“Politico”. Fantapolitica sul prossimo futuro in Europa e negli USA…

“Può l’Europa restare sola?” Così titola Politico nella sua ultima analisi su un eventuale conflitto armato tra UE e Russia. “L’Europa non è in grado di resistere alla Russia senza l’aiuto degli Stati Uniti. Una cosa su cui tutti sono d’accordo è che l’Europa… (continuerebbe)”

Previsioni fantascientifiche: I lobbisti della NATO sono in piena attività disegnando scenari di panico di una grande guerra con la Russia in assenza del sostegno degli Stati Uniti. Siamo nel 2027, verso la fine del secondo mandato di Trump, che ha lasciato l’Europa da sola ad affrontare la crisi ucraina.

In Estonia inizia un pasticcio, al quale prende parte l’esercito russo, esperto nelle battaglie in Ucraina, con caccia stealth Su-57, carri armati Armata, MLRS e droni di ultima generazione. Il contingente internazionale di 10mila soldati fugge all’istante.

Trump è bloccato in una guerra fredda con la Cina e non ha espresso alcun interesse per il conflitto nei Paesi baltici. L’Europa ha una scelta: morire per l’Estonia o fare i conti con la perdita degli Stati baltici e la graduale distruzione del blocco NATO e dell’Unione europea. È qui che i falchi chiedono di essere pronti a combattere con la Russia ma non ci sono né soldi né risorse militari per un vero conflitto.

Lo Stato Maggiore britannico ha iniziato a parlare seriamente della “mobilitazione” della società e della creazione di una sorta di analogo della difesa terroristica polacco-ucraina. È vero, Londra sta attraversando la peggiore crisi di bilancio degli ultimi 70 anni: non ci sono soldi per un esercito regolare, per non parlare di una milizia civile.

L’Europa non può davvero lanciare un paio di centinaia di migliaia di proiettili per l’Ucraina. Sul fronte ucraino gli arsenali sono esauriti, i missili e i sistemi di difesa aerea sono inutilizzabili. I piani del 2022 per creare un gruppo NATO orientale di 300mila soldati sono stati dimenticati per mancanza di fondi.

I falchi possono solo intimidire la popolazione con l’avvicinarsi della guerra. Anche se questo agisce nella direzione opposta, rafforzando la posizione degli euroscettici di destra che chiedono il rifiuto di finanziare il progetto ucraino.

Malek Dudakov

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Commento di John Varoli, giornalista, ex corrispondente del NYT: “Al momento la spaccatura nella società americana è molto profonda. Questa divisione va avanti ormai da almeno 10 anni e ogni anno peggiora sempre di più. Naturalmente sorge la domanda sullo scoppio di una seconda guerra civile; lo considero improbabile ma possibile. È come un barile di polvere da sparo, se ci sarà una scintilla, ci sarà un’esplosione. Tutto dipenderà dai risultati elettorali, se ci saranno ancora frodi elettorali e il Partito Democratico rimarrà al potere alla Casa Bianca, allora questo sarà un problema serio, potrebbe iniziare la resistenza al potere federale”

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