Lettera aperta alle Istituzioni nell’80esimo anniversario della strage antifascista di Bari…

Al Signor Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella

Roma, 28 luglio 2023 – 80esimo anniversario della strage antifascista di Bari.

Egregio Presidente, in pochi giorni abbiamo vissuto due funerali di Stato / due lutti nazionali per due persone politiche.
Sembra un nuovo clima, da ben definire.
Per il futuro, il Parlamento regolamenterà questa materia.

Nel nostro passato siamo stati testimoni di tante persone che avevano il diritto ai funerali di Stato, al lutto nazionale e al ricordo dei loro sacrifici.

È sempre un triste ufficio commemorare le persone che erano intente a percorrere la via delle più nobili fatiche e sono state fermate e stroncate le loro più legittime speranze.

Ricordo la mattina del 28 luglio 1943, a Bari, quel corteo con le persone antifasciste liberate dalla detenzione nel Castello che, in Via Nicolò dall’Arca, viene fermato dagli spari dell’Esercito e dei fascisti: una strage. Sull’asfalto, tra i 20 morti, c’erano alcuni miei coetanei. (Mentre i numerosi feriti – ufficialmente: 38 – scomparivano per evitare le eventuali conseguenze giudiziarie.)

Sono state tantissime le persone che hanno lottato per ridare dignità, diritti, libertà e democrazia a tutti i loro concittadini e alle future generazioni: vanno tutte ricordate e onorate.

Da Luglio 1946 al dicembre 1947, dall’Assemblea Costituente e dalla Commissione dei 75 – impegnate nella produzione della “Costituzione della Repubblica italiana” – era ardua l’attesa di un doveroso “ricordo” delle citate persone.

Il clima attuale e la piccola operazione proposta ci permette di riparare l’eccessivo ritardo.

Egregio Presidente, la vigente “Costituzione della Repubblica italiana”, dai “ PRINCIPI FONDAMENTALI ART. 1 “ fino al “Visto, il Guardasigilli GIUSEPPE GRASSI”, resta IMMUTATA.

Per ricordare e onorare quelle persone, nel testo iniziale della “Costituzione della Repubblica italiana” fino a “nel seguente testo:” inserire la parola “Antifascista” tra le parole “ … Repubblica italiana”. Inoltre, nel testo di “PROMULGA”, tra la parola “italiana” e “nel seguente testo:” inserire: “ annualmente ricordata il 25 aprile, anniversario della Liberazione,”.

Distinti saluti

Vito Nicola De Russis – Roma – adp.derussis@pec.assopedoni.it

Nota in calce per il redattore del blog: “Caro Paolo, ho inviato questa lettera aperta al Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera, del Governo, dell’Anpi naz. e dell’ANCI Naz. In giornata continuerò a “disturbare” un po’ di destinatari. Non ho imboccato la strada della raccolta delle firme (partecipazione e pressione di soggetti che votano) – e spero che non lo faccia nessuno – per quantificare sia gli antifascisti, sia i fascisti che siedono in Parlamento ma convivono tra noi. Dalla storia parlamentare sappiamo che, sul tema dei soldi per i loro partiti, i tempi massini sono di 6 mesi. Nel 1974, in 46 gg. fecero nascere il finanziamento pubblico ai partiti. In questo caso c’è da rispettare il dettato Costituzionale. Vedremo.”

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