Proposta per un modello elettorale democratico

Al Presidente Giorgio Napolitano
al Premier Enrico Letta
al Segr. Matteo Renzi
al Deputato Gianni Cuperlo

Per un modello elettorale democratico

Forse Renzi non conosce bene la democrazia, i suoi principi e modelli; certo li ignora e li avversa Berlusconi, con cui Renzi si è accordato. L’orrido ibrido.

Forse Renzi non sa che lo Stato di diritto si genera per una cessione di diritto dei cittadini,
per cui i cittadini ne detengono la sovranità;
e che questa sovranità dev’essere esercitata il più possibile; non depressa; come avviene da qualche tempo.

Perciò il processo elettorale deve iniziare con elezioni primarie nazionali, con cui i cittadini scelgono i candidati;
e non con liste imposte dai partiti; tantomeno con liste chiuse. Questo è un fatto vizioso,
che rientra nella partitocrazia. Che fa Letta? perché non chiede le primarie? che fa il PD?

Dopo di che il modello più giusto è il proporzionale, che corrisponde alla libertà di scelta del cittadino; anziché coartarla, come nel maggioritario di tipo anglosassone.
Nel proporzionale il cittadino deve poter scegliere il suo candidato, attraverso la preferenza;
che invece Renzi, cedendo a Berlusconi, esclude.
Questo è anche il modello che ha dominato in tutta la prima fase della democrazia italiana,
nel secondo dopoguerra. E dev’essere ripreso perché è il migliore.

Se si presenta il pericolo d’instabilità parlamentare e governativa, s’introduce una soglia,
una percentuale che un partito deve raggiungere per entrare in parlamento; come il 5 per cento in Germania.
Questa soglia ha anche il vantaggio di eliminare i piccoli partiti, e insieme spingerli all’unificazione o alla coalizione; partiti che spesso sono poco significativi anche politicamente,
velleitari, legati ad ambizioni personali; com’è avvenuto nel frazionamento della Sinistra
che praticamente l’ha annientata.

In casi d’instabilità estrema per il pareggiarsi dei maggiori partiti, si può introdurre
un premio di maggioranza; ma con molta cautela perché opposto alla corrispondenza democratica.

Si spera che il Partito Democratico sia più saggio, unito e deciso,
che l’ibrida e vergognosa proposta Renzi-Berlusconi sia corretta.

Prof. Arrigo Colombo

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