Archivio di luglio 2012

Massimo Turci, Regione Lombardia: “No alla soluzione finale per il controllo dello scoiattolo americano…”

“Eliminazione dello scoiattolo americano dal nostro territorio? E’ l’ultima delle opzioni possibili”

E’ arrivata all’attenzione del Consiglio Provinciale di Milano una delibera di adesione al Progetto LIFE 09Ec SQUARE con il quale Regione Lombardia, Piemonte e Liguria si prefiggono di tutelare lo scoiattolo comune (rosso) rispetto alla massiccia presenza ed alle caratteristiche dello scoiattolo grigio.

Massimo Turci (consigliere delegato per la Provincia di Milano ai Diritti degli Animali) ha cercato di comprendere lo scopo del provvedimento: “La presenza dello scoiattolo comune nel nord Italia è messa in discussione dallo sviluppo incontrollato dello scoiattolo grigio (americano) che, più forte, più resistente, più efficace nella ricerca del cibo, caratterialmente più aggressivo, ha creato un meccanismo di competizione che numericamente decima lo scoiattolo nostrano.

Scopo ultimo del provvedimento è quindi di ripristinare condizioni favorevoli alla permanenza, alla reintroduzione ed alla ripresa della crescita del rosso. Fin qui siamo d’accordo, le perplessità nascono sulle azioni che si intendono attuare per la così detta gestione dello scoiattolo grigio.

Se i provvedimenti si limitano alla ERADICAZIONE cioè lo sterminio è necessario fare una serie di distinzioni.

Ad esempio – ha proseguito Turci – il Progetto LIFE prevede una serie di azioni preliminari che consentano la valutazione del fenomeno della diffusione del grigio in rapporto all’ambiente, all’ecosistema floreale, il livello di estinzione del rosso, la valutazione della percezione sociale del fenomeno.

E’ ovvio che la lettura dei risultati di queste azioni sarà illuminante per le azioni successive.

Solo in presenza di una certezza assoluta della possibilità di estinzione dello scoiattolo nostrano a causa dell’eccessiva presenza del grigio si potranno immaginare i passaggi successivi.

Anche in questo caso parlare di sterminio non ha senso, prima bisogna avere ben valutato tutte le possibilità di contenimento della specie e, purtroppo, in questo caso significa approfondire tecniche di cattura e soppressione.

Qualunque essere umano ha diritto alla vita ma il nostro essere animalisti non si spinge a negare che in casi estremi possano essere presi a malincuore provvedimenti drastici nell’interesse appunto della salvezza di altre specie minacciate. Prima di arrivare a questo punto bisogna che l’ineluttabilità di questa azione disperata sia manifestamente chiara, bisogna investire sulla ricerca di operazioni alternative alla soppressione.

Altra azione estrema potrebbe essere la castrazione a fini anti riproduttivi ma qualora malauguratamente costretti ad eliminare degli animaletti bisogna avere la coscienza di praticare sempre e comunque sistemi pietosi nei confronti degli animali, che eliminino sofferenze fisiche e psichiche.

In mancanza di tutte queste rassicurazioni, della certezza che ogni tentativo sia stato esperito per evitare inutili morti, della verifica che siano stati individuati strumenti finanziari adeguati per studiare il problema, in mancanza di tutto ciò il mio voto potrà essere solo negativo”.

(Fonte: La Tua Voce)

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Treia, dal 19 al 26 agosto 2012 – Vacanzetta vegetariana agostana con i soci e gli amici del Circolo Vegetariano VV.TT.

Io e Paolo D’Arpini staremo insieme buona parte dell’estate, un po’ a Spilamberto e un po’ a Treia (e quelle saranno le mie vere vacanze), e vorremmo fare un esperimento, e lo vorremmo chiamare “la settimana della condivisione e del riposo”.

Gli eventi, gli incontri che solitamente Paolo organizza sono sempre molto interessanti, piacevoli, ma un po’ faticosi, frenetici, soprattutto per chi deve tenere le fila del tutto ed allora perché non provare a stare in compagnia prendendosela comoda, ritagliandosi spazi e tempi per approfondire la conoscenza godendosi i ritmi naturali della vita, come tutti la vorremmo?

