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“Tutte le ricchezze del mondo, a noi!” – Chi vincerà il derby d’oro, i fratelli maggiori o quelli minori?

“La chiesa cattolica, o meglio il Vaticano, è uno degli enti più ricchi al mondo.. Essa controlla circa 60.350 tonnellate d’oro e ha a disposizione il 30% di tutto l’oro mai prodotto/estratto; a prezzi attuali è possibile stimare il valore di tutti questi beni ,che costituiscono il più grande tesoro di tutta l’umanità, in oltre 1240 miliardi di dollari.” – Ecco una bella “soffiata” diramata dai fratelli maggiori….

Queste le notizie “vere” che il sistema informativo deviato lascia trapelare, in modo che la gente si disamori e dica: “Questa Chiesa è troppo potente, meglio che diventi povera”. Ed è vero che è troppo potente e sarebbe meglio che diventasse povera, ma se andiamo bene a guardare la povertà del vaticano fa comodo solo ai suoi diretti concorrenti: i fratelli maggiori.

E sono loro che controllano i mezzi d’informazione e di tanto in tanto “suggeriscono” al volgo le pecche vaticane. Prima gli scandali della pedofilia, ora i lingotti d’oro… ed ovviamente anche il riciclaggio di denaro sporco che transita dallo IOR.

Al momento per il riciclaggio di fondi neri resta solo lo IOR, che ancora resiste malgrado le rogatorie e soprattutto i silenzi papali… La procura di Roma infatti ha inviato tre richieste di collaborazione giudiziaria, tra il 2002 e il 2008, per ricostruire il flusso di denaro della mafia transitato su alcuni conti segreti dello Ior. Ma la chiesa non risponde…

Povera chiesa, anch’essa come la Svizzera vittima sacrificale della sfida finanziaria mondiale in corso…

Insomma lotta senza quartiere per scardinare il potere economico (vecchio stile) del vaticano condotta dai “concorrenti” (gli stessi che invece controllano la finanza mondiale e tutte le banche centrali del mondo). La ragione è semplice: dopo la resa delle banche svizzere l’unica banca “autonoma” è rimasta quella dello IOR. Ed è vero che il vaticano è il maggior detentore mondiale di ricchezze in immobili e nasconde una quantità abnorme di oro e metalli preziosi, come abbiamo visto sopra, sia nei sotterranei vaticani che in tutte le chiese del mondo. Una ricchezza che secondo i “fratelli maggiori” deve cambiar padrone, utilizzando la consolidata tattica del “divide et impera”…

Il che significa che il vaticano sotto ricatto, per i grossi misteri e peccatucci accumulati nei secoli, si frantumerà e le sue ricchezze passeranno di mano (nella rapaci mani di chi sappiamo). Una volta effettuata la rapina e screditato il potere di convincimento delle masse della chiesa cattolica, che ancora ha un certo peso, il dominio del mondo sarà cosa fatta….

Alla fine a vincere saranno le grosse banche multinazionali, tutte in mani ebree, e la religione “unica”, quella del padre originario. Ed è facile prevederlo: chi gestisce l’emissione di denaro è in grado di influenzare ogni politica e religione mondiale. E lo stiamo vedendo con quel che è appena accaduto negli USA con la nomina di Janet Yellen, di pura razza, alla Federal Reserve Bank, che da settanta anni è nelle mani di chi sappiamo.

Ciao Bergoglio… la cosa è sicura è solo questione di tempo http://www.youtube.com/watch?v=mXsTrTqAseU

Paolo D’Arpini

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Commento di Mata Hari: “…per chi segue la borsa: l’ oro del futuro è il solare, il gas, le risorse energetiche. L’ oro idolatrato dagli ebrei e di riflesso dai popoli, non vale niente- nelle banche è perfino considerato passività e usato come collaterale per coprire i buchi, solo perché le banche non possiedono giacimenti di risorse. Questa storia dell’ oro controllato dalla chiesa è una panzana che gira da lungi: l’ oro è fissato da Londra allo Stock Exchange 6 volte al giorno (6 numero della bestia) da degli agenti di società rothschild. La chiesa possiede solo oro artistico, ossia pale d’ altare, statue, fregi di chiese, mitre vescovili, croci e turiboli, candelieri, evangelari. Un oro che non serve a niente, in due parole- e che perfino presso gli antiquari trova poco mercato.”

