Lo schifo in tavola – VERMI E SCARAFAGGI A COLAZIONE: A QUANDO LA CACCA?

Ma se l’uomo è quello che mangia l’idea di mangiare vermi non lo sconvolge?

Dal primo gennaio di quest’anno è entrato in vigore il regolamento europeo 2015/2283 con il quale si dà via libera all’industria alimentare per il commercio di insetti commestibili, anche in formato di farine. Molti popoli da tempo si nutrono di animali che gli occidentali escludono dalla loro dieta perché considerati ripugnanti: scorpioni, serpenti, ragni, rane ecc. anche se gli occidentali usano mangiare lumache e ogni specie di animali erbivori che certe etnie considerano sacri.

L’idea “geniale” nasce dalla considerazione che nel 2050 gli umani da sfamare sulla terra saranno 9 miliardi e che gli insetti, anche per l’alto contenuto in proteine, possono essere un’alternativa agli attuali allevamenti di animali che oltre ad inquinare consumano enormi quantità di foraggio, energia, acqua e impiego di terre fertili. Una recente indagine della Doxa per la Coop dice che una buona percentuale della popolazione è disponibile a far uso di insetti sia pure in farina.

Ma non c’è da preoccuparsi, ci si atterrà all’elenco degli animali approvati in Belgio: grillo e grillo tropicale, locusta africana e americana, tenebrione e tenebrione gigante, il buffalo worm, tarma della cera e baco da seta.

Oggi in Italia non è consentito allevare o vendere insetti a scopo alimentare, ma si potrebbero già trovare farine di baco da seta, integratori a base di grilli nel menù dei ristoranti o negli scaffali dei supermercati. Quindi occorre fare attenzione e leggere le etichette per evitare di trovarli in qualche prodotto.
Quale assurda, depravata, stomachevole ragione può portare l’essere umano del 2018 dopo Cristo a tornare ad alimentarsi peggio dell’uomo delle caverne? Ha perso il senso del disgusto, dell’orrore che lo dovrebbe distinguere dagli avvoltoi?

Negli ultimi tempo serpeggia l’ idea di consumare tutto ciò che si muove nella insensata, rivoltante convinzione che occorre ricorrere a tali espedienti alimentari per poter nutrire un’umanità in crescita esponenziale ed assicurarsi le famigerate proteine animali che alcuni pseudo nutrizionisti di stampo ottocentesco continuano a considerare essenziali per la buona salute umana. Se lo scopo di ricorrere ai vermi è quello di sfamare l’umanità vale la pena ricordare che attualmente gli animali d’allevamento consumano derrate alimentari quanto 9 miliardi di persone e che solo in Italia gli alimenti consumati dagli allevamenti basterebbero a nutrire 140 milioni di esseri umani.

Tra l’altro i legumi in genere e la soia in particolare hanno una percentuale proteica più del doppio della carne e che sulla stessa superficie di terra si ottiene un quantitativo proteico 20 volte superiore rispetto all’utilizzo di animali; quale assurda auto lesiva e improduttiva ragione c’è se si pensa che il 70% delle attuali coltivazioni sono destinate a nutrire gli animali d’allevamento?

E volendo proprio allargare la visuale, l’alga spirulina sarebbe una valida alternativa in quanto ha 3 volte più proteine della carne, 3 volte più calcio rispetto al latte, 10 volte più ferro rispetto agli spinaci, 20 volte più betacarotene rispetto alle carote e in più è ricca di vitamine e sali minerali.
Insomma, mentre la maggior parte dei paesi dell’UE vieta l’uso degli insetti a scopo alimentare, arriva il via libera di Strasburgo a giustificare questa rivoltante prospettiva (già la Fao nel 2013 si era pronunciata a favore degli insetti per sfamare la popolazione). Intanto Cina, Thailandia, Stati Uniti e Olanda si stanno preparando a coltivare insetti su larga scala e già nei supermercati inglesi è possibile trovare buste di vermi, grilli e cavallette liofilizzate; in Olanda hamburger di insetti; in Belgio una pasta spalmabile di vermi. Anche se in molti casi si raccomanda di scartare le zampe per evitare soffocamento. Per fortuna, secondo la Coldiretti, in Italia solo l’8% della popolazione assaggerebbe un insetto.

Con questa prospettiva avremo bistecche in provetta e carni di animali clonati, sostanze prodotte da funghi, alghe e batteri, anche se questi prodotti non hanno ancora avuto rassicurazioni in merito alla loro sicurezza da parte dell’Autorità europea e molto dipenderà dai mangimi e tecniche di allevamento. Ma ci consentiranno di nutrirci meglio, di inquinare meno e ridurre le emissioni di gas serra.

A miliardi di miliardi piccoli e indispensabili animali per l’equilibrio biologico verrebbero arrostiti, fritti, lessati, frullati; animali che hanno la sola colpa di essere piccoli ma la cui ingegnosità e intelligenza spesso supera gli animali di grossa mole: il valore intrinseco di un animale non viene determinato dalla sua grandezza fisica.
Se guardassimo con lente d’ingrandimento ognuno di queste piccole creature ci accorgeremmo che ogni singolo individuo ha le identiche caratteristiche e le stesse esigenze vitali di un animale di grossa mole. Ma la nostra visione delle cose è corta, offuscata, non va oltre la lunghezza del nostro naso e consideriamo degni di rispetto e protezione solo quegli animali con i quali interagisce la nostra esistenza, e spesso nemmeno questi.
Il disprezzo del minuto, del piccolo, dell’indifeso testimonia la mancanza di percezione dell’armonia che tutto pervade e questo lascia l’individuo nell’ignoranza e nell’incapacità di apprezzare e valorizzare lo stupefacente valore della Vita e di conseguenza l’incapacità di aprirsi all’amore anche verso gli umani.

Il rinnovamento della coscienza umana passa necessariamente attraverso un cambio di percezione dei valori (dal grande al piccolo) superando la cieca e limitante visione antropocentrica che usa considerare degno di esistenza solo il grande al quale abitua a sacrificare il piccolo. L’inversione di percezione, valorizzazione e rispetto consentirà al genere umano di aprirsi alla vera realtà che si esprime nell’interazione delle multiformi diversità e questo porterà inevitabilmente il genere umano all’empatia e all’armonia verso i suoi stessi simili.

La prospettiva di consumare insetti si pone in senso diametralmente opposto alla nostra visione delle cose e conferma la sistematica millenaria brutalità con cui l’uomo usa massacrare ogni specie diversa dalla sua. Le persone di buon senso, raziocinio e dignità umana si attiveranno per ostacolare in ogni modo questa degradante prospettiva.

Ermete Trismegisto, il primo grande iniziatore in Egitto alla dottrina esoterica. Dai greci considerato tre volte grande: re, legislatore e sacerdote. Scrisse 42 libri. Resterà centro e vetta di iniziazione egiziana. Per Ermete Trismegisto il piccolo è come il grande: “Nulla è piccolo e nulla è grande agli occhi di Dio. Solo colui che è libero può liberare. Colui che comanda se stesso può comandare gli altri. Non fate soltanto il bene ma siate buoni e il movente non sia nei frutti ma nell’azione”.

Franco Libero Manco

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