Archivio di febbraio 2019

Collettivo bioregionale ecologista 2019 in progress, memoria sul bioregionalismo in Italia, ecco il mondo che lasciamo ai nostri discendenti, c’è animalismo ed “animalismo”, tortura e predazione di organi, non è ancora tempo di cambiamento, la Cina è sempre più vicina…

Il Giornaletto di Saul del 21 febbraio 2019 – Collettivo bioregionale ecologista 2019 in progress, memoria sul bioregionalismo in Italia, ecco il mondo che lasciamo ai nostri discendenti, c’è animalismo ed “animalismo”, tortura e predazione di organi, non è ancora tempo di cambiamento, la Cina è sempre più vicina…

Care, cari, stiamo cominciando a pensare all’ubicazione per il prossimo incontro bioregionale del solstizio estivo, che dovrebbe svolgersi il 22 e 23 giugno 2019. Abbiamo ricevuto l’invito a svolgerlo in un agriturismo e azienda agricola delle Marche. Ancora non abbiamo deciso definitivamente aspettiamo di sentire cosa ne pensano gli altri bioregenionalisti e se hanno proposte in merito. Nel frattempo abbiamo ricevuto la richiesta di presentazione di un paio di libri in sintonia, il primo è “Discola” di Bianca Bonavita sulla scuola alternativa (di cui potete leggere la recensione: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/02/discola-di-bianca-bonavita-per-un-nuovo.html), il secondo è “All you seed is love” di Franco Sacchetti, di cui prossimamente leggerete la sinossi. Franco, che è un amico di Ferdinando Renzetti, tra l’altro mi scrive: “Mi farà piacere partecipare soprattutto per conoscere te, dato che qua e là mi capita di leggere i tuoi scritti, ho  anche il tuo libro sul comodino e  trovo il tuo pensiero molto penetrante, in linea con il mio pensiero, e  vorrei approfondire. Dove si terrà l’incontro bioregionale  quest’anno? Per la festa dei  precursori a Treia certo che proverò comunque a venire…

Riporto qui una mia memoria del 1996 su un’azione vissuta sul Po, nei pressi di Mantova, fu uno dei primi atti pubblici della Rete Bioregionale Italiana. Nel corso degli anni la Rete si è un po’ sbrindellata ma io sono rimasto ed a mano a mano che qualcuno usciva c’è stato anche qualcuno che entrava e tutto sommato possiamo dire che il movimento ecologista bioregionale in Italia è tutt’ora vivo e vegeto… – Continua: http://www.lteconomy.it/blog/2019/02/20/memoria-storica-sulla-rete-bioregionale-italiana-quella-volta-sul-po-a-mantova-nel-1996/

Bagnaia. Raduno internazionale ecovillaggi – Scrive Terra Nuova: “La Comune di Bagnaia e la RIVE sono già all’opera per ospitare il Raduno nazionale ed internazionale degli ecovillaggi, quest’anno in Italia, dal 14 al 17 luglio 2019. La Conferenza è organizzata dal GEN Europa del Global Ecovillage Network…”

Plastica. Ecco il mondo che lasciamo ai nostri discendenti – Scrive Maurizio Bongioanni: “Fino ad ora gli studi scientifici si sono limitati a studiare le microplastiche ingerite dai pesci. Ma ancora troppo poco sappiamo delle nano-plastiche, che potrebbero essere persino più pericolose. Dopo l’inchiesta sulla truffa dei sacchetti ecologici e la campagna UnSaccoGiusto, è lecito chiedersi dove finiscono i sacchetti. Sì perché, se i sacchetti non sono davvero compostabili rappresentano UN SERIO RISCHIO PER IL MONDO MARINO…” – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/02/il-mondo-che-lasciamo-ai-nostri.html

Roma. E le rose… – Scrive Hortus Urbis: “Sabato 23 febbraio dalle ore 14,30 alle 16,30 si terrà la giornata dedicata alle rose con un esperto del Roseto comunale,  Antonello Santelli. L’incontro, a partecipazione gratuita, avrà una parte teorica e una dimostrazione pratica presso l’ex Cartiera Latina all’Hortus Urbis in via Appia Antica 42/50. Info: hortus.zappataromana@gmail.com”

C’è animalismo ed “animalismo” – Scrive Franco Libero Manco: “Il movimento vegan/animalista giornalmente si arricchisce di nuove adesioni  come frutto della presa di coscienza e della nuova sensibilità che va sviluppandosi nella società contemporanea. Ma incarnare il vero senso di questa nuova rivoluzione culturale e sociale è assai problematico a causa delle molte personali sfaccettature…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2019/02/20/ce-animalismo-ed-animalismo-la-difficolta-di-essere-coerenti/

Commento di Arthur Schopenhauer: “La coscienza degli animali è una successione di presenti, ciascuno dei quali, tuttavia, non esiste come futuro prima del suo presentarsi, né esiste come passato prima del suo scomparire; che è invece proprio il tratto distintivo della coscienza umana. Proprio per questo gli animali hanno da soffrire infinitamente meno di noi, poiché non conoscono altri dolori che non siano quelli provocati dal presente immediato…”

Non è ancora tempo – Scrive Lorenzo Merlo: “a volte sembra d’essere prossimi a vedere realizzati quei cambiamenti di paradigma che ci stanno a cuore. L’ambiente non più argomento di facciata, la questione demografica come problema primario, politiche dedicate all’homo senziente, non più solo oeconomicus, il cibo, i sentimenti e l’inquinamento come fonte di salute e/o malattia, altrimenti detto l’industria farmaceutica della malattia, la Terra come sacra, ecc. Ma non è così. Manca ancora molto…. – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2017/02/quanto-manca-alla-fine.html?showComment=1487508517851#c9119871341821930240

Commento di Marco Bracci: “Situazione mondiale e sconforto generale – Si parla di sconforto per la situazione politica e di sfiducia nelle possibilità di rimedi futuri, anche a livello mondiale e non solo italiano…” – Continua in calce al link

