Spiritualità individuale e libero arbitrio nell’essere “Uomo”, secondo Anthony Ceresa

la vita è uno stato mentale

Faccio seguito all’articolo di Paolo D’Arpini:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/07/23/spiritualita-laica-anima-spirito-libero-arbitrio-e-destino%E2%80%A6-vexata-quaestio%E2%80%9D/

Caro Paolo. Leggo con piacere ogni tuo pensiero perché apre la mente alla profonda meditazione sul futuro, presente e passato, arricchito dai fatti storici che ci guidano sostanzialmente a capire i tanti misteri sulle origini della nostra esistenza, e al proseguimento della vita di cui ritengo la Spiritualità individuale come uno dei fattori più importanti, direi essenziali per vivere serenamente distaccandoci mentalmente dal regno animale.

L’essere “Uomo” è circondato da una infinità di misteri che facoltosi studiosi in tutti i tempi e in diversi campi di studio, hanno tentato di descrivere pur mantenendo l’interrogativo sulle nostre origini, da dove veniamo, chi o che cosa influisce sul nostro destino di vita e dove siamo diretti.

L’unica cosa certa e che siamo nati, viviamo un tempo proporzionale alle nostre pile, abbiamo uno spirito di adattamento alle gioie e dolori e ritorniamo polvere, lasciando dietro a noi il grande interrogativo sulle sorti dell’anima, essa muore insieme al corpo o si incarna in un altro essere?

Nel corso dei tempi, dico purtroppo, abbiamo seguito un ragionamento pre-impostato dai nostri avi, i quali attraverso imposizioni formulate dal potere originale con limitazioni nel sapere, hanno imposto al mondo di allora nel seguire un determinato criterio di vita, proseguendo come in una corsa dove la staffetta passa la banderuola al concorrente successivo per continuare la corsa senza un traguardo finale, nel condurre l’essere alla purezza interiore attraverso una spiritualità universale per soddisfare l’anima in rappresentanza della vita.
Partendo in modo concreto dalla scoperta e definizione dei cinque elementi cosmici basilari che generano la vita del nostro Pianeta nell’infinito infinito, ossia: Etere, Aria, Fuoco, Acqua, Terra, di cui nessuno è predominante e dove ognuno di essi è legato misteriosamente all’altro da una serie di leggi naturali che esprimono una dinamicità armoniosa e conseguente.

Nella realtà più evidente, definendola scientifica, filosofica o semplicemente di buon senso, nel comprendere tutto ciò che ci circonda, unitamente al progresso avvenuto attraverso l’evoluzione dei tempi nel rispetto della natura, è più giusto considerare che gli elementi primordiali dovrebbero essere sei, aggiungendo ad essi anche la vita, senza la quale i precedenti elementi non avrebbero ragione di esistere.
Le varie epoche che si sono susseguite mantenendo un filo conduttore sulla continua ricerca e sul perfezionamento delle importanti scoperte cosmiche, a mio dire non particolarmente considerate sui grandi valori dimostrati dalla impressionante forza della natura, sorretta dalla perfezione delle sue Leggi, rappresentata dai cinque o sei elementi cosmici di base, di cui l’uomo, ultimo nato in ordine universale si è posizionato sul piedistallo del mondo impostando sin dalle sue origini i concetti di vita formulati sui sette peccati originali di cui la Bibbia ci offre sufficienti illustrazioni.

Bisognerebbe ritornare indietro nei tempi e perfezionare filosoficamente e materialmente il concetto di base dell’uomo, il quale piuttosto che seguire gli esempi forniti dalla natura, ha provveduto a correggere le leggi naturali con funzioni Politiche di destra, sinistra centro, allargate ad una infinità di ideologie strampalate, ancor prima di indirizzare la società verso criteri sociali di purezza dell’anima nell’affrontare la vita nel senso globale, di cui il comportamento attuale è destinato immancabilmente all’auto estinzione.
La scuola alla quale i grandi saggi e maestri di vita dell’antico Egitto dove si suppone nasce il primo accento alla vita, seguita dell’Asia e della Grecia, hanno ribattuto a lungo per dirigere il mondo verso concetti di vita impostati sulla fratellanza e sul rispetto reciproco, dai quali nasce il detto esemplare tramandato attraverso i secoli, “non fare agli altri quello che non vorresti gli altri facciano a te”.

Con l’evento delle Religioni il mondo ha subito uno smembramento della cultura originale intesa come forma di vita sociale, spirituale, indirizzando l’essere alla sopportazione della speculazione generata dal Potere con la preghiera, mentre le volpi del creato continuano ad abusare incoscientemente dei più deboli.
Con riferimento al nostro Paese ritenuto erroneamente come baluardo della Civiltà Cristiana, possiamo sostenere senza alcuna ombra di errore, che il sistema dominato dall’uomo partendo da coloro che dovrebbero imprimere la logica del buon senso, è stata fraintesa, dove l’anima della Società è rappresentata esclusivamente dalla Politica di una Casta di egoisti, dove lo spirito è quello della patata, dove il vero uomo è quello del bunga bunga, dove la vita del popolo appartiene al Potere dominante di cui concede la grazia della vita o del suicidio, in attesa di susseguenti rivoluzioni o guerre finalizzate a rovesciare l’orco di turno ben rifocillato e sostituirlo con un altro Tiranno della medesima specie.

Molti si chiedono in un confronto con il tempo, in considerazione dei vari millenni di esperienze di vita trascorse: Dove sono le Leggi Umane rapportate alla perfezione delle Leggi della Natura? Dov’è la Giustizia? Dove è Dio? Dove sono le Organizzazioni Mondiali di controllo sugli illeciti? Dove sono i seguaci di quel Dio spezzettato in 14 e più ideologie Religiose di interessi che si affrontano giornalmente per il controllo universale delle anime? Dov’è la libertà soppressa per ingrassare la Casta? Dov’é…

Mentre assistiamo inermi alle inaccettabili sofferenze umane provocate da persone arrampicate in posizioni di comando, refrattarie al grido di dolore dei nostri fratelli seguiti da intere famiglie che subiscono senza tregua le ingiustizie del Potere, il mondo continua a girare per effetto naturale di cui non siamo capaci di leggere i dettami per condurre una vita di pace e serenità dell’anima.

Anthony Ceresa

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