Archivio di dicembre 2011

Dieta vegetariana e spiritualità laica…

Gent.le Paolo D’arpini, mi complimento per lei per l’equilibrio dell’articolo (pubblicato su: http://www.lucidamente.com/11923-dieta-vegetariana-e-spiritualita/) e la pacatezza delle sue affermazioni di cui si sente molto in questo periodo la mancanza. Pur non essendo un consumatore accanito di carne ne tantomeno un cacciatore mi permetto però di fare alcune osservazioni su alcune affermazioni riportate o suscitate:
1) in realta l’uomo, come dimostrato dai paleontologi, non è frugivoro ma onnivoro. Come lei afferma l’uomo si nutre di frutta ma anche di carne, latte etc. e quindi tutto ciò si allontana dalla dieta dei frugivori che sono essenzialmente consumatori di frutta. Nè tantomeno l’uomo è strutturato per consumare esclusivamente vegetali come dimostra la nostra dentatura e l’incapacità di assimilare la cellulosa mancandoci il rumine. Pertanto i vegetali costituiscono una integrazione FONDAMENTALE della nostra dieta ma certamente non l’essenza
2) Curiosa la clemenza da lei citata di Allah e di Maometto verso gli animali non certamente “in linea” con quella che gli stessi avevano verso gli umani. E’ da rilevare peraltro che i mussulmani utilizzano (come previsto dal Corano) esclusivamente solo carne alal che viene ottenuta con grande sofferenza per gli animali e quindi questa tendenza verso il vegetariano e l’amore verso gli animali mi pare un po’ curiosa
3) Non ho certamente conoscenze approfondite in merito al Vangelo ma mi pare perlomeno curioso che durante il Concilio di Nicea, con tutti i problemi che il concilio si portava, qualcuno avesse il tempo di modificare scientemente i Vangeli inserendo la parola carne. Inoltre perchè un Vangelo apocrifo dovrebbe avere più valore di uno ufficiale ?
4) Altrettanto curioso pensare che la “moltiplicazione dei pani e dei pesci” sia stata in realtà della frutta stante che avvenne sul Lago di Tiberiade salvo che anche questa sede non fosse vera. Ma che dire della parabola del figliol prodigo e del bue grasso: errata pure quella ?
5) In molti testi ebrei e simili è riportata a vario titolo la proibizione di consumare carne ma attenzione che spesso si tratta di una necessità piuttosto che di una indicazione religiosa. O meglio si maschera con una indicazione religiosa una necessità. Infatti in quell’epoca e soprattutto in quelle regioni, in relazione alle scarse condizioni igieniche, la carne costituiva un fattore di sicura trasmissione di patologie umane. Vietando quindi il consumo di carne si cercava di porre un limite così a queste patologie. A conferma di ciò si deve rilevare che si autorizza il consumo di cereali senza tenere conto che spesso erano presenti ammuffimenti che portavano alle micotossicosi di cui si ignorava la presenza. Ne è un esempio il “Fuoco di santAntonio” legato alla fusariosi della segala, il cui consumo non è mai stato vietato
6) Anche l’esempio di san Francesco dovrebbe essere inserito nel suo contesto storico in quanto in quell’epoca la carne costituiva un alimento solo per le classi abbienti e quindi il pasto con pane, formaggio etc. era una necessità oltrechè una scelta di “rottura” verso la classe dirigente. Del resto nella Regola di san Francesco non si fa cenno a divieti sulla carne ed anzi si dice in riferimento ai Frati che visitano delle case “E secondo il santo Vangelo potranno mangiare di tutti i cibi che saranno loro presentati”.

