“Vaccinatevi o morite!” – L’ordine finale è arrivato…

Con la fidata John Hopkins University, la fondazione di Bill Gates, l’OMS e grandi Di Big Pharma, organizzano a ottobre 2019 quella profetica simulazione di un coronavirus mondiale che avrebbe ucciso fino a 60 milioni di persone. Da un convegno organizzato nello stesso periodo da GAVI, l’Alleanza pubblico-privata per l’immunizzazione universale tramite vaccini, pure di Bill Gates, esce la famigerata Agenda ID2020, poi ufficializzata al Forum Sociale Mondiale di gennaio di Davos e avviata alla sperimentazione in Bangladesh. A sostegno del progetto si esprimono Rockefeller, Kissinger e George Soros, protagonisti da decenni, con Gates, sia dei vaccini, sia della depopolazione, come condizione per la salvezza del pianeta (e di chi ci rimane sopra).

L’Agenda prevede una vaccinazione universale all’atto della nascita, con inserimento sottocutaneo (una specie di tatuaggio) di un’identità digitale che accompagni la persona per tutta la vita e ne archivi e comunichi tracciabilità e dati. Puente, al quale Massimo Mazzucco (Luogomune) dedica un ritrattino niente male nel suo video di smascheramento dei bufalari di regime (https://www.youtube.com/watch?v=SzIVnVcn6bY, da diffondere), urlerà “fake news” a salve e non potrà smentire.

Un mese dopo, l’intelligence USA, con il Centro Nazionale dell’Intelligence Medica” (NCMI) della DIA (servizio segreto del Pentagono), avverte la presidenza di un’imminente catastrofe in forma di epidemia virulentemente contagiosa. Il modello pare tratto da una previsione del 2010, nientmeno. Non si muove niente. Wuhan è ancora lontana.

Se vanno in giro, beccano il virus e guariscono da soli. Malissimo.
In un’intervista di 50 minuti a Chris Anderson della celebre TED Talks, vista da milioni di spettatori, Bill Gates, pur ammettendo che il covid-19 comporta una minaccia lieve (e i dati onesti confermano che non è nulla più di una normale influenza), letteralmente dichiara che “non si augura molta gente in giro che guarisce da sola. In tal modo, si sa, acquisisce un’immunità naturale permanente”. Cosa che si verifica per quasi il 100% dei positivi in cui non sia presente qualche patologia più grave e che, perciò, guarisce senza cure. Gates, impunemente e spudoratamente, aggiunge che sarebbe “meglio se la gente avesse un’identità digitale che dimostrasse la propria condizione vaccinale” e che “senza questa prova di immunità digitale non si dovrebbe essere autorizzati a viaggiare”. Gates aveva previsto a febbraio, sulla rivista “New England Journal of Medicine”, che il coronavirus sarebbe stato la pandemia del secolo. Oggi aggiunge “potrebbe essere qualcosa come il vaiolo che uccida il 30% dell’umanità”.

Al minuto 33’45 dell’intervista Gates dichiara: “Non vogliamo avere un sacco di guariti. Con la chiusura di tutto negli USA cerchiamo di non arrivare all1% di infettati (“infettato” non vuol dire “malato”. Ndr) e con la maggioranza che guarisce…. 34’14: Ciò che vogliamo sono certificati di guarigione e di vaccinazione. Per cui ci dovrà essere quella prova di immunità digitale a consentire la riapertura globale. Mica vogliamo in giro gente che si sposta di qua e di là e magari passa per paesi dove non c’è controllo”.

Domiciliari? Decide Re Bill. E cade la maschera

Per Bill Gates e i suoi confratelli tocca evitare a ogni costo, con il lockdown, che la gente, vivendo normalmente, si contagi (come è sempre successo) e si immunizzi a vita, senza quasi mai subire complicanze. Meglio, per i giganteschi profitti che ne derivano, a fronte dei milioni-miliardi di umani che resteranno nel fosso per le conseguenze economiche, che la gente si rinchiuda, venga testata, si ricoveri, muoia o guarisca, per poi immunizzarsi a tempo, mai a vita, contro il particolare coronavirus dell’anno. Per le previsioni di Bill Gates, dei suoi pari e di quelli di Davos, la previsione era che il 65% della popolazione avrebbe finito col beccarsi un vaccino, sviluppato e brevettato dalle stesse strutture di Gates. Sorprende che il “filantropo” della vaccinazione coatta universale esiga che non vi siano assembramenti pubblici – sport, teatro, cinema, musei, scuole, convegni, manifestazioni, ristoranti – per almeno i prossimi 18 mesi? E che dopo vi siano a condizione che tutti siano vaccinati? Agitando il bastone del feldmaresciallo, è lui, Bill Gates, che decide su un’umanità reclusa e fino a quando.

La posta mammona in gioco

La ricchezza e il conseguente potere politico-economico che si ergeranno su un pianeta socialmente derelitto sono di proporzioni tali da rendere Re Mida uno straccione da angiporto. Il business dei vaccini è oggi sei volte più grande di vent’anni fa. Valle annualmente oltre 35 miliardi di dollari e procura un utile di 44 dollari per ogni dollaro investito. Per prendersi questo mercato, insieme agli amici di Big Pharma, la Fondazione Bill e Melinda Gates, che ha una dotazione di 52 miliardi, dal 2000 ha donato all’OMS, proclamatrice di pandemie su ordinazione, ben 2,4 miliardi (da “Politico”). Questo ente ONU, statutariamente indipendente, coordina ora circa 50 gruppi nel mondo che lavorano tutti sul vaccino contro covid-19.

Stendendosi ora le curve del contagio sul pianoro, o iniziando la discesa, l’OMS corre ai ripari con il dirigente Michael Rjan. “Si potranno andare a prelevare i malati anche a casa”. Tipo le irruzioni senza mandato delle squadre SWAT della polizia USA. Hai due linee di febbre, l’altro ieri hai starnutito, appari giù di pentola, hai più di sessant’anni? Sei nostro! E Nicola Zingaretti che fa? Denunciato alla Corte Costituzionale dallo stesso suo compagno PD Franceschini, MIBACT, per un piano paesistico privo di tutele contro palazzinari persino nel centro storico di Roma, tanto per capire il personaggio, si adegua. Ha dichiarato che almeno 2,5 milioni di abitanti del Lazio devono essere vaccinati.

Fulvio Grimaldi


Fonte: https://fulviogrimaldi.blogspot.com/

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