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Problema carcerario – L’amnistia non serve quel che ci vuole è un Carcere Autogestito dai detenuti stessi in forma cooperativistica

Sono rimasto basito in seguito alla diatriba sorta fra il presidente Napolitano ed il M5S in merito alla ventilata “riflessione”, suggerita dal presidente al parlamento, su una eventuale amnistia od indulto. Il presidente Napolitano è stato accusato di aver voluto con ciò favorire Silvio Berlusconi. Il vero problema, indipendentemente dalle reali intenzioni di Napolitano, sta nelle infernale situazione carceraria che è causa di degrado, suicidi, corruzione interna agli istituti di pena, nonché di enormi spese di gestione, a carico dello Stato, per il mantenimento delle strutture e della sorveglianza.

Faccio presente di aver inviato agli organi competenti, sin dal 2008, una proposta oculata e ragionata per risolvere definitivamente il problema carcerario, anche tenendo conto che quanto suggerito è facilmente attuabile e potrebbe anzi svilupparsi in forme economiche e imprenditoriali utile alla rieducazione dei condannati e restituendo loro dignità ed autonomia.

Proposta di carcere auto-gestito

Al Presidente del Consiglio – Al Ministro della Giustizia – Alle Commissioni Parlamentari Preposte

Il sottoscritto firmatario, in considerazione delle condizioni pessime in cui versano i detenuti e del costo altissimo sostenuto dalla comunità nel mantenimento degli attuali Istituti carcerari, invita gli Organi dello Stato, le Camere e le Commissioni Parlamentari preposte a intraprendere un esperimento di riorganizzazione carceraria che sia realmente educativo e induttivo al pieno reinserimento sociale dei sottoposti al carcere.

A tal fine il sottoscritto propone un modello di carcere basato sulla auto-conduzione da parte dei detenuti, affiancati da volontari laici non stipendiati e con gli stessi poteri dei carcerati e conviventi stabilmente negli Istituti rieducativi stessi.

Il modello suggerito è quello di un “carcere-comunità” in cui i membri volontariamente accettano di seguire questa metodologia e possono gestire la struttura e provvedere al suo mantenimento sia economicamente che regolamentariamente, scegliendo lo svolgimento di un lavoro autonomo od organizzato collegialmente all’interno della struttura stessa. Un sistema carcerario cooperativo che prevede la produzione in proprio di beni, cibo, opere d’arte, oggetti e suppellettili scambiabili o commercializzabili liberamente, sia all’interno che all’esterno, come pure la possibilità di eseguire prestazioni d’opera per conto terzi. I membri lavoratori di questo carcere modello rinunciano ad ogni rimessa in denaro (da parenti od amici) prevista dall’attuale regolamento carcerario e si impegnano quindi a vivere unicamente del proprio lavoro, gestendo inoltre anche la mensa ed i vari altri servizi interni.

Gli addetti al controllo (le attuali guardie carcerarie) saranno ubicati all’esterno dell’Istituto ed avranno la funzione di impedire l’uscita (o l’entrata) non consentita dal perimetro carcerario e di svolgere quegli interventi che si rendessero necessari in casi di emergenza.

Si consiglia che un siffatto carcere modello possa sorgere in zone disabitate ove sia possibile occuparsi di agricoltura, pastorizia o simili attività. Si consiglia inoltre che tale esperimento si effettui inizialmente per quei condannati non recidivi, naturalmente sensibili a questo metodo edificante, lasciando però la possibilità anche nei penitenziari (riservati ai detenuti recidivi) di giungere all’autogestione, ove le condizioni generali lo consentano.

Il sottoscritto ritiene che questa proposta innovativa, oltre che portare vantaggi alla società ed alle casse dello Stato e garantire dignità umana ai detenuti, sia portatrice di Civiltà, Emendamento e Compassione.

