Archivio di dicembre 2017

…il giudaismo americano e la “gerusalemme liberata”

Come diceva Dante di se’ nella Commedia:
“Or son io d’una parte e d’altra preso:
l’una mi fa tacer, l’altra scongiura
ch’io dica…”

….. non e’ proprio uno scongiuro, ma dico comunque la mia. L’articolista *) afferma che “….un sondaggio nientemeno che del American Jewish Committee ha mostrato ieri che quasi la metà degli ebrei americani neppure arriva ad approvare lo spostamento dell’Ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme.”

Cosi è se vi pare, ma è utile ricordarsi dei sondaggi dell’anno scorso, compiuti anche da super-prestigiosissime università, che davano Hillary vincente al 99%.

Sul resto è seducente concentrarsi sul riconoscimento di Gerusalemme come “capitale di Israele” e leggerne segni, simboli e conseguenze. Come è anche naturale prendersela con Trump – ma Hillary era peggio – “…megera dal sinistro canto.” E’ peraltro segno dei tempi dover scendere a questi paragoni…
L’articolo sembra dire che i giudei “moderati” disapprovano il gesto di Trump e “sconfiggeranno” i giudei estremisti.

Buon per l’articolista, ma a mio avviso, sono castelli in aria o, piu’ alla buona, palle.

Chi scrive, fino all’11 Settembre era essenzialmente ignorante della questione ebraica. Da quando avevano portato la mia classe a vedere “Exodus” mi ero abbastanza convinto del mito, anche se la guerra del 1967 aveva incrinato di grosso la mia credulità. Dopo il 9/11 e le guerre condotte per Israele, mi sono interessato di più sull’ebraismo, alla sua storia, cultura e, in genere, modus operandi. Sia chiaro, interesse da amatore, non da luminare, anche se le fonti sono oggi disponibili, verificabili e confrontabili.

Lasciamo da parte che 4 delle 5 catene di informazione USA, stampa, radio, televisione sono in mano giudaica.

Della quinta (Murdock) si mormora da tempo che il medesimo sia anche lui un catto-sionista. Dagli inizi Hollywood è colonia giudaica e cosi’ pure, da tempo, l’industria pornografica.

I giudei si vantano apertamente di aver inventato il “sogno americano.” Le università, specialmente le ivi-league, quelle che sfornano politicanti, finanzieri, giudici e avvocati, sono sotto loro completo controllo. Il 67% dei post-graduates di Harvard (alma mater dei mammasantissima) è giudaico – non per merito ma tramite procedure bizantine su cui è inutile soffermarsi. II giudei costituiscono il 50% della corte suprema. Con una percentuale del 2-3% della popolazione, i giudei hanno il 47% dei miliardari. In pratica possono comprare (e comprano) ogni politicante. Chi non si lascia comprare è perduto – o meglio perde il seggio, come documentato da anni. Peggio, chi ha la temerità e il coraggio di levar voce anche poco contraria, e’ gia’ bene che non sia ammazzato. Vedi il caso di Jim Traficant: http://wp.me/p2e0kb-1Yt

A mio avviso, la storia del giudaismo, da 150-200 anni a questa parte, mostra e riflette alcune fasi specifiche.

Uno, la fondazione del Sionismo nel secolo XIX.

Due, lo scambio della partecipazione USA alla prima guerra mondiale a fianco dell’Inghilterra, in cambio della Balfour Declaration.

Tre, il piano Coudeneuve-Kalergi per l’Unione Europea, l’eliminazione di paesi, etnie e lingue, la meticizzazione dell’Europa sotto egida giudaica. Al contempo, il piano per mettere in minoranza gli Amero-Europei in USA, tramite la legge del 1965 varata grazie al senatore giudeo Javits. Dal 90% del 1965 gli Amero-Europei sono adesso il 62-64% e in continuo calo, grazie all’enorme numero di immigrati da India, Cina, Messico, America Centrale e Africa, legali e illegali.

Quattro, l’11 Settembre, il “New Pearl Harbor” cui seguirono le guerre sfacciatamente condotte in nome di Israele, per la distruzione di Iraq, Libya, Syria etc.

Potrei continuare, perché c’è molto ma molto di più che può convalidare la ‘diagnosi.’
Il giudaismo e’ un’ideologia razziale e razzista, fondata peraltro sull’odio degli altri, soprattutto i cristiani, che nel Talmud passano come animali.

Nel 1994 Baruch Goldstein, giudeo israeliano irruppe nella moschea di Hebron (West Bank) ammazzando 25 palestinesi e ferendone 125. Ucciso a sua volta, Goldstein e’ considerato da molti un eroe di Israele. Al suo funerale l rabbino Yaacov Perrin dichiaro’ che l’unghia di un giudeo vale piu’ di un milione di arabi. E i cristiani non navigano meglio. A leggere il Talmud, la Madonna era una shicksa (prostituta) e Cristo brucia in eterno nei propri escrementi.

Forse e’ coincidenza, ma il presepio (e la croce) sono proibiti per legge, in luoghi pubblici USA, dal 1989. Ma tra qualche giorno un’immensa “menorah” verrà eretta sul prato della Casa Bianca e altre migliaia altrpove. Commemorano il massacro condotto dai maccabei su altri giudei che si erano “integrati” con dei greci, ammazzati anche loro. Perche’ cosi’ facendo i reprobi giudei avevano contaminato la purezza della razza.
Come sempre, invito chi e’ interessato a documentarsi per conto proprio. Gli anglofoni potrebbero essere interessati alla seguente intervista di Brother Nathanael, curioso giudeo convertitosi al cristianesimo ortodosso: https://www.youtube.com/watch?v=botctvO1YsY – Nella quale intervista, Brother Nathanael spiega il come e il perché della sua conversione e offre esempi personali, quasi a conferma del modus operandi cui accennavo in precedenza.

