benessere.

Questo quadro non è disponibile perché è appeso nei nostri cuori, in tutti quei cuori che hanno avuto la fortuna di amare nostro fratello Alfredo, la sua più grande opera dunque è stato lui stesso, quell’uomo sempre ragazzo, capace di riuscire a dipingere e cantare la vita con i colori e i suoni del vero amore, capace, attraverso i suoi “male che vada siamo stati insieme” di farci capire veramente fino in fondo il grande significato del “noi” e il poco dell’”io”, anche perché è l’io che muore, mentre il “noi” è eterno.    Andrea Moraldi

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Fiera Arti Creative – 4 aprile 2009 – Palazzo Baronale di Calcata:

h. 15.30 – “Dipartita non è annullamento” – Presentazione di Laura Lucibello “ad memoriam” di Alfredo Moraldi, artista eclettico. Documentario sulle opere e ricordo descrittivo con interventi di pittori di Via Margutta.

h. 17.00 – “La vita otre la vita” – Esperienza narrata da Elke Colangelo.

h. 18.00 – Piccolo rinfresco

La mostra su Alfredo Moraldi è aperta dal 28 marzo al 5 aprile 2009.

Info: info.apai@virgilio.it; circolo.vegetariano@libero.it

Risultato della ricerca:

Calcata (Viterbo) – Tavola rotonda nell’ambito della Fiera Arti Creative: “Cure naturali, fenomeni paranormali, miracoli, esoterismo, alchimia ieri ed oggi”

Introduzione generale al discorso:

“Se tu considerassi con giudizio maturo in che modo opera a Natura, non avresti bisogno dei volumi di tanti Filosofi, perché, a mio giudizio, è meglio imparare proprio dalla Natura maestra piuttosto che dai discepoli” [Da: Il nuovo Lume chimico, di Il Cosmopolita.]

La definizione di Alchimia nella Piccola Enciclopedia Mondatori del 1951 è la seguente: “Pseudo scienza che aveva per scopo la ricerca di una sostanza capace di trasmutare in oro i metalli vili e di dare ali uomini l’ eterna giovinezza. Giustamente disprezzata dagli spiriti migliori, (Dante, Petrarca), diede però origine alla chimica moderna”.

Questa definizione è quanto mai significativa per due ordini di ragioni. La prima riguarda il livello culturale. Negli anni cinquanta, invero, malgrado la presenza di studi anche molto accurati sulla materia, che avevano percorso la fine dell’ottocento ( con l’esplodere della teosofia e lo sviluppo degli studi sulle scienze esoteriche ed iniziatiche ) e tutta la prima parte del novecento, con gli approfondimenti sulla materia di Guénon, Jung, Burkhardt, Eliade, Evola, Servadio e tanti altri, la cultura razionalista dominante non sapeva vedere oltre li aspetti puramente meccanicistici del fenomeno.

Oggi, dopo solo mezzo secolo di diffusione di conoscenze avanzate, e malgrado il predominio di un “pensiero unico” molto guardingo e sospettoso, nessuna persona di una certa cultura potrebbe accettare sull’ Alchimia una definizione tanto rozza e superficiale. Alternativamente, da parte clericale, l’Alchimia è a tutt’oggi collegata con l’astrologia, la magia e l’occultismo in una condanna che individua nell’attuale ritorno d’interesse per queste vie della conoscenza ( che in realtà mai hanno abbandonato il pensiero umano), l’invasione della “cosiddetta cultura dell’irrazionale”.

Si legge infatti, nell’editoriale della Civiltà Cattolica n.3223 del 6 ottobre 1984 che con cultura dell’irrazionale…”…Si designa un insieme di dottrine e di pratiche abbastanza diverse tra loro quali sono l’astrologia, la chiromanzia, la numerologia, la magia, lo spiritismo, l’esoterismo, l’occultismo, ma accomunate dal carattere dell’irrazionalità. Vogliamo qui studiare l’estensione ed i tratti più notevoli di questo fenomeno, chiedendoci quali sono i motivi della sua esplosione, le esigenze ed i bisogni cui risponde, ed i problemi che pone alla fede cristiana. E’ noto, del resto, che il cristianesimo ha sempre dovuto lottare fin dall’inizio contro le dottrine e le pratiche divinatorie, magiche e spiritiche”.

