Archivio di gennaio 2010

Analisi economica atipica di Tiziano Terzani e commenti di Casimiro Corsi e Giorgio Vitali

Pensavo che Tiziano Terzani avesse un neo nella sua intensa vita.. Non lo avevo mai sentito parlare di economia, questo video colma questa mia pecca e mi conferma che era un grande uomo  come ve ne sono stati pochi al mondo.

Ciao.  http://www.youtube.com/watch?v=olinX7M57sM

Casimiro Corsi

…..

Commento di Giorgio Vitali:

Quello delle classi dirigenti, più o meno segrete, che controllano il popolo attraverso l’economia non è un sistema nuovo.In verità è un fatto squisitamente politico, il che significa che certi fatti di potere si sono spostati dalle spade alle monete. Chi possiede o controlla le monete conta più di chi controlla le spade. Abbiamo sotto gli occhi, oggi, che il vaticano con la massima spregiudicatezza sta mettendo in discussione i principi basilari della sua dottrina di redenzione per compiacere i “banchieri”  che evidentemente detengono le chiavi della sua cassaforte. Il processo politico in questione è lento e progressivamente vincente perchè non ha trovato sul cammino una valida alternativa. O meglio, l’alternativa poteva esserci, ma si è esaurita con l’ultima guerra mondiale. Estulin nel suo libro sul Bildelberg, sostiene, ed ha ragione, che il Bildelberg non fa che copiare il comportamento dei banchieri veneziani. La logica è la stessa. Noi possiamo criticare quanto vogliamo una società completamente sottomessa, nei suoi valori, al potere dell’economia, che nega nella sostanza i valori più positivi dell’Umanità, ma se non elaboriamo un comportamento “politico”,  coerente nella società attuale con l’ideologia che professiamo, non otterremo nulla. Un conto è la propagazione di informazioni sul signoraggio, ad esempio, ed un conto è l’uso di questa propaganda a fini politici “parziali”. Ad esempio, persone come “Er pecora” possono presentare tutte le interrogazioni parlamentari che vogliono, tanto non se le fila nessuno..  Questo per fare un esempio  di differenza abissale fra un certo passato che comunque ci riguarda, la vita di Crasso è esemplare. Egli faceva parte del primo triunvirato in ragione della sua ricchezza (ottenuta peraltro con una certa frode, perché costruiva case distrutte dal fuoco, appiccato non si sa da chi) e tutta via non ha esitato ad andare a morire per Roma. Roma pertanto era un valore preminente per tutti. Anche per i ricchi. Diversa è oggi la situazione perché dal punto di vista ideologico l’umana società non conta nulla a fronte di alcune “caste” che, per natura, per definizione religiosa, o per appartenenza masso-mafiosa, si ritengono ontologicamente superiori. Con l’avallo, per di più, del papa. Per quanto riguarda Terzani, la cosa importante è che lui è stato redento dalla malattia. Altri la malattia getta nella disperazione, lui, forte della frequentazione di certi ambienti, acquisisce un valore interiore sul significato della vita, e quindi capisce che l’economia, messa come base della vita civile, è un colossale falso. Uno stupro vero e proprio…. ma lo capisce solo alla fine della sua esistenza. Meglio tardi che mai.

…….

Massime aggiunte da Casimiro Corsi:

«Nessuno può essere reso completamente schiavo più di coloro che credono falsamente di essere liberi.» Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832)

Per indicare l’attuale sistema di potere molti studiosi utilizzano la parola “oligarchia” o la definizione “élite egemone”. In realtà la parola esatta sarebbe il neologismo “stegocrazia”, parola che deriva dal greco stégos, che significa “tetto, coperchio” (che nasconde) o stèganos (nascosto), e kratos (da kratéo, comandare, governare). Ossia “mi nascondo ma esercito il potere”.

Dire che uno Stato non non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire le strade per mancanza di chilometri  (E. Pound) 

La politica è l’azzuffarsi dei cani sull’osso del potere gettato loro dai banchieri. I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale. (Woody Allen)

Dobbiamo imparare a fare le cose difficili, come disse Gianni Rodari in una delle sue ultime poesie: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco, liberare gli schiavi che si credono liberi.” (Mario Lodi)

Commenti disabilitati

Stato, statale, statista… è già stato, è ora, forse sarà… – Le disavventure della politica italiana raccontate da Kiriosomega :”Tornano alla carica per imbavagliare internet!”

Statista: “Nell’etimo italiano il lemma deriva dal vocabolo Stato, e il termine genericamente indica un personaggio che ha un mandato di governo con valenza nello Stato in cui vive, ma che anche gli permette d´essere portavoce, all’estero, del popolo che rappresenta”.