In merito alle indicazioni di Luca mi permetto di osservare che
1) Non è vero che i maschi vengono uccisi, anzi. In relazione alla grande richiesta di carne sono preferiti rispetto alle femmine che servono solo per produrre latte/uova. Quindi quella riportata è una delle tante “leggende metropolitane” che girano sulla rete, prive di fondamento
2) Non è altresì vero che latte e uova siano inadatti per l’uomo: ricordiamoci che sino agli anni ‘60 era molto diffusa in Italia la cena a base di una tazza di latte con il pane e nessuno evidenziava carenze alimentari, anzi. La cosa si verifica invece ora dove ci si alimenta in modi spesso curiosi facendo poi un largo ricorso ad integratori alimentari vari con grande gioia soprattutto delle aziende produttrici. Il latte è l’unico alimento “completo” ed è stato alla base della alimentazione di tutte le civiltà in varia misura e tipologia. Attualmente il suo consumo sta diminuendo purtroppo, soprattutto in italia e questo è sicuramente un grande errore alimentare
3) Le proteine del latte non sono inadatte all’uomo e la presunta “acidità” si deve ad alcuni aminoacidi solforati a dissociazione acida. Bisogna ricordarsi che nello stomaco il pH è circa 1 quindi questa acidità è del tutto irrilevante
4) I grassi saturi sono ampiamente diffusi nel regno vegetale (il 15% circa dell’olio di oliva è formato da palmitico, un acido saturo che costituisce circa il 45% dell’olio di palma) e non fanno aumentare il colesterolo in quanto non entrano nella sintesi del colesterolo. Bensì aumentano il contenuto di LDL con ovvie ricadute salutistiche. E’ da rilevare inoltre che spesso i grassi saturi sono presenti in alimenti ricchi di colesterolo e quindi da questo connubio nasce la convinzione errata di un collegamento diretto
5) Se è vero che il vitello viene allontanato dalla vacca è vero anche che per altri animali (pecore e capre) la presenza del piccolo è indispensabile per indurre la lattazione. Inoltre al vitello viene comunque dato latte di vacca (ricostituito, lo stesso che consumiamo nel cappuccino delle macchinette o nei gelati o nei prodotti forno) in quanto è comunque l’unico alimento che può assimilare. E’ non è certo interesse dell’allevatore fare soffrire un vitello stante che è il suo investimento per il futuro
Con la speranza di aver contribuito ad una serena discussione, soprattutto nello spirito del “Cogito ergo Sum”, invio cordiali saluti

Giuseppe Zeppa –

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Castelvetro (Mo) – Integrazione tecnica sull’impianto a biomasse di origine animale dell’INALCA

Integrazione tecnica all’articolo sull’impianto a biomasse di origine animale dell’INALCA di Castelvetro (Mo)
http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/2011/12/30/riciclaggio_cadaverico.html

Da una ricerca che ho fatto su internet ci sono dei video delle
riprese che sono state effettuate nel corso di un incontro organizzato
da quelli del comitato contro l’inceneritore dell’ INALCA con
rappresentanti dell’azienda; poi c’era il dott. Stefano Montanari,
che è un ricercatore esperto di inceneritori e nanoparticelle..
Ne ho guardati alcuni, in cui sono spiegati abbastanza bene i problemi.

Il materiale che verrebbe utilizzato in questo impianto é il
cosiddetto “materiale specifico a rischio” o “sottoprodotti di
categoria 1″ principalmente, cioè quei materiali che dopo il
manifestarsi della malattia della mucca pazza o BSE, devono, per legge
(direttive europee) OBBLIGATORIAMENTE essere distrutti (pacchetto
intestinale, colonne vertebrali e teste di animali – ruminanti- di più
di tot anni), in quanto sono materiali che potenzialmente sono veicolo
di BSE. Dato che mi pare di aver capito che vorrebbero lavorare anche
materiale proveniente da altri impianti, forse ci potrebbero essere

lavorati anche animali – sempre bovini o comunque ruminanti ( perché
sono queste le specie animali a rischio BSE) morti in allevamento.

Questi sono materiali che, per legge, non possono essere destinati ad
altri usi, per esempio come concimi o alimentazione di animali
familiari (come ipotizzato dal comitato). Ovvio che una volta

realizzato l’impianto niente vieta che ci possano essere lavorati
anche altre categorie di sottoprodotti.

Attualmente questi materiali vengono GIA’ inceneriti, ma in un altro
stabilimento (ce n’è uno in provincia di Parma, ad esempio) che non è

dell’INALCA (quindi la ditta sostiene delle spese per smaltirli). Nell’
impianto di Castelvetro verrebbe fatto un trattamento diverso, per il

recupero energetico che comporta credo anche il
ricevimento di contributi da parte dello stato o della CEE
(certificati verdi?) o, per lo meno, dovendo acquistare meno corrente,

la ditta eviterebbe
lo sforamento di quelle che sono le quote di co2 emessa per produrre

quella energia che é necessaria al funzionamento dell’impianto,
attribuite all’ INALCA.. L’INALCA, in caso di sforamento, si vedrebbe
costretta ad acquisare quote di co2 da altre strutture, con aggravio
di costi per l’impresa.
Che dire, quindi?
Ognuno, può, se vuole, fare le sue considerazioni, che sono molteplici.
Il miglior recupero energetico, a mio parere, sta nel non consumarla,

quell’energia, ed il modo ci sarebbe. Forse sarebbe sufficiente
diminuire drasticamente l’allevamento intensivo, con tutto quello che
comporta