Sarebbe una cosa semplice, una piccola vacanza in cui ci scambiamo anche idee, ma soprattutto si condividerebbero le cose che si fanno normalmente: la preparazione dei pasti, la sistemazione della casa, i canti, le passeggiate, magari anche una o due gite al mare o in montagna o in qualche bel paesino vicino (e ce ne sono tanti), sia tutti insieme, che in libertà.

Sappiamo tutti che per vivere bene non c’è bisogno di grandi cose, l’importante è la presenza e l’attenzione per sé, per gli altri, per il luogo, per l’ambiente.

Mangeremo cose più semplici possibile, locali e di stagione e vivremo secondo i ritmi della natura, quindi non dico che ci sveglieremo all’alba, ma di sicuro non andremo a letto alle due di notte e se farà molto caldo (ma non credo), dovremo come prevedono le buone abitudini fare la pennichella pomeridiana. Ognuno (meglio, a coppie di persone) avrà una stanza in cui ritirarsi quando vuole star solo/a. Le spese vive verrebbero anch’esse equamente divise.

Il periodo sarebbe la settimana dopo ferragosto, dal 19 al 26 agosto, a Treia. Le stanze non sono molte, per cui, se siete interessati, decidete per tempo.

Caterina Regazzi

Per accordi: 333.6023090 – Oppure scrivere alla voce “contatti” di questo sito.

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Lega Abolizione Caccia: “Petizione per il divieto di utilizzo di uccelli vivi da richiamo per la caccia”

Sabato 7 luglio 2012 inizia la campagna raccolta firme per il divieto
di possesso e di uso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che
da allevamento, utilizzati come richiami vivi nella caccia da
appostamento (”capannI”) agli uccelli migratori.

La petizione è indirizzata alla Commissione Europea, Direzione Ambiente,
e al Parlamento Europeo, Commissione Petizioni, per chiedere:
a) un intervento che impedisca il possesso di uccelli selvatici, sia
derivanti da cattura che da allevamento, utilizzati come richiami vivi
nella caccia agli uccelli migratori, le cui modalità di stabulazione
avvengono in condizioni incompatibili con la loro natura e sono
produttive di gravi sofferenze;
b) il divieto dell’uso dei richiami vivi nella caccia, inserendoli
nell’allegato dei mezzi vietati dalla Direttiva 2009/147/CE;

L’utilizzo di uccelli selvatici come richiami vivi è una pratica
inaccettabile che determina sofferenze indicibili per gli uccelli
detenuti in cattività e comporta un grave impatto della caccia
sull’avifauna migratoria.

Nel mese di maggio la Commissione Ambiente Europea ha approvato un
emendamento proposto da Andrea Zanoni, Eurodeputato (IdV), che prevede
“la legge quadro europea sul benessere degli animali debba includere
misure volte a risolvere il problema del possesso di uccelli selvatici,
catturati o allevati, utilizzati come richiami vivi nella caccia di
uccelli migratori, in condizioni incompatibili con la loro natura”.

La petizione è disponibile all’indirizzo:
http://www.abolizionecaccia.it/uploads/tx_lac/PetizioneUE_Richiami_vivi.pdf

Sabato 7 e Domenica 8 sasrà possibile firmare a Vimercate, area Feste,
all’interno del festival Veganch’io (http://www.veganchio.org)

Approfondimenti sulla campagna “Liberi di Volare”
http://www.abolizionecaccia.it/lacinaction/campagne/liberi-di-volare.html

Fotografie:
http://www.abolizionecaccia.it/nc/multimedia/photogallery/liberi-di-volare.html

Video:
http://www.youtube.com/watch?v=BafBQHq8bmY

—————–

contatto:

tel. 02 47711806

mail: info@abolizionecaccia.it

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Giuliana Conforto: “Bosone di Higgs, materia, antimateria, particella di dio… fantasie para-scientifiche e religiose”

“Se questa scienza, che tanti benefici apporterà all’umanità, non vorrà cogliere il significato umano delle sue scoperte, si rigirerà contro l’umanità” (Giordano Bruno – 1548-1600)

Ebbene hanno trovato finalmente la così detta “particella di Dio”, il bosone di Higgs. Dopo anni di ricerche, migliaia di ingegni impiegati e costi lievitati, abbiamo finalmente una “certezza”: “Dio c’è” o meglio “Higgs esiste”.

