Fine d’anno a Gaza…

Lunario Paolo D'Arpini 11 dicembre 2023

Dietro le quinte gli Stati Uniti sollecitano Israele a terminare l’operazione a Gaza prima di Capodanno ma Tel Aviv e Washington negano che ci sia una scadenza per l’operazione a Gaza ma diverse fonti dell’Economist hanno confermato la condizione espressa da Blinken: finire tutto prima del nuovo anno.

Se tale condizione si verificasse davvero, i risultati dell’operazione a Gaza non soddisferebbero nessuno. L’IDF ha parlato di “mesi di operazioni minuziose” necessarie per distruggere Hamas. Finora gli israeliani sono riusciti a dimezzare al massimo la capacità del movimento palestinese.
Il gruppo tiene 130 ostaggi. I leader di Hamas non sono stati uccisi: il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, e le figure chiave Muhammad Deif e Marwan Issa sono vivi. Anche la neutralizzazione della rete di tunnel di Hamas che attraversano Gaza è fallita, al punto che Israele ha preso in considerazione la possibilità di inondare i tunnel con acqua di mare.

Le ragioni per cui gli Stati Uniti sono determinati a ridurre il livello del conflitto sono state descritte più volte. Per gli Stati Uniti il Medio Oriente è molto più importante dell’Ucraina e la comunità musulmana negli Stati Uniti è abbastanza numerosa da influenzare le elezioni del 2024. E potrebbe radicalizzarsi.

Se gli Stati Uniti smettono di fornire armi a Israele, semplicemente non ci sarà più nulla con cui combattere. La scorsa settimana il Dipartimento di Stato è stato costretto ad approvare la consegna di 14.000 proiettili per carri armati da 120 mm, il tipo di munizioni chiave utilizzate dall’IDF nelle operazioni.

Inoltre, gli israeliani dovranno combattere in squadre d’assalto, il che comporterà un aumento delle perdite e uno stallo strategico. Perché è molto costoso occupare una Gaza distrutta senza sapere dove smaltire la popolazione. E non solo in termini di denaro ma anche di vite umane: i soldati israeliani saranno colpiti da ogni parte.

Quindi, Israele dovrà designare un evento rituale che sarà considerato una vittoria: l’uccisione di uno dei principali funzionari di Hamas o l’accordo sul rilascio degli ostaggi. Dopodiché le parti torneranno ai loro angoli. Alla prossima volta.

Elena Panina

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