ONG. Petizioni on line e campagne strumentali

In riferimento all’articolo http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/10/avaaz-change-org-amnesty-international.html abbiamo ricevuto il seguente commento:

Avaaz e petizioni:

Caro, evitiamo di far d’ogni erba un fascio. Per es. Avaaz ogni volta che ti manda qualcosa ti chiede soldi Change no.
Di una sfilza di email non sanno che farsene per spiarti ci sono metodi migliori (e li usano). Se no finisce che le firme per l’acqua (sia virtuali che vere) sono inutili e si istilla alla gente la voglia di non partecipare al cambiamento sociale. Una firma virtuale per una causa che hai letto con attenzione e che condividi è un piccolo sano gesto quotidiano per connetterti col Mondo; così come uscire di casa e salutare tutte le persone che incontri senza distinzioni. Ci sono gesti più grandi ma vanno bene anche quelli piccoli.Ne va della salute mentale di ognuno di noi, continuamente bombardata dall’individualismo e la diffidenza.
Un abbraccio, Olivier Turquet

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Mia rispostina: Tutte queste ONG che raccolgono firme, caro Olivier, lo fanno per qualche interesse. Non solo avaaz o change.org ma anche greenpeace, amnesty international, etc. Spesso e volentieri ho spiegato nel giornaletto che il sistema migliore, quello che anche noi stessi usiamo,è quello di scrivere direttamente agli enti preposti alle diverse questioni: Comuni, Province, Regioni, Ministeri, Comunità europea, Multinazionali, Governi, ecc.o a singoli deputati o senatori che si pensa possano essere sensibili alle questioni che ci stanno personalmente a cuore. Le lettere in formato cartaceo poi sarebbero ancora più efficaci, tutto quello che viene ricevuto per posta normale, meglio se raccomandata, va protocollato, per quanto riguarda la posta elettronica le mail dovrebbero essere mandate per posta certificata, ma meglio comunque una mail normale ad una singola persona o ente che una mail ad un’organizzazione “fantasma” che poi cosa ci fa? Le inoltra a chi e con che sistema? Hai mai sentito dire o letto che una certa decisione sia stata presa per aver ricevuto delle mail (a parte la nomina dei parlamentari grillini)? Ad esempio, nel nostro piccolo, abbiamo avuto contatti con Legambiente Emilia Romagna, che propone una raccolta di firme per stimolare il consiglio regionale emiliano romagnolo ad emanare una legge contro il consumo di territorio e ci hanno mandato delle cartoline, da distribuire e far spedire materialmente al consiglio regionale stesso con la richiesta e così stiamo facendo oppure con l’indicazione di scrivere una propria lettera o mail al consiglio regionale. Stai tranquillo che ci sta molto a cuore la difesa e la diffusione di certi principi, ma non è con un semplice “click” di adesione ad una di queste organizzazioni che si risolvono, secondo noi, i problemi. Anzi, aderire a queste campagne ti fa sentire falsamente attivi e con la coscienza a posto senza essere personalmente intervenuti. Altro particolare: vedi la recente campagna di Greenpeace contro le trivelle russe nell’Artico. Hai mai sentito parlare di campagne di riduzione dei consumi petroliferi e simili da parte della stessa ONG? Oppure, hai mai sentito parlare di simili campagne contro trivellazioni delle sette sorelle?
Poi uscire di casa e salutare tutti quelli di cui almeno incontri lo sguardo, va benissimo e lo facciamo anche noi.
Un caro saluto, Paolo D’Arpini

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Replica di Olivier Turquet: “Caro Paolo,
anche tu hai i tuoi interessi. Gli interessi ce li hanno tutti, anche io ho un “interesse” a scriverti.
Potrebbe essere che il mio “interesse” sia dialogare con te ed arricchirmi di questo dialogo.
Non ti far fregare dagli interessi, dal “che ci sta sotto” ecc ecc. Greenpeace è riuscita a imporre alle multinazionali del gelo di smettere i usare i freoni? Beh, sono contento che abbiano il mio indirizzo!! Con questo non ho critiche a Greenpeace? Certo che sì e per questo porto avanti e appoggio campagne che GP no porta avanti. Per questo mi preoccupo di chiarire la complessa relazione tra l’Essere Umano e la Natura, magari senza finire nei facili stereotipi del cattivo e del buono.
E non scoraggiamoci e continuiamo a firmare le cose che riteniamo giuste. Ovviamente con un po’ di sana diffidenza con quelli che ti chiedono subito soldi :-) ) E se qualcuno crede di poterle usare per suoi oscuri fini faccia pure: con la buona gente si ritroverà con un pugno di mosche in mano.
Abbracci, Olivier”

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Mia rispostina: “Concordo, è il mio stesso approccio, infatti non pongo limiti alla “divina provvidenza”.. Però le differenze caratteriali esistono ed in base a queste ci si sente più meno attratti ad agire sinergicamente con questo o quello. Bene.. continuiamo nel “possibile”. Un abbraccio affettuoso, Paolo”

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