Intendiamoci io sono contenta. Questo bosone conferma il Modello Standard che è il mio cavallo di battaglia: mi ha consentito di distinguermi dalle mode spirituali e di penetrare la complessa natura della materia, di mostrare che non c’è un solo genere di materia come si crede: ce ne sono tre, tutti e tre uniti al campo, rivelato al CERN negli anni ’80 e chiamato “elettrodebole”. Questi tre generi più questo campo formano, secondo me, i quattro elementi – fuoco, aria, acqua e terra – che Empedocle ha definito circa 2500 anni fa. In modo analogo alle quattro basi del DNA, questi quattro elementi possono spiegare l’esistenza di infiniti universi, tutti uniti tra loro e, ciascuno, composto di una delle “infinite combinazioni di materia” come diceva Giordano Bruno. Oggi si può precisare che le combinazioni riguardano 6 quark e 6 leptoni e non solo: riguardano anche 6 anti quark e 6 anti leptoni, quindi in totale tre generi di materia e anche tre di anti materia.

Fin qui tutto bene. Mi disturbano, invece, i toni trionfalistici degli zelanti divulgatori e pure i toni dell’astrofisica che ne approfitta per offrire “certezze” che non ha, per “confermare” un quadro dell’universo che non funziona affatto e fa acqua da tutte le parti. Chiamare in causa “dio” evoca poi una diatriba tra scienze e religioni che di fatto non esiste: “dio” ha il dono dell’eternità. Il bosone di Higgs decade in tempi ultra, ultra rapidi e in vari modi, tra cui i miei due preferiti: uno è quello in una coppia di bosoni Z, che uniscono e vari generi di materia e di antimaetria, e un altro è quello in quattro mesoni mu che compongono i raggi cosmici la cui origine è uno dei grossi misteri irrisolti, tutt’altro che secondario. La crescente intensità dei raggi coscmici sembra legata al riscaldamento globale del pianeta e ciò mette una pietra tombale sull’ultimo bluff perpetrato dai “buoni” che vogliono salvare la terra: l’effetto serra di origine umana.

Oggi molti hanno capito che la divisione tra bene e male, oppure tra destra e sinistra, è solo apparente, utile a creare schieramenti, conflitti e, soprattutto, a conservare il vero potere che domina il mondo: quello bancario. Pochi hanno però intravisto l’origine reale di questo potere che fa debiti e li scarica sui popoli. È la conoscenza ortodossa, secondo me, che non sa che cosa è il tempo. Eppure sul tempo si calcola tutto: salari, profitti, debiti e persino “valori” quali gli spread e il PIL che determinano la politica mondiale. Oggi l’astrofisica riconosce che non può osservare il 96% della massa che lei stessa calcola, mentre osserva l’accelerata espansione del 4% restante. Questo fatto accertato e anche premiato con un Nobel sconvolge l’altro “dio”, che finora è apparso davvero eterno: il campo gravitazionale, legato all’altro “dio” che domina l’attuale tecnologia, il campo elettromagnetico. Quest’ultimo è il creatore dello spazio e del tempo. Fedele suddita di questi due “dei” l’astrofisica “dimentica” la propria immane cecità, “dimentica” il ruolo cruciale dei raggi cosmici e assicura che l’universo osservato – il misero 4% – ha un’età di 13,7 miliardi di anni. E noi, piccoli umani, che viviamo nemmeno 100 anni e abbiamo una storia di appena 13 mila anni, saremmo i suoi “unici” osservatori intelligenti. L’abisso temporale, che divide uomo e universo, si ripropone poi a cascata su tutto, sulla Terra che avrebbe solo 4 miliardi di anni, sulla formazione delle risorse petrolifere che risalirebbero a milioni di anni fa e sui limiti delle risorse, garantiti da tutti, buoni e cattivi e tali da giustificare la necessità di accaparrarle, di dislocare sul pianeta eserciti per “difenderle” e magari costruire chiese pronte a benedire gli eserciti stessi.

