Votare o non votare? E’ ancora possibile esercitare la volontà popolare attraverso il voto?

Votare o non votare? Ieri ho pubblicato l’annuncio di Italo Campagnoli per la raccolta firme di una legge elettorale che favorisca la democrazia diretta (http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2012/03/lista-civica-marche-e-partita-la.htm).

A latere c’è stato uno scambio di pareri fra alcuni amici sull’opportunità o meno di continuare a votare, visto che ormai il nostro voto è divenuto pressocche inutile. Lo abbiamo visto con la nomina del governo monti fatta dal napolitano ed avallata dai partiti attraverso un governassimo. Il fatto poi che tale governassimo sia composto dalla maggioranza dei partiti di destra sinistra e centro dimostra che non sarà possibile in caso di prossime elezioni distinguere quali fra essi siano più meritori di fiducia, visto che tutti appoggiano lo stesso governo…

Infatti non credo che alle prossime elezioni, se mai vi saranno prossime elezioni, i partiti andranno separati al voto, ritengo che continueranno a chiedere la fiducia per la continuazione del governissimo… al massimo le differenze di percentuale fra essi serviranno a stabilire quante poltrone dovranno essere occupate da questo o quel partito…. Ciò significa che la democrazia in Italia è morta e sepolta.. e non basta la presenza di una sparuta pattuglia all’opposizione per dimostrare che esiste una possibile alternativa.. L’alternativa parlamentare non esiste ed anche l’opposizione è un semplice specchietto per le allodole per imbrogliare gli elettori e spingerli al voto.

In america, paese di solide tradizioni democratiche, che vadano al potere i democratici od i repubblicani non cambia assolutamente nulla, visto che dietro le quinte a decidere ci sono i soliti potentati finanziari. Ed ora la stessa cosa avviene in Italia.. il governassimo è stato formato per soddisfare le esigenze del “mercato” ovvero dei potentati finanziari e basta….. Ciò non toglie che – da parte mia- ci sia ancora una debole speranza di cambiamento istituzionale, magari con un nuovo sistema elettorale di democrazia diretta, senza dover sottostare al dispotismo finanziario e bancario e senza dover ricorrere ai forconi…

Per questa ragione nello scambio epistolare con gli amici ho scritto: “…meglio votare per il meno peggio, per il più rompiscatole.. che sia di qualsiasi compagine, partito, lista, destra sinistra centro .. non importa cosa, purchè -almeno per un breve periodo di tempo finchè non venga cooptato dal potere- rompa i coglioni ai venduti…” Ed ecco le risposte:

“Io, invece, anche in questo sono sempre più anarchico – e sempre più d’accordo col Libro verde. (Joe Fallisi).
“IL SISTEMA SI COMPIACE DI CHI GLI CREDE. E CHI GLI CREDE è COLUI CHE CREDE DI OTTENERE QUALCOSA VOTANDO PER UN CERTO PARTITO.A MENO CHE…. e qui interviene la PRATICACCIA, non si intenda facilitare qualcuno o qualcosa da cui si vuole ottenere dei riscontri. In ogni caso le campagne elettorali sono sempre sotto controllo. RICORDO CHE un certo momento mi fu offerta una buona possibilità, che potevo prendere al volo. RIFIUTAI. Al mio posto andò il presidente della Confederquadri, il quale dopo un anno se ne andò disgustato. Anzi ne scrisse un libro pubblicato da un noto editore molto spostato a sinistra. In realtà l’amico, che era alla prima prova, non aveva saputo districarsi nella palude, ed anche la proposta di legge, importantissima, relativa ai Quadri, gli rimase tra le dita, carta straccia (Conseguenza dell’accordo CONFINDUSTRIA-Sindacati di Regime finalizzoto a svalutare ogni attività lavorativa professionalizzata, a favore di un generico “operaismo” di risulta, stile ottocento, che è quello che permette i TAGLI di oggi). Tutti assimilati agli operai della catena di montaggio! Manodopera da sacrificare in favore delle macchine. (Giorgio Vitali)”
“NON VOTARE ! Nessun riconoscimento al sistema. Questo faccio e propagando da decenni (trovando pure qualche sponda). Ritengo, a parte tutte le altre considerazioni, che il non voto porterà, in Italia ed Europa, alla implosione del sistema. Rispetto, ovviamente, tutte le altrui opinioni (in buona fede espresse). Peraltro solo un proporzionale puro potrebbe dare un minimo di visibilità politica ad una formazione alternativa. Figurati se mai verrà adottato! (Vincenzo Mannello)”

A voi l’ardua sentenza.. e se nel 2013 si andrà al voto.. decidete secondo coscienza!

Paolo D’Arpini

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