Cordiali Saluti.
Paolo D’Arpini, Circolo Vegetariano VV.TT.
Via Mazzini, 27 – Treia (Mc) – Tel. 0733/216293

Articolo di riferimento:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/12/24/proposta-di-carcere-auto-gestito-al-presidente-del-consiglio-al-ministro-della-giustizia-alle-commissioni-parlamentari-preposte/

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Grillo, uomo di elezioni ma non di governo… si gioca la “palma” con il Berlusca… chi vincerà?

Comunicati Stampa Paolo D'Arpini 30 settembre 2013

Il grilletto parlante s’è desto ed è pronto a sparare, sente odore di elezioni, in Europa e forse anche in Italia, e si è ringalluzzito e lancia i suoi scud, la solita raffica di roboanti dichiarazioni.

Grillo è una forza d’urto ma non di governo, per rompere i coglioni è bravissimo ma se lo metti seduto ad un tavolo a ragionare di politica e di amministrazione non sa che dire..

E la ragione è semplice egli nasce comico, un comico che raccattava le proteste per servirsene come battute nei suoi spettacolini. Così ha fatto carriera come protestatario. Facevano così anche personaggi insignificanti, tipo Athos De Luca dei Verdi, solo che Athos non era un comico (anche se faceva parecchio ridere con le sue boutades sulla vecchietta emarginata di Roma).

Grillo ci farà invece piangere poiché – essendo esperto in nulla- dovrà accontentarsi delle idee altrui, magari di gente come il buon Casaleggio, ma forse anche peggio… I grillini sono un popolo di scontenti che non sanno dove andare a parare.. hanno ragione ad essere scontenti ma Grillo, come il pifferaio magico, li porterà tutti in darsena, nella sua Genova, a fare i morti a galla.

Grillo spera di ottenere la maggioranza assoluta (magari con l’aiuto del Porcellum)? Potrebbe anche succedere ed in quel caso vorrà dire che siamo arrivati al capolinea… Purtroppo nella società degli zombi chi strilla di più sembra vivo…

“Voglio – ha scandito in una recente arringa – parlare coi 20 milioni di italiani che votano Pd e Pdl: se continuano a farlo, il Movimento se ne va”…

E vai, diceva quello… Il fatto è che oltre quest’ultimo pupazzetto della protesta “indirizzata” (che si nutre di internet, l’ultima spiaggia dell’ultima pseudo libertà, e lo dico con rammarico essendo anch’io costretto a questo servizio….) c’è l’assoluto vuoto… quel che piace appunto ai “Poteri Forti” che dominano il mondo…

Disse Enrico Malatesta: “Prima di tutto non è vero che, cambiate le condizioni sociali, il governo cambierebbe di natura e funzione. Organo e funzione sono termini inseparabili. Levate ad un organo la sua funzione, e, o l’organo muore o la funzione si ricostituisce. Mettete un esercito in un paese in cui non ci siano né ragioni né paure di guerra interna o esterna, ed esso provocherà la guerra, o, se non ci riesce, si disfarrà. Una polizia dove non ci siano delitti da scoprire e delinquenti da arrestare provocherà, inventerà i delitti e i delinquenti, o cesserà di esistere”.

Ma non è detta l’ultima parola… (aspetta e spera,… bell’abbissina
http://www.youtube.com/watch?v=1PmUTJ-T33U).

Paolo D’Arpini

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Commento di Elia Menta: “Personalmente tempo fa mi posi una domanda: Grillo è in buona o in cattiva fede? E già da tempo sono arrivato alla conclusione che non è in buona fede. Grillo è pericoloso perché raccoglie e ingabbia forze che potrebbero essere opportunamente indirizzate per dare una definitiva spallata ad un sistema che sta ancora in piedi grazie solo alle varie stampelle che si auto-produce ma che sono sempre più deboli e traballanti. Grillo è pericoloso perché fa smorzare il fiato in gola a milioni di italiani. Grillo è pericoloso perché ha prodotto ulteriore sfiducia e rassegnazione e ha offerto il giochino (la democrazia diretta) attraverso il quale si può “decidere” quale tipologia di nulla portare avanti. Grillo è pericoloso perché è un voltafaccia professionista….”

