Intenti per l’Incontro Collettivo Ecologista del solstizio estivo – Area Metropolitana Romana: 23 e 24 giugno 2012

Meditazione in cammino

Ecologia profonda, Bioregionalismo e Biospiritualità all’Incontro Collettivo Ecologista del solstizio estivo – Area Metropolitana Romana: 23 e 24 giugno 2012

Caro Parisi e Caro Lorenzo Merlo, forse avrei dovuto rispondere separatamente ad ognuno di voi ma -infine- perchè separare? Visto che siamo nella stessa barca.. o perlomeno diciamo di esserci?

Trovo il discorso di Lorenzo Merlo estremamente cogente ed utile alla causa ecologista -ribadisco “ecologista” poichè non mi sembra un termine diminitivo a meno che non vogliamo fare delle parole un termine di paragone per le nostre idee personali- la glottologia e soprattutto la capacità di evocare concetti attraverso le parole e di chiarirne il significato non ha nulla a che vedere -secondo me- con le discussioni sul filo di lana caprina.

La glottologia e la semantica hanno ben diritto di entrare nel discorso ecologista, soprattutto per chiarire le azioni connesse all’ecologia, ecologia profonda, e dir si voglia.. Pur tuttavia questi concetti evocati non sono nuovi all’uomo… ed i neologismi vengono usati, per fare un favore alla politica del copy right, ed è solo una concessione alla “politica”, appunto…

Ecologia profonda è un fatto, una realtà, e non può essere descritta in termini filosofici se non astraendoci dal contesto dell’ecologia stessa. Vivendo nei fatti e non amando le diatribe dialettiche ma amando dire “pane al pane e vino al vino” debbo confessarvi che non mi piace sentirmi ristretto in un contesto qualsivoglia. Non amo le etichette non amo nessuna coercizione morale, politica, ideologica o religiosa.. Se si vuole fare dell’ecologia profonda una base per esprimere le norme di una “nuova religione” con tanto di sacerdoti titolati all’interpretazione e con tanto di bibbia decisa a tavolino dai sapienti, ricevete le mie distanze più cordiali.. Non che con questo intenda abbandonare l’ecologia profonda, che è la pratica sincera ed onesta della mia intera esistenza.. semplicemente mi disinteresso al novero di chi ritiene di essere depositario delle “regole” dell’ecologia profonda e sente di volerle imporre agli altri come un codice legislativo..

I tempi delle dittature intelletuali sono conclusi.. almeno per me.. e quindi preciso per l’ennesima volta che:

L’incontro collettivo ecologista, per l’ecologia profonda, il bioregionalismo, la biospiritualità e per il vivere armonico, amorevole gentile e solidale sulla Terra, non è un’etichetta bensì una descrizione di un modo di vivere nella nostra società ed in natura.

Che tale incontro sia semplicemente un’occasione di condivisione collegiale del sentire e della pratica quotidiana, nello spirito conviviale e semplice dell’avvicinamento fra amici e fratelli, è per me evidente. Se tale finalità non trova l’accordo di Enzo Parisi, malgrado il suo iniziale favore e complimento, mi spiace… magari ha cambiato idea in corso d’opera, non so… d’altronde lo stesso Enzo Parisi, che sente l’esigenza di un altro tipo di incontro con altre finalità e con altri modi, sarà ed è nel suo pieno diritto di esprimersi personalmente e collettivamente (negli ambiti a lui accetti e nei quali è accettato) nelle forme che ritiene più opportune e consone al suo pensiero…

In ogni caso, indipendentemente da quale “altro” incontro corroborativo del suo pensiero, egli intende organizzare a Roma nelle modalità e tempi da lui stesso decisi, la sua presenza è benvenuta anche all’incontro collettivo ecologista (sopra descritto) che si terrà nei giorni 23 e 24 giugno 2012 in un luogo ancora da definire dell’area metropolitana romana… Qualsiasi altro membro dell’IDEM, come quelli del CIR, degli Ecovillaggi, del Sentiero Bioregionale, della Rete Bioregionale Italiana, dell’Agribio, delle associazioni per la salvaguardia del territorio, dei gruppi che perseguono il naturismo, la tutela degli animali e dell’habitat, che seguono un pensiero laico e spirituale, etc. è parimenti benvenuto è potrà liberamente esprimere il suo parere e raccontare la sua esperienza nel consesso dei presenti, nei tempi ad ognuno consentiti….

Cordiali saluti a Tutti!

Paolo D’Arpini

Lettere menzionate:
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Lorenzo Merlo il 22 dicembre 2012 ha scritto:
A proposito dell’incontro di Roma a giugno 2012

A proposito del punto 2 chiedo: quindi idem ha un percorso che non può essere aggiornato dai suoi componenti?

Finora idem è stato promosso escludendo sistematicamente tutte le proposte che ho avuto opportunità di pronunciare (costruzione bibliografia, con modalità strumentali a provocare partecipazione attiva e a conoscersi; messa in discussione del valore del linguaggio; del valore del riconoscimento e legittimazione della storia; considerazioni critiche sul documento-manifesto, prima richieste – a tutti – e poi non messe in discussione e neppure diffusione; proposta di raccolta della concezione individuale dell’ep; e altre). Oltre al rischio che fossero tutte inaccettabili, c’è quello che la linea della triade (Parisi, Della Casa, Andreozzi) prevedesse dei veti verso idee e/o persone in quanto ciò che avrebbe dovuto essere l’ep, già era stato da loro deciso.

Per chi le volesse raccogliere, penso siano informazioni utili alla discussione in corso.

Lorenzo Merlo

…………..

Il giorno 22/dic/2011, alle ore 00:31, Enzo Parisi ha scritto:

Ancora a proposito dell’incontro di Roma.

Ho letto l’ultima nota di Paolo D’Arpini (vedi: http://retedellereti.blogspot.com/2011/12/note-aggiunte-per-lincontro-collettivo.html)

e intendo ribadire alcuni concetti.
1) Continuo a ritenere inopportuno il termine Incontro collettivo ecologista comunque sottotitolato, e credo che non debba ripetere le motivazioni già fornite nel precedente messaggio.
2) Il percorso prefigurato per il Movimento per l’ecologia profonda IDEM prevede un incontro, che era già stato indicato a Roma, per una costituzione più formale e organizzata del Movimento stesso, al termine di un percorso di presentazioni in diverse realtà regionali. Se di questo non si dovesse o non si intendesse parlare, è evidente che questo Incontro si porrebbe al di fuori del percorso di IDEM. Se invece questa fosse la visione bisogna allora che i temi e il taglio siano concordati con chi finora ha promosso e avviato IDEM. Se ciò non avvenisse, non significa che l’incontro non sia una occasione positiva, perché incontrarsi e conoscersi è sempre importante, ma che semplicemente non corrisponde all’incontro finale del percorso che si è previsto per IDEM.
3) Infine sul conoscere in anticipo il numero di partecipanti credo che dipenderà non poco sia dal taglio e dal programma che verrà proposto, sia dalle condizioni di raggiungibilità del luogo scelto, nonché dalla durata dell’evento, che, se alquanto fuori Roma, per chi viene da lontano sarebbe di almeno 3 giorni.
Cari saluti a tutti, Enzo Parisi

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