Il vocabolo “statista” non è legato ad indicazioni diverse o moraleggianti, e prescinde, dunque, dal come la carica è stata acquisita.

Pertanto, qualsivoglia personaggio che ha rivestito incarichi politici che abbiano inciso sui destini dello Stato/nazione può essere definito “statista”, e di conseguenza la qualificazione del termine statista dipende dall’aggettivo che gli si pone accanto.

Se l´aggettivo qualificativo ha oggettivazioni reali, il giudizio è veritiero perché comprovato da fatti; se le aggettivazioni sono soggettive, dunque non in sintonia o parzialmente aderenti alla realtà, il giudizio è quantomeno forzoso, artefatto e spesso totalmente falso.

Craxi, pertanto, è da considerare uno statista per i compiti che svolse, ma fu statista di qualità pessima perché condusse i destini d´Italia a naufragare ancor più miseramente, giacché, tra l´altro, riuscì a sottrarre un ingentissimo patrimonio dall’erario dello Stato per detenerlo illegittimamente attraverso reati d´abuso in atti d´ufficio, falso ideologico, concussione, peculato, raggiro delle leggi, storno di capitali erariali trasferiti all’estero…

Il patrimonio così sottratto all’italianità lo trasferì all’estero attraverso società fittizie che a lui facevano capo, 0 anche si servì di conti/deposito privati … di cui continuò a disporre dopo la sua condanna e fuga dall’Italia, e, ovviamente, di tali somme, tante centinaia di miliardi delle obliate lire, non si è più saputo nulla dopo la sua morte, ma è però lecito arguire che i discendenti qualcosa sappiano…

Perché i governanti statisti della bottega di “cosa propria” non iniziano ricerche per riavere quel denaro e rimarginare, almeno in parte, il debito pubblico del Paese creato anche dalle ruberie ereditate dal “sistema di Craxi”?

Questo è un altro mistero italico di cui sempre gli statisti e in certi casi i loro eredi, non devono rispondere perché sembrerebbe  che la loro cena ha maggiore importanza del prezzo che devono sostenere gli italiani  per mantenere governi inetti.

E sulla scia del “che importa, tanto pagano gli italiani” questo governo, come i precedenti, che fa? Nulla, anzi, aumenta le tasse direttamente o indirettamente, finanziando le banche e le grandi industrie che delocalizzano dove appare meno costoso il lavoratore dipendente.

E sempre questo Governo, essendoci rischio di una possibile sollevazione popolare, non potendo per ora porre le mani nelle tasche dell’esausto italiano che trae sostentamento da lavoro dipendente, unico vero contribuente che le tasse paga per intero, pone in atto anche furti legalizzati e autorizzati da leggi che esso stesso avalla. Così, lasciando non calmierati i prezzi, e affidando tutti i gioielli d´Italia ai privati, inclusa la gestione delle acque potabili prossimo lucroso mercato che le multinazionali già da tempo hanno adocchiato, continua a tartassare la popolazione in nome di un diritto, quello ultra liberista globalizzante, che non esiste nel concetto filosofico/economico di alcun Pensatore.

Così apprendiamo, come da accusa specifica lanciata da Bersani a Tremonti in dibattito televisivo, mi sembra “Anno Zero” di qualche mese addietro, che “si gonfiano le casse erariali anche attraverso le entrate speciali che sono gabelle poste sui sogni della povera gente che è spinta, nell’impossibilità d´economicamente sopravvivere, ad avvalersi anche dei giochi d´azzardo… e spera, e sogna, e non si rende conto che gli indici di vincita sono pressoché inesistenti mentre le rapinano sogni e sudati denari che potrebbe usare più utilmente”.

Indici di vincita che non sono pubblicati, che non sono sindacabili, che hanno un rapporto tra spesa e ricavo in caso di piccolo successo che è almeno di sei volte inferiore a quello della media europea. (Mia tesi di calcolo sovrapponibile ai risultati, ben più accreditati, esposti in un intervento televisivo su La7 dall’ingegnere Roberto Vacca Consulente CNR).

Dunque, per ricapitolare, possiamo affermare che la storia della Repubblica ha inizio e continua, ad oggi, con sue fasi evolutive che  si possono distinguere in:

1) Periodo del dopo guerra in cui i politici si trasformarono in politicanti di Partito rincorrendo brame di potenza che solo in quel tempo derivarono da ideali filosofici/economici/politici.

2) Era dei Partiti dominata da politicanti che presero il sopravvento nella vita pubblica così da trasformare il fine partitocratico in S.p.A. che crearono con leggi a propria protezione e interesse.

