Altro giro di giostra… altro giro, altro regalo – Politica pre-rivoluzionaria

Povero benzinaro emiliano, già si vedeva con la giubba da presidente… ed ora non conta più niente… lo abbandonano persino i suoi, persino baffetto che lo teneva sempre stretto.
Il napoletano è indirizzato a offrire il governo ad un “altro”, un tecnico, un amico dei mercati, non proprio il montales che è riuscito male, uno simil, un prodi, un…. che piaccia alle banche ovviamente, e così il vecchio voltagabbana avrà conchiuso il suo iter di svenditor cortese e potrà ritirarsi, come il paparatzy, in una camera di regia sotterranea, dove l’aspettano gli altri lobbysti giocando a tre sette col morto. E Grillo? La rivoluzione francese non comincia la mattina e finisce la sera, il decorso dura vari anni, ed alla fine anche i Marat, i Danton ed i Robespierre finiscono con la capigliatura sfoltita al collo.

Ed ora leggetevi il salmo inviato da Fabrizio Belloni
(Paolo D’Arpini)

Lo Tsùnami tour è terminato.
Terminato? Forse è finita solo la prima tappa, pronto a rimettersi in pista se le cose andranno come sembrano stiano avviandosi a concludersi.
I segnali ci sono tutti.

Lo scadente (nel senso che è in scadenza, cosa siete andati a pensare, malelingue?!) Presidente della Repubblica ha “invitato i partiti ad aver responsabilità”. Siccome sono maligno, lo interpreto come un invito ad allearsi per permettere a Bersani di formare un governo. Ma c’è di mezzo Berlusconi…..

Sul “Corriere” di sabato 2 marzo 2013, l’editoriale racconta alla gente che da internet sono scomparse per miracolo (?) le tabelle comparative degli emolumenti della casta: troppo compromettenti e –diciamolo- rivoltanti. Esattamente il modo per allargare di più, se fosse possibile, il solco fra Italiani e politici.

In compenso nessuno avanza più il falso alibi del “costo della politica”. Grillo ha fatto quel po’ po’ di sconquasso senza i milioni elargiti ai partiti, senza rimborsi elettorali, senza manifesti, senza acquisto di spazi televisivi, senza pubblicità sui giornali, avvalendosi anzi del volontariato dei militanti: spese ridotte all’osso. Ma vere.
In questi giorni assistiamo all’indecente spettacolo di politici da venti, trent’anni in Parlamento, che cercano di cavalcare la tigre delle proposte a 5 stelle.

E’ una vecchia tattica, da sempre in uso: l’ho provata sulla mia pelle e so di cosa parlo. Il potere in un primo momento deride e sfotte il “nuovo” che si propone. In un secondo momento cerca di criminalizzarlo e di demonizzarlo. Da ultimo cerca di appropriarsi delle proposte del “nuovo” per toglierli l’acqua nella quale nuota e si moltiplica.

Vecchia tattica. Ma improponibile questa volta.
Hanno avuto tempo, numeri e possibilità di risolvere:
Il conflitto di interessi,
La riduzione del numero dei parlamentari.
L’abbattimento dei costi della politica,
La riduzione o l’azzeramento delle province,
La legge anti corruzione,
La legge anti criminalità organizzata,
L’innovamento dalle radici del comparto bancario,
La logica che sotto intende ai referendum, per renderli attuativi,
L’investimento del Popolo circa la permanenza nell’area dell’euro,
Una, purché credibile, politica economica,
Legge elettorale,
Pagamenti dello Stato verso i creditori,
Stipendi ai manager pubblici,
Umanizzazione del Fisco…..

Ho elencato solo una decina di punti. In effetti sarebbero molti di più.

Onestamente pensate che i politici della casta possano, vogliano mettere mano a quanto sopra elencato? Avevano avuto modo e tempo, se avessero voluto: non hanno capito, ed hanno temuto. Personalmente, considerando che lo “scadente” non può sciogliere il Parlamento, che sono in ballo i due Presidenti delle Camere e l’elezione del Capo dello Stato, e, soprattutto la fiducia al Governo incaricato, ritengo che o si prolunga il “loden sgualcito” attualmente a Palazzo Ghigi, o si deve fare un’ammucchiata stomachevole, con rospi grossi come buoi ingoiati da tutte e due le fazioni della casta. In entrambe le soluzioni i Partiti stanno lavorando per Grillo.
E dovrebbero pure essere grati al comico ligure: ha funzionato da valvola di sfogo ed ha indirizzato su di sé e sul Movimento a 5 Stelle la rabbia di un Popolo in condizione di inizio insurrezionale. Ed ha prolungato l’agonia della casta. E non è del tutto escluso che si finisca con atti violenti per le strade.

La casta non ha capito: Grillo vuole una società nuova, diversa. Più Uomo e meno consumismo. Attenzione. Questa è un ribaltamento totale del volere dei poteri forti.
Staremo a vedere se Grillo vorrà combattere contro la Goldman Sachs, la J.P. Morgan, il Vaticano, la City di Londra, la BCE, e contro le multinazionali. Hai detto niente!

Ma o combatterà, o il suo Movimento imploderà e si romanizzerà.

E’ una storia che abbiamo già visto e vissuto.

54 Stati contro 3. E neppure le due atomiche sono riuscite a finirla. Che si ricominci?

Fabrizio Belloni

I commenti sono disabilitati.