Premesso che proprio quest’ultima frase è ampiamente contestabile, trattandosi di pratiche presenti a tutt’oggi nell’armamentario religioso corrente, anche se presentate con altri nomi, è doveroso comunque sottolineare quanto le pratiche arbitrariamente chiamate irrazionali costituiscano una modalità di conoscenza e penetrazione del reale che urta contro il sistema di amministrazione del sacro proprio delle forme clericali. Queste forme di conoscenza sono tornate prepotentemente alla ribalta attraverso le nuove conoscenze prodotte da mezzo secolo di intensa attività di ricerca in tutti i campi dello scibile. Dalla antropologia culturale, alla psicologia del profondo, alla geoarcheologia,  alle scienze matematiche, all’astronomia, all’esplorazione nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande, alle decifrazioni dei linguaggi della Natura, compresa l’interpretazione delle interpretazioni dei suoni, alla scoperta/invenzione del DNA con tutti i suoi risvolti impliciti. E’ evidente che tutte queste nuove acquisizioni costituiscono le basi di un movimento rivoluzionario di dimensioni globali e totalitarie, patrocinato anche dalla fisica quantistica e dalla sua prima conseguenza, la Sincronicità di Jung, Chopra e Pauli ( sintesi perfetta dell’incontro fra la chimico-fisica, la medicina e la psicologia del profondo, già preannunciato negli anni trenta nel campo medico, ma nell’ottica di una medicina olistica, da Alexis Carrell e da Nicola Pende, assieme loro allievi in una concezione biocostituzionale denominata NeoIppocratismo ) capace di scardinare il tacito accordo instaurato all’epoca del processo a Galileo, fra i propugnatori di una scienza sperimentale che rinuncia aprioristicamente alla metafisica ed i sostenitori di una concezione dualistica della realtà, secondo la quale la vita immateriale è di competenza esclusiva del Clero. Ad ulteriore chiarimento della questione, è necessario ricordare che questo tacito accordo fra gli inquisitori e l’inventore del metodo scientifico era stato preceduto per pochi anni dal rogo di Giordano Bruno, sostenitore, a ragione, dell’Unicità ed organicità dell’Universo.

Natura reale dell’Alchimia.  L’Alchimia non è protochimica. La segretezza apparente dei suoi simboli e dei suoi codici non è conseguenza di una repressione, come da sempre si crede. Infatti si tratta di un sistema comunicativo che non può arrivare a chiunque. D’altronde, anche oggi, i simboli della chimica profana possono essere compresi esclusivamente da coloro che l’hanno studiata per lunghissimi anni.

Il simbolismo è fine a se stesso. Il disegno alchemico è facilmente riconoscibile perché costituisce una forma artistica del tutto autonoma, come dimostra il MUTUS LIBER. Non è solo scienza occulta o solo ermetismo. E’ un pensiero autonomo che si tramanda dalla più profonda antichità, come è dimostrato da una storia filosofica del tutto parallela a quella della filosofia ufficiale.

Scrivono Jollivet e Castellot [ Storia della scienza alchimica]: <All’alba del XIX secolo, il materialismo trionfante, smarritosi per lì amore smodato dell’analisi, negò quest’alchimia alla quale torna questo stesso secolo, avido, nella sua decadenza, di misticismo e di sintesi. Le ricette chimiche fecero respingere l’equazioni ermetiche, si volle la Luce per tutti e si ottenne l’oscurità universale, giacché, sebbene il sole brilli per tutti, non può penetrare negli occhi dei ciechi. >

Scrive Maurice Aniane [ Note sull’Alchimia ]: “L’Alchimia, contrariamente a ciò che riferiscono gli storici delle scienze, non è mai stata, se non nei suoi aspetti decaduti, una chimica balbettante. Era una scienza sacramentale per la quale le apparenze materiali non avevano alcuna autonomia, ma rappresentavano solamente la condensazione di realtà psichiche e spirituali”.