Il fatto è che nessuna disciplina ortodossa, dalle scienze alle religioni, sa che cosa è la Vita, e fatto ancora più paradossale si interroga su questo “mistero” che ci riguarda tutti molto da vicino. Se la Vita è “l’unica Forza che anima infiniti mondi intelligenti”, come diceva Giordano Bruno ed è quella che oggi i fisici chiamano Forza Elettrodebole, come propongo io, l’ortodossia è sconvolta da cima a fondo. Dovrebbe riconoscere che la chiesa cattolica non ha affatto l’esclusiva della comunione con “dio”, né ha alcun diritto di scomunicare. Come Forza Cosmica, la Vita, è in comunione con tutti e ha due lati con cui si manifesta, proprio come suggerisce la saga di Guerre Stellari: uno è il “dio”, campo elettromagnetico, e l’altro è il campo nucleare debole, noto agli specialisti che però non sanno usarlo, perché è imprevedibile e quindi non lo hanno posto sul piedistallo divino, ovvero delle certezze matematico. Guarda caso, questo è il lato luminoso della Forza, quello che ci può mettere in comunione con le “infinite combinazioni di materia”, cioè con gli infiniti universi. Non solo: la corrente nucleare neutra, portata dall’immane flusso di bosoni Z, può coincidere con il Fiume della Vita di cui parlava Eraclito, avere effetti benefici su tutti gli organismi e, calcoli alla mano, smentire clamorosamente l’idea dei limiti delle risorse.

La Vita si riproduce in tempi brevissimi. Oggi si sa che tutti i processi vitali sono miliardi di volte più celeri della unità di tempo – il secondo – che la scienza ortodossa si vanta di misurare con la precisione di un milionesimo di miliardesimo di secondo. Purtroppo questa non è sufficiente a osservare fenomeni quali il concepimento, lo sviluppo embrionale, la secrezione ormonale, il ripiegamento delle proteine, cioè tutti i provessi vitali, essenziali per il nostro benessere e la nostra salute. Così la Vita rimane un “mistero” e così si evita di indagare sugli “attimi fuggenti”, quelli delle intuizioni e della creatività, sul significato dell’eros represso da tutte le religioni, su quegli attimi irripetibili che segnano scelte essenziali, attimi che cambiano tutto, travolgono il passato e creano un nuovo futuro. Invece di proporre nuovi “dei”, i media farebbero bene a interrogarsi sul ruolo, ormai tragico, del potere temporale, ovvero del credo globale in un tempo unico, lineare e immutabile alla base di tutte le società.

Esiste il tempo? Quasi tutti sono pronti a giurare di si. Alcuni più raffinati distinguono tra il tempo lineare, promosso dal potere temporale con sede centrale a Roma, il tempo ciclico, tipico di tutte le civiltà antiche tra cui i Maya con i loro vari calendari, e l’eternità tipica degli “dei”venerati dalla scienza ortodossa: i due campi, elettromagnetico e gravitazionale. Il primo crea lo spazio e il tempo e, il secondo, crea il peso sulla terra e la gravità che vincola la stessa terra al sole. Invece di chiamarli “dei” e spacciarli per eterni, si dovrebbe riconoscere che entrambi questi due campi stanno mutando a ritmi accelerati. Sono fatti che non hanno alcuna menzione in TV, né nelle ultime pagine dei quotidiani; dimostrerebbero che la scienza non sa che cosa sta succedendo e che evita il problema principe: il significato del tempo.