Tav sconosciuta – Scrive Roberto Schena: “In Italia il tratto Torino-Lione è in mano a un mega consorzio di note mega aziende: FIAT, Impregilo, Gruppo Gavio, Gruppo Marcegaglia, Gruppo Benetton autostrade, Fincantieri, Gruppo della Valle, Cooperativa Cmc legata al Pd, Rocksoil, l’immobiliare lombarda di Ligresti…  in sostanza c’è tutto il vertice di Confindustria, compresi piccoli industriali dell’Api di Torino. E ci sono tutti i partiti, Lega compresa, che pure inizialmente era contraria al progetto (Borghezio negli anni 90 faceva i comizi in val di Susa sparando contro)…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/02/tav-sconosciuta-la-ferrovia-piu.html

Camp Derby. Rischio atomico – Scrive Laboratorio Toscano: “A Camp Darby, a pochi kilometri da Livorno, si trova il più grande deposito di bombe missili esplosivo armi munizioni blindati tanks del pianeta al di fuori degli USA. E’ dal 1990 che dal porto di Livorno si riforniscono tutti i fronti di guerra USA, dall’Iraq in poi. Franco Cardini qualche settimana fa si è chiesto “E SE IN TOSCANA ESISTESSE UN RISCHIO CERNOBIL CHE RIGUARDA LA COSTA?”…”

Tortura e predazione di organi – Scrive Catwomen: “L’attuale terminologia “Morte Cerebrale” è inaudita. Quando i chirurghi si resero conto di avere la capacità di prendere gli organi da una persona apparentemente “vicina alla morte” e di impiantarli in un’altra persona per mantenere vivo il ricevente più a lungo, fu aperto un “vaso di Pandora”. All’inizio, attraverso prove ed errori, hanno scoperto che non era possibile eseguire questo “miracoloso” trapianto di organi prelevati da qualcuno veramente morto, anche se il donatore era senza circolazione per solo pochi minuti, perché il danno agli organi si verifica in brevissimo tempo dopo la fine della circolazione. Per giustificare procedure sperimentali è stato necessario per loro trovare una soluzione e questo è il modo in cui il termine “Morte Cerebrale” è stato ideato…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/02/20/tortura-e-predazione-di-organi-la-morte-cerebrale-e-una-bugia/

Milano. Visita gratuita – Scrive Milano Card: “Martedì 26 Febbraio alle 17.00 potrai scoprire i segreti e le curiosità che hanno portato a The genius experience grazie alla visita gratuita con i video artisti di The Fake Factory. Appuntamento nella Cripta di San Sepolcro, piazza San Sepolcro, Milano. Info: info@milanocard.it”

Sionismo ed ebraismo – Durante i vari scambi epistolari avuti con persone di diverso credo, ho notato, a parte alcuni casi rari, che si tende a giudicare e ad esprimere pareri sulla base di una “convinzione” prestabilita, non corroborata cioè da una personale ricerca sui fatti avvenuti. Sulla realtà della nascita del “problema ebraico”, a cominciare dal periodo biblico sino alla fondazione di Israele… ci si lascia guidare da emozioni, da tendenze a voler credere in una verità, già accettata in quanto tale…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2012/02/pareri-su-sionismo-ebraismo.html

Russia libera e indipendente – Scrive Vladimir Putin: “La Russia era, è e sarà uno Stato sovrano e indipendente. È semplicemente un assioma, o sarà così o non esisterà affatto. Dovrebbe essere chiaro a tutti noi. Dobbiamo capire ed esserne consapevoli. La Russia non può non essere uno Stato se non sarà sovrana. Alcuni Paesi potrebbero, non la Russia”

Il Giappone, schiavo degli USA, decade. La Cina comunista è ora il futuro del mondo… – Scrive Andre Vltchek: “I giapponesi sono sempre più tristi, ma in Cina si vedono sorrisi ad ogni passo. La Cina avanza. È inarrestabile. Non perché la sua crescita economica ma perché la qualità della vita dei cittadini è in costante ascesa. E questo è tutto ciò che conta davvero, no? Possiamo chiaramente migliorare la vita delle persone sotto un sistema comunista tollerante e moderno. Finché le persone sorridono, finché sono educate, in salute e felici, chiaramente vinciamo!” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/02/20/estremo-oriente-mentre-il-giappone-decade-vittima-del-sistema-finanziario-usa-la-cina-indipendente-serge-a-nuovo-modello-sociale-ed-economico/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Tutto quello che temevamo di subire dal comunismo, che avremmo perso la nostra casa, i nostri risparmi, che saremmo stati costretti a lavorare per salari da fame, senza nessuna voce in capitolo all’interno del sistema, è diventato realtà col capitalismo.” (Jeff Sparrow)

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Estremo Oriente – Mentre il Giappone decade, vittima del sistema finanziario USA, la Cina indipendente s’erge a nuovo modello sociale ed economico

