Denaro virtuale elettronico, signoraggio bancario ed emissione di monetine da parte dello stato

Caro Paolo D’Arpini, domenica sera ho visto (solo in parte, perché poi mi ha disgustato) la trasmissione della Gabanelli sulla moneta cartacea e elettronica. La proposta che è stata passata è che con la moneta elettronica si risolverebbero i problemi dovuti al “nero” che infestano l’Italia. Se venisse eliminata la moneta cartacea, probabilmente si eliminerebbe la quasi totalità del “nero”, ma non ritengo si risolverebbe nulla perché i maggiori introiti del Fisco andrebbero probabilmente a riempire ancor più le tasche e le panze senza fondo dei nostri politici, invece che alleviare le sofferenze degli altri cittadini italiani. Guardando invece in senso positivo e con un tocco di ingenuità, questo trucchetto potrebbe essere la trovata che scongiurerebbe gli effetti del signoraggio bancario. Essendo solo elettronica, lo Stato non avrebbe bisogno di comprare banconote da chi le stampa e gliele vende a tassi capestro (e così per tutti gli altri Stati), ma potrebbe generare la moneta da solo. Prego chi se ne intende più di me di dirmi se una cosa del genere sarebbe possibile o se il signoraggio è tale per cui anche con la moneta elettronica non si può sfuggirgli…

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Risposta spiegazione dell’esperto Daniele Carcea:

Marco, ma la moneta di cui parli te, è in gran parte elettronica.
E’ un problema di leggi e Statuti, perchè lo Stato non potrebbe oggi stampare le banconote e inserirle fra le entrate dello Stato al momento dell’emissione secondo te? Certo che lo potrebbe fare in teoria, ma la sovranita monetaria prima era ceduta alla Banca d’Italia ora alla Banca Centrale Europea, lo Stato per quello che mi risulta a me non ha mai emesso direttamente la moneta, se si escludono le monetine metalliche, e qulache banconota in passato come le cinquecento lire.
Forse bisogna arrivare alla Lira fascista….

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Il parere di Giorgio Vitali:

HO GIA’ ESPOSTO PRECEDENTEMENTE LE RAGIONI PER LE QUALI IL SISTEMA VUOLE LA MONETA ELETTRONICA (GIà AMPIAMENTE IN USO,PER LA VERITA’….). L’assenza del “contante” espresso come TANGIBILE POSSESSO, rappresenta il compimento del processo di appropriazione di tutti i beni “tangibili”, anche quelli apparentemente più consistenti ( come l’abitazione, ad esempio…..). Infatti, il valore di questi beni verrebbe a crollare nei fatti e nell’immaginazione, non essendoci più un equivalente, che di fatto diventerebbe soltanto un click elettronico. ( dalla “moneta” ponderale (metalallo) all’equivalente cartaceo, al cartaceo senza valore di riferimento, alla disponibilità elettronica (legata alla disponibilità energetica).
INFATTI, basta un black out di qualche giorno e… oplà. Addio moneta. PROPRIO ieri, lunedi 16 aprile, è venuta a mancare l’energia alle POSTE. Addio transazioni, raccomandate, telegrammi, conti correnti.
A QUESTO PUNTO, LA CENTRALIZZAZIONE DEL POTERE “MONETARIO”, in totale assenza di forme di scambio alternative ( moneta complementare) diventa il “POTERE”. IL GOLEM. “BAAL”.
DUNQUE, “COSTORO” VANNO AVANTI CON I LORO PROGETTI, COME DIMOSTRA IL NON CONTRASTATO GOVERNO MONTI.NOI DOBBIAMO OPPORCI A TUTTO QUESTO ANCHE ALLA LUCE DELLA COSTITUZIONE DELLA REGGENZA EL CARNARO.
OCCORRE CHE, IN SEDE DI CONTENZIOSO CON QUALSIASI BANCA CIASCUNO RIPORTI ANCHE L’ILLEGITTIMITà DELLA RICHIESTA DI PAGAMENTI IN ASSENZA DI PAGAMENTO DELL’IVA DA PARTE DELLA BANCA. COSI’ COME è NECESSARIO LA DENUNCIA PER USURA E ESTORSIONE A CARICO DEL TITOLARE O TITOLARI DELLA BANCA O DELLA AGENZIA CHE HA EMANATO IL DECRETO INGIUNTIVO. gv.

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