Senato: il 30 marzo 2022 discussione e voto sulle armi all’Ucraina… che fare?

Mercoledì 30 marzo 2022, se le commissioni avranno concluso il loro esame del provvedimento, il Senato discuterà il decreto sulla crisi ucraina, contenente anche l’invio di armi a questo Paese, conversione in legge con modificazioni DL n.14 del 25/02/2022. In realtà il decreto n. 14 prevedeva l’ invio solo di armi non letali, cosa che invece era stato deliberata in Consiglio dei ministri dal Dl n. 16 del 28 febbraio 2022. Ma alla Camera dei Deputati il Dl 16 è stato annullato e le sue deliberazioni sono state aggiunte al decreto n. 14.

Continua il segreto su quali armi siano e su quanto sia il loro importo economico. Nello stesso tempo non sappiamo nemmeno chi le userà, perché la legge ucraina prevede, già da prima di questa crisi, la possibilità di arruolare nel proprio esercito combattenti stranieri, in pratica mercenari.

Il decreto modificato prevede esplicitamente una deroga alla legge 185/90, che vieta cessione e trasporto di armi a paesi in guerra, senza però specificare quali armi cederemo all’Ucraina. Se avessimo ordigni nucleari potremmo cedere anche ordigni nucleari.

Ai link di seguito, una petizione contro l’ invio di armi all’Ucraina.

https://www.petizioni.com/l_italia_non_invii_armi_all_ucraina_in_guerra

La maggioranza molto ampia del governo Draghi intanto non ha evitato problemi sull’ aumento di spese militari. Alla Camera è stata approvata una mozione, pronunciamento non vincolante, a favore dell’ aumento delle spese militari al 2% del Pil. Ma al Senato nessun partito di governo vorrebbe presentare una mozione analoga, visto il disagio del gruppo M5S e di molti parlamentari, rimandando il problema. Fratelli d’ Italia invece è intenzionata a proporre un testo uguale a quello approvato alla Camera per mettere in imbarazzo sicuramente il M5S e, solo a parole, il governo Draghi.

L’aumento della spesa militare, definito “Una follia di cui mi vergogno” da papa Bergoglio, è davvero difficilmente difendibile.
Pensate solo che nelle stesse ore della discussione al Senato del DL 14 modificato, al non lontano Ministero della salute protesteranno numerose associazioni, di familiari e non, per la situazione nelle RSA e Case di Riposo. Il tema specifico è l’ estrema difficoltà di visitare gli anziani ma questo dipende anche dalla gestione complessiva della sanità, locandina in allegato. Mentre giovedì la Commissione Difesa parlerà delle “…prospettive dell’export italiano di materiali per la difesa e la sicurezza “, cioè della vendita di armi italiane. (al link https://senato.it/documenti/repository/commissioni/comm04/calendario/convocazioni.pdf)

Comunque il decreto contenente l’invio delle armi dovrebbe passare, mentre una eventuale mozione sull’ aumento delle spese militari potrebbe riservare sorprese.

Sarebbe utile però che si manifestasse con grande visibilità l’ opposizione alla decisione del governo sulle armi all’ Ucraina, un’ opinione che in alcuni sondaggi viene considerata maggioritaria nella popolazione italiana.

L’azione più efficace sarebbe un affollato presidio davanti al Senato, ma potrebbero essere utilizzati altri modi per tentare di condizionare il voto dei senatori, almeno quello degli incerti. Per esempio inviare email ai senatori, soprattutto a quelli più in difficoltà a votare per le armi all’ Ucraina.

Potrebbero essere inventate altre azioni. Anche se non fossero determinanti, sarebbero però comunque utili e soprattutto giuste.

Marco Palombo

I commenti sono disabilitati.