Rete Bioregionale Italiana

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Franco Libero Manco: “Malattie perniciose a cui vanno incontro i non-vegetariani..” E programmi AVA 2012

Perché nonostante la consapevolezza del danno che possono procurare alla salute la carne, il pesce, i derivati da animali, gli zuccheri raffinati, gli alimenti industrializzati, i medicinali di sintesi, gli integratori, le droghe in genere ecc., certa gente continua a farne grande uso disposta a rischiare di ammalarsi piuttosto che adottare uno stile di vita più sano e naturale?Perché nonostante siano evidenti e riconosciuti i danni collaterali procurati dall’uso di farmaci la stragrande maggioranza delle persone continua a frequentare a frotte le farmacie e a farsi prescrivere farmaci per ogni sintomo che potrebbe neutralizzare eliminando la causa mediante un più parsimonioso stile di vita? Questo succede perché, a mio avviso, la medicina allopatica e le industrie chimico-farmaceutiche trovano nella gente comune dei perfetti alleati. La gente non va dal medico perché vuole eliminare le cause delle sue malattie, non vuole cambiare il suo stile di vita, non vuole rinunciare alle sue abitudini, ai piaceri che si è costruita, vuole semplicemente la pillola che gli consente di vivere come sempre, come vuole, senza rinunciare alla sue abitudini, ai suoi malsani piaceri. E la medicina allopatica, le industrie farmaceutiche, le lobby agroalimentari, zootecniche e i media al loro servizio, si inseriscono perfettamente in questa logica: da una parte danno alla gente quel che la gente chiede (ormai condizionata mentalmente e moralmente) non quello di cui la gente avrebbe bisogno, e dall’altra si prodigano per convincere la popolazione a far uso dei loro prodotti, a persuadere gli sprovveduti e gli irresponsabili non solo che i loro prodotti sono la soluzione dei problemi ma che non vi è alcuna attinenza tra l’alimentazione, malattie e cattivo stile di vita. Molta gente sarebbe più disposta a farsi operare piuttosto che rinunciare al piacere della carne o ad altri piaceri. Forse solo la certezza e la paura di una malattia che conduce alla morte potrebbe far cambiare abitudini di vita. Ognuno trova le sue giustificazioni, suppone che non possa capitare proprio a lui di ammalarsi, facendo sempre riferimento a quell’unico individuo che pur vivendo contro le regole naturali è riuscito ad arrivare a 90 anni, trascurando il fatto che l’eccezione non è la regola e che se quell’individuo fosse vissuto in maniera più morigerata avrebbe sicuramente sorpassato i cento anni di vita. Al di la di ogni buona ed inconfutabile argomentazione, gli ostacoli maggiori da superare sono:1°) la non disponibilità della gente a rinunciare ad uno dei piaceri fondamentali della vita;2°) la convinzione che in fondo la carne, il pesce o i latticini siano necessari alla salute;3°) la fiducia passiva e mal riposta nei medici di base che non solo non danno alcuna importanza all’alimentazione al fine di tutelare la salute ma che essi stessi consigliano il consumo di prodotti carnei e derivati animali;4°) l’influenza che hanno i media sulla mentalità comune;5°) la credenza che l’uomo ha sempre mangiato la carne;6°) la condivisione della religione al consumo di carne. Argomentazioni facili da smontare dalla vera scienza alimentare e da una visione etica e responsabile verso se stessi e verso il contesto naturale.