Sursum Corda, Jimmie Moglia

Articolo menzionato: *) http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/gerusalemme-capitale-disraele-e-presto.html

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Commento di Marco Bracci: “Perché il mondo, oggi capitanato dagli USA e da Israele, dice che Gerusalemme è la capitale di Israele? Primo perché è ancora ancorato al concetto di Israele popolo eletto, cosa che non è più, avendo tradito il mandato divino. Secondo perché quando, a seguito del cambiamento climatico, la terra verrà sconvolta da terremoti e catastrofi naturali di ogni genere, peggiori del Diluvio Universale, la crosta terrestre ruoterà su se stessa (e sembrerà che “le stelle cadranno dal cielo”) e la Terra della Pace si ritroverà proprio dove oggi c’è la città di Gerusalemme.
Dichiarare la città di Gerusalemme capitale di Israele è un primo passo per poi, una volta ricostruito il tempio di Salomone, dichiararla capitale del mondo e capitale del Regno di Lucifero, in opposizione ai piani divini, quale passo per ufficializzare il Nuovo governo mondiale ed estremo tentativo di ottenere la vittoria su Dio da parte dei Suoi avversari…”

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Commento di Fulvio Grimaldi: “Grazie dei dati, molti noti, altri rivelatori. Però mettiamoci sempre anche i Finkelstein, i Sands, i Pappè, gli Atzomon… Come parlando dei tedeschi o tutti nazisti, o tutti colpevoli dell’olocausto, mettiamoci anche il milione di tedeschi resistenti fatti fuori dal regime, gli 11 milioni di prigionieri tedeschi schiavizzati dagli alleati, i non so quanti civili trucidati dalle bombe angloamericane… Una domanda, come spieghi la contraddittoria, ma virulentemente esibita, ostilità tra Netaniahu e Soros quando gli obiettivi strategici sembrano comuni? Sarà perché Soros agisce soprattutto su certe sinistre che sa filopalestinesi? E il Vaticano, i papi, cosa sono concorrenti o complici?”

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Commento di Sebastiano Cosenza: “Banalmente credo che l’ostilità tra Netaniahu e Soros sia da ricercare nella classica disputa tra ebrei sionisti (legati essenzialmente a Sion terra promessa) ed ebrei mondialisti dove il dominio giudeo non deve limitarsi alla ” terra promessa” ma a tutto il pianeta. Questi ultimi , spesso atei, rifuggono da concetti millenaristici legati alla terra di Israele . Un esempio nostrano è il finanziere De Benedetti.”

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Michele Rallo: “Ho fatto un sogno: andare in pensione a 67 anni!”

I nostri figli percepiranno la pensione a 67 anni? Magari fosse così. In realtà – ad andare benissimo – nessuno dei trentenni di oggi potrà iniziare a “godersela” (si fa per dire) prima dei 70 anni.

Perché? È presto detto: per uno dei tanti meccanismi-killer della “riforma” del sistema pensionistico. Riforma che – sia detto per inciso –come tutte “le riforme che i mercati ci chiedono”, mira a distruggere il nostro modello sociale.

Orbene, non paghi di avere introdotto il sistema di calcolo “contributivo” che serve a fabbricare pensioni da fame, i solerti pretoriani dei mercati hanno avuto un’altra alzata di genio: condizionare l’erogazione delle prestazioni previdenziali alla “aspettativa di vita”, ben sapendo che nei paesi progrediti questa cresce rapidamente: era di 33 anni nel medio evo, di 55 anni all’inizio del secolo scorso, ed oggi – in quasi tutti i paesi europei – è largamente superiore agli 80 anni. Noi italiani siamo da sempre al vertice anche di questa classifica: terzi – dopo Principato di Monaco e Giappone – con una media di quasi 85 anni.
In dipendenza della nostra longevità, i governanti e i contabili dell’INPS avevano fissato per noi una soglia minima di 66 anni e 7 mesi per poter cominciare a percepire la pensione. Ma adesso – ahinoi – le stime dell’ISTAT ci regalano altri cinque mesi di vita: in media – con gli scongiuri di rito – dovremmo intraprendere l’ultimo viaggio a poco meno di 85 anni e mezzo. Ecco allora – implacabile come l’ultima balla di Renzi – il meccanismo dell’adeguamento automatico: altri cinque mesi di lavoro, ovvero in pensione a 67 anni.

Poco male, se le cose si fermassero qui: 66 anni e 7 mesi o 67 anni tondi, fa poca differenza. Il problema vero – come ben sanno ISTAT, INPS e Presidenza del Consiglio – è che l’aspettativa di vita continua ad aumentare a ritmi sostenuti. Se l’immigrazione non ci cancellerà dal novero delle nazioni progredite, il traguardo dei 90 anni è già alle viste; e la generazione successiva alla nostra potrebbe arrivare a sfiorare i 100. Se ci fate caso, già ora tutti noi abbiamo in famiglia almeno un elemento che abbia superato i 90 anni d’età, spesso anche i 95. Fra non molto, questa sarà la norma. E cosa ci imporranno allora i nostri esperti del piffero? Di andare in pensione a 80 anni? Vi sembra una esagerazione? Non lo è. È semplicemente il piano criminale dei poteri forti per distruggere il modello sociale europeo e, con esso, gli Stati Nazionali. È un altro dei marchingegni, come l’immigrazione, come la macelleria sociale, come la globalizzazione economica, come l’Unione Europea.

Anche questo, però, è un meccanismo che non è ineludibile, che può essere contrastato, che può essere addirittura ribaltato. Come? Semplicemente ritornando alla normativa di non moltissimo tempo fa. Ricordate il sistema pensionistico della tanto vituperata “prima repubblica”? Meccanismo contributivo, quindi in pensione con l’80% dell’ultima retribuzione; età per accedervi, attorno ai 60; possibilità di optare, con modeste riduzioni, per la pensione d’anzianità; INPS e fondi-pensione autonomi che avevano liquidità in abbondanza, tanto da poter erogare prestiti a tassi agevolatissimi ai propri iscritti; meccanismi che consentivano un turn over equilibrato, tale da consentire alle giovani generazioni di accedere al mondo del lavoro in tempi ragionevoli. E, questo, nonostante le allegre gestioni democristiane, le pensioni-baby ed una pazzesca commistione fra previdenza e assistenza.