C’erano un paio di splendide altalene per bambini, non lontano da un vecchio tempio rurale nella prefettura di Mie, dove di solito passeggiavo quando cercavo l’ispirazione per i miei romanzi. Due anni fa notai che si erano arrugginite, abbandonate e rovinate. Ieri trovai un nastro giallo che cingeva e chiudeva la struttura. Sembrava che si fosse deciso di sbarazzarsi del parco giochi, in modo irreversibile. Il giorno prima, osservai un vecchio senzatetto che dormiva proprio sotto un grande cartello che pubblicizzava un gruppo di ristoranti di lusso nella sontuosa stazione ferroviaria di Nagoya. E nella città di Yokkaichi, che conta circa 350000 abitanti, erano sparite quasi tutte le linee di autobus, tranne poche. Ciò che era scomparso era lo zodiaco elegante, unico e splendente inciso nella passeggiata di marmo proprio di fronte alla stazione ferroviaria di Kintetsu, vero centro della città. Il traghetto veloce che attraverso la baia collegava Yokkaichi coll’aeroporto internazionale Centrair di Nagoya e di fatto quasi tutto il Giappone centrale, ha smesso di funzionare, dato che i sussidi comunali si erano prosciugati. Ora le persone devono guidare per circa settanta chilometri, intorno alla baia, bruciando carburante e pagando esuberanti pedaggi autostradali e parcheggi per l’aeroporto, per arrivare a destinazione. Ciò che era solito costituire spazi pubblici, o anche solo campi di riso, si trasforma rapidamente in deprimenti parcheggi. Accade nel Giappone centrale, ma anche a sud-ovest come a Nagasaki, e a nord come Nemuro. I senzatetto sono ovunque. Le auto (il Giappone ora ha più automobili pro capite rispetto agli Stati Uniti) marciano tra risaie e ai margini di foreste un tempo incontaminate, poiché perdono rapidamente valore, e costa molto sbarazzarsene correttamente. Interi villaggi rurali si spopolano, trasformandosi di fatto in città fantasma. C’è ruggine, cattiva pianificazione e assoluta mancanza di beni pubblici nel Paese.

Il Giappone è in decadenza. Per molti anni era possibile, con occhi socchiusi, ignorarlo, poiché il Paese per inerzia si aggrappava al vertice delle nazioni più ricche della Terra. Ma non più: il deterioramento è ora troppo visibile. Il decadimento non è così drastico come si può osservare in alcune parti di Francia, Stati Uniti o Regno Unito. Ma il decadimento c’è. I giorni ottimistici e inebrianti della costruzione della nazione sono finiti. L’industria automobilistica e altre società letteralmente cannibalizzano il Paese, dettando il loro stile di vita. Nelle città più piccole, gli automobilisti non cedono più nei passaggi pedonali. Le auto sono considerate prioritarie dagli urbanisti e alcuni sono pagati, corrotti dall’industria automobilistica. Molte aree possono ora essere raggiunte solo da auto. Non ci sono quasi mezzi pubblici e quasi nessun nuovo parco. Il Giappone, orgoglioso di produrre alcuni dei cibi più raffinati, è ora completamente sopraffatto da diverse catene di negozi di alimentari, pieni di cibo scadente. Per generazioni, le persone si sacrificavano per costruire un Giappone prospero, potente e socialmente equilibrato. Ora, non vi è dubbio che i cittadini esistono principalmente per sostenere potenti società o, in breve: grandi affari. I giapponesi avevano un proprio modello distinto, ma ora lo stile di vita non è molto diverso da quello che si potrebbe osservare in Nord America o Europa. Per la seconda volta nella storia, il Giappone è stato costretto ad “aprirsi al mondo” (leggi: agli interessi occidentali e all’economia capitalista globale) ed accettare i concetti completamente estranei alla cultura asiatica. Le conseguenze si sono subito viste, e in sintesi, sono completamente disastrose.

Dopo la Seconda guerra mondiale, il Giappone dovette accettare l’occupazione. La Costituzione fu scritta dagli Stati Uniti. Sconfitto ma determinato a ricostruire e a unirsi ai ranghi dei Paesi più ricchi del mondo, il Giappone iniziò a collaborare coll’occidente, sostenendo in primo luogo la brutale invasione della Corea (la cosiddetta “Guerra di Corea”). Rinunciò totalmente all’indipendenza, cedendo completamente la politica estera che gradualmente non si distinse da quella degli Stati Uniti in particolare, e dall’occidente in generale. I mass media sono, dalla fine della guerra ad oggi, controllati e censurati dal regime di Tokyo. I maggiori quotidiani giapponesi, così come l’emittente nazionale giapponese NHK, non avrebbero mai osato trasmettere o pubblicare importanti notizie internazionali, a meno che almeno uno dei principali media anglosassoni non avesse dato il via e l’esempio di come la storia andava seguita dai mass media degli stati “clienti”. A tal riguardo, i media giapponesi non sono diversi dagli omologhi in Paesi come Indonesia o Kenya. Anche il Giappone non è sicuramente una “democrazia”, se “democrazia” significa semplicemente governo del popolo. Tradizionalmente, i giapponesi vivevano principalmente per servire la nazione, il che forse non era un concetto così brutto. Funzionava, almeno per la maggioranza. Tuttavia ora si prevede che si sacrifichino le proprie vite esclusivamente per i profitti delle multinazionali. Le persone in Giappone non si ribellano, anche quando vengono derubate dai governanti. Sono scandalosamente sottomesse.

Il Giappone non è solo in decadenza. Cerca di diffondere il proprio fallimento come un’epidemia. In realtà diffonde e glorifica la sua politica sottomesse, estera ed interna asservite. Con le borse di studio, indottrina continuamente e efficacemente castrando intellettualmente decine di migliaia di studenti provenienti dalle nazioni povere del sud-est asiatico e da altre parti del mondo.

Nel frattempo, la Cina, letteralmente “vicina”, è all’avanguardia nelle ricerca scientifica, pianificazione urbana e politiche sociali. Con la “Civiltà ecologica” ora parte della sua Costituzione, è molto più avanti del Giappone nello sviluppo di fonti alternative di energia, trasporto pubblico e produzione di alimenti biologici. Entro il 2020, non ci saranno più sacche di estrema povertà nel territorio della Cina. E in Cina, tutto è fatto sotto le bandiere rosse comuniste, che al pubblico giapponese è stato insegnato di disprezzare e rifiutare. La tremenda determinazione cinese, lo zelo, il genio e lo spirito socialista sono evidentemente superiori, rispetto allo spirito sclerotico, conservatore e revanscista del Giappone moderno e dei suoi padroni occidentali. Il contrasto è davvero scioccante e molto chiaramente rilevabile anche con occhi disincantati. E sul palcoscenico internazionale: mentre le corporazioni giapponesi saccheggiano interi Paesi e corrompono governi, la Cina aiuta a rimettere in piedi interi continenti, usando i buoni vecchi ideali internazionalisti comunisti. L’occidente fa del suo meglio per diffamare la Cina e i suoi grandi sforzi, e il Giappone fa lo stesso, inventando anche nuovi insulti, ma la verità è sempre più difficile da nascondere. Si parla agli africani che scoprono rapidamente cosa succede. Se si viaggia in Cina tutto diventa ancora più chiaro. A meno che non sia pagato molto bene per non vedere.

