Renzie, il contrabbandiere che vendeva armi ai Saud, non era solo…

Sono contento della revoca di licenze per la vendita di armi all’Arabia saudita. In tutta la querelle seguita alla visita “diplomatica” di renzie ai Saud, ed al successivo embargo stabiito dal Governo Conte che proibisce l’esportazione di armi ai Saud, credo che sia però da ricordare il commento del sottosegretario Di Stefano: “E’ stata bloccata una vergognosa eredità lasciata da Renzi” (da Avvenire 30 gennaio 2021). Vediamo che il governo Renzi era terminato nel dicembre 2016. Gentiloni, una volta divenuto premier dopo Renzi, è più volte intervenuto a difendere la legittimità della vendita di armi ai Saud, con motivazioni anche errate: “Non c’è nessun embargo internazionale”. La ministra della Difesa Pinotti una volta affermò che essendo la RWM Italia di proprietà tedesca l’Italia non aveva nessun potere sulle  vendite di questa società. Ma la RWM Spa è una società con sede legale in Italia e quindi segue le leggi italiane.

E lo stesso Di Stefano. A suo tempo, difese in commissione la vendita di armi ai Saud da parte della Rwm, e lo fece con gli stessi argomenti di Gentiloni. Una volta si diceva che le bugie hanno le gambe corte, non è più vero neanche questo, siamo governati da bugiardi seriali. Insomma renzie non era il solo contrabbandiere, si trattava di una banda…

Marco Palombo

P.S. – Conte ora si smarca completamente dalle precedenti azioni geopolitiche dei governi che l’hanno preceduto. Anche in considerazione del cambio della guardia in USA. Conte deve accreditarsi come fedele atlantista, per riavere l’incarico, il suo rivale Renzi ha fatto una frittata con la trasferta in Arabia saudita mentre qui c’ è la crisi di governo, mostrando a tutti che ha interessi economici con l’Arabia saudita, incompatibili con un ruolo di governo, ad esempio come ministro degli esteri…

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Commento di Veronica: “Purtroppo non si esclude il fatto che le decisioni del Governo italiano coincidano perfettamente nelle tempistiche con quelle USA (anche lì infatti il Governo USA era stato sollecitato a prendere questa decisione da anni). Però le chiamiamo “coincidenze”…”

Integrazione di Marco Palombo: “Il provvedimento di revoca delle licenze smentisce sia Gentiloni, secondo il quale si poteva bloccare le vendite solo se c’era un embargo internazionale, ed anche Di Maio, che ha più volte detto che andava cambiata la legge 185 perchè non era sufficiente a bloccare le vendite, o comunque era inadeguata. Il blocco delle licenze dimostra invece che il problema è politico, se un governo vuole non vende armi a chi si comporta in un modo che il governo reputa quanto al giudizio di Di Stefano, preso da Avvernire, l’articolo era titolato “Il M5S accende la miccia sotto Renzi” nell’ interno era però riportato che una nota del ministero degli esteri precisava che la vendita delle armi ai sauditi non era attribuibile solo a Renzi, o una parte politica…”

Commento di Marinella Correggia: “Inoltre non dimentichiamo che Di Maio si è recato dai Saud a gennaio
https://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/approfondimenti/missione-del-ministro-luigi-di-maio-in-giordania-e-in-arabia-saudita.html per “il rafforzamento delle relazioni economico-commerciali tra Italia e Arabia Saudita” e figurarsi se non si sono messi d’accordo. Non sarà anche che forse ai Saud non interessano più le armi italiane? Ma è facile farsi belli e lo sanno fare, i nostri governanti…”

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