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Commento di Cesare Padovani: “La cosa più verosimile e’ che Grillo sia il risultato di un progetto.
Utilizzando le capacità comunicative di Grillo, sono riusciti a creare una struttura, che loro chiamano movimento, in cui i parlamentari (o futuri tali) sono illustri sconosciuti. La gente e’ cosi’ ancora superficiale che vota senza sapere per chi vota. Dice di votare Grillo, ma in realtà Grillo nemmeno si presenta. Una conseguenza di ciò e’ che chiunque può essere buttato fuori in ogni momento senza che l’elettorato possa venirne a conoscenza.. Per non dire poi delle elezioni interne via internet completamente alterabili…
Credo che Grillo di politica non capisca nulla.. ne’ ha intenzione di governare… del resto già in campagna elettorale parlava di opposizione…. ma il progetto aveva proprio quello scopo: creare un vicolo cieco in cui infilare gli insoddisfatti o parte di essi.”

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Dalle Torri Gemelle alla Siria… quando i nodi vengono al pettine, è cosa bella!

Beware USA… memento mori!

Inutile star lì ad arzigogolarci sopra. L’11 settembre 2013, ricorre l’anniversario de “l’attentato” alle Torri Gemelle ed al Pentagono compiuto da “terroristi” nel 2001. Le torri, costruite con intelaiatura in acciaio a prova di bomba, colpite da un aeroplanino di linea (intercettato ma non fermato) si sbriciolarono in polvere finissima, senza ragione apparente, mentre l’altro aereo che “avrebbe” colpito il pentagono in realtà provocò un buco piccolo piccolo, come quello di un missile, senza per altro fare alcun danno… Per questo fu dichiarata guerra ed occupato l’Afghanistan, tanto per concludere. Ricordo che quel giorno, mi trovavo ancora a Calcata, mi telefonò la redazione del Messaggero di Viterbo per chiedermi cosa ne pensassimo ed io risposi: “Sono stati gli alieni!”, Cos’altro potevo dire? Non ho mai creduto a quei menzogneri “usati”, anzi avevo visto anche a Calcata come erano stati bravi a rovinare il paese corrompendo a destra ed a manca e trasformandolo da “esperimento per la sopravvivenza della specie umana” in luna park pieno di specchi fasulli e luminarie. Ma vogliamo passare a fatti più recenti, all’oggi? “Era come stare su Marte” ha confessato Domenico Quirico subito dopo l’arrivo a Roma “trattenuto in ostaggio” dalle forze democratiche dell’ESL. Così dalle sue candide dichiarazioni è venuta fuori la verità di cosa siano queste “forze”, sono gli stessi alieni, tagliagole mercenari usati dagli USA per fare i lavori sporchi, che servono poi ad incolpare questa o quella nazione da attaccare e sottomettere (per interessi venali, ovvio) e condurla verso la “democrazia”. La stessa democrazia che impera a Washington, la democrazia dei banchieri e delle lobby sioniste. Ed ancora una volta il lavoro sporco viene portato avanti -stavolta in Siria- dai prezzolati di Al Quaida, gli stessi delle Torri Gemelle, i quali provvedono a creare sul campo le necessarie premesse per dichiarare l’ennesima guerra di liberazione. A poco servono le verità sottaciute ma trapelate da più fonti… Intanto i ribelli (meglio chiamarli mercenari) che combattono contro le forze governative stavolta sono pronti ad effettuare un attacco chimico contro Israele, dai territori controllati dalle truppe di Assad, per far ricadere la colpa al regime, ha riferito Russia Today citando delle fonti. Mentre il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov aveva proposto a Damasco di trasmettere sotto il controllo internazionale il suo arsenale chimico. Il capo della diplomazia siriana Walid Muallem ha accolto con favore l’iniziativa russa. Ma Kerry che, precedentemente, aveva chiesto la distruzione delle armi chimiche siriane per evitare l’attacco USA, ora si rimangia la parola, bacchettato da Obama, ha detto che era solo un “pour parler”… Aspettiamoci il peggio, con questi lanzichenecchi c’è poco da sperare… Per fortuna qualche voce di protesta ancora si leva, il movimento pacifista No War ha indetto l’11 settembre a Roma una manifestazione, dalle ore 18.00 – 20.00, in piazza Farnese, davanti all’Ambasciata di Francia, per dire: “NO AI BOMBARDAMENTI DELLA SIRIA”

Ovviamente noi aderiamo!