Invece di imparare e decidere di cambiare totalmente il sistema economico e sociale, il Giappone diventa un perdente. Odia la Cina per il successo delle sue politiche indipendenti sotto i suoi slogan comunisti. Odia la Cina per la costruzione di città nuove e belle progettate per la gente. Odia la Cina anche per fare del suo meglio per salvare l’ambiente, così come la campagna. E odia la Cina per essere completamente indipendente, politicamente e socialmente, ed anche accademicamente. La Cina cercò di “giocare” coll’accademia occidentale, ma il gioco divenne quasi letale, portando a infiltrazioni ideologiche e al quasi collasso dell’indipendenza intellettuale della Cina. Ma almeno il pericolo fu identificato, e la sovversione occidentale rapidamente spezzata, a 5 minuti della mezzanotte per così dire; prima che fosse troppo tardi. In Giappone, sottomissione e collaborazione col regime imperialista globale occidentale sono portati come codice d’onore. I laureati giapponesi di varie università statunitensi e inglesi incorniciano i loro diplomi universitari e li appendono al muro, come se rappresentassero una grande prova del loro successo, invece della collaborazione col sistema che sta rovinando quasi l’intero pianeta.

Ricordo che, circa quindici anni fa, i turisti cinesi sarebbero saliti sulle piattaforme dei treni proiettili di tutto il Giappone, con le loro macchine fotografiche pronte, sognando. Quando passava il treno, sospiravano. Ora, la Cina ha la rete di treni-proiettili più estesa e veloce del mondo. I loro treni sono anche più comodi e incomparabilmente più economici di quelli giapponesi o francesi; valutati in modo che tutti possano permettersi di viaggiare. Le donne cinesi guardavano con tristezza le offerte dei grandi magazzini giapponesi. Gli iPhone erano ciò che la classe media sognava di possedere. Ora i visitatori cinesi in Giappone sono vestiti con eleganza come la gente del posto, gli iPhone non sono considerati un lusso, e in realtà, Huawei e altri produttori cinesi fabbricano cellulari migliori dell’Apple. Ricordo anche come i turisti cinesi in Giappone fossero impressionati dall’architettura moderna, dalle sale da concerto internazionali e dagli eleganti caffè e boutique. Ora, la vita culturale di Pechino e Shanghai è incomparabilmente più ricca di quella di Tokyo o Osaka. L’architettura moderna in Cina è molto più impressionante e ci sono innovazioni nella vita urbana e rurale della Cina che sono ancora lontane dall’essere adottate in Giappone. Mentre i parchi giochi pubblici in Giappone vengono abbandonati o convertiti in parcheggi, la Cina ne costruisce di nuovi, enormi e piccoli, recuperando aree fluviali e lacustri, trasformandole in spazi pubblici. Invece delle onnipresenti pubblicità giapponesi, la Cina pone fumetti spiritosi e educativi che parlano di virtù socialiste, solidarietà, compassione e uguaglianza, in molte arterie, anche sui treni della metropolitana. La civiltà ecologica è “pubblicizzata” praticamente ovunque.

I giapponesi sono sempre più tristi, ma in Cina si vedono sorrisi sicuri ad ogni passo. La Cina avanza. È inarrestabile. Non perché la sua crescita economica (il governo in realtà non ne è interessato più di tanto), ma perché la qualità della vita dei cittadini cinesi è in costante ascesa. E questo è tutto ciò che conta davvero, no? Possiamo chiaramente migliorare la vita delle persone sotto un sistema comunista tollerante e moderno. Finché le persone sorridono, finché sono educate, in salute e felici, chiaramente vinciamo!

Alcuni individui ancora inseguono le immagini magiche di foreste e laghi incontaminati giapponesi. Sì, sono ancora lì, se si cerca bene. Sale da tè e alberi, deliziose insenature. Ma si deve lavorare molto, editare e cercare gli scatti perfetti, dato che città e campagne giapponesi sono costellate da macchine marce e bizzarre travi metalliche, con spazi pubblici disordinati, brutti fili elettrici appesi ovunque. Finché i soldi possono essere salvati, finché c’è profitto, tutto va bene. I giapponesi trovano difficile formulare i loro sentimenti sull’argomento. Ma in sintesi: si sentono frustrati dal fatto che il Paese che occuparono e torturarono, va molto meglio del loro. Per gli imperialisti giapponesi, i cinesi erano semplicemente “sub-umani”.

Non viene mai detto, ma il Giappone ha rispettato solo la cultura e il potere occidentali. E ora, i “sub-umani” cinesi esplorano il fondo degli oceani, costruiscono aerei, gestiscono i treni più veloci sulla terra e realizzando meravigliosi film artistici. E sono pronti a liberare il mondo oppresso, attraverso la loro ‘Belt and Road Initiative’ ed altre idee incredibili. E cosa fa il Giappone? Selfie e videogiochi, cartoni idioti nichilisti privi di significato, social media senza cervello, un’enorme valanga di pornografia spicciola, “arti” decorative, musica pop e auto prodotte in serie. La sua gente è depressa. Ho tre decenni di storia col Giappone, lo conosco intimamente, l’amo ancora; amo molte cose a riguardo, ma vedo anche chiaramente che cambi, anzi collassa. E si rifiuta di ammetterlo e di cambiare. Lavoro in Cina, perché amo dove va. Mi piace il suo modello comunista moderno (non sono mai stato un grande sostenitore della “banda dei quattro” e del loro culto e glorificazione della povertà). che tutti i cinesi siano ricchi presto, e che anche l’intero mondo oppresso sia ricco! Ma non è ciò che vuole il Giappone. Per qualche tempo, è sembrato “unico”. Era l’unico ricco Paese asiatico. L’unico Paese asiatico cui fu permesso di essere ricco, dall’occidente.