Con il potere temporale, garantito dai calendari, le religioni hanno consentito il marketing e la dipendenza globale del mondo dal tempo. Contrariamente a quanto si crede, le scienze non le hanno contraddette fino in fondo. È vero che Einstein ha dimostrato l’elasticità e la relatività del tempo, ma solo per velocità prossime a quella della luce che non riguardano noi comuni mortali. Così almeno dicono gli ortodossi. Non abbiamo bisogno di neutrini per capire che le velocità superluminali esistono. Tutta l’anti materia inverte la freccia del tempo, ma… non si deve sapere. Si potrebbe “scoprire” ciò che tutte o quasi le equazioni della fisica già testimoniano: il tempo non ha un’unica freccia, non corre solo dal passato al futuro, ma anche all’inverso, dal futuro al passato. Si potrebbe anche sospettare che l’età dell’universo, i 13,7 miliardi di anni, è il frutto di osservazioni limitate alla sola metà del “dio” campo elettromagnetico – la metà passata – e che nulla vieta che l’altra metà – quella futura – esista già. Infine si potrebbe svelare il grande inganno di tutta la conoscenza ortodossa, la volontà tenace di nascondere il presente, l’attimo che non compare nelle equazioni, ma nella coscienza umana. Il presente è quello in cui possiamo agire per creare un nuovo futuro. Certo per agire serve la volontà ed è quella che tutta la “conoscenza” o deprime o reprime.

Il mondo è senza padre, cioè senza volontà. L’unica preghiera suggerita dai Vangeli, riguarda il Padre. Quale può essere la Volontà di un Padre? Il bene di tutti i suoi figli, non privilegi per pochi forti e carità per tanti deboli, non miseria ormai estesa a tutti, dettata dai falsi “limiti delle risorse” e, soprattutto, da quelli presunti dell’uomo. Mentre la scoperta del bosone di Higgs è sulle prime pagine dei quotidiani che lo scambiano per “dio”, quella delle neuroscienze è passata in sordina. L’energia oscura è presente nel cervello umano e opera in modi misteriosi, ma cruciali, soprattutto quando siamo a riposo e allorché progettiamo un nuovo futuro. Il nostro cervello ha potenzialità enormi, contatti diretti con gli infiniti universi che non possono essere osservati, se ci si limita a osservare la metà del “dio” campo elettromagnetico. Se usiamo le nostre abilità cognitive, invece che prostrarci all’altare dove collocano gli “dei”, possiamo riconoscere che non siamo affatto costretti a “lavorare con il sudore della fronte”, ma siamo liberi di usare la risorsa infinita: la coscienza, il contatto con le “infinite combinazioni di materia”, contatto tanto profondo quanto reale e tale da riconoscere la propria comunione con l’eterno presente.

Oggi molti fenomeni, riconosciuti ma considerati misteri, non raggiungono gli onori della cronaca, oppure vengono sommersi da interpretazioni false e tendenziose come è successo per l’effetto serra, presunta causa del riscaldamento globale del pianeta. Intanto si sta riscaldando tutto il sistema solare e nessuno lo dice in TV. Intendiamoci si sopravvive e non è affatto la fine del mondo. Potrebbe essere però la fine degli “dei”, incluso quello così infinitamente “buono” che ti manda all’inferno per “reati di sesso”. Potrebbe essere la rivelazione che gli “dei” non hanno un’esistenza autonoma, ma dipendono dalle osservazioni, dalle azioni e le interpretazioni degli uomini.

È la rivelazione per cui sto lavorando.