L’Universo è Uno e lo spirito permea la materia.

A questo è giunto il moderno pensiero scientifico, confermando la Tradizione Alchemica. Lo Spirito che permea la materia si manifesta all’uomo in tutte le forme possibili. Infatti, se la Natura può essere dipinta, fotografata, scolpita o cantata in prosa ed in poesia, i numeri della Natura si possono trasformare in una cosa sola: in Musica. Basta compiere la semplice operazione di mettere in relazione ogni cifra, ogni proporzione, con i parametri numerici del Suono: l’altezza, la durata, l’intensità, il timbro, l’Armonia.  Giorgio Vitali, chimico e ricercatore olistico.

Programma: 29 marzo 2009: h. 15.30 – Palazzo Baronale di Calcata

Tavola rotonda su “Cure naturali, fenomeni paranormali, miracoli, esoterismo, alchimia, ieri ed oggi” – Moderatore Paolo D’Arpini.

Partecipano: Giorgio Vitali, chimico; Cristiano De Amicis, giornalista; Andrea Bovo e Massimiliano Gasbarra, ass. Prisma; Rosalia Scorpiniti, psicologa.

Letture in sintonia di Giuseppe Canali e Lucilla Frangini Ballerini.

Intermezzo musicale new age di Edù Nofri e Alex Raccis.

Info: www.circolovegetarianocalcata.it   – Email: circolo.vegetariano@libero.it – info.apai@virgilio.it  – Tel. 0761/587200 – 333.5994451

Organizzazione: Circolo vegetariano VV.TT. ed APAI (Associazione per la promozione delle arti in Italia).

Patrocinio: Comune e Centro Diurno Polivalente Calcata, Parco Valle del Treja, Provincia di Viterbo e di Roma, Assessorato Turismo Regione Lazio.

Si ringrazia il Parco Valle del Treja per l’ospitalità.

Risultato della ricerca:

“Cultura e Coltura” – Inaugurazione della III edizione Fiera Arti Creative – Palazzo Baronale di Calcata: 28 marzo 2009 h. 15.30

category Eventi Paolo D'Arpini 21 marzo 2009

Inizia la terza edizione della Fiera Arti Creative, il 28 marzo 2009 alle h. 15.30 al Palazzo Baronale di Calcata, con la tavola rotonda “Arte ed Agricoltura” come dire “Cultura e Coltura”. Infatti pare che in questo periodo di profonda crisi economica, morale e sociale l’unica salvezza per l’umanità possa derivare dalla consapevolezza che ogni cosa, e noi stessi, veniamo dalla terra e torniamo alla terra. La fantasia creativa della nostra vita ha un valore solo se gioiosamente siamo in grado di godere di quel che spontaneamente la terra ci offre. Il nostro vuole essere un ritorno al Paradiso Terrestre, nel giardino fiorito in cui siamo nati ed in cui possiamo vivere creativamente, conservandolo per i nostri figli e nipoti. (Paolo D’Arpini)Nota del moderatore alla Tavola Rotonda:   L’Avi collabora da anni col Circolo vegetariano di Calcata e partecipa volentieri per la terza volta a questa Fiera. L’Avi è impegnata non solo a diffondere l’alimentazione vegetariana, ma anche il biologico in Italia. Il rispetto della natura infatti per noi vegetariani non si limita solo agli animali, ma anche a tutta la natura (ecologia), quindi ai vegetali che preferibilmente andrebbero assunti integrali, per migliorare la qualità del cibo e avere i nutrienti necessari, quindi è ancor più necessario che le coltivazioni non siano trattate con pesticidi e erbicidi (che restano come residui attaccati ai cereali ed alle verdure), infatti oggi si parla di alimenti bio-vegetariani. Inoltre per gli stessi motivi affronteremo il problema degli OGM. Questi temi sono poi ora particolarmente attuali per la crisi grave climatica ed economica che ci chiama tutti a collaborare per il Bene Comune, la salvaguardia del nostro pianeta Terra. (Ciro Aurigemma)