Durante l’apartheid, in Sud Africa, i giapponesi erano definiti “bianchi d’onore”. È perché avevano abbracciato la cultura occidentale. Perché scelsero di saccheggiare il mondo insieme ad europei e nordamericani, invece di aiutare le nazioni soggiogate. In molti modi, era una forma di prostituzione politica e morale, ma pagava bene; estremamente bene, quindi la sua moralità non fu semplicemente discussa. Ora la Cina va avanti semplicemente per coraggio, duro lavoro, genio del popolo, e tutto questo sotto la guida saggia del Partito Comunista e della sua pianificazione centrale. Proprio sotto le cose che il popolo giapponese è stato ammaestrato ad odiare. Questo è frustrante. È pauroso. Quindi, tale sottomissione, umiliazione e inchino all’impero fu inutile? Alla fine, è la Cina, è il comunismo che vinceranno e che daranno il meglio all’umanità.

Sì, il Giappone è frustrato. In questi giorni, i sondaggi parlano di circa l’80% dei giapponesi che non ama i cinesi. Mentre interagisco con persone provenienti da ogni angolo del Giappone, mi convinco che il pubblico giapponese percepisce inconsciamente che, per decenni, ha scommesso sul “cavallo sbagliato”. È troppo orgoglioso per dirlo. È troppo spaventato per riflettervi pienamente. Ma la vita in Giappone, almeno per molti, chiaramente diventa priva di significato, cupa e deprimente. E non c’è alcuna rivoluzione all’orizzonte, dato che il Paese è stato de-politicizzato con successo. La Cina costruisce, inventa, lotta e avanza fiduciosamente, circondato da amici, ma indipendentemente. Il Giappone è legato e trattenuto. Non può muoversi. Non sa nemmeno come muoversi, come resistere. Ed è per questo che il Giappone odia la Cina!

Andre Vltchek *

Traduzione di Alessandro Lattanzio

* filosofo, romanziere, regista e giornalista investigativo. È creatore di Vltchek’s World in Word and Images e autore di numerosi libri, tra cui Ottimismo rivoluzionario, nichilismo occidentale. Scrive in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook“.

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Tortura e predazione di organi – La “morte cerebrale” è una bugia…

I donatori di organi sono vivi quando i loro organi vengono prelevati! E gli somministrano solo un paralizzante ma non un anestetico, ma loro sentono tutto! Prima del 1968 una persona fu dichiarata morta solo dopo l’ultimo respiro e il cuore fermo per un determinato periodo di tempo.

L’attuale terminologia “Morte Cerebrale” è inaudita.
Quando i chirurghi si resero conto di avere la capacità di prendere gli organi da una persona apparentemente “vicina alla morte” e di impiantarli in un’altra persona per mantenere vivo il ricevente più a lungo, fu aperto un “vaso di Pandora”.
All’inizio, attraverso prove ed errori, hanno scoperto che non era possibile eseguire questo “miracoloso” trapianto di organi prelevati da qualcuno veramente morto, anche se il donatore era senza circolazione per solo pochi minuti, perché il danno d’organi si verifica in brevissimo tempo dopo la fine della circolazione. Per giustificare le loro procedure sperimentali è stato necessario trovare una soluzione e questo è il modo in cui il termine “Morte Cerebrale” è stato ideato.

Fanno molto per ottenere i tuoi organi.
Perché un organo sia adatto per il trapianto, deve essere sano e deve provenire da una persona vivente.
Una volta che DBD (Donazione dopo morte cerebrale) o DCD (Donazione dopo morte cardiaca) è stato verificato e il permesso è stato strappato da familiari sconvolti, il “donatore di organi” “subisce ore, a volte giorni, di trattamento tortuoso per proteggere e preservare nel contenitore i ” pezzi di ricambio! ”
Il “donatore di organi ” è costretto a sopportare lo straziante e doloroso trattamento chimico in corso di preparazione all’asportazione di organi.

Il “donatore” ora è un deposito di organi e utilizzato per il solo scopo di preservare organi fino a quando un destinatario compatibile può essere localizzato.

La donazione dopo la morte circolatoria (DCD) può essere eseguita su donatori neurologicamente intatti che non soddisfano i criteri di morte neurologica o cerebrale prima dell’arresto circolatorio. Questo commento si concentra sui problemi più controversi relativi ai donatori previsti dall’implementazione obbligatoria di DCD per la morte imminente o cardiaca negli ospedali di tutto il territorio degli Stati Uniti.

La verità del trattamento orribile e la MORTE DEL “DONATORE”.
La rimozione dell’organo viene eseguita mentre al paziente viene somministrato solo un agente paralizzante ma SENZA ANESTESIA! L’estirpazione di organi multipli, in media, richiede da tre a quattro ore di operazione durante il quale il cuore batte, la pressione sanguigna è normale e la respirazione si sta verificando anche se il paziente è su un ventilatore. Ogni organo viene tagliato via prima che il cuore si fermasse.

È ben documentato che il battito cardiaco e la pressione arteriosa salgono quando si fa l’incisione. Questo vuol dire che durante l’anestesista nella chirurgia di tutti i giorni spesso accade che l’anestetico è insufficiente. Ma, come indicato, i donatori di organi non sono anestetizzati.