Come mai? Perché prima lo Stato esercitava la propria sovranità monetaria, stampava il denaro necessario ad adempiere ai propri doveri istituzionali, ivi compreso quello di assicurare una pensione decente ai suoi cittadini. Adesso, invece, con la riforma del sistema bancario richiestaci dai mercati (sempre loro), abbiamo ceduto il diritto di stampare i nostri soldi alle banche “centrali” private, che poi ce li prestano dietro corresponsione di adeguati interessi. E, quando abbiamo bisogno di più soldi di quanti non ce ne concedano le banche centrali, dobbiamo andarceli a fare prestare dalla finanza speculativa, pagando gli interessi stabiliti in base allo spread, anche questo determinato dai medesimi soggetti finanziari presso cui andremo ad indebitarci.

Le conseguenze di tutto ciò sono inevitabili: uno Stato straccione, alla mercé degli usurai, prigioniero dei poteri forti della finanza ed incapace di adempiere anche ai suoi più elementari doveri. Ivi compreso quello di pagare le pensioni. Perché – non facciamoci illusioni – nessun sistema pensionistico, neanche questo schifoso sistema “contributivo”, è in grado di reggere alle perfide regole del mercato.

Michele Rallo – ralmiche@gmail.com

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Fierucola delle eccellenze bioregionali, lunga vita al lupo, critica alla società dei consumi, il rifiuto necessario, Bayer & Monsanto, evasione (fiscale) bancaria, annuario I Ching, Gerusalemme capitale della Coca Cola…

Il Giornaletto di Saul del 8 dicembre 2017 – Fierucola delle eccellenze bioregionali, lunga vita al lupo, critica alla società dei consumi, il rifiuto necessario, Bayer & Monsanto, evasione (fiscale) bancaria, annuario I Ching, Gerusalemme capitale della Coca Cola…

Care, cari, dalle ore 10 di questa mattina saremo all’Oratorio di Chiesanuova di Treia per l’avvio della terza edizione della Fierucola delle Eccellenze Bioregionali. Staremo lì tutto il giorno, per cui prevedo di non avere tempo per la redazione del Giornaletto di domani, forse uscirà un numero ridotto o forse nemmeno quello… Comunque per dopodomani leggerete il resoconto… Intanto ringraziamo tutti coloro, e non son pochi, che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione!

Lunga vita al lupo – Scrive Carlo Consiglio: “…è saltato il voto alla Conferenza stato-regioni del 6 dicembre 2017, con all’ordine del giorno il piano per la gestione del lupo in Italia, che contiene anche norme per il suo abbattimento, chieste da alcune Regioni. Le associazioni ENPA, Italia Nostra, LAC, LAV e LIPU hanno espresso «vivissima contrarietà a qualsiasi proposta di poter concedere “abbattimenti” in qualsiasi forma e modalità. Un’autorizzazione del genere è del tutto inaccettabile e significherebbe cedere al ricatto di chi, in violazione della legge, ha già crudelmente ucciso, decapitato, impiccato lupi per ottenere proprio una legalizzazione di tali delitti…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2017/12/lunga-vita-al-lupo-no-allabbattimento.html

Scandaletti sull’Arma. Per screditarla – Scrive Paolo Sensini: “Sembra che sui Carabinieri si stia concentrando un vero e proprio fuoco di fila: dalla pagliacciata del caso Bossetti, alla fantozziana ricerca con oltre mille uomini di “Igor il russo” volatizzatosi nel nulla, passando per il clamore del presunto stupro alle americane dei due fessacchiotti di Firenze e, per non farsi mancare nulla, la bandiera della Kriegsmarine prussiana nella caserma fiorentina che ha sollevato un’immonda gazzarra mediatica. Nel complesso, dunque, una serie di operazioni tese a screditare l’Arma fino a renderla una pericolosa macchietta nera su cui intervenire drasticamente quanto prima. Solo che qui non siamo alle barzellette che avevano ad oggetto le prodezze di comicità involontaria del classico carabiniere meridionale, ma a una campagna organizzata dalle massime istituzioni della Repubblica e dai suoi organi di (dis)informazioni di massa. Si tratta forse della creazione del giusto stato d’animo nella popolazione in vista della sua “rifusione” nel nascente Eurogendfor, la forza di polizia militare dell’Unione Europea? Cui prodest?”

Critica alla società dei consumi – Ormai non passa giorno in cui non vengono mostrate foto di isole galleggianti nell’oceano composte da rifiuti di plastica ed affini, poi ci sono le montagne di RSU scaricate in cave e pertugi sotterranei, senza trascurare i cosiddetti “rifiuti vaganti”, ovvero le lattine, buste, cicche, involucri etc. abbandonati lungo le strade e nelle campagne. Stiamo costruendo una nuova superficie per il nostro pianeta: una pelle cosparsa di un belletto insidioso e putrido, le deiezioni della nostra società dei consumi. Come superare questa situazione? – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/12/bioregionalismo-e-critica-alla-societa.html

Montefano. Sulla via Romano-Lauretana – Scrive Liliana Palmieri: “9 dicembre 2017, quinta tappa lungo l’antica via Romano-Lauretana, partenza ore 7.30 da Piazza Bracaccini a Montefano, per raggiungere il Castello di Montefiore, si prosegue verso Bagnolo, dove si farà una colazione al sacco. Procedendo verso Piaggia di Castelnuovo si raggiungerà Recanati. In seguito, si proseguirà verso gli Archi di Loreto e passando poi per Monteciotto e, successivamente, per Loreto Porta Romana, si giungerà alla tappa finale, la Basilica della Santa Casa di Loreto. Il cammino si svolgerà anche in caso di maltempo. Per info: 339/6938966- 335/6589941”

Pieve Torina. Dopo il terremoto inaugurazione nuova scuola – Scrive Giusy Colmo: “Il 16 dicembre 2017 si terrà la cerimonia di inaugurazione della nuova scuola di Pieve Torina, piccolo comune del maceratese completamente distrutto dal terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso anno. Una scuola nuova, bella sicura, ecosostenibile, per i ragazzi di Pieve Torina, realizzata esclusivamente grazie alle donazioni e al contributo di tantissimi cittadini di ogni parte d’Italia. L’Auser ha contribuito con una donazione di 125mila euro…” – Continua: https://auser-treia.blogspot.it/2017/12/pieve-torina-16-dicembre-2017.html