Farnco Libero Manco

Ippocrate elencava 60 malattie, più tardi Galeno ne elencava 150, oggi se ne contano 35.000 Quasi tutti gli uomini muoiono dei loro rimedi, non delle loro malattie. (Moliere)

La maggior parte di noi nasce con l’aiuto del medicoe muore per lo stesso motivo. (G.B. Shaw)

La più terribile minaccia alla vostra sopravvivenza e quella dei vostri figli non proviene dalle armi nucleari, ma da ciò che mangerete questa sera a cena” (David Reuben)

………………………

Associazione Vegetariana Animalista
Associazione di Volontariato Onlus affiliata all’EVU
via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 – 3339633050
vegetarianiroma@fastwenet.it; c.c.p.n. 58343153; c.f.n. 97365030580
In collaborazione con ABIN (Associazione Bergamasca di Igiene Naturale)
www.vegetariani-roma.it; www.universalismo.it; www.medicinanaturale.biz

CONFERENZE ANNO 2012

12 genn Dr.ssa Michela Troiani, Biologa Nutrizionista, specializzata in Scienza della Nutrizione Umana: “Oli vegetali, semi oleosi, grassi essenziali ed Omega 3 nella dieta vegetariana”

19 genn Dr. Giuseppe Cocca, Medico Chirurgo, Igienista, esperto in Medicina Naturale:
“Guarigione attraverso l’alimentazione vegetariana e il digiuno terapeutico”

26 genn Prof. Vincenzino Siani, Docente, Special. in Ecologia e Scienze della Nutrizione Umana presso Univiversità Tor Vergata Roma: “Alimentazione carnea e impatto sugli ecosistemi”

2 febbr Dr. Valdo Vaccaro, Naturopata, Economista, Filosofo, esperto in strategie Alimentari:
“Igiene naturale o medicina convenzionale: un inevitabile conflitto”

9 febbr Dr. Bartolomeo Davide Bertinetto, laurea in Scienze Motorie, Tecnico Sportivo, Scrittore: “Invecchiamento precoce e perdita di vigore: questioni risolte”

16 febbr Dr. Maurizio Conte, Medico Chirurgo, Pediatra, Omeopata: “Le reazioni Avverse ai vaccini”

23 febbr Dr. Alfredo Stirati e Pino Perriello Docenti emeriti negli Istituti d’Istruzione Superiore Pubblicista, studiosi di cultura Teosofica: “Teosofia e Vegetarianesimo”

1 mar Dr.ssa Debora Rasio, Medico Chirurgo, Specialista in Oncologia, Ricercatrice in Scienze Tecniche Dietetiche Applicate, Sapienza Università di Roma: “Errori alimentari e carenze nutrizionali nell’infanzia”

8 mar Dr. Franco Libero Manco, Presidente AVA e Movimento Universalista: “La grande storia del vegetarianesimo”

15 mar Dr. Gianluca Felicetti, Presidente LAV: “A che punto è la causa animalista? Leggi a tutela degli animali”

22 mar Prof. Cosmo S. Salvemini, Presidente UNIAC, Direttore ‘Attualità’ e Scuola di Giornalismo: “L’informazione alimentare manipolata dalle lobby”

29 mar Dr. Michele Iannelli, Medico Chirurgo, Psicoterapeuta, Digiuno Terapeutico e Medicina Olistica: “Una mente più efficiente con l’aiuto della natura e della medicina umanistica”

19 apr Dr. Massimo Tettamanti, Resp. Centro I-CARE, Advisor del Mahatma Gandhi Center: “Jainismo, la dottrina della nonviolenza e della compassione universale”

26 apr Dr.ssa Ilaria Ferri, Direttore Scientifico ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali): “Alimentazione carnea e fame nel mondo”

3 magg Dr. Paolo Ricci, Scrittore, Artista: “L’ecomafia: illegalità, crimini e violenza verso il ‘non umano’”

10 magg Prof. Salameh Ashour, docente di cultura islamica, esponente comunità islamica:
“L’alimentazione vegetariana nella cultura islamica”

17 magg Dr.ssa Caterina De Pisi, Medico Chirurgo, specialista in Nefrologia, Master Dietetica e Nutrizione Clinica: “Adeguatezza nutrizionale della dieta vegana”

24 magg Dr Marcello Pamio, studioso di Igiene Naturale, Naturopatia, Antroposofia: “Creazione di malati: dalla medicalizzazione della vita, al controllo globale delle masse”

31 magg Prof. Vincenzo R. Falabella, Primario Psichiatra, Omeopata, Nutrizionista, Presidente Nazionale Società Vegetariana Italiana “Alimenti che ammalano, alimenti che guariscono”

7 giug Dr. Franco Libero Manco, Presidente AVA e Movimento Universalista: “Perché e come essere vegetariani”

20 sett Dr. Valdo Vaccaro, Naturopata, Economista, Filosofo, esperto in strategie alimentari: “Gli ingannevoli e presunti benefici degli integratori alimentari”