C’è un numero crescente di infermieri e anestesisti, che protestano per la reazione, movimenti del presunto “cadavere”. A volte questi movimenti sono così violenti da rendere impossibile continuare a prelevare gli organi. Per questo motivo molti nella professione medica si sono completamente allontanati da questo programma. Gli ospedali di New York stanno ordinariamente, di routine “raccogliendo” gli organi dai pazienti prima che siano addirittura morti.

In una denuncia si accusano enti dediti al trapianto. Per esempio nel The New York Organ Donor Network i medici sono prepotenti nel dichiarare i pazienti cerebralmente morti quando in realtà sono ancora vivi. Il querelante, Patrick McMahon, 50 anni, afferma che un paziente su cinque mostra segni di attività cerebrale quando i chirurghi lo dichiarano morto e iniziano a distruggere le parti del suo corpo.

“Stanno giocando a Dio”, ha detto McMahon, un ex coordinatore di trapianti che sostiene di essere stato licenziato a soli quattro mesi dal ruolo per aver parlato della pratica.

Ha detto che il Network di trapianti porta moltissimi soldi” vendendo gli organi che ottengono dagli ospedali.
“Cuori, polmoni, reni, articolazioni, ossa, innesti di pelle, intestini, valvole, occhi: sono tutti soldi”.
Il veterano dell’Aeronautica militare e l’ex infermiera hanno aggiunto che gli ospedali finanziariamente tesi sono facilmente influenzabili per dichiarare che un paziente è morto cerebralmente perché sono desiderosi di liberare spazio.
La causa, depositata nella Corte Suprema di Manhattan nel 2012, cita una vittima di un incidente automobilistico di 19 anni che stava ancora lottando per respirare e mostrava segni di attività cerebrale quando i medici davano il via libera per raccogliere i suoi organi.

Funzionari della rete, tra cui il direttore Michael Goldstein ha molestato il personale del Centro medico dell’Università di Nassau per dichiarare che l’adolescente è morto, affermando durante una teleconferenza: “Questo ragazzo è morto, hai capito?” Ma secondo McMahon il diciannovenne avrebbe potuto riprendersi.

La causa cita altri tre esempi di pazienti che erano ancora aggrappati alla vita quando i medici hanno dato una “nota” – una dichiarazione ufficiale da parte di un ospedale che un paziente è cerebralmente morto.
La causa sostiene che un uomo è stato ammesso all’ospedale della contea di Kings a Brooklyn, e un mese dopo ha mostrato di nuovo attività cerebrale.

McMahon ha protestato ma alla fine l’uomo è stato dichiarato cerebralmente morto ei suoi organi sono stati raccolti.
Nel novembre 2011, una donna ricoverata all’ospedale universitario di Staten Island dopo un overdose di droga è stata dichiarata cerebralmente morta e i suoi organi stavano per essere raccolti quando McMahon si accorse che le veniva dato un “anestetico paralizzante” perché il suo corpo stava ancora sobbalzando. “Aveva il cervello in funzione quando le stavano tagliando sul tavolo”, ha detto a MailOnline. “Le avevano dato un paralizzante e non c’è motivo di dare a un morto un paralizzante”.

Ha detto che ha affrontato la persona che glielo ha dato ed è rimasto senza parole.
“Alla fine ha detto che gli è stato detto di farlo perché mentre le tagliavano il petto aperto, muoveva il petto.
E un paralizzante ti paralizza solo, non fa nulla per il dolore”, ha detto. McMahon ha aggiunto che i chirurghi “prendono tutto” per quanto riguarda le parti del corpo. “Le hanno preso gli occhi, le articolazioni.

Secondo la causa, quando McMahon indagò ulteriormente sul caso, un altro dipendente del Network disse al personale ospedaliero che era “un piantagrane non addestrato con una storia di problemi e domande frivole”.
McMahon ha aggiunto che i membri dello staff che raccolgono più organi durante l’anno si qualificano per un BONUS natalizio. “Se i consiglieri fanno bene il loro lavoro, prendono molti organi, riceveranno un BONUS a dicembre”, ha detto.
Il veterano, che ha lavorato presso il Network di donatori organi tra luglio e novembre, ha detto che ci sono circa 30-40 dipendenti che vanno negli ospedali e cercano di ottenere firme e donazioni.

Addebiti fatturati medi stimati per ogni trapianto: Cuore 1.000.000 di dollari, Doppio polmone: 800.000 dollari, Fegato: 580.000 dollari, Rene: 275.000 dollari.

Più di 123.000 persone sono in lista d’attesa per trapianti di organi negli Stati Uniti, 100.000 dei quali sono in attesa di nuovi reni. Tuttavia, la necessità di organi sani supera di gran lunga le donazioni. Solo 28.000 trapianti sono stati completati, secondo i dati nazionali del 2014 provenienti dalla rete statunitense per gli appalti e il trapianto di organi.
Sulla base di un’intervista nel 2013 con il dott. Paul Byrne, un neonatologo di 80 anni che fischiò il lato oscuro degli ospedali, ha capito che il concetto di “Morte Cerebrale” è una truffa che ha lo scopo di legittimare l’omicidio di persone viventi al fine di raccogliere i loro organi.

Queste persone (che spesso finiscono negli ospedali a seguito di incidenti automobilistici o overdose o simili) ricevono farmaci per la paralisi durante la rimozione dell’organo, MA NON ANESTESIA !!!
Il personale medico letteralmente li apre questi innocenti come se fossero casse e strappa i loro organi, uno per uno, lasciando il cuore per ultimo, dopodiché sono morti.

Questo non è uno scherzo. Svegliate gente!

Se non volete essere torturati a morte da sadici medici, dichiarate NO AL TRAPIANTO DEGLI ORGANI!

