La triade della nuova coscienza universale, la cupola non si tocca, un “orrore” di fondo, il Busto di Giano, psicostoria e memoria collettiva…

Il Giornaletto di Saul del 17 aprile 2021 – La triade della nuova coscienza universale, la cupola non si tocca, un “orrore” di fondo, il Busto di Giano, psicostoria e memoria collettiva…

Care, cari, chiunque, vivendo in un dato territorio, può essere bioregionalista indipendentemente dalla provenienza di origine se segue la pratica dell’ecologia profonda, in un modo in cui, pur sentendosi liberi di manifestare se stessi nelle proprie caratteristiche peculiari, non si ha bisogno di provocare danni all’habitat od alla società in funzione di un personale esclusivo vantaggio, senza considerare il vantaggio collettivo. Nel bioregionalismo si cerca quindi di mantenere un equilibrio fra l’uomo, l’ambiente e gli altri esseri viventi… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/02/la-triade-della-nuova-coscienza.html

Le indagini sono in corso… – Integrazione di Maurizio Di Gregorio all’articolo https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2021/04/covid19-dati-reali-e-notizie-correlate.html?showComment=1618553244950#c6266195067120614774 -: “…il potere viene mantenuto dividendo chi si potrebbe opporre e simulando false intenzioni e dissimulando quelle vere. (…) Gli stessi organismi internazionali sono stati infiltrati e corrotti. La concentrazione di ricchezza in poche migliaia di persone ha portato all’instaurazione di una oligarchia che è la negazione di ogni libertà e di ogni autentica auto-determinazione in ogni campo…” Continua in calce al link

Ma, perdio, la cupola non si tocca – Scrive Fulvio Grimaldi: “… quei simpatici vecchietti che impegnano gli ultimi spasmi di vitalità a osservare e criticare quanto gli attivi e robusti fanno nel cantiere, non vi fanno venire in mente questi nostri “sinistri” (ma anche destri) fuori tempo massimo, incapsulati nei loro schemini d’antan? Sono perfettamente d’accordo, anzi profondamente compartecipi, del cantiere – inteso come virus-sars-2 e relativa guerra – ma si prendono il beneficio di sfrucugliarlo con critichine su come quello manovra la scavatrice, quell’altro l’idrovora. Lockdown indispensabile, ma non con le finestre chiuse, movimenti ristretti ma, perdio, …” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2021/04/operazione-virus-ma-perdio-la-cupola.html

La forbiciata – Scrive James Hansen: “Capita ogni tanto di capire che i “simboli” non siano semplicemente simpatiche astrazioni, ma fatti concreti con effetti concreti – e a volte molto spiacevoli…”

Nella narrazione sistemica c’è un “orrore” di fondo – Scrive Lorenzo Merlo: “Ed allora cosa fare? Niente, a parte prendere coscienza che non siamo fuori dall’ecosistema, che ogni azione che lo disturba implica denaro per qualcuno e pena per il resto del pianeta. Che siamo terra sebbene corrotti dalle idee di superiorità nei suoi confronti. In una parola, che la strada sulla quale siamo in trionfale marcia preceduti da fanfare e adornata da gran pavesi non è quella umana…” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2021/04/nella-narrazione-sistemica-ce-un-orrore.html

Mascherina per sempre… – Scrive Maurizio Angeletti a commento dell’articolo https://paolodarpini.blogspot.com/2021/04/covid-lasciate-ogni-speranza-lha-detto.html?showComment=1618562965988#c3036713455338273236 -: “..Il primo incontro che facciamo, nel viaggio verso il cuore, – dice il famoso poeta fiorentino Dino Campana – sotto la nostra maschera in vista, è l’ombra: quello che di noi stessi non vogliamo conoscere o che la maschera protegge [...]. E il sottoscritto, in una situazione come l’attuale, aggiunge: “La mascherina per sempre, d’ora in poi, oltre che mutare la nostra esistenza, ci priverà dell’ossigeno necessario e di quel poco che rimane dell’intelligenza, ma preserverà la nostra stupidità da un virus fortemente (a loro) vitale: la vera conoscenza (dei fatti)”

