In difesa di Leonard Peltier, da 45 anni prigioniero politico in USA
L’Oglala Sioux Leonard Peltier non è solo il prigioniero politico, il 6 febbraio 2020 saranno ben 45 anni che è detenuto in un Tepee fatto solo però di cemento e acciaio, più noto nelle galere yankee, ma anche prigioniero di guerra per la strenua resistenza, come attivista dell’American Indian Movement, contro il genocidio delle popolazioni native, che continua tutt’oggi, e contro la rapina imperialista delle risorse energetiche sulle terre native rimaste.
Il “Circolo Itinerante Proletario Georges Politzer” ha stretto il volto di Leonard Peltier nell’iniziativa milanese del 20 febbraio dello scorso anno allo “Spazio Ligera”, con la fondamentale partecipazione di Naila Clerici, studiosa su tutto quello che riguarda le popolazioni native e direttrice della rivista “Tepee”.
In quell’occasione l’autore Matteo Giordano ha realizzato un video, che ho il piacere di far riscoprire a tutti Voi.
Leonard Peltier si trova sempre più sull’orlo del precipizio, ma non ci siamo dimenticati di lui, così come anche il resistente Andrea De Lotto che da anni segue “Il caso Leonard Peltier”, come anche quest’ anno con una serie di iniziative.
Il dolore ha memoria e storia sui 300 nativi Oglala Sioux assassinati dal 1973 al 1976 in “circostanze misteriose”, tra cui è doveroso ricordare l’attivista Anna Mae Aquash a cui i federali FBI tagliorono le mani come il Comandante Ernesto ” Che Guevara, dopo la liberazione del villaggio di Wounded Knee a cui si era prodigato proprio Leonard Peltier.
La partita non è ancora finita, e con tam-tam e segnali di fumo, ma anche attraverso le onde di radioline portatili, chiediamo ancora oggi, ma sempre più forte, “Libertà per Leonard Peltier”.
Stefano Contena Valsecchi
“Circolo Itinerante Proletario Georges Politzer”
Video in sintonia: https://youtu.be/pKFV94Pg0DI