(Le notizie agghiaccianti sono stati offerte dal Doctor Neil Lazar, direttore dell’unità di terapia intensiva medico-chirurgica dell’Ospedale generale di Toronto, il dott. Maxwell J. Smith dell’Università di Toronto e David Rodriguez-Arias dell’Universidad del Pais Vasco in Spagna, ad una conferenza di bioetica americana in ottobre e pubblicata in un recente articolo sull’American Journal of Bioethics.)
https://nypost.com/…/organs-taken-from-patients-that-docto…/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17020597
https://www.everydayhealth.com/…/donating-kidney-may-carry…/
http://birthofanewearth.blogspot.hu/…/organ-donation-and-me…

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La primavera a Treia porta cattivi odori, Macerata: attività del Centro Studi Storici Maceratesi, Canada: donne indiane contro l’estrattivismo, sistema giudaico etnocentrico,”Alza la posta” di Peter Berg, differenze tra cattolicesimo e buddismo, denatalità in Italia…

Il Giornaletto di Saul del 20 febbraio 2019 – La primavera a Treia porta cattivi odori, Macerata: attività del Centro Studi Storici Maceratesi, Canada: donne indiane contro l’estrattivismo, sistema giudaico etnocentrico,”Alza la posta” di Peter Berg, differenze tra cattolicesimo e buddismo, denatalità in Italia…

Care, cari, già da metà febbraio, a Treia, come in tutte le Marche, si avvertono le prime avvisaglie della primavera. L’aria si fa più dolce ed il tepore dei primi raggi del sole fanno germogliare erbe e fiori. Si dice che la primavera porti con sé il fresco aroma della natura che si risveglia a nuova vita, non è però questa la sensazione percepita da chi transita sulla strada tra Schito e Chiesanuova di Treia le cui narici vengono offese da un puzzo inenarrabile. E ciò accade da diversi anni a questa parte, in particolare nei periodi antecedenti le semine. Proprio in questi giorni gli abitanti del luogo osservano un continuo andirivieni di camion carichi di tonnellate di concimi che vengono scaricate in mucchi e successivamente sparse sui terreni… – Continua: https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2019/02/la-primavera-treia-porta-cattivi-odori.html

“Alza la posta” di Peter Berg. Recensione – Scrive Italo Carrarini: “Il libro contiene dodici brani che, nelle intenzioni del curatore, ben rappresentano il percorso di Peter Berg nell’articolazione e nella diffusione del concetto bioregionale. La finalità del pensiero bioregionale è quella di considerare l’umanità da un punto di vista storico-antropologico e di tracciare le linee guida per un post-ambientalismo con l’obiettivo di avanzare proposte per lo sviluppo di politiche localmente appropriate…”

Sistema giudaico etnocentrico – «Ciò che importa davvero nella reli­gio­ne ebrai­ca non è l’immortalità del singolo ebreo, ma quella del popolo ebraico [...] Il futuro della nazione, e non quello dei singoli, resta l’obiettivo decisivo” [S.W. Baron, A Social and Religious History of the Jews. The Jewish Publication Society of America]» – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2018/09/giudizio-accademico-sul-sistema.html

Bombe atomiche pronte all’uso – Scrive Tavolo della Pace: “Forse non tutti sanno che… nell’Italia denecluearizzata abbiamo come minimo 70 bombe atomiche USA nelle basi di Ghedi e di Aviano? (che manteniamo a spese nostre); …che il nostro paese non ha partecipato ai tavoli e non ha firmato il nuovo trattato ONU di luglio 2017 per l’interdizione del nucleare?; che abbiamo 11 porti nucleari fra cui Livorno e che corriamo un rischio cernobyl (a nostra insaputa) e che tuttora non è stato reso pubblico nessun piano di emergenza esterno come previsto dalla legge? (ad eccezione del porto di Augusta il cui piano di emergenza è stato finalmente reso pubblico); …che a volte ritornano e che potrebbero arrivare di nuovo i missili di Comiso?”

Macerata. Attività culturali – Scrive Centro Studi Storici Maceratesi: “Si apre il calendario degli eventi culturali programmati per il 2019 con la presentazione del libro “Giuditta da Morrovalle”, scritto da Manlio Baleani. La manifestazione avverrà Venerdì 1 marzo, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata. Il programma prevede un intervento introduttivo del prof. Alberto Meriggi, a cui seguirà la relazione dell’autore che si avvarrà della collaborazione, per la lettura di brani, del prof. Fabio Macedoni e della sorella Antonella Macedoni…” – Continua: https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2019/02/macerata-1-marzo-2019-presentazione-del.html

Monsummano Terme. Discarica pericolosa – Scrive Arpat: “Il 4 febbraio u.s. ARPAT effettuava un sopralluogo per verificare l’osservanza delle disposizioni in materia ambientale in una ditta di Monsummano Terme di riparazioni auto e trasporto per conto terzi. Dalla verifica è emerso che la ditta ha gestito rifiuti speciali, pericolosi e non, senza la necessaria autorizzazione e li ha depositati in modo incontrollato, mettendo a rischio l’area di terreno sulla quale gli stessi sono depositati…”

Cattolicesimo e Buddismo. Differenze… – La parola “cattolicesimo” dovrebbe indicare una sorta di “universalismo”, in senso religioso, in realtà non c’è una fede più settaria e chiusa  di questa. Non sto parlando del “cristianesimo” in senso stretto ma della sua forma deviata  gestita dal vaticano e dal suo papa. Il cristianesimo potrebbe ancora avere una sua dignità, in considerazione della dottrina gnostica  e dei vangeli apocrifi, mentre la cupola  papalina è un semplice  apparato di potere che nei secoli ha dimostrato le sue vere intenzioni: il dominio del mondo… – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2019/02/differenza-di-vedute-e-di-posizioni-tra.html

Commento di Mason Giacomo: “Quando il Buddha disse: “Gli eventi accadono, le azioni vengono compiute, ma non c’è nessun io che agisce”, intendeva forse che il vero agente é Dio?…”

