Conflitto Russia/Ucraina. Cause e ricapitolazione degli eventi…

1) Il conflitto in Ucraina non è cominciato a febbraio del 2022, e per certi versi neppure nel 2014 dopo il golpe di Maidan. Nel più ampio quadro di aggressione alla Russia da parte dell’Occidente a trazione USA, le premesse al conflitto sono state poste nel 1990. Nel 2005 il primo tentativo strutturato di destabilizzare l’Ucraina con una “rivoluzione colorata” sovvenzionata da Soros. Dal 2014 in Ucraina, soprattutto Inglesi e Americani, hanno operato per stravolgere la morfologia politico-economica dell’Ucraina, introdotto attività russofobe, promosso la guerra civile ai russofoni e ai russofili. Sempre americani ed inglesi hanno cominciato ad operare per rendere idonea l’Ucraina ad essere il fronte militare avanzato per una guerra alla Russi.

2) Ucraina è uno stato artificiale creato come Repubblica dall’URSS aggregando parti polacche, bielorusse, ungheresi, moldave e russe. Come tutti gli Stati artificiali disomogenei si prestano alla manipolazione e ad essere impiegati per le azioni più turpi.

3) L’Ucraina dal 2014 non ha niente di democratico stante quel che si intende con democratico in Occidente. Tutti i partiti oppositori a quello di Zelensky sono stati messi fuorilegge. Chiusi i media di opposizione, estromessi dal lavoro (in particolare dalla burocrazia statale e dalle scuole) tutti coloro che avevano posizioni filorusse. Dagli 80 ai 40 giornalisti oppositori di Zelensky (le stime sono controverse, comunque non meno di 40) sono stati “suicidati” (letteralmente spariti). Estromessi anche i magistrati che legalmente hanno contrastato la banda Zelensky. Se la Russia è un’autocrazia, l’Ucraina è una dittatura.

4) L’Ucraina è il punto d’appoggio su cui gli USA hanno fatto leva per fare simultaneamente la guerra all’Europa e alla Russia. L’obiettivo di far saltare l’armonia tra Russia e Europa utilizzando l’Ucraina è indicato da tutti i geopolitici americani, da Brzezinski in poi. (vedi “La grande scacchiera” 1997). Del resto tutti i maestri di geopolitica, da Kjellén, Mackinder a Hausofer mettono in chiaro come chi controlla l’Isola del Mondo (l’Ucraina appunto) controlla l’Eurasia e quindi il mondo.

5) La Russia non è l’aggressore ma l’aggredita. L’Europa non si difende da un invasore, ma svolge il lavoro sporco per conto degli USA… condannandosi se non al suicidio ad una secolare menomazione.

6) La Russia e gli USA non sono la “uguali”. Chi dice che pari sono è uno stupido senza speranza, al pari di chi dice che utilizzano gli stessi mezzi e vogliono la stessa cosa.

7) Sul fronte di guerra le cose non stanno andando come le narra l’“informazione” occidentale. Dopo le varie bufale messe in circolazione, del tipo “i russi si autobombardano nella centrale nucleare”; “i russi si son fatti saltare il ponte in Crimea”; “I russi si son fatti saltare il gasdotto” e via elencando, è recente la bufala messa in circolo dall’intelligence inglese secondo stante la quale i russi sul fronte di Kerson perdono quaranta carri armati al giorno. Che significherebbe 400 in 10 gg., 1200 al mese!

8) Chi segue i canali telegram alternativi può ben vedere come stanno andando le cose da quelle parti. Per quel che mi riguarda, chi sostiene la guerra degli ucraini sta sostenendo una guerra contro il proprio popolo, è contro ogni tipo di interesse degli europei ed è un suicida, che tale resterà quand’anche gli ucraini arrivassero a Mosca per raderla al suolo.

9) La guerra è una brutta roba, ma una pace cretina e avvelenata lo è ancor di più. In questo conflitto russo-ucraino io non sono per la pace tout court, ma per la guerra, ovviamente sul fronte avverso rispetto a quello euro-atlantico. La pace può esserci solo come conseguenza di una giusta vittoria. E la vittoria spetta alla Russia, la sconfitta a questo demenziale Occidente e all’Ucraina che si è fatto strumento della rapacità americana.

10) Mettendola sull’ironico, mi fa piacere vedere che la Germania agisce come se pensasse: “Mi avete fatto saltare il buon rapporto con la Russia? Ora un buon rapporto “privilegiato” lo stabilisco con la Cina che alla fin fine è il vostro obiettivo primario. E occhio che Taiwan non è l’equivalente dell’Ucraina…”. Magari in futuro al posto di von der Layer avremo un Mandarino invece di un (paranoicamente) temuto Zar.

Maurizio Ulisse Murelli

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