Paolo D’Arpini – circolo.vegetariano@libero.it

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Comunicato NO War:

Mercoledì, 11 settembre 2013, l’Assemblée Nationale (Camera dei Deputati) francese doveva votare sulla partecipazione francese all’attacco alla Siria. Ma non lo farà. Motivo: per ottenere l’unanimità sulla (aggressiva) Dichiarazione sulla Siria firmata dai paesi europei al G20, Hollande ha dovuto promettere di rinviare il voto francese a dopo i risultati degli ispettori ONU (attesi per la settimana del 16 settembre).

Quindi abbiamo ancora tempo per mandare un messaggio al governo francese: quali che siano i risultati degli ispettori, il mondo giudicherà severamente qualsiasi azione militare unilaterale (e quindi illegale) compiuto al di fuori dall’ONU.

E anche un messaggio a Obama, per l’11 settembre: l’attentato alle Torri Gemelle è stato il risultato di decenni di aggressioni ai paesi medio orientali, come quella che egli sta progettando ora contro la Siria. Ci ripensi.

La manifestazione davanti all’Ambasciata francese sarà particolarmente rumorosa grazie alla partecipazione annunciata dei ragazzi della MalaMurga — percussionisti e danzatori frenetici d’ispirazione argentina. (Wikipedia: Murga: notate la vocazione politica di questa forma artistica)

Portate fischietti, tamburi, pentole… per farvi sentire anche voi!

NoWar-Roma
Enzo: 338 5782248
Stefania: 320 2186368
nowar@gmx.com

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Commento di Giorgio Vitali:

“OCCORRE TENERE PRESENTI ALCUNI ASSUNTI:
1) L’Area Siriana è un vecchissimo punto di ATTRITO di carattere prima geopolitico che di altro.
2) La Siria è il punto di partenza per il raccordo con Pechino VIA TERRA.
3) La potenza emergente cinese rappresenta un elemento di novità per l’area ma l’attrito è sempre lo stesso. Che sia la Cina ad affacciarsi fra il Mediterraneo, il Golfo persico, il Mar Rosso, Suez, o che siano altri, dal punto di vista delle forze posizionate sulla scacchiere le cose sono identiche a quelle che si presentarono quando, dopo la presa di Suez da parte inglese, gli altri Stati cercarono di reagire con un accordo (Convenzione di Costantinopoli 29 ottobre 1888). E d’altronde il GRANDE GIOCO OCCIDENTALI-RUSSIA ( Afghanistan e Pakistan) è sempre in piedi.
4) A QUESTO PUNTO ACCADE UNA COSA IMPORTANTE: di fronte alla RESISTENZA SIRIANA, ovviamente difesa dalla Russia, dalla Cina e dall’IRAN, la potenza USA/Israel/Francia si mostra come il RE NUDO. La decadenza incombe e con essa la CRISI della supremazia invano ricercata negli ultimi decenni. La Russia non è come Lorsignori credevano. Gli SFRUTTATORI sionisti sono stati tolti dai piedi. Il popolo ha reagito. La potenza USA/Israel è chiusa nelle sue contraddizioni: NON PUò USARE LE BOMBE ATOMICHE CHE DISTRUGGEREBBERO TUTTO IL MONDO…E QUINDI…ADDIO SFRUTTAMENTO!
La rivolta dei popoli MINACCIA DIRETTAMENTE LE MULTINAZIONALI che sono i tentacoli del potere USA/Israel. Le vie del petrolio alternative e meno costose per gli utilizzatori sono una COSTANTE TENTAZIONE anche per i paesi sottomessi come l’Italia.
5) IL PAPA prende posizione contro la guerra. E non lo fa solo per…. AMORE DELL’UMANITA’, ma soprattutto perché ha captato con orecchie molto sensibili la CRISI della LEADERSHIP occidentale.
6 ) Ci aspettiamo un rapido RISVEGLIO DELL’UNIONE EUROPEA.
7) E TUTTAVIA NON CI ASPETTAVAMO CHE UN ASSAD VINCENTE SU TUTTA LA LINEA SI PRESTASSE COME IL FESSO SADDAM A METTERE SOTTO SEQUESTRO LE UNICHE ARMI UTILI PER FRONTEGGIARE ISRAELE E LA SUA PSEUDO POTENZA ATOMICA. Ecco perché ritengo che il discorso rimanga TOTALMENTE aperto… a meno che alcune salutari RIVOLTE di stampo sciita NON tolgano definitivamente di mezzo i SULTANATI del petrolio, gli staterelli ARTIFICIALI creati dopo la caduta dell’Impero turco. E’ su quelli che la TURCHIA. se avesse una classe dirigente politica capace, DOVREBBE PUNTARE.