Canada. Donne indigene contro l’estrattivismo – Scrive Maria Rita D’Orsogna: “Siamo nello stato del British Columbia del Canada, fra foreste, neve, pini e tribù di indigeni. In tutto questo idillio compaiono militari in uniforme, armi semi-automatiche, fili spinati. La guerriglia urbana in mezzo alle nevi bianche. Cosa hanno fatto quelli della tribù Wet’suwet’en per meritarsi questo, con un contorno di elicotteri, barche della polizia, arresti, lungo il fiume Morice? Il petrolio. Gli oleodotti. Il vile denaro…” – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/02/canada-donne-indigene-contro.html

Ultima spes. Lavorare “au pair” (ovvero gratis)… – Scrive Ilaria Paluzzi: “Lavorare “Au pair” è per molti giovani l’unica possibilità di fare un’esperienza in un altro paese, coltivare la liberà di viaggiare, aprire nuovi orizzonti, cercare opportunità, soprattutto muoversi, cambiare. Un’esperienza certamente ricca di senso, che può avere a volte risvolti negativi, quale ad esempio lo sfruttamento lavorativo a basso costo. Ma al di là di alcuni casi particolari, l’esperienza “Au pair” resta ancora oggi sentita come un momento di trasformazione personale…”

Denatalità in Italia. Un paradigma ostaggio della parità? – Scrive Eudonna: “In Italia nascono sempre meno figli. L’Istat certifica che il 2018 è l’anno del nuovo minimo storico delle nascite nel nostro paese e il fenomeno della denatalità sembra aver assunto ormai caratteristiche strutturali. L’indice italiano di natalità è tra i più bassi d’Europa dice Eurostat. Se ne discuterà al Senato il 22 febbraio 2019…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/02/19/denatalita-in-italia-il-calo-delle-nascite-salute-lavoro-e-maternage-un-paradigma-ostaggio-della-parita/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non permettere mai alla tua mente di ospitare pensieri di malattia o di limitazione: vedrai che il tuo corpo cambierà in meglio. Ricorda che la mente è il potere che governa questo corpo, quindi se la mente è debole anche il corpo diventa debole. Non intristirti o preoccuparti di nulla. Se rafforzi la tua mente non sentirai sofferenze fisiche. Non importa cosa succede, devi essere assolutamente libero nella tua mente.” (Paramhansa Yogananda)

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Denatalità in Italia – Il calo delle nascite, salute, lavoro e maternage: un paradigma ostaggio della parità?

Il calo delle nascite, salute, lavoro e maternage: un paradigma ostaggio della parità?
SIMPOSIO AL SENATO, Palazzo Giustiniani organizzato dal MOVIMENTO FEDERATIVO FEMMINILE PER L’EUROPA
Venerdi, 22 febbraio 2019, Sala Zuccari – Senato della Repubblica via della Dogana Vecchia 29 ore 15.00 – 19.30

In Italia nascono sempre meno figli. L’Istat certifica che il 2018 è l’anno del nuovo minimo storico delle nascite nel nostro paese e il fenomeno della denatalità sembra aver assunto ormai caratteristiche strutturali. L’indice italiano di natalità è tra i più bassi d’Europa dice Eurostat. Se ne discuterà al Senato grazie a un’iniziativa del “Movimento federativo femminile per l’Europa” che dal 2009, sostiene e valorizza le donne e il contesto socio-culturale e politico in cui agiscono.

Al primo gennaio 2019 sono 60 milioni e 391mila i residenti lungo lo Stivale, oltre 90mila in meno rispetto all’anno precedente che fa registrare una flessione dell’1,5 per mille. Al calo dei cittadini italiani (55 milioni e 157mila, con un -3,3% per mille) si affianca un aumento degli stranieri (5 milioni e 234 mila, per un +17,4 per mille, che rappresentano l’8,7% della popolazione totale).
Ma ad emergere è il dato negativo sulle nascite: nel 2018 sono state appena 449mila, ovvero circa 9mila in meno del precedente minimo registrato nel 2017. Un dato che colpisce ancora di più se lo si paragona al 2008: il gap in questo caso è di 128mila culle, flessione alquanto sintomatica di un processo che è stato nell’ultimo decennio irreversibile.

“Il calo delle nascite in Italia. Salute, lavoro e maternage: un paradigma ostaggio della parità?”

E’ il titolo dell’incontro, moderato dalla giornalista di RaiNews24 Antonella Alba, al quale prenderanno parte, tra gli altri, il commissario AgCom Prof. Mario Morcellini e la Dott.ssa Giovanna Sorbelli, Presidente del Movimento federativo femminile per l’Europa e ideatrice di World Women’s Wind; oltre a studiosi, politici e accademici. Interverrano la Presidente di Wise Growth, Dott.ssa Cristina Bombelli, la Prof. Eleonora Porcu, responsabile SSD Infertilità e PMA al Policlinico S.Orsola di Bologna e docente in Ginecologia dell’Università di Bologna, l’Ing. Giuseppe Rotunno, Presidente del Comitato Collegamento Cattolici per una Civiltà dell’Amore, il Cav. Fernando Cecchini, sindacalista esperto di mobbing sul lavoro, la Prof. Luisella Battaglia, ordinario di Filosofia Morale all’Università di Genova e componente del Comitato Nazionale per la Bioetica, oltre all’Avv. Paola Corradi, mamma adottiva, la Dott.ssa Ida Parmiggiani, biologa, musicoterapista per le culle dei prematuri e il Dott. Andrea Fiorentini, psichiatra e psicoterapeuta, Presidente di Progetto Aletheia.

Le conclusioni del seminario sono affidate all’Avv. Gianni Fontana, presidente della Democrazia Cristiana, già Ministro della Repubblica.

L’evento verrà ospitato il 22 febbraio 2019, dalle ore 15 alle 19, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, in via della Dogana Vecchia 29.

NECESSARIO accreditarsi contattando il 331/80.75.195 – Info: www.eudonna.it

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