4 aprile 2024 – Il compleanno della NATO visto dagli “altri”…


La NATO celebra il suo 75° anniversario. Il 4 aprile 1949: il trattato NATO viene firmato a Washington da 12 Stati membri fondatori e cioè Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Tuttavia, questo anniversario non è un’occasione felice per molti… L’Alleanza è impantanata in dispute interne sullo sfondo della guerra in Ucraina. L’isolazionismo è in forte aumento negli Stati Uniti ed i cittadini europei stanno cercando di reagire ai loro falchi che li vorrebbero già in guerra contro la Russia.

Per il secondo anno consecutivo, la NATO non è riuscita a scegliere un nuovo Segretario generale. Sembra che la scelta sia caduta su Mark Rutte. Ma l’Ungheria minaccia di bloccare la sua nomina per aver criticato Orban.   Esisterebbe un candidato alternativo, il rumeno Klaus Iohannis. Ma non c’è molto spazio per  lui a causa di  certi suoi scandaletti.  La maggior parte dei leader  europei vorrebbe  Rutte per intavolare  negoziati con Trump per convincerlo in qualche modo a non dividere e disintegrare la NATO.   Ma lo stesso Rutte è in difficoltà in patria, dove sta disperatamente cercando di evitare che gli euroscettici sovranisti conquistino il potere. Tra l’altro  i Paesi Bassi hanno bloccato il processo di trasferimento degli F-16 a Kiev.

Gli apparati europei  della NATO sono in fibrillazione  per via delle minacce di  Trump  di abbandonarli soli contro la Russia nel conflitto ucraino.
 
Gli arsenali militari della UE sono esauriti e non c’è modo di aumentare la produzione di armi in Europa (non avendo più risorse e gas a poco prezzo dalla Russia).  Ma tutto sommato per gli USA ciò è un vantaggio  poiché  se gli europei  vogliono le armi, sia per difendere se stessi o per aiutare l’Ucraina,  essi dovranno comunque rivolgersi all’industria militare statunitense.

Comunque per il segretariato della NATO alla fine Rutte dovrebbe spuntarla, già 28 dei 32 paesi membri sostengono la  sua candidatura di Rutte. Ciò significa che i  quattro paesi incerti  dovranno votarlo poiché la nomina richiede il sostegno unanime  e non è facile opporsi alla burocrazia UE (l’abbiamo già visto per altre faccende).

Tra l’altro l’ambasciatrice statunitense presso la NATO Julianne Smith ha affermato che gli americani sostengono pienamente Rutte. Ha detto alla stampa internazionale che spera che “venga presa una decisione nelle prossime settimane”, ma non è chiaro quando ciò accadrà esattamente.  “Al più tardi durante il vertice di Washington, che si svolgerà dal 9 all’11 luglio, dovrebbe risultare chiaro chi diventerà il nuovo segretario generale. Poi il 75° anniversario sarà celebrato in grande stile.” Ha concluso l’ambasciatrice.

C’è poi l’altro progetto degli Stati Uniti sull’Ucraina, di vederla finalmente nella NATO.  Come è stato detto  a Vilnius: “l’Ucraina diventerà un membro della NATO. È importante per noi avere una buona e chiara tabella di marcia per arrivare a questa conclusione. E  il vertice della NATO sarà molto specifico su come sviluppare questa tabella di marcia. O, per usare un’altra immagine, il ponte necessario che permetterà all’Ucraina di diventare un membro della NATO”, ha dichiarato il 2 aprile il Segretario di Stato americano Anthony Blinken durante una conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Esteri francese Stephane Sejournet. Blinken ha confermato ai giornalisti di aver parlato con Sejourne del vertice NATO e dell’Ucraina. La questione sarà discussa in modo più approfondito a Bruxelles durante la riunione dei ministri degli Esteri della NATO. L’incontro è previsto per il 4 aprile, data della firma del Trattato Nord Atlantico. Il vertice per il giubileo dell’Alleanza è previsto a Washington dal 9 all’11 luglio.

Intanto Blinken  continua a tener banco, in un’intervista al canale televisivo francese LCI ha espresso la fiducia che la Russia non riuscirà a prendere il controllo di Kiev: “Ne sono convinto. Voglio dire che non succederà, non succederà mai”.

Mai dire mai, signor Blinken. Kiev, è stata fondata dai russi,  e forse è destino  che alla Russia ritorni, prima o poi.