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Quel che disse Osama Bin Laden:

Osama bin Laden è tornato a farsi sentire, ribadendo ancora una volta di non essere lui il responsabile degli attacchi di martedì contro le Torri Gemelle del World Trade Center a New York e il Pentagono a Washington.
“Quelli che l’hanno fatto hanno agito nel loro interesse personale, Vivo in Afghanistan. Sono un seguace del ‘comandante dei credenti’ (il mullah Omar) che non permette di partecipare a simili attività”.

I Taleban hanno escluso la responsabilità di Osama Bin Laden negli attentati di oggi contro gli Stati Uniti.
“Questo è un atto terroristico e lo condanniamo con fermezza, quanto è successo negli Stati Uniti non è l’opera di gente ordinaria. Può essere l’opera di qualche governo. neanche noi possiamo averlo fatto. Noi non sosteniamo il terrorismo. Osama non ne ha la capacità. Condanniamo tutto ciò questa può essere l’azione sia di nemici interni degli Stati Uniti sia di suoi acerrimi nemici. Osama non può aver fatto questo…”

Dice Bin Laden: “Ho già detto di non essere coinvolto negli attacchi dell’11 settembre. Come musulmano, faccio i massimi sforzi per evitare di dire bugie. Non so niente di questi attacchi, né considero l’uccisione di donne, bambini e altri esseri innocenti come un atto apprezzabile. Tale pratica è proibita perfino durante il corso di una battaglia. Sono gli Stati Uniti i colpevoli di ogni maltrattamento di donne, bambini e gente comune…..”
“Ci sono agenzie negli Stati Uniti -spiega Osama- che chiedono miliardi di dollari di stanziamenti dal Congresso e dal governo ogni anno. Questi finanziamenti non sono stati in dubbio finché l’Unione Sovietica è esistita, ma dopo la sua caduta il budget di queste agenzie è stato in pericolo. Quindi loro hanno bisogno di un nemico. Così prima loro scatenano la propaganda contro Osama -parla alla terza persona, come in interviste precedenti- e i Talebani, e poi accade questo attentato”.

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Scrive Dayton Daily News: “Un recente sondaggio da YouGov, sponsorizzato da ReThink911.org ha rilevato che solo il 40% degli americani sono pienamente soddisfatti con la versione ufficiale dell’11 Settembre, mentre il 48 % o ha dei dubbi sulla versione ufficiale o non ci credo affatto . Incredibilmente, solo il 23 % degli americani crede che la storia del governo circa l’edificio 7 del World Trade Center – un grattacielo di 47 piani che implose per nessun motivo apparente , nel pomeriggio del 11 Settembre. (la cosa è veramente scioccante è che solo un americano su quattro crede realmente all’affermazione del governo che il WTC -7 implose in 6 secondi e mezzo a causa di incendi negli uffici.)”

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Dite a Francesco che non serve un giorno di digiuno ma una vita vegetariana….

