Siria, offensiva ad Aleppo contro ISIS – Terroristi e tagliagole takfiri, terrore delle donne, fuggono travestiti da donna

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Nella grande offensiva dell’ Esercito Siriano sulla zona di Aleppo, i terroristi takfiri sono fuggiti travestiti da donne per sottrarsi alla resa dei conti. Ma la notizia molto più interessante e che non ci stupisce davvero, è che sono stati uccisi anche alcuni ufficiali sauditi e 3 elementi turchi, appartenenti ai servizi segreti di Ankara, che erano infiltrati tra i terroristi. Rijad, in passato, ha sempre negato la presenza di propri ufficiali nei gruppi terroristi. Anche il principale gruppo terrorista di Al-Nusra (collegato ad Al Qaeda), risulta essere un gruppo armato e protetto da americani, israeliani e sauditi. I terroristi takfiri che operano in Siria, sono in grande maggioranza arrivati nel paese attraverso la Turchia, con la complicità dei servizi di intelligence di Ankara e dell’Esercito turco, finanziati dall’Arabia Saudita (e dal Qatar) che provvede a pagare anche i salari mensili, armati ed addestrati in buona parte dagli USA e dalla CIA (come ammesso dalle stesse autorità USA) e costituiscono una armata mercenaria che contra circa 85 nazionalità di provenienza, fra queste moltissimi sauditi, libici, egiziani, tunisini ed anche alcune centinaia di europei.
Inoltre è stata segnalata anche la presenza di circa 2000/2500 ceceni di lingua russa, che sono obiettivo privilegiato delle forze russe che hanno l’ordine di catturarli vivi o morti. Così Al-Nusra, appoggiato anche dai paesi occidentali e da Israele, l’ISIS (Stato Islamico o Daesh) ed altri gruppi minori come Ahrar Sham, FSA e Fronte del Levante, si stanno sciogliendo come neve al sole di fronte l’offensiva congiunta siriana,iraniana, Hezbollah e russa. E se un giorno dovessero trovare perfino un ufficiale collegato al Pentagono voi vi stupireste?
Io no di certo…..

Riccardo Oliva

Articolo di cronaca collegato:

Iniziata la grande offensiva siriana su Aleppo. Terroristi fuggono travestiti da donna

Come preannunciato, è iniziata il 16 ottobre 2015 la grande offensiva dell’ Esercito Siriano sulla zona di Aleppo. Terroristi takfiri fuggono travestiti da donne per sottrarsi alla resa dei conti.

Sulle alture di Azzan, nella zona sud di Aleppo, si è sviluppata la grande offensiva dell’Esercito siriano con l’appoggio dei combattenti Hezbollah, dei reparti iraniani delle Guardie della Rivoluzione e di volontari delle milizie sciite irachene.

Secondo le fonti militari, le forze siriane/iraniane hanno preso il controllo delle zone di Ebtin, Hadadin al-Garbiyeh, di al-Kassarat e al- Madajen, dopo aver inflitto dure perdite ai gruppi terroristi takfiri che occupavano la zona.
L’aviazione russa e siriana ha completato il lavoro bombardando le colonne in fuga dei terroristi e mitragliandole con elicotteri Mi-24.

Contemporaneamente un’altra brigata dell’esercito siriano è’ avanzata verso Daraa (sud est del paese), prendendo il controllo di buona parte della zona e sbaragliando il gruppo terrorista di Al-Nusra, un gruppo armato e protetto da americani, israeliani e sauditi, che ha lasciato un grosso numero di miliziani uccisi sul terreno che non hanno fatto in tempo a fuggire.

Il comando siriano ha comunicato che sono stati uccisi anche alcuni ufficiali sauditi e 3 elementi turchi, appartenenti ai servizi segreti di Ankara, che erano infiltrati tra i terroristi. Fra questi l’ufficiale saudita Saijr al-Salmi, il cui decesso è’ stato confermato anche dalle autorità’ saudite che hanno ammesso per la prima volta la presenza di militari sauditi fra i gruppi terroristi. In passato Rijad negava la presenza di propri ufficiali nei gruppi terroristi.

Una discreto numero di terroristi, alcune migliaia, risulta che, presi dal panico, hanno disertato, abbandonato le armi ed hanno tentato la fuga verso il confine con la Turchia prima che questo venga chiuso per l’avanzata delle forze siriane. Si sa che questi terroristi cercheranno di infiltrarsi fra le migliaia di profughi in fuga verso l’Europa. Alcuni dei terroristi, di nazionalità’ saudita, turca, libica ed egiziana sono stati catturati mentre si erano travestiti da donna , dopo aver raso la barba, nascondendosi sotto lunghe vesti femminili. Catturati e fotografati dall’Esercito siriano.