Giuliana Conforto

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Carie e placca ai bambini sotto i sei anni e la cura dell’acido ascorbico

Ciao, in seguito ad aver letto dei cartelli in bella vista nei corridoi degli ospedali, voglio esporti quanto da loro descritto, in modo da darti un’informazione molto importante per i tuoi DENTI e quelli dei tuoi figli.
Lieto di renderti edotto, ti auguro ogni bene
Franco – genfranco@libero.it

Questo espongono i dentisti, anche negli ospedali:
SALUTE. CARIE E PLACCA, NE SOFFRONO ANCHE PRIMA DEI SEI ANNI:
IL 76% DEI PICCOLI IN ETA’ PRESCOLARE NON E’ MAI STATO DAL DENTISTA. SALUTE. CARIE E PLACCA, NE SOFFRONO ANCHE PRIMA DEI SEI ANNI: (DIRE: Notiziario Sanità) Roma 28 apr. -Una corretta igiene orale dovrebbe diventare un’abitudine quotidiana anche da piccoli.
In realtà sono stati i bambini al di sotto dei 6 anni, circa un milione e mezzo, che devono fare i conti con problemi come carie e placca.

Eppure il 76% dei piccoli in età prescolare non è mai stato dal dentista. I dati sono emersi nell’ambito del Congresso Nazionale dei docenti di Discipline Odontostomatologiche che si è tebuto a Firenze ed a Siena dal 14 al 16 Aprile.

I bambini non conoscono l’importanza della pulizia dei denti, in particolare dopo i pasti. Spesso l’igiene orale viene trascurata sia in casa che a scuola. Nel primo caso, come illustrato da uno studio presentato durante il Congresso, la metà dei genitori crede sia sufficiente che i figli lavino i denti solo una volta al giorno e sostituiscono lo spazzolino ogni tre o quattro mesi.

Per quanto riguarda la scuola, bisogna fare i conti con le raccomandazioni che vietano ai bambini di portare con se i prodotti per l’igiene personale, per scongiurare i rischi di trasmissione di malattie o infezioni tramite lo scambio di tali prodotti.

Di conseguenza, dovrebbero essere forniti degli spazzolini da denti monouso, cosa che a quanto pare non accade e che dunque impedisce ai bambini di procedere ad una regolare igiene orale dopo i pasti.
(Wel/Dire)

I DENTI

Questo è quanto scrive Linus Paulig nel suo libro riferito a questi:
pagina 222/340 la bocca e di DENTI

“La salute della bocca (i denti, le gengive e le membrane mucose) dipende dall’apporto di ACIDO ASCORBICO. Un ‘assunzione molto bassa ha effetti disastrati. Un’assunzione moderata, quale quella fornita da una normale dieta equilibrata, assicura uno stato di salute abbastanza buono. Per un’ottima salute della bocca è necessario assumere il dosaggio ottimale, fornito da dosi supplementari di ACIDO ASCORBICO, in quantità di parecchi grammi al giorno.

Gli effetti di un’assunzione così bassa da provocare lo scorbuto sono stati riferiti da Jaquea De Vitry, vescovo di Acre, nella sua descrizione dello scorbuto che affliggeva i crociati in Terrasanta: “I loro denti e le loro gengive furono ben presto colpiti da una sorta di cancrena; gli ammalati non riuscivano più a mangiare”. (Citato da Fulimer, Martin e Burns, 1961.)

Un’assunzione insufficiente di ACIDO ASCORBICO compromette direttamente i denti. Le cellule che generano i denti si deteriorano e la dentina, non più sostituita, diventa porosa. Una buona quantità di ACIDO ASCORBICO, di calcio e di fluoro è indispensabile pe r avere denti sani.

La carenza di ACIDO ASCORBICO provoca fragilità capillare. Quando i capillari delle gengive si rompono e sanguinano, il flusso sanguigno che irrora i tessuti delle gengive viene interrotto ed i tessuti si lesionano. Le gengive assumono un colore viola, diventano molli e particolarmente vulnerabili. L’infezione e la cancrena ne sono la conseguenza, con il pericolo di perdere i denti. L’infiammazione delle gengive si chiama gengivite; peggiorando, essa si trasforma in PIORREA (periodonziopatia).

Fullmer, Martin e Burns (1961) ed altri ricercatori sino giunti alla conclusione che l’ACIDO ASCORBICO è necessario per la formazione e la buona conservazione della dentina del tessuto osseo, delle gengive e degli altri tessuti connettivi del periodonzio.”

Fonte: http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/originalelp.pdf

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