Avvicinandosi la data del 12 settembre 2013, 61° anniversario della fondazione dell’Associazione Vegetariana Italiana, sento il bisogno di ricordare che il suo fondatore, il prof. Aldo Capitini, fu contemporaneamente promotore del Movimento Nonviolento in Italia.

Spesso si ignora questo fatto importante che amplifica il senso della Nonviolenza insistendo sul rispetto verso tutti gli esseri viventi, animali compresi. Infatti non può esserci Nonviolenza se si continua ad imprigionare e uccidere gli animali al solo scopo di soddisfare una moda alimentare.

Parlo di “moda” poiché l’allevamento intensivo ed il smodato consumo di carne furono introdotti in Italia dall’America come simbolo di “società del benessere”. Oggi è sotto gli occhi di tutti che tale “moda” non è stata per nulla foriera di benessere anzi ha incrementato le malattie, il consumo di risorse vitali, lo sfruttamento intensivo dei terreni adibiti a monocultura e l’inquinamento ambientale (a causa dell’enorme consumo di energia, acqua, pesticidi, OGM, etc. per sostenere l’alimentazione animale).

Il papa Francesco ha lanciato un appello per un giorno di digiuno e preghiera per la pace nel mondo, che si svolge il 7 settembre 2013, a cui hanno aderito varie personalità sia religiose che politiche.

Vorrei precisare che se al posto di un giorno di digiuno queste stesse personalità si impegnassero ad adottare una dieta vegetariana automaticamente i risultati sarebbero più evidenti e duraturi e l’esempio fornito più credibile e genuino. Allora sì che la “nonviolenza” e la “preghiera per la pace” avrebbero un significato reale…..

Altrimenti è la solita “buona azione” sporadica che lascia il tempo che trova!

Paolo D’Arpini
Circolo vegetariano VV.TT.
Vicolo Sacchette, 15/a – Treia (MC)
Tel. 0733/216293

Vedi programma organizzato a Treia per il 12 settembre 2013:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/09/treia-12-settembre-2013-61-anniversario.html

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Intervento aggiunto:

La proposta di Papa Francesco di una giornata di mobilitazione spirituale contro la guerra in Siria, ha riportato alla ribalta la tecnica nonviolenta del digiuno come azione per la pace. Fu Gandhi, per la prima volta nella storia, che utilizzò la pratica religiosa e tradizionale del digiuno come strumento di lotta politica. Mi limito qui ad elencare la cronologia e le motivazioni dei molti digiuni attuati da Gandhi. Da notare che nei digiuni gandhiani non c’è mai l’elemento di ricatto, ma sempre un’assunzione di responsabilità e purificazione. Emerge chiaramente la differenza tra digiuno e sciopero della fame. (Mao Valpiana, Movimento Nonviolento)

Aldo Capitini (1899-1968), filosofo e fondatore del Movimento Nonviolento e dell’Associazione Vegetariana Italiana, introdusse in Italia il pensiero e il metodo della nonviolenza di Gandhi: “Quando tra il popolo più umile, e tanto importante dell’Italia, si arriverà a mettere il ritratto di Gandhi in chiesa, santo fra i santi, avremo finalmente quella riforma religiosa che l’Italia aspetta dal Millecento”.
Gandhi è stato un uomo profondamente religioso: “Io credo la verità fondamentale di tutte le grandi religioni del mondo. Per me Dio è verità e amore, è etica e morale. Dio è coraggio. Dio è coscienza. Dio è persino l’ateismo dell’ateo. E’ un Dio personale per coloro che hanno bisogno della sua presenza personale. E’ incarnato per coloro che hanno bisogno del suo contatto. E’ la più pura essenza. E’ tutte le cose per tutti gli uomini. E’ in noi e tuttavia al di sopra e aldilà di noi. Il mio induismo non è settario. Esso include tutto ciò che io so essere il meglio dell’islamismo, del cristianesimo, del buddismo”.
Gandhi visse intensamente la pratica del digiuno, religioso e politico, come ci racconta nella sua autobiografia, che intitolò “Storia dei miei esperimenti con la Verità”. Per lui la Verità è Dio e Dio è la Verità.