Fake News di partito (democratico) – Scrive Marinella Correggia: “Alla trasmissione “L’aria che tira”, il deputato Andrea Romano del P.D. ha compiuto un triplo salto mortale in tema di fake news. Citiamo testualmente: “La Nato, l’organizzazione internazionale che ci tutela dal punto di vista militare, è da qualche anno che investe soldi contro le fake news, perché esse rappresentano uno strumento di conflitto geopolitico normalmente organizzato dalla Russia”. Che della Nato si dica che combatte presunte fake news è davvero un po’ troppo. Visto che quell’organizzazione e i suoi Stati membri di menzogne ne producono in quantità e sono fake news mortali, perché legittimano l’avvio di guerre e la loro prosecuzione. Il caso della Libia e della Siria è paradigmatico…”

Bayer & Monsanto. Dai campi di sterminio allo sterminio dei campi… – Scrive Giuseppe Altieri: “Italia sotto dittatura Pesticida. E adesso è difficile trovare pure lo zolfo in polvere… E con gli OGM utilizzati massivamente negli allevamenti che bio-accumulano residui di Glifosate e allergeni, trans-geni, proteine sconosciute e pericolose. Le multinazionali sono riuscite a far usare il disseccante chimico Glifosate…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/07/bayer-monsanto-dai-campi-di-sterminio-allo-sterminio-dei-campi%E2%80%A6/

Russia. Putin si ricandida – Scrive B.B.: “Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha annunciato che parteciperà come candidato alle elezioni presidenziali del paese nel 2018. “Sì, correrò per la presidenza della Federazione Russa”, ha detto il presidente durante un incontro con i dipendenti della società automobilistica russa GAZ. In caso di vittoria, occuperà la carica di capo di stato per altri sei anni, dal 2018 al 2024.

Autonomia monetaria o debito pubblico? – Superiamo il diaframma cognitivo che impedisce di capire come una banca privata e straniera (BCE) con il semplice trucco della moneta debito, sta rovinando la nostra esistenza costringendoci ad una vita di sacrifici e di stenti per pagare un debito inestinguibile. Se ci fossero difficoltà a comprendere il meccanismo diabolico della produzione dal nulla e “privata” del denaro messo in circolazione, che ci rende schiavi del debito, consiglio di rileggere questo semplice articolo esplicativo: http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Economia-ecologica-signoraggio-debito-pubblico-tasse

Commento di Maria Cristina Bassi: “…sempre che abbiamo voglia di capire. Si sottovaluta spesso il livello basico in cui lo schiavo desidera stare e si pensa sempre che vada “aiutato a capire”. Chi non ha capito è perché non vuole o non può capire. Ci sono anche dei problemi cognitivi che 100 ore di spiegazioni non redimeranno e che si nutrono del trash, televisivo, modaiolo,. Ci son consapevolezze inchiodate nell’ombelico. Lo dico per reality check. Doveroso per trovare poi le strategie più utili allo scopo…”

Evasione (fiscale) bancaria – Scrive Antonino Galloni: “…Storicamente, i banchieri (e chi per loro) hanno sempre evitato più della peste che si capisse come funzionano le banche. Il motivo è molto semplice: mantenendo nel bilancio solo interessi e altri costi, ma non le somme depositate dai clienti (a qualsiasi titolo), tutto il margine operativo di queste istituzioni creditizie emergerebbe in piena evidenza; conseguentemente dovrebbero pagare tasse elevate e, soprattutto, risulterebbe troppo chiaro come il credito potrebbe venir gestito con tassi di interessi negativi senza dar luogo a “sofferenze” (perdite), ma solo a mancati arricchimenti….” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/12/come-le-banche-evadono-le-tasse-e.html

Loreto. Conoscersi a Tavola – Scrive Auser Informa: “Il 13 dicembre 2017 a Loreto dalle ore 10 alle 13 presso l’Iss Einstein-Nebbia presentazione regionale del progetto di Auser nazionale “Conoscersi a tavola”. Coinvolge oltre le Marche, anche Basilicata, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Umbria e Toscana. Nelle Marche la presentazione si collegherà alla fase conclusiva dell’iniziativa “Ricominciamo Insieme”, un progetto con la finalità primaria di offrire uno strumento ai cittadini più fragili per reagire agli effetti negativi del sisma, per far uscire dalla solitudine e dalla depressione anziani e non delle zone terremotate. Info: reg.marche@auser.it”

Annuario. I Ching – Confucio andò a trovare Lao Tze e gli chiese: “Cos’è lo Yin e cos’è lo Yang?” “Lo Yin è lo yin e lo Yang è lo yang” – “Allora cos’è il Tao?” domandò ancora Confucio. “Il Tao entrambi li comprende ed entrambi li supera, altro non si può dire”. E rimasero in silenzio. In questo breve dialogo si condensa la saggezza cinese. E’ da queste premesse che dobbiamo partire se si vuol tentare di penetrare nel mondo archetipale del Libro dei Mutamenti. Penetrare non vuol dire “capire” ma “orizzontarsi”. In effetti non c’è una direzione da seguire ma solo un intuito legato alla coscienza del continuo mutamento. Senza mutamento non c’è vita.” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2017/12/i-ching-annuario-conoscenza-di-se.html

Roma. Potere al popolo – Scrive Marco Palombo: “Nuova assemblea romana di Potere al popolo. L’11 dicembre ore 18.00 viale delle Province 196 (palazzo occupato) nel programma della lista l’accenno al tema guerre, al punto 1) – ripudiare la guerra e dare un taglio drastico della spesa militare rottura del vincolo che ci lega alla NATO e la rescissione di tutti i trattati militari; l’adesione e sostegno dell’Italia alla messa al bando delle armi nucleari in tutto il mondo; il ritiro delle missioni militari all’estero; la cancellazione del programma F35, del MUOS, degli altri programmi e basi di guerra)… – Info: palombo.marco57@gmail.com”

