Resoconto dei tre giorni a Treia di Vita senza Tempo… al Circolo Vegetariano VV.TT.

Circolo Vegetariano VV.TT. Treia – 8, 9, 10 dicembre 2011 – Vita senza Tempo

Stamattina la frase del Calendario dell’Avvento di Sabine recita così: “La vita non è che la continua meraviglia di esistere…” (Rabindranath Tagore)

E così incominciamo la nuova giornata, con la mente e il cuore al momento presente, ma anche all’immediato futuro (l’incontro di stasera a Sassuolo) e al recente passato: la serie di incontri della scorso fine settimana, a Treia, sotto il titolo: Vita senza tempo, dal titolo del libro che io e Paolo abbiamo scritto assieme e che abbiamo presentato.

Sono stati tre giorni intensi, ognuno caratterizzato da un’atmosfera di affetto e amicizia fra persone che a volte non si conoscevano nemmeno, ma che sono state riunite sotto lo stesso tetto (di muratura o di cielo, stelle e luna) da un comune sentire. Intanto io e Paolo abbiamo avuto una piacevolissima compagnia in Paola, che ha vissuto con noi le tre intere giornate, affrontando con la sua auto e le sue belle fotografie, il lungo viaggio da Carpi. Una donna speciale, con cui speriamo di continuare a condividere le nostre vite in altre occasioni.

Nella tarda mattinata dell’8 abbiamo allestito la mostra: foto naturalistiche di vari autori: Paola Torricelli, appunto, Nazareno Crispiani, Daniela Spurio e quadri di Nazzareno Vicarelli, Fulgor C. Silvi, Sabrina Franchini, Domenico Fratini ed un’opera grafica di Teri Volini.

L’ambiente, così sistemato, era pieno di colori, il colpo d’occhio molto piacevole. C’era anche un tavolo pieno di oggetti e foto, messi lì per un piccolo mercatino dello scambio.

Verso l’ora di pranzo sono arrivate diverse persone con abbondanti cibarie, tutto vegetariano, e così, approfittando di un magnifico sole, ci siamo sistemati per il pranzo all’aperto, fuori dal circolo. Intanto era arrivata pure Gigliola Rosciani, con le sue ceramiche-erbario, bellissime e delicate, che ha cominciato a racchiudere dentro ad alcune cornici pezzi di muro dell’orto e a manipolare l’argilla per creare facce da inserirvi in mezzo, un lavoro unico nel suo genere.

Al pomeriggio ci siamo riuniti dentro al circolo per confrontarci sul nostro sentimento nei confronti della vita, della natura, del nostro rapporto con essa, in termini più o meno consapevoli della responsabilità che abbiamo nella sua salvaguardia e recupero, e del nostro essere uomini o donne. Eravamo tutti lì presenti, con tutti i nostri sensi all’erta, con la mente e il cuore in mano, che venivano offerti, senza timore agli altri.

Io dicevo infatti, a questo proposito, che in questi incontri la cosa che mi colpisce di più, é il senso di presenza che si riesce a percepire in se stessi e negli altri.

Alcuni hanno scritto anche un loro pensiero e li trascrivo qui:
“Ogni attività umana, se realizzata con passione e dedizione, nel rispetto di ogni cosa, si trasforma in opera d’arte: queste opere rappresentano il contatto diretto con il divino, quindi ogni attività é la manifestazione del divino supremo (firma illeggibile)”

“Credo che non rispettare la propria natura porta a vivere in modo disagevole. Natura di femmina, natura di maschio, donna é profondità, accoglienza (dentro), l’organo femminile é così. Maschio é (fuori) forza, coraggio “verso l’esterno”. Insieme generiamo in molti sensi la VITA” (Paola Torricelli)

Tra gli altri interventi mi piace ricordare quello di Giorgio, il marito di Lucilla, che ha detto, tra la commozione, che ringrazia il Cielo per averlo fatto nascere maschio in modo da poter incontrare quella splendida donna che é sua moglie.

Il secondo giorno, sotto la luna piena, Elisabetta Aquilanti e il suo compagno Silvano ci hanno accompagnato in una bella passeggiata alla ricerca di erbe spontanee e la fortuna, nonostante la stagione non fosse quella più favorevole, ci é venuta incontro facendoci trovare abbondanti quantità di “cime di rapa” alias senape o ramoraccio, non so che, con cui abbiamo riempito due sporte che ci siamo spartite e noi, la nostra parte l’abbiamo consumata il giorno successivo, il sabato con Paola e la rimanente ce la siamo portata anche a Spilamberto. Abbiamo anche trovato l’attaccavesti, il cent’occhi, le pratoline, ciclamini, malva, menta ed altre.

Elisabetta ce ne raccontava intanto, le varie proprietà ed usi, sotto la luna quasi piena. A casa ci siamo fatti una bella e buona tisana con le erbe raccolte, accompagnata da due squisite ciambelle preparate dalle brave Elisabetta e Paola. Abbiamo anche allestito un mandala con fiori e bacche dei 7 colori come i 7 chakra davanti al camino…. e lo troveremo ancora lì al nostro ritorno da Spilamberto.

Il terzo e ultimo giorno, il 10 dicembre, ci siamo ritrovati al circolo fra pochi intimi per presentare il nostro libro, in un’atmosfera talmente familiare che più che leggere pagine e pagine come facciamo di solito, io e Paolo abbiamo cominciato a raccontare la nascita del nostro amore e di questo libro, con l’intercalare dei commenti dei presenti: la fedele Lucilla, la stoica Paola, che ha aspettato fino all’ultimo per esserci (doveva ripartire per tornare a Carpi in serata), e Umberto, un simpatico marchigiano, che speriamo di ri-incontrare alla prossima occasione e Nazzareno Vicarelli, con cui abbiamo progettato ulteriori iniziative per la Festa dei Precursori di maggio, sempre a Treia.

Ecco, anche queste tre giornate sono passate, é stato bello incontrare persone nuove e “vecchie”. Alla prossima!

Caterina Regazzi

Vice-Presidente del Circolo Vegetariano VV.TT.

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