Governo (provvisorio) Conte e prossimo Governo di Blocco Popolare

La svolta politica in corso in Italia si è concretizzata nell’esito delle elezioni del 4 marzo. Nonostante tutte le misure truffaldine che avevano messo in atto con accordi palesi e sottobanco, PD (Matteo Renzi) e Forza Italia (Silvio Berlusconi) hanno ricevuto una sonora batosta . Dopo le elezioni la composizione della Camera dei Deputati e del Senato era tale che i due gruppi non erano più in grado di far approvare dal Parlamento un loro governo, neanche associandosi apertamente. È stato un esito analogo a quelli che si sono verificati dal 2016 in qua in tutti i maggiori paesi della Comunità Internazionale (CI) dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti, con l’unica eccezione dello Stato sionista d’Israele: uno Stato con storia, natura e ruolo del tutto particolari rispetto a tutti gli altri Stati della CI.

La svolta politica in corso nel mondo è il risultato di tre fattori.

1. Dell’insofferenza delle masse popolari per il corso delle cose imposto nel mondo dalla borghesia imperialista dopo che (a seguito dell’esaurimento della prima ondata mondiale (1917-1976) della rivoluzione proletaria) ne ha ripreso in mano la direzione. È un’insofferenza crescente in ogni paese imperialista. È la resistenza delle masse popolari agli effetti del procedere della crisi del capitalismo, quella che alla fondazione dei CARC nel lontano 1992 (Convegno di Viareggio) ci proponemmo di trasformare con la ricostruzione del partito comunista in forza costruttrice del comunismo. È il fattore principale su cui costruiremo il futuro.

2. Delle contraddizioni crescenti anch’esse tra i gruppi imperialisti della CI, padrone del sistema monetario mondiale diventato dal 1971 completamente fiduciario: ognuno di essi deve moltiplicare la massa di denaro di cui dispone contrastando per quello che lo riguarda gli effetti della crisi generale del modo di produzione capitalista. È un fattore che corrode e sgretola il campo nemico delle masse popolari.

3. Delle difficoltà crescenti che la CI incontra a spremere il resto del mondo che essa domina con il sistema monetario internazionale, devasta, sconvolge, assedia e ricatta con la corsa al riarmo, con le guerre, le aggressioni e l’estensione della ragnatela delle basi e delle manovre NATO e delle sanzioni finanziarie e commerciali. È il fattore ausiliario.

In Italia la soluzione provvisoria è stata la costituzione il 1° giugno del governo Conte (Di Maio-Salvini), un governo provvisorio per sua natura instabile, frutto di un compromesso tra i vertici della Repubblica Pontificia, la CI e i dirigenti del M5S e della Lega. Esso ora è alle prese con il compito impossibile di soddisfare i gruppi imperialisti della CI da cui dipende e non inimicarsi le masse popolari alle quali M5S e Lega hanno fatto tante promesse.

Proprio per il contrasto con le masse popolari insito nella sua natura, l’opera del governo Di Maio-Salvini apre nuovi campi di iniziativa a noi comunisti per creare le condizioni necessarie alla costituzione del Governo di Blocco Popolare (GBP). Per noi comunisti non si pone la questione se è buono o cattivo, da appoggiare o da combattere: si tratta di giovarci, al massimo delle nostre capacità, delle occasioni, degli appigli e delle fessure che la sua opera crea, per far avanzare la guerra popolare rivoluzionaria che promuoviamo, la rivoluzione socialista in corso….

Nuovo Partito Comunista Italiano – nuovopci@riseup.net

Stralcio di La Voce n. 59

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