Ucraina. Le iene europee e nordamericane si preparano al cenone di Natale…

Dopo la controffensiva di Kharkiv, si disse che la Russia era finita ed ecco che una pioggia di missili lasciava milioni di ucraini senz’acqua, né corrente elettrica, e morti per le strade. Tutte le volte che l’Ucraina ha fatto un passo avanti ne ha fatti due indietro. Dopo avere riconquistato Kharkiv, l’Ucraina è sprofondata in una condizione ancora più tragica, anziché risollevarsi. Oggi l’Ucraina è un Paese distrutto, in bancarotta, completamente dipendente dall’estero, che non riesce a difendersi nemmeno dai droni iraniani. Sette milioni di profughi, centinaia di bambini uccisi, città rase al suolo. Nel momento in cui la Casa Bianca gli voltasse le spalle, come ha fatto con gli afgani democratici e con i curdi, il governo di Kiev sarebbe travolto in poco tempo. Dopo nove mesi di guerra, l’Ucraina non è nemmeno un Paese del Terzo Mondo; è un Paese del settecentesimo mondo. Tutto questo mentre la Russia impiega una piccola parte delle proprie risorse senza avere nemmeno dichiarato guerra. L’Ucraina è al massimo sforzo; la Russia al minimo. È davanti agli occhi di tutti, ma la propaganda acceca e molti vedono nell’Ucraina un Paese vittorioso continuando a vivere questa tragedia come una partita di calcio.

Ecco la mia tesi sin dal primo giorno di guerra: gli ucraini sono caduti in una trappola mortale sospinti dal cinismo occidentale. La Russia ha migliaia di testate nucleari e questo crea un campo di forze oggettive che forgia il paradosso più tragico del nostro tempo: la liberazione completa dell’Ucraina corrisponderebbe alla sua totale distruzione. La vittoria massima come massima sconfitta: Biden lo sa e prega Putin di non lanciare l’arma nucleare. Nessuno lo dice, ma Biden ha paura di Putin. Lo stesso governo di Kiev teme che il ritiro da Kherson sia una “trappola”.

E allora perché non lanciare una forte iniziativa diplomatica ora? La Russia sta nuovamente aprendo la porta a un negoziato.
Non possiamo sprecare anche quest’opportunità.
La Russia ha una capacità di fuoco enorme.
Fermiamo la guerra oggi per evitare un nuovo massacro domani.
L’Unione Europea faccia qualcosa per un cessate il fuoco.
L’unica cosa che meriti di essere festeggiata è un’iniziativa di pace.
Perdere anche questa occasione sarebbe disumano.
Smettete di tifare.
La guerra è un orrore sempre e ovunque.
La guerra è un orrore in Siria, Ucraina, Yemen, Libia.
Che non sia un Natale di sangue.
Ditelo alle iene che guidano l’Europa ed il nordAmerica.

Alessandro Orsini

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