1914 – Il primo digiuno, 7 giorni, per espiare la colpa di un’allieva di cui era educatore.
1919 – Primo digiuno politico, 3 giorni, per sostenere lo sciopero dei lavoratori dell’indaco.
1922 – Per interrompere la campagna di disobbedienza civile, che lui stesso aveva avviato, a causa dell’immaturità del popolo che si era lasciato andare a gravi scontri violenti, digiuna 5 giorni.
1925 – Si ritira per un anno dalla vita politica, in raccoglimento; scopre la bellezza del silenzio; da allora, per tutta la vita, consacrerà al silenzio ogni lunedì è [silenzio = shanti = pace interiore = vicinanza con Dio].
1932 – Digiuno ad oltranza per l’eliminazione dell’intoccabilità. Rischia la morte, ma ottiene che gli intoccabili (i fuori casta, i diseredati, i più poveri, addetti ai lavoro più umilianti) potessero frequentare i templi da cui prima erano esclusi.
1933 – Digiuno di 21 giorni per purificazione personale.
1934 – Si ritira dalla vita politica attiva e si dedica alla riforma spirituale. Digiuna ancora per la causa degli intoccabili (il governo inglese revoca il provvedimento degli elettorati separati).
1943 – Digiuna in prigione per 21 giorni per far cessare le violenze commesse durante l’insurrezione indiana contro gli inglesi.
1947 – Digiuna a Calcutta per fermare le atrocità degli scontri fra indù e musulmani (divisione fra India e Pakistan): in 4 giorni ci riesce.
1948 – Digiuna a Delhi, per fermare i massacri fra indù e musulmani: ci riesce in 5 giorni.
1948 – Il 30 gennaio viene assassinato da un complotto di estremisti indù che lo considerano un traditore per le sue aperture ai musulmani: muore invocando Dio.

Il digiuno fu per Gandhi, secondo la tradizione indù, “la preghiera più pura”.

“Ciò che gli occhi sono per l’esterno il digiuno lo è per la vita interiore.
Con il digiuno posso vedere Dio faccia a faccia. Il digiuno è abbandono totale a Dio.
Il digiuno non è destinato ad agire sul cuore, ma sull’anima degli altri, ed è per questo che il suo effetto non è temporaneo ma duraturo.
Tutti i miei digiuni sono stati meravigliosi. Dentro di me avviene una pace celeste.
Con il digiuno ascolto la musica di Dio e danzo al suono di questa musica.

Ogni digiuno è preghiera intensa, purificazione del pensiero, slancio dell’anima verso la vita divina per perdersi in essa”.

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Commento di Marco Bracci:

“Gesto eclatante del novello Papa, che ogni giorno di più si appresta a divenire il Dio in Terra. Detto Papa appartiene all’ordine dei Gesuiti, i quali, gestori dell’Università di Chicago, tramite un gruppo di studenti e professori di tale Università, appunto detto la Scuola di Chicago, espressero il famoso libro che teorizzava e industrializzava i soprusi da mettere in pratica per lavare il cervello e la coscienza a intere popolazioni, tramite violenze inimmaginabili, sia fisiche che psicologiche. Tali concetti, che i loro ispiratori, gli economisti Milton Friedman e George Stigler, derivarono dalla pratica dell’elettroshock ai malati di mente, furono applicati, oltre che nei manicomi, anche in Cile da Pinochet e C., le cui opere tutti quelli che hanno qualche decennio di vita sulle spalle ben conoscono. Teorie e, purtroppo, pratiche che sono alla base delle azioni di guerra delle attuali “missioni di pace” e dell’attuale crisi economica.
Condivido pienamente l’idea di Paolo: “se il Papa promuovesse il vegetarianesimo”, il problema della guerra sarebbe risolto prima e meglio e definitivamente. Ma il problema non sta nel fatto che ci siano le guerre, bensì nel fatto che le guerre le vogliono, quindi non faranno mai nulla che possa evitarle, salvo azioni e parole vuote e ipocrite e quindi inconsistenti. Guardatevi dai lupi vestiti da agnelli.”

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