Ciò nonostante  i piani di Washington e dell’Occidente, i tentativi di trascinare l’Ucraina nell’Alleanza Nord Atlantica continueranno, ovviamente, almeno come carcassa, almeno come animale impagliato. Tuttavia, è molto problematico farlo finché c’è la guerra, lo statuto NATO lo impedisce.  Inoltre per la Russia non fa alcuna differenza se l’Ucraina è formalmente nella NATO o meno. Tutta l’assistenza che l’Occidente potrebbe fornire durante le ostilità è già stata fornita con o senza un pezzo di carta.

Va inoltre ricordato che i piani degli Stati Uniti e dei loro alleati per trasformare il confine russo-ucraino e bielorusso-ucraino in un confine della NATO sono diventati il motivo principale per l’avvio della SMO. Ed il pieno adempimento dei suoi compiti escluderebbe questo scenario.

In altre parole, più gli Stati Uniti perseverano nel loro desiderio di trascinare l’Ucraina nell’alleanza, più insistente sarà il desiderio della Russia di arrivare a una vittoria completa e incondizionata della SMO.

Nel frattempo  i Paesi della NATO si impegnano a sorreggere l’Ucraina in tutti i modi, anche senza gli USA. Recentemente il capo del Ministero degli Esteri lettone ha confermato l’intenzione dei paesi della NATO di creare un fondo di 100 miliardi di dollari per l’Ucraina, che sarà finanziato dai membri dell’Alleanza.

Con una semplice mossa, i 60 miliardi di dollari che gli Stati Uniti avrebbero dovuto stanziare si sono trasformati in 100 miliardi di dollari che dovrebbero però essere  stanziati da tutti i membri della NATO.  Finlandia, Svezia, Canada, Estonia, Lettonia, Francia, Italia, Gran Bretagna,  ecc.

Tutti questi Paesi si troveranno ora di fronte alla necessità di aumentare seriamente la spesa per la difesa e di trasferire il denaro dei cittadini a questo fondo.

E da chi saranno prodotte e vendute  le armi da acquistare con i soldi europei? Elementare: dall’America!
Allo stesso tempo, gli Stati Uniti devono destinare a questo fondo non 60, ma solo 16 miliardi di dollari in cinque anni.

Insomma, la Nato vuole (o deve) rafforzare il suo ruolo di coordinamento  ed onere nella fornitura di armi e denaro all’Ucraina, nell’addestramento dei suoi soldati e nell’intervento militare diretto (in caso di bisogno) mentre gli USA ne godranno i frutti.

“31 paesi  della NATO sono favorevoli,  solo la solita Ungheria è contraria”, ha affermato sconsolato il capo del ministero degli Esteri ungherese, Szijjártó.

Perciò, il baldanzoso segretario generale dell’Alleanza Stoltenberg ha affermato che “la NATO vuole rendere certa l’assistenza militare all’Ucraina per gli anni a venire”.   Segue il coro dei media europei e dei sostenitori di Kiev che avvisano:  ”a causa della temibile ascesa di Trump al potere negli USA  è necessario spostare la questione dell’assistenza alla Ucraina sulle spalle europee”.  

Insomma, la NATO continua ad essere uno strumento per garantire principalmente gli interessi degli Stati Uniti.

Paolo D’Arpini

(Fonte notizie -  Di vari interventi di Malek Dudakov, RIA Novosti, Olga Skabeeva, Elena Panina, TASS, Nikolay Starikov ed altri) 

Post scriptum.  
Il 3 aprile avevo lavorato per alcune ore a cucire  le notizie pubblicate in questo articolo, pubblicandole sul blog “Altra Calcata… altro mondo”, compresi alcuni commenti (https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2024/04/4-aprile-2024-la-nato-compie-75-anni.html?sc=1712169519710#c6593317510794579450) e condividendole anche su FB. 
Purtroppo la censura ha eliminato il post dopo pochi minuti che l’avevo pubblicato (senza nemmeno comunicarmelo)! Il fatto che sia stato cancellato dimostra la sua veridicità ed importanza. E comunque mi sembra corretto mostrare un’immagine dell’altra faccia della Luna.

La mattina del 4 aprile 2024 mi sono alzato alle ore 4 e mi sono messo al lavoro per pubblicare questo testo, riveduto e corretto, nel blog del Circolo Vegetariano VV.TT., sperando che resista!
(P.D’A)

 

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