Il Busto di Giano. Recensione – Scrive Gianni Donaudi: “Francesco Ingravalle e Renato Pallavidini sono gli autori de “Il Busto di Giano”. E’ possibile che intellettuali molto diversi (per non dire contrastanti) tra loro decidano di scrivere insieme un saggio di critica alla modernità capitalistica, senza riproporre modelli tradizionalisti?” – Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2021/04/il-busto-di-giano-per-una.html

Corrispondenza – Scrive G.A.: “Sig. Arpino buongiorno. Le ho telefonato diverse volte, forse non aveva il telefono vicino. Alla ripresa da questa maledizione chiedo: volendo venire una settimana per una disintossicazione, quali sono le spese che devo affrontare? Come si soggiorna?” – Mia rispostina: “Gentile G.A., la nostra non è una associazione crudista o salutista, ma una associazione culturale ecologista vegetariana a sfondo spirituale laico. Non organizziamo ritiri del genere da lei descritto. Durante l’anno svolgiamo degli incontri di condivisione sulla base di un calendario consolidato. A causa del confinamento e della separazione fisica abbiamo dovuto interrompere, nell’ultimo anno, quasi tutti questi incontri, Comunque prevediamo di poter svolgere l’incontro collettivo ecologista del solstizio estivo, che si terrà il 26 e 27 giugno, qui a Treia. L’incontro è a carattere conviviale, si condividono le spese a titolo volontario. Qui potrà leggere di alcuni di questi eventi tenuti negli anni passati: https://www.google.com/search?q=incontro+bioregionale+collettivo+ecologista&oq=incontro+bioregionale+collettivo+ecologista&aqs=chrome..69i57.12070j1j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8 – Se avrà interesse a partecipare ce lo faccia sapere, potrà anche pernottare in campagna con tenda propria, o presso alcuni membri della Rete, residenti in loco, portandosi appresso lenzuola o sacco a pelo e contribuendo alla gestione del menage. P.S. Se è interessato alle nostre attività e notizie sul mondo può chiedere l’iscrizione alla nostra newsletter, googlegroup “Il Giornaletto di Saul”, che potrà ricevere a mezzo email giornaliera, dandone autorizzazione. Non vi sono costi e potrà cancellarsi in qualsiasi momento.”

A proposito di psicostoria e memoria collettiva – Se vogliamo conoscere la storia, quella vera, è necessario introdursi nel magazzino della funzione mnemonica vitale, che è presente comunque in chiave olografica in ognuno di noi. Qualcuno mi chiede: “Cosa intendi per chiave olografica, cioé quel mezzo a cui fai riferimento?”. Faccio l’esempio del funzionamento di un ologramma, ogni informazione dell’insieme è contenuta in ogni sua parte, quindi è alla portata di ognuno accedere alla memoria collettiva. Sul come arrivarci possono esserci varie opzioni: meditazione, sogno, intuizione, rivelazione, ecc. Secondo un punto di vista psicostorico “materialistico” alcuni utilizzano un oggetto connesso alla storia esaminata, per su quello concentrarsi, come avviene nella divinazione con mezzi empirici… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2017/12/psicostoria-la-memoria-intrinseca-degli.html

Ciao, Paolo/Saul

………………….

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Dovresti considerare il mondo solo come un sogno. Non permettere alla tua mente di essere distratta dalle cose oggettive e dai pensieri. Ad eccezione del badare al tuo dovere quotidiano nella vita, il resto del tempo dovrebbe essere dedicato a dimorare nel Sé; non sprecare nemmeno un secondo nella disattenzione, nel torpore…” (Ramana Maharshi)

I commenti sono disabilitati.