In questa coscienza olistica e solidale per le generazioni future l’inaugurazione della Fiera contiene simboli elementi di passato presente e futuro, ed ecco il programma:

28 marzo 2009 -   h. 15.30 – Inaugurazione della mostra artistica sul tema della Primavera, curata da Laura Lucibello, e della mostra fotografica su agricoltura contadina curata da Sergio Cecchini e Marco Corradi. Saluto augurale di Luciano Sestili, Sindaco di Calcata, e poesie in dialetto calcatese di Franco Tonnarini.

h. 16.00 – Espressioni poetiche, declama: Patrizia Peron.

h. 16.30 – Tavola rotonda: “Arte ed Agricoltura”. In collaborazione con Associazione Vegetariana Italiana. Introduce Paolo D’Arpini, Circolo Vegetariano Calcata. Conduce: Ciro Aurigemma, psicologo. Partecipano: Luigi Gasperini, vice-presidente Parco Treja; Mariateresa Maresca, dietologa vegetariana; Sergio Cecchini, respons. Dojokoshiki; Giuseppe Altieri, agroecologo; Vittorio Marinelli, presidente European Consumers.

Segue piccolo rinfresco con i prodotti bioregionali della valle del Treja.

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Primavera, il Risveglio della Terra

Nei Castelli di Ghiaccio del Nord

sorvegliati dai Giganti dell’Inverno

si appoggia Freya, la giovane portatrice di luce,

alla finestra del cielo

abbandonata da Wotan

l’anziano e sinistro dio del sole

Lei guarda con ansia e amore

le candide colline della terra

strette fra le gelate onde del mare d’inverno

e con affetto apre le sue braccia

mandando il vento primaverile

come il suo messaggero fraterno

Con un sospiro si sveglia la terra

ancora prigioniera dei Giganti del Nord

Frau Holle scuote un ultima volta i piumoni

e fa cadere la neve

prima che arde il tramonto

come fuoco nelle notti di marzo

All’alba Siegfried, il giovane principe.

sveglia con un dolce bacio Dornröschen,

la bella addormentata del bosco,

e liberata dal suo incantesimo

lei offre il calice d’amore alla terra

accarezzata dal messaggero di Freya

Nell’ebbrezza della sua rinascita

la terra si ricorda dei suoi tesori ereditati

e grave di semi diffonde la sua ricchezza

ornandosi come una sposa

con fiori e profumi, finalmente liberata

dall’anello scuro delle notti di ghiaccio

E nella nona torna sulle ali del vento

il messaggero da Freya, nei Castelli del Nord,

annunciando il meraviglioso inizio della Primavera

Christa M. Efkemann

…………….

Artisti, artigiani ed espositori alla Fiera Arti Creative 2009.

Foto sull’agricoltura contadina di Sergio Cecchini e Marco Corradi

Opere d’arte sul tema della Primavera di:

Giuseppe Canali, Annamaria Capece Minutolo, Laura Cultrera, Lucilla Frangini Ballerini,   Christa M. Efkemann, Pancho Garrison, Vincenzo Illiano, Soha Khalil, L’Aura, Angela Marrone, Michela Mezzomo Stucchi, Sofia Minkova, Giuseppe Moroni, Ade Peeters, Giuseppe Salvatore, Maria Teresa Serra, Rita Zizzo.

Mostra restrospettiva ad memoriam di Alfredo Moraldi.