Commento di Fulvio Grimaldi: “Ho letto il programma di Je so pazzo – Potere al Popolo. Una meraviglia. Il paradiso in Terra. Veramente sarei stato capace anch’io, a condizione di non svegliarmi dal sogno e ritrovarmi nell’Italia e nel mondo del 2017  e non più Alice nel paese delle meraviglie. Possibile che non riusciamo mai a liberarci dalla tenaglia: pragmatismo da beceri opportunisti e dimensione onirica di chi viaggia nel tempo, a ritroso.? Troppo facile, ragazzi, illuderci e illudere la brava gente scrivendo programmi su nuvole rosa…”

Gerusalemme capitale mondiale della Coca Cola? – Scrive Paolo Barnard: “Dopo 69 anni di negoziati di pace gettati alla fogna nel conflitto israelo-palestinese, per il mondo intero le speranze di vedere la fine di quella tragedia – fra l’altro uno dei carburanti principali del terrorismo (reazione) islamico contro l’Occidente – sono ormai nulle. Poi il 6 dicembre 2017 Trump ha riconosciuto Gerusalemme come futura capitale d’Israele, e tutti a strapparsi i capelli. Brutta notizia per la pace, no?…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/gerusalemme-capitale-disraele-e-presto.html

Israele. Gerusalemme capitale? – Scrive Andrea Andreoli: “Non possiamo avere nulla in contrario nella scelta di spostare l’ambasciata americana a Gerusalemme, così come non possiamo avere nulla in favore. Nei regolamenti di conti tra culture abramitiche, tra giudei e islamici, israeliani e palestinesi, non parteggiamo in alcun modo per gli uni o per gli altri, e la nostra è una posizione di assoluta neutralità, se non di filosofica indifferenza. Riteniamo che il conflitto israelo-palestinese si origini da questioni etniche locali, che sono divenute globali soltanto a causa del fatto che l’Occidente è da secoli schiavo delle religioni mediorientali, del giudeo-cristianesimo e dell’Islam. Continuare a parteggiare per gli uni o per gli altri contendenti significa continuare a non parteggiare per Sé stessi! Il ritorno di Zarathustra…”

Gerusalemme è preda di guerra di sion – Scrive Fernando Rossi: “Il 29 novembre 1947, il Piano di partizione della Palestina elaborato dall’UNSCOP (United Nations Special Committee on Palestine) fu approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a New York (Risoluzione 181 dell’Assemblea Generale). Come si vede Gerusalemme è città libera, né ebrea né palestinese. E’ con la violenza che Israele se l’è annessa, insieme alla quasi totalità della Palestina imponendo l’apartheid e uccidendo, imprigionando e cacciando i palestinesi. Sulle truffe USA/ONU, alla faccia della legalità internazionale (divenuta la legge del più forte)…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/07/homo-homini-lupus-e-assolutamente-normale-che-gerusalemme-sia-la-capitale-disraele/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La posizione del guerriero nei confronti della morte è il test primario, quello che permette di evidenziare la sua natura” (Hagakure)

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Homo homini lupus – E’ assolutamente “normale” che Gerusalemme sia la capitale d’israele…

Il 29 novembre 1947, il Piano di partizione della Palestina elaborato dall’UNSCOP (United Nations Special Committee on Palestine) fu approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a New York (Risoluzione 181 dell’Assemblea Generale).
Come si vede Gerusalemme è città libera, nè ebrea nè palestinese.
E’ con la violenza che Israele se l’è annessa, insieme alla quasi totalità della Palestina imponendo l’apartheid e uccidendo, imprigionando e cacciando i palestinesi.
Sulle truffe USA/ONU, alla faccia della legalità internazionale (divenuta la legge del più forte) riporto una parte di un saggio di Noam Chomsky