I terroristi takfiri che operano in Siria sono in grande maggioranza arrivati nel paese attraverso la Turchia, con la complicità dei servizi di intelligence di Ankara e dell’Esercito turco, finanziati dall’Arabia Saudita (e dal Qatar) che provvede a pagare anche i salari mensili, armati ed addestrati in buona parte dagli USA e dalla CIA (come ammesso dalle stesse autorità USA) costituiscono una armata mercenaria che contra circa 85 nazionalità di provenienza, fra queste moltissimi sauditi, libici, egiziani, tunisini ed anche alcune centinaia di europei.
Inoltre è stata segnalata anche la presenza di circa 2000/2500 ceceni di lingua russa, che sono obiettivo privilegiato delle forze russe che hanno l’ordine di catturarli vivi o morti. I gruppi principali sono quelli di al-Nusra (collegato ad Al Qaeda), appoggiato anche dai paesi occidentali e da Israele, l’ISIS (Stato Islamico o Daesh) ed altri gruppi minori come Ahrar Sham, FSA e Fronte del Levante che si stanno sciogliendo come neve al sole di fronte l’offensiva congiunta siriana,iraniana, Hebollah e russa.

Il comando delle forze aeree russe ha intanto annunciato che le operazioni aeree si sono intensificate in tutto il paese è l’aviazione russa e siriana hanno condotto fino a 100 attacchi su vari obiettivi prendendo di mira le posizioni di tutti i gruppi terroristi, i depositi di armi ed esplosivi, i campi di addestramento e gli automezzi utilizzati dai terroristi, fra questi anche i fuori strada della Toyota , armati con mitragliera e cannoncini, che erano stati acquistati nuovissimi, in alcune centinaia di unità, da funzionari americani e sauditi presso la casa giapponese e dati in dotazione ai terroristi, come risultato dalle testimonianze degli stessi funzionari della Toyota.

Il Ministero della Difesa russo ha comunicato che nei prossimi giorni che l’armata russa potrà’ utilizzate le navi nel Mediterraneo per lanciare attacchi missilistici contro le posizioni dei terroristi, come già’ avvenuto dal Mar Caspio.

Il conflitto in Siria ha prodotto fino ad oggi oltre 250.000 vittime, secondo i calcoli dell’ONU, immani distruzioni ed oltre 7/8 milioni di profughi.

Fonti: Hispan Tv – Al Manar –

Traduzione e sintesi: Luciano Lago di Controinformazione.Info

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Per la prima volta nella storia gli Stati Uniti si sono trovati spiazzati e stanno svolgendo una forte autocritica al loro interno. Dalle colonne del New York Times infatti possiamo leggere che di fronte ai risultati ottenuti da Putin in Siria il Paese di Obama è rimasto letteralmente scioccato. L’effetto è simile a quello di quando l’allora Urss arrivò per prima alla corsa allo spazio lanciando in orbita il primo satellite artificiale nel 1957. Quel durissimo colpo mise in moto una voglia di rivalsa negli Usa che portò all’uomo sulla Luna.

Ora a quanto pare il clima è lo stesso. Il Paese è incredulo di fronte al fatto che per una volta sia la Russia a comandare le operazioni di “polizia” internazionale gestendo un problema, quello dell’Isis, che l’America ha da troppo tempo sottovalutato e talvolta ignorato. Putin in Siria ha messo in campo mezzi e strategie, un’organizzazione invidiabile e una fermezza d’altri tempi. La velocità con la quale ha agito ha fatto capire a tutti che l’operazione era studiata da mesi. E poi c’è il non trascurabile aspetto mediatico della vicenda. Anche in quell’ambito Putin ha sbaragliato la concorrenza, affrontando Obama a viso aperto senza alcuna remora e prendendosi la guida dell’Europa senza chiedere tanti permessi ad altri Paesi. Francia, Gran Bretagna ed altri Stati europei ora guardano più alla Russia che agli Usa, almeno per quanto riguarda la vicenda siriana.

I risultati militari danno finora ragione a Putin che non lesina azioni militari quotidiane per annientare i jihadisti dello Stato Islamico. Il Pentagono ora riflette sui propri errori sia nell’affrontare il problema Isis sia nel sottovalutare la capacità russa di entrare in azione e ottenere successi e consensi. Vedremo quale sarà il risultato di tale riflessione, ma nel frattempo siamo certi che Putin non starà con le mani in mano e continuerà nella sua campagna siriana.

F.B. – http://www.direttanews.it/2015/10/16/la-guerra-di-putin-allisis-e-un-successo-usa-sotto-choc/

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