3) Fase dei Politicanti che divennero mestieranti del Parlamento sine die, e soprattutto ladri inizialmente per occasione, ma qualcuno già allora per vocazione, comunque ripudiando gli ideali filosofici/politici.

4) Avvento del ciclo dei sindacati che tradirono il loro mandato di tutela dei lavoratori.

5) Era degli statisti che s´accodarono sempre più ai voleri U$A a cui s´inginocchiarono, anche nascostamente, e di cui divennero gli occulti esponenti in terra “d´occupazione”!

6) Installazione e stabilizzazione della casta dei politicanti attraverso la costruzione di regimi clientelari.

7) Insediamento di ladri e mafiosi in parlamento che finsero di trasformarsi in politicanti di mestiere.

8) Contemporanea apparizione con il punto 7 di bottegaio/statista che con l´ultra liberismo, principalmente usato in forma privata, sta costruendosi leggi ad personam e ad industriam ei.

Per la semplice e intuibile proprietà transitiva delle su esposte tappe “evolutive” della politica italica, dato che Craxi fu un ladro accertato, così si pronunciarono i tribunali della Repubblica, ogni statista che a lui si professi vicino, o di lui si dichiari amico, o che di lui avesse difeso o lasciasse difendere il ricordo camuffandolo, deve essere considerato anch’egli statista altrettanto pessimo perché con tale comportamento critica, non motivandole, le decisioni di tribunali che agiscono in nome del popolo sovrano!

Se non ricordo male è così che si asserisce in democrazia: “Il popolo è sovrano”!

Se però questa che viviamo non è democrazia, almeno i politicanti la smettano di contare balle, e abbiano un minimo di dignità così che, speriamo, il popolo possa decidere cosa fare!

A proposito, sapete che lo statista piduista, con i suoi disparati interessi ancorati principalmente nel settore delle informazioni e immagini televisive sta facendo elaborare una nuova strenna per il popolo italiano che sempre più s´avvia ad essere la Cina d´Europa? No! Non economicamente.

Questa nuova strenna ricomparve nel parlamento dell’Italia durante il periodo natalizio dell’anno appena trascorso, ma è non ancora interamente emersa per ragioni d´opportunità, insomma: “Tornano alla carica per imbavagliare internet”!

Ma ne parleremo un’altra volta… speriamo.

Kiriosomega

Commenti disabilitati

“Carcere in Italia? Girone infernale per suicidi” – Situazione insostenibile negli istituti di pena e rilancio della proposta di cooperative rieducative autogestite

Prima di tutto un istituto di pena, come viene chiamato oggi, dovrebbe  produrre la riabilitazione e la rieducazione del detenuto. Ciò non avviene nel presente modello coercitivo ed infatti coloro che finiscono in carcere escono più disperati di prima… se non a gambe tese!

Faccio precedere l’articolo che illustra il dramma penitenziario in Italia dalla nostra proposta per un carcere-cooperativa autogestito da noi fatta al Governo (vedi link, – P.D’A.) :

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=carcere+modello+

……

Lettera ricevuta da Alba Montori:

PREGO LEGGERE CON ATTENZIONE QUESTO ARTICOLO CHE RIPORTO DA NOTIZIE RADICALI RITENGO SIA UN DOVERE CIVILE OLTRE CHE MORALE, VISTO CHE GLI ORGANI DI STAMPA E I MEDIA IGNORANO INELEGANTEMENTE, PER NON DIRE IGNOBILMENTE LA QUESTIONE CHE è SEMPRE PIU’ INSOSTENIBILE.

Articolo menzionato:

“E siamo arrivati a sette detenuti che si sono tolti la vita in ventun giorni. Questa volta a impiccarsi, nel reparto infermeria del carcere di Spoleto è un ragazzo di 29 anni. Era stato arrestato lo scorso 16 gennaio per reati di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Per quanto si può essere condannati, per reati del genere? E tuttavia per questo ragazzo la detenzione, anche se breve, è apparsa insopportabile, più insopportabile della stessa morte. Giusto due giorni fa presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria si è tenuta una riunione, presieduta dal capo del Dap, Franco Ionta, con all’ordine del giorno il rischio suicidi nelle carceri italiane. Si è deciso di impartire a breve delle direttive affinché si possa offrire maggiore assistenza psicologica ai detenuti che ricevono in carcere notizie negative quali, ad esempio, malattie di familiari, separazioni matrimoniali, oppure condanne definitive. Già, ma per attuare queste direttive, occorrerebbe personale competente e adeguato; mentre invece i già scarsi organici vengono ulteriormente ridotti.