La colonizzazione del Medio Oriente:
le sue origini e il suo profilo
Lo “stallo”
Ricapitolerò rapidamente le premesse della situazione, a partire dalla guerra del giugno 1967.
L’esito della guerra fu estremamente gradito agli Stati Uniti, visto che venne meno l’influenza nasseriana nella regione (con grande sollievo della “facciata”) e Israele assunse il controllo della sponda occidentale, di Gaza, degli altopiani del Golan e del Sinai. Ma la guerra aveva portato il mondo pericolosamente vicino a uno scontro tra superpotenze. Si temevano minacciose comunicazioni sulla “linea calda” tra Washington e Mosca. Il premier sovietico Kosygin a un certo punto ammonì il presidente Johnson che “se volete la guerra, guerra avrete”, come riportò anni dopo il ministro della difesa Robert McNamara, aggiungendo la sua opinione che “siamo andati maledettamente vicini alla guerra” quando la flotta degli Stati Uniti “circondò una portaerei [sovietica] nel Mediterraneo”; egli non spiegò i dettagli, ma l’episodio probabilmente risaliva al periodo in cui Israele si impossessò degli altipiani siriani del Golan dopo il cessate il fuoco.
Chiaramente bisognava fare qualcosa. Seguì un processo diplomatico, che condusse alla risoluzione numero 242 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che da allora ha costituito il quadro di riferimento diplomatico. Nonostante fosse stata deliberatamente formulata in modo vago nella speranza di ottenere l’adesione generale, vi sono pochi dubbi sul modo in cui la risoluzione venne interpretata dal Consiglio di sicurezza, compresi gli Stati Uniti: richiedeva una pace completa in cambio del completo ritiro israeliano, forse con qualche reciproco e minore aggiustamento. Che gli Stati Uniti sostenessero questo consenso internazionale emerge chiaramente dai documenti che sono stati divulgati, e in alcuni casi trapelati, compresa un importante ricostruzione del Dipartimento di Stato. Questa interpretazione della risoluzione 242 venne confermata pubblicamente nel piano Rogers del 1969 presentato dal segretario di Stato William Rogers e approvato dal presidente Nixon, nel quale si era sostenuto che “qualsiasi mutamento dei confini preesistenti non avrebbe dovuto riflettere la portata della conquista e avrebbe dovuto limitarsi a variazioni di poco conto necessarie per la mutua sicurezza”.
La 242 non venne attuata. Nonostante tutti avessero firmato, gli stati arabi rifiutarono di accordare una pace completa e Israele rifiutò di ritirarsi completamente. Notate che la 242 e piattamente negazionista: non offre nulla ai palestinesi, che vengono contemplati solo in relazione al problema dei rifugiati.
L’impasse venne rotta nel febbraio del 1971, quando il presidente egiziano Sadat si unì al consenso internazionale, accettando la proposta del mediatore dell’Onu Gunnar Jarring per la pace completa con Israele in cambio del completo ritiro israeliano dal territorio egiziano. Israele accolse di buon grado la dichiarazione dell’Egitto “di essere pronto a intavolare un accordo di pace con Israele”, ma lo rifiutò, affermando che “Israele non si ritirerà entro i confini precedenti al 5 giugno del 1967″. Questa posizione e stata da allora sostenuta senza deviazioni da entrambi i raggruppamenti politici, le coalizioni basate rispettivamente sul partito laburista e sul Likud.
Sadat, facendo propria la posizione ufficiale degli Stati Uniti, pose Washington di fronte a un dilemma: Washington avrebbe dovuto accettarla, lasciando così Israele da sola tra i principali attori dell opposizione? 0 gli Stati Uniti avrebbero dovuto cambiare politica unendosi a Israele nel loro riiiuto a tutt’oggi unilaterale delle disposizioni della 242 concernenti il ritiro Henry Kissinger preferì quest ultima alternativa, perorando la situazione di “stallo”, sulla base di motivazioni così bizzarre che è stato necessario ignorarle, probabilmente a causa dell’imbarazzo; non è il solo caso del genere. Può darsi che la sua principale motivazione fosse quella di soppiantare il suo rivale William Rogers e assumere cosi la direzione del Dipartimento di Stato come stava per fare.
La linea di Kissinger prevalse. Da allora gli Stati Uniti hanno negato non solo i diritti dei palestinesi (all’epoca, forti del consenso interno), ma anche le disposizioni di ritiro della risoluzione 242 così come erano intese dai suoi autori – compresi gli Stati Uniti, contrariamente alle invenzioni successive.
Anche queste sono cose che “non starebbe bene” dire. Pertanto, l’intera vicenda è vietata: espulsa dalla storia.
Nelle sue memorie, il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, allora ambasciatore di Israele a Washington, descrive l’accettazione della “famosa” proposta Jarring da parte di Sadat un “fulmine a ciel sereno”, una “pietra miliare” sulla via della pace, per quanto inaccettabile perché rimaneva l’”impronta elusiva di Sadat”, implicando un “nesso pregiudiziale” tra l’accordo di pace e il ritiro di Israele entro i confini precedenti al giugno del 1967 (in accordo con la 242, così come veniva intesa all’epoca al di fuori di Israele). Negli Stati Uniti, d altro canto, i fatti sono scomparsi. Vengono regolarmente ignorati dai giornalisti e dai commentatori dei principali mezzi di informazione, e abbastanza spesso anche nei lavori accademici. L’esempio più recente è la storia di Mark Tessler, che è più equilibrata della maggior parte delle altre. Nella sua estesa analisi dell’attività diplomatica, non si trova alcun cenno all’ufficiale offerta di pace da parte di Sadat e al rifiuto di Israele, ma una nota a pie’ di pagina fa riferimento a un’intervista del 1971 nella quale Sadat informava il redattore di Neurstoeek Arnaud de Borchgrave “che l’Egitto era pronto a riconoscere Israele e a trattare la pace”. De Borchgrave informò il primo ministro israeliano Golda Meir “che Sadat avrebbe presto ripetuto la sua offerta di pace all’inviato delle Nazioni Unite Gunnar Jarring”, prosegue Tessler, ma la Meir “respinse l’apertura di Sadat”.
Questo è tutto per la “famosa pietra miliare”. Pochi altri si sono anche solo avvicinati cosi tanto alla realtà.
Il rifiuto della 242 da parte degli Stati Uniti su iniziativa di Kissinger cancellò la questione del ritiro dal “processo di pace”. Il problema del negazionismo sorse alcuni anni dopo, quando il consenso internazionale si spostò verso una posizione non negazionista, condivisa anche dai maggiori stati arabi e dall’Olp. Il problema giunse all’apice quando il Consiglio di sicurezza discusse una risoluzione che incorporava il testo della risoluzione 242, ma aggiungeva una disposizione concernente uno Stato palestinese da fondare nella sponda occidentale e nella striscia di Gaza. La risoluzione venne sostenuta dagli “stati del conflitto” arabi (Egitto, Giordania, Siria) e dall’Olp, dall’Unione Sovietica, dall’Europa e dalla maggior parte del resto del mondo. Ad essa posero il veto gli Stati Uniti, che si erano ormai saldamente attestati a capo della frangia più estrema del Fronte della Negazione. Washington pose il suo veto a una risoluzione simile nel 1980. La questione passò allora all’Assemblea generale, che tenne votazioni annuali nelle quali gli Stati Uniti e Israele rimasero isolati all’opposizione (una volta sola in compagnia della Repubblica dominicana); un voto negativo degli Stati Uniti nell’Assemblea equivale a un veto, anche se gli Stati Uniti sono completamente soli, o quasi, come comunemente accade. L’ultima delle regolari votazioni annuali si tenne nel dicembre del 1990, 144-2. Un’altra risoluzione che appoggiava “Il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione” venne presa in esame nel novembre del 1994 (124-2).
Tutto questo è bandito dalla storia, di rado persino riportato, espulso dai documenti in favore di edificanti storie sugli sforzi americani tesi al raggiungimento della pace, contrastati da negazionisti arabi e altri cattivi personaggi, nel quadro, probabilmente, di un cosmico “scontro di civiltà”.
La votazione alle Nazioni Unite del 1990 avvenne poco prima della guerra del Golfo che pose gli Stati Uniti nella posizione di imporre, alla fine, la loro forma estrema di negazionismo. L’amministrazione Bush aveva riaffermato quei principi ben prima, nel piano Baker del dicembre del 1989, il quale non faceva altro che appoggiare il piano Shamir-Peres proposto dalla coalizione di governo israeliana nel maggio del 1989. Secondo il piano Shamir-Peres-Baker, gli Stati Uniti e Israele avrebbero selezionato certi palestinesi che avrebbero ricevuto il permesso di discutere l’”iniziativa di Israele”, ma nient’altro. Il piano teoricamente era pubblico ma trovò un’eco immediata solo nella stampa dissidente, oltre a essere trascurato o mal rappresentato anche in buona parte dei migliori studi accademici. Si è parlato di una sola delle sue disposizioni, quella relativa alle elezioni, per illustrare ciò che la stampa talvolta definisce la “brama di democrazia” dei leader americani: una democrazia che dovrebbe essere realizzata tramite elezioni da tenersi sotto il controllo militare di Israele mentre buona parte del settore istruito della popolazione giace in prigione senza capi di imputazione.
I termini cruciali del piano Shamir-Peres-Baker erano: 1) che non vi puo essere nessun “altro Stato palestinese nel distretto di Gaza e nell’area tra Israele e la Giordania” (es- sendo gia la Giordania uno “Stato palestinese”); e 2) che “Non vi può essere alcuna variazione nello status di Giudea, Samaria e Gaza [la sponda occidentale e la striscia di Gaza] se non in accordo con le linee guida essenziali del governo [israeliano]“, le quali escludono l’autodeterminazione palestinese.
E’ importante tenere a mente che questa era la posizione ufficiale dell’amministrazione Bush, che viene regolarmente condannata per la sua aspra posizione anti-Israele. E’ coerente con l’estremo negazionismo statunitense degli anni precedenti, ed è il contesto in cui si inquadra il “processo di pace” che l’amministrazione alla fine è riuscita a imporre dopo la guerra del Golfo.
Tutto ciò è inaccettabile dal punto di vista dottrinale, e quindi inesprimibile se non addirittura inconcepibile nella cultura intellettuale estremamente disciplinata. I fatti non sono in discussione, ma sono sovversivi per il potere e così è necessario “uccidere la storia”, per mutuare l’appropriato termine che viene usato per descrivere la regolare prassi dei commissari. Dai media, difficilmente provengono obiezioni – anche se alcuni degli eventi sono stati riportati fedelmente, compresi gli eventi del gennaio del 1976 che sono completamente spariti dalla storia ufficiale.
Dal principio degli anni ottanta, la storia divenne semplicemente un’opera buffa, mentre i media dell’élite e la comunità intellettuale si battevano con crescente disperazione “per non vedere” i sempre più evidenti tentativi da parte dell’Olp di passare a un accordo negoziato – occultando anche il fatto, oggetto di ampio dibattito in Israele, che il principale proposito del devastante attacco israeliano in Libano nel 1982 era di minare la minaccia degli sforzi dell’Olp di negoziare un accordo politico.
La colonizzazione del Medio Oriente: le sue origini ed il suo profilo
“Si fa quello che diciamo noi”
La concezione strategica
Lo “stallo”
“La pace del vincitore”: gli accordi di Oslo
Terrore e punizione
Programmi e piani di sviluppo
“Rifiuti umani e scarto della società”