27 sett Dr.ssa Caterina De Pisi, Medico Chirurgo, spec. in Nefrologia, Master Dietetica e Nutriz. Clinica; Dr.ssa Rosalba Scarlatti, Medico Chirurgo, spec. in Patol. Clinica, Igiene e Medic. Preventiva: “Significato clinico dei principali esami di laboratorio”

4 ott Dr.ssa Francesca Mondello, Biologa, Ricercatrice, Master in Naturopatia Università La Sapienza Roma: “Autoguarigione attraverso la medicina naturopatica”

11 ott Dr.ssa Michela Kuan, Biologa, responsabile nazionale settore vivisezione LAV, rappr. IPAM, deleg. ECEAE ed Eurogroup for animals: “Prodotti cosmetici non testati su animali”

18 ott Dr.ssa Isabella De Acutis, laurea in Scienze Politiche, insegnante yoga, studiosa di lingua tibetana: “Il vegetarianesimo nella filosofia buddista”

25 ott Dr.ssa Maddalena Barba, Medico Chirurgo, Oncologo, Epidemiologo del cancro, Istituto Regina Elena Roma: “L’incidenza del cancro nei vegetariani”

8 nov Dr.ssa Cristina Vittorini, Medico Chirurgo, Omeopatia, Bioterapia Nutrizionale: “Il senso sacro della nutrizione”

15 nov Dr.ssa Roberta Bartocci, Biologa, Nutrizionista, esperta in nutrizione e alimentazione vegetariana e vegana: “Vegani in cucina: analisi nutrizionale degli alimenti”

22 nov Alessandra D’Andrea, ricercatrice, segretaria e membro del Comitato Tecnico AVA:
“Le insidie nel piatto. Dove trovare e come scegliere prodotti biocompatibili”

29 nov Prof.ssa Olga Rickards, Doc. di Antropologia Molecolare presso Dipar.to di Biologia Univ. Tor Vergata Roma, Presidente CCS di Scienze Biologiche “Il vegetarismo dei nostri antenati”

6 dic Dr. Franco Libero Manco, Presidente AVA e Movimento Universalista: “Religione, vegetarismo e questione animali”

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Castelvetro (Modena) – Bollitore industriale per cadaveri (impianto a biomasse)? Un sì ed un no…

Castelvetro (Modena) – Bollitore industriale per cadaveri (impianto a biomasse)? Un sì ed un no…

In questi giorni mi trovo in Emilia a trascorrere le festività di fine anno con la mia compagna Caterina.. il 28 dicembre u.s. c’è stata qui a casa una riunione canterina, in onore a Shiva, il Distruttore di tutte le forme. Egli viene descritto come un Sadhu (monaco errante) cosparso di cenere, nudo, che si aggira nei crematori ed è seguito da un’orda di fantasmi e dei della morte. Insomma Egli simboleggia l’aspetto distruttivo delle forme che non tiene conto di alcuna sacralità dei resti mortali, essendo solo materia da riciclare in nuovi modi ed aspetti della vita. Con una immagine del genere è stato normale, dopo i canti, e seduti al tavolo di cucina con il prasad davanti (dolcetti vari ed una buonissima torta alle castagne) metterci a parlare di argomenti mortuari.. Abbiamo iniziato con la descrizione dei riti nel Nord India, delle celebrazioni e dei banchetti che seguono la dipartita dei propri cari e di come poi i cadaveri vengano bruciati sulla pira, di solito è il primogenito maschio ad appiccare il fuoco.. e completata l’operazione di bruciatura i resti del cadavere vengono gettati in pasto ai pesci del Gange, o di altri fiumi sacri. Insomma in India il cadavere viene in qualche modo riciclato…. Molto diversa la situazione qui in occidente.. dove il morto è omaggiato, imbalsamato, profumato, conservato in bare signorili, sepolto in tombe che talvolta costano più di una abitazione, etc. etc. Insomma il cadavere da noi viene considerato come un “residuo vitale”.. che deve essere rispettato e venerato.. Sarà forse per la favola della resurrezione dei morti raccontata nei libri cristiani sarà forse perché in occidente non crediamo alla reincarnazione.. che è una forma di riciclaggio sia materico che energetico.

