Nell’indifferenza dei mass-media si discute alla Camera dell’aggressione saudita allo Yemen

Nel disinteresse generale, a parte la Sardegna dove seguono la vicenda, è iniziata la discussione sulle mozioni relative alla guerra in Yemen. Dopo quattro interventi sulla discussione generale, la votazione e le dichiarazioni di voto sono state rinviate ad altra seduta, sul sito non ho trovato la data.

Sono intervenuti Marcon e Frusone che hanno illustrato le mozioni di Sinistra Italiana e altri e del Movimento 5 Stelle.

E’ intervenuto anche Cova del Pd che ha proposto una conferenza di pace per la guerra in Yemen a Roma.

Per il governo è intervenuto il sottosegretario Amendola che in sostanza ha sostenuto, come era prevedibile, che l’intervento saudita è stato richiesto dal governo yemenita dopo essere stato deposto da una insurrezione degli Huti e che la vendita di armi italiane all’Arabia saudita avviene nel rispetto delle leggi vigenti.

Ha però detto, come riportato dal sito della Camera: “Siamo consapevoli del moltiplicarsi delle notizie di vittime tra la popolazione civile e di infrastrutture di base prese di mira dalle azioni militari di tutte le parti coinvolte nel conflitto; notizie che, peraltro, trovano riscontro nei rapporti delle organizzazioni internazionali umanitarie.”

Insomma ha ammesso che anche la parte dei sauditi è accusata di colpire civili, scuole ed ospedali.

Ora, la legge 185/90 proibisce la vendita di armi ai paesi che si muovono in contrasto con il nostro art.11 della Costituzione o che violino i diritti umani, come si fa a non vedere che l’ Arabia saudita si muove in contrasto con l’art. 11 o che nella guerra yemenita viola i diritti umani ?

Si può fare solo girando la testa.

E’ quello che il governo italiano sta facendo.

Marco Palombo – Lista No Nato

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