Tratto da Noam Chomsky – “Il potere; Natura umana e ordine sociale” – Editori Riuniti 1997

Per ulteriori info
https://it.wikipedia.org/wiki/Status_di_Gerusalemme

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Bayer Monsanto – Dai campi di sterminio… allo sterminio dei campi…

Italia sotto dittatura Pesticida. E adesso è difficile trovare pure lo zolfo in polvere…

La riforma Agroecologica è stata fatta nel 1992 con l’introduzione dei pagamenti agroambientali UE nelle politiche di Sviluppo Rurale a compensazione degli agricoltori biologici di tutti i maggiori costi e mancati ricavi a parità di prezzi del mercato convenzionale + un 20% per i costi burocratici di transazione + un 30% per le azioni collettive territoriali (Bio-comuni e Biodistretti inter-comunali, Bioterritpri agroecologici, ecc.).
Ciò per i benefici sociali conseguenti, in applicazione dell’Art. 3 comma 2 della Costituzione , che obbliga alla rimozione degli ostacoli alla realizzazione sociale dell’attività produttiva economica, nel rispetto della fertilità dei suoli (Sfruttamento razionale, Art. 44 Costituzione), in applicazione del principio europeo di Precauzione.

Il problema è che non si rispettano le norme indicate nei regolamenti europei ed i sindacati hanno utilizzato tali fondi per l’esatto opposto cui erano destinati, massacrando l’agricoltura italiana e i cittadini con pesticidi sempre piu potenti ed inutili… come il Glifosate, i neonicotinoidi super insetticidi che hanno sterminato le api, ecc.
E con gli OGM utilizzati massivamente negli allevamenti che bio-accumulano residui di Glifosate e allergeni, trans-geni, proteine sconosciute e pericolose.

Le multinazionali sono riuscite a far usare il disseccante chimico Glifosate,
cancerogeno e vietato in tutti gli ambiti frequentati dalla popolazione (vedasi DM Ministero Sanità), anche sulla base del diritto Costituzionale e delle norme sull’obbligo di agricoltura integrata dal 1 gennaio 2014 (D. lgsl. 150/2012),
addirittura per seccare il grano prima della raccolta… anche in Italia… dove il Grano lo secca il Sole…
Provvedimento per fortuna revocato dopo qualche anno…
Ma quale funzionario impazzito del ministero della “malattia” può aver permesso un tale scempio?
Tutto ciò poco dopo l’autorizzazione dello stesso prodotto chimico per seccare cereali come orzo e altri, che vengono dati agli animali, che bio-accumulano nei prodotti zootecnici sempre più residui chimici.