Beh.. ad un certo punto la discussione è andata a concentrarsi sul tema di un impianto per la produzione di sego e grassi animali e loro successiva utilizzazione per la produzione energetica che dovrebbe essere installato presso una azienda “Inalca” di Castelvetro… Le ragazze che avevano partecipato ai canti erano un po’ preoccupate per le possibili conseguenze infestanti di un tale “bruciatore” e dicevano di aver firmato una petizione contro e di voler aderire ad un comitato di cittadini che sta contrastando l’iniziativa.

La cosa che meno mi è piaciuta di questo progetto è che la materia prima, i cadaveri e gli scarti di animali, sarebbe raccolta e convogliata a Castelvetro da ogni dove.. Insomma l’impianto avrebbe bisogno di molta carne per poter essere produttivo e attivo… Il che significa che si presume la continuazione del sistema di allevamento industriale di bovini, suini, etc. in modo da avere sufficiente “combustibile”.. Ed io, essendo vegetariano ed ecologista, ovviamente non sono d’accordo, poiché il paventato inquinamento causato dall’impianto verrebbe preceduto da un molto più forte inquinamento legato alla produzione industriale della carne da macello.. Non sto qui a parlarne.. ma saprete tutti che l’allevamento industriale rappresenta la maggiore fonte di polluzione e distruzione dell’habitat, persino maggiore di ogni altra industria, della circolazione automobilistica mondiale e del funzionamento delle centrali atomiche, etc.…. (messe tutte insieme)… Informatevi e scoprirete la verità!

Insomma questo impianto energetico di Castelvetro sarebbe la ciliegina sulla torta del sistema di inquinamento globale, con il recupero di una piccola parte energetica.

Però, e qui ritorno al discorso dello smaltimento dei cadaveri (senza però considerare gli aspetti d’inquinamento locale), un impianto del tipo progettato all’Inalca potrebbe venir utile se servisse a riciclare tutti i corpi deceduti per morte naturale o accidentale, sia umani che animali, in modo da non mandare sprecate le risorse da essi costituite.. recuperando in tal modo i grassi e le materie prime necessarie alla produzione energetica di sentina. Con ciò si eviterebbe l’inutile spreco di sostanze che vengono oggi sigillate in bare a tenuta stagna e conservate nei cimiteri. Già questo rappresenterebbe un gran risparmio energetico, proveniente da una fonte sicura ed “inesauribile” (di morti ce ne sono sempre in gran numero).

Ho sentito un discorso trasmesso su internet in cui i tecnici dell’Inalca, illustrando i vantaggi del loro progetto, dichiaravano la non pericolosità, per l’ambiente e le persone, dell’impianto da loro previsto… Io non sono un tecnico e non so quanto possano essere vere tali affermazioni.. anche perché si sa come vanno a finire queste cose.. i depuratori dei fumi pestilenziali, costano.. e magari vengono fatti funzionare solo quando serve.. far vedere che funzionano…

Comunque riporto alcune informazioni raccolte ed in calce l’interrogazione del Comitato Contro. L’impianto non sarebbe un vero e proprio inceneritore, ma un “bollitore” per tutti gli scarti di lavorazione, da cui estrarre il grasso che poi verrebbe usato per produrre elettricità…. Ma come? Probabilmente bruciandolo e quindi, il problema mi pare reale.

Qui sotto metto il testo di una interrogazione alla Regione Emilia Romagna da parte del “movimento cinque stelle” (alias Beppe Grillo) che mi pare alquanto corretta.
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/inalca.doc

Cari saluti a tutti, Paolo D’Arpini

………..

Al Presidente
dell’Assemblea Legislativa
Matteo Ricetti

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Considerato che:

- In data 7 luglio 2011 la ditta Inalca Spa ha depositato in Regione la domanda per la realizzazione di un impianto a biomasse a Castelvetro (Mo), impianto per la produzione di energia elettrica e termica dalla combustione di biomasse(rifiuti) di origine animale (nello specifico sottoprodotti di origine animale) della portata di circa 30.000 ton/a (84 tonnellate al giorno). La procedura di VIA verrà conclusa entro i primi di dicembre.

-La combustione di biomasse derivate da scarti di origine animale, essendo di natura biodegradabile potrà avvalersi del regime di contributi pubblici per la produzione di energia, i cosiddetti “certificati verdi”.

-Gli stessi scarti di origine animale, pero’ potrebbero essere valorizzati diversamente e trasformati in cibo per animali domestici ed altri utilizzi, come esperienze industriali e studi dimostrano, su tutti quelli condotti dal Crpa di Reggio Emilia sin da metà anni ’70.

-Pare quindi evidente che il progetto presentato da Inalca Spa per lo stabilimento di Castelvetro (Mo) pur totalmente legittimo sul piano formale non rappresenti un esempio di innovazione industriale e di perseguimento della qualità ambientale, ma sia fortemente condizionato dalla possibilità di incamerare incentivi pubblici. Incentivi pagati dai contribuenti italiani, tramite il meccanismo dei “certificati verdi”.

-Secondo quanto riportato da Comitati Locali , i cittadini di Castelvetro (Mo) non sono stati messi a conoscenza anticipatamente di questo progetto che in zona potrà avere ripercussioni anche dal punto di vista dell’impatto odorigeno.

L’interrogante chiede alla Giunta dell’Emilia Romagna se:

-E’ stato rispettato da Inalca il DLGS 152/06, secondo il quale il gestore entro al massimo 45 giorni dalla presentazione dell’ istanza, deve provvedere a sua cura e sue spese alla pubblicazione su un quotidiano a diffusione provinciale o regionale, informando la popolazione.

-Se la Regione Emilia Romagna all’interno delle sue politiche agroalimentari considera più ambientalmente innovativo e sostenibile un sistema che preveda la trasformazione e riutilizzo per fini alimentari (es. alimentazione per animali domestici )degli scarti animali, oppure preferisce un sistema che prevede il trattamento di distruzione termica (incenerimento) per la quasi totalità di questi godendo così di contributi pubblici a spese del contribuente per la cosiddetta “valorizzazione energetica”.

-Che tipo di garanzie dovrà fornire Inalca Spa riguardo i controlli sull’emissioni, dato che nella scheda monitoraggio è previsto un solo controllo delle emissioni all’anno, nonostante siano presenti bollitori, trituratori, coclee e 270 tonnellate anno di additivi che verranno inceneriti.

Il Consigliere
Andrea Defranceschi

Bologna 16 novembre 2011

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Sara Laurencigh: “A volte capita che si nasca uomini o donne..”

Capita quel che capita

A volte capita che ci si chiede come si fa ad essere o diventare uomini o donne. E qua, purtroppo le immagini che crediamo rappresentino tale meta e che tentiamo di riprodurre man mano si demoliscono sotto i nostri i passi.

L’ anima parla all’uomo, ed il suo linguaggio gli è spesso incomprensibile.
Il suo percorso ha in sè il calore di un abbraccio e la luce del mattino.
Nel mondo viviamo utilizzando un energia psichica ,che è una parte,la più piccola, di ciò che ci riguarda. Ed è anche la nostra gabbia.

L’ego non è qualcosa di sporco è solo un energia che spinge verso il basso.
Arrendersi è far fluire quell’energia, è aprire una porta al proprio cuore permettendo ad altre parti di noi di manifestarsi e farsi conoscere.

Qualcuno ha scritto: “abdica ,siediti in terra e sii il re di te stesso”.
Ciò che ci fa bene va assecondato,non dobbiamo avere paura di vivere per paura di sbagliare e quindi sentirci in colpa per ciò che stiamo vivendo.

Se non siamo abituati ad essere contenti lavoriamo sull’armonia,ascoltiamoci e quando abbiamo paura di riconoscere quel “mostro” che ci tiene lontano da ciò che ci nutre ricordiamoci che nello stesso momento in cui conosceremo uno dei suoi nomi ci verrà svelato un nome della creatura che siamo.
Interiormente e profondamente scopriamo la vita di un essere che ama se stesso.

Sarebbe bene non identificarsi con ciò che crediamo e che viviamo ma lasciare che ogni cosa si manifesti facendosi conoscere.
E’ molto difficile vivere sentendosi uomini o donne senza ricorrere a qualche proiezione.
Nella semplicità della nostra esistenza si può realizzare questo.

Siamo esseri liberi, noi dobbiamo sforzarci di non renderci schiavi con il nostro pensare errato.

Nel mondo abbiamo tanti ruoli : al lavoro,in famiglia,con gli amici ,con noi stessi.
Assumere un ruolo è diventare responsabili per la propria felicità,il proprio benessere,assecondare, nutrire la propria esistenza attraverso la vita di oggi.

Sara Laurencigh

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