Con tutte le conseguenze sulla base della dieta italica… celiache, tumori sensibilità chimiche multiple, danni alle cellule riproduttive e conseguenze sui nascituri… malattie autoimmuni sempre nuove e poco conosciute, laddove il nostro sistema immunitario non ci riconosce più e ci autodistrugge, tessuti, cellule, ecc, a causa di proteine anomale derivate dal caos biologico creato da aminoacidi sintetici (come il glifosate), agenti mutageni che modificano il dna, effetti teratogeni sulle cellule riproduttive che si traferiscono alle generazioni future, ecc…

Italia, ormai da 70 anni, sotto dittatura chimico-transgenica…
E da qualche anno si fatica a trovare anche lo zolfo in polvere presso i consorzi agrari e rivenditori vari di veleni

Forse …si ricattano i venditori di agrofarmaci non facendogli vendere lo zolfo in polvere… ? (…”se vuoi il nostro diserbante, molto richiesto… devi venderci anche gli altri prodotti chimici, tossici e inutili”…)

Zolfo in polvere che è l’unico efficace contro l’Oidio e, tra l’altro, obbligatorio e prioritario nella Difesa Integrata, essendo prodotto biologico naturale e fertilizzante prezioso
Eppuure ci sono molte ditte nazionali produttrici di zolfi in polvere, come mai c’è difficoltà a trovarli?
In tal modo:

1. SI vendono sempre più pesticidi chimici tossici ed inutili, al posto di quelli naturali… che sono obbligatori per legge, in quanto prioritari

2. le piante si ammalano di Oidio, e di altre problematiche connesse ai trattamenti chimici, letali per gli insetti ed acari utili,

3. le piante vengono predisposte agli attacchi di muffe, con conseguenti ulteriori trattamenti, pericolosissimi per la salute, in quanto sotto raccolto

4. i danni alla produzione agricola aumentano, con i contadini mantenuti nell’ignoranza e costretti ad avvelenarsi ed avvelenarci

5. la spesa sanitaria si impenna

6. La legge viene violata

7. le aziende percepiscono illegittimamente fondi europei agroa-mbientali (per comprare prodotti chimici), altresì destinati a chi coltiva biologico

8. si sperperano soldi in assistenza tecnica e servizi fitosanitari in mano a incapaci, invece di finanziare come previsto dai PSR l’assistenza tecnica indipendente, scelta dalle aziende agricole

9. l’economia nazionale crolla, mentre gli esseri umani non consumano più vini e altri prodotti avvelenati e chiedono prodotti biologici

E’ sperabile che si muova qualcuno?

siam passati dai campi di sterminio allo sterminio dei campi…
con biglietto di andata e ritorno, sempre nelle mani delle stesse ditte, che prima ti vendono il pesticida, poi il cibo avvelenato… in fine ti finiscono con la speranza delle loro chemioterapie oncologico-degenerative.

PS: a proposito, per disseccare l’erba dei piazzali e strade, e in tutti gli usi agricoli e non agricoli non c’è bisogno di ammazzare i nostri figli col glifosate, basta usare “ACETO e un pò di SALE”… funziona anche meglio, e ci potete condire anche l’insalata.
Prof. Giuseppe Altieri

SITUAZIONE VERTENZE IN MATERIA DI PESTICIDI

procediamo lentamente avanti, con le poche forze disponibili…

Per ora abbiamo attivato:
- Esposto alla Corte dei Conti di Perugia nel 2000 sulle truffe agroambientali delle regioni e ostacolo llo sviluppo del Biologico
- Audizione parlamentare Personale nel 2002 (durante il Ministero Pecoraro Scanio) , con interrogatorio agli atti dei Carabinieri Politiche agricole
- Denunce alla Rai, Report (Ipocrisia di Stato, 2002 e Come Bio Comanda, 2002, Il Gene Sfigurato, 1998), Ambiente Italia (Servizio di giugno 2001 sull’agricoltura biologica nei parchi (Inserto), ecc. e su innumerevoli riviste a mezzo stampa e internet.
- Interrogatorio personale agli atti del Comando Carabinieri Politiche Agricole e interessamento del Comando Forestale (Ge. Vadalà)
- esposto alla Corte dei Conti UE nel 2007 con trasmissione di un documento di Studio Personale cointestato alla Commissine UE, al MIPAAF e a Tutte le Regioni sulle “linee guida per il corretto recepimento delle norme agroambientali europee”
- 4 ricorsi amministrativi contro le misure agroambientali regionali dal 2008-2009 ai TAR e Consiglio di Stato. La Toscana ha concluso le udienze e si è riservata il Giudizio, sospeso per ora in attesa del parere del consiglio di stato su ricorso analogo precedente( che ritireremo per rimuovere l’ostacolo e costringere il TAR Toscana a emettere sentenza)
- Fascicolo penale aperto presso il Procuratore Guariniello su mie ripetute segnalazioni di illeciti da parte delle regioni sui Pagamenti Agroambientali europei, preposti alla salvaguardia della salute-ambiente e invece destinati a sovvenzionare l’acquisto di Pesticidi

E’ necessario oggi preparare:
- Azione risarcitoria, contro Regioni, Stato, Multinazionali e Comuni, per i danni alle vittime dei pesticidi e agli agricoltori avvelenati dalla chimica
- Immediato ricorso (ai TAR ?( sul nuovo bando delle misure agroambeintali regionali (entro fine luglio), in quanto l’Agricoltura integrata è oggi obbligo e non può godere di pagamenti agroambientali con richeiesta di immediata sospensiva dei Bandi)
- Esposto alla Procura generale corte dei conti di Roma, Magistrat Procuratore Massimiliano Minerva , anche per i danni ambientali e sanitari (consiglio di andare a trovarlo ha t 3 figli ed è molto sensibile e conosce la materia
- Esposto cautelare alla Corte di Giustizia UE nei confronti delle approvazioni dei PSR regionali da parte della Commissione UE DG Agri
Coordinatore Dr. Colleluori
- Esposto alla procura per i danni subiti dai Malati di patologie connesse coi pesticidi

Giuseppe Altieri, Agroecologo


altieri@agernova.it

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