I termini della questione sono di una evidenza che solo chi decide di chiudere gli occhi non vede. Le nostre carceri ospitano oltre 66mila persone a fronte di una capienza massima di 43mila. Il numero dei suicidi e dei tentati suicidi aumenta proporzionalmente alla crescita del sovraffollamento. Le strutture penitenziarie sono degradate e fatiscenti. Non per un caso la Corte Europea dei diritti dell´uomo ha condannato l´Italia per le condizioni di detenzione inumane e degradanti.

L´articolo 580 del codice penale dice che va ritenuto responsabile di istigazione al suicidio chiunque determina altri al suicidio o rafforza l´altrui proposito di suicidio; ovvero chi ne agevola in qualsiasi modo l´esecuzione. Se il suicidio avviene, chi viene ritenuto responsabile di questa istigazione va condannato con una pena dai cinque ai dodici anni. Lo Stato italiano, il ministero della Giustizia, dovrebbero essere condannati a vita…

Dai nostri cugini d´oltralpe, da quel presidente francese Nicholas Sarkozy che non è certo né radicale né di sinistra, arriva un´indicazione che non sarebbe male venisse raccolta anche da noi. Parigi infatti ha scelto un ex detenuto per guidare una missione che renda più umane le sue prigioni. Si tratta di Pierre Botton, ex uomo d´affari che, negli anni Novanta, fu uno dei detenuti più mediatici di Francia, finito in prigione per ricettazione.

Botton è stato condannato due volte per aver finanziato illegalmente la campagna elettorale del suocero, l´ex sindaco di Lione, Michel Noir, e ha trascorso 20 mesi dietro le sbarre, in ben sette prigioni diverse. Nel 1992, mentre era detenuto alla prigione di Nanterre, nei pressi di Parigi, aveva tentato di togliersi la vita. Botton comincia proprio dal carcere di Nanterre, come responsabile di uno studio contro lo shock vissuto dai detenuti nei primi giorni di carcere. Secondo l´INED, un istituto di studi francese, un quarto dei suicidi in prigione avviene nei primi due mesi di detenzione. Anche in Francia il fenomeno dei suicidi in carcere è drammatico, addirittura più che in Italia: nel 2009 si sono uccisi 115 detenuti, 109 nel 2008. Una situazione, dice Botton, provocata da sovraffollamento, mancanza di personale (di sorveglianza, ma anche medici e lavoratori sociali),e l´eccesso di misure “controproducenti”: per esempio, ormai ai carcerati francesi viene consegnato un “kit di protezione” che dovrebbe rendere più difficile il passare all’atto suicida, come materassi anti-fuoco, lenzuola che non si strappano, pigiama di carta. Ma non si fa nulla, dice sempre Botton, per ridare “la voglia di vivere” a chi si trova messo a confronto con la violenza dell’incarcerazione. Un quarto dei suicidi è concentrato nei primi due mesi di imprigionamento.

Forse dovremmo trovare un Botton anche in Italia.

Da due giorni Marco Pannella ha iniziato uno sciopero della fame, tre in sostanza gli obiettivi: far emergere la verità sulla scelta assunta da George W. Bush, Tony Blair, Silvio Berlusconi, con la complicità del dittatore libico Gheddafi, di scatenare la guerra in Irak, impedendo che quel paese venisse liberato con la nonviolenza, e facendo fallire le iniziative per costringere Saddam ad accettare l´esilio; l´accertamento, da parte della Comunità internazionale della verità sulle trattative da Cina e tibetani; la disastrosa situazione non solo delle carceri, ma dell´intero pianeta giustizia.

 

Il Grande Satyagraha Mondiale per la giustizia, la verità, la democrazia, entra insomma nel vivo. C´è innanzitutto da conquistare il fondamentale diritto di conoscere e di essere conosciuti. Non sarà una lotta facile, non sarà una lotta breve.

Questa la situazione, questi i fatti.

Valter Vecellio – Notizie Radicali

Commenti disabilitati

Calcata, nel ricordo di Massimo Ages, la spiritualità laica ed umana e l’ecologia…

Caro Paolo, con riferimento alla tua risposta sull’argomento indicato

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/01/16/spiritualita-laica-spiritualita-naturale-spiritualita-umana%e2%80%a6-sono-tutti-sinonimi-che-indicano-la-stessa-auto-consapevole-meraviglia-di-se-comune-ad-ogni-essere-senziente/

non posso non essere che d’accordo con te. Peccato che le mie condizioni deambulanti, come già credo di averti detto soffro di distrofia muscolare, anche se in forma non grave, mi impediscono di venire a Calcata, luogo che diversi anni fa, era una delle mie mete preferite, anche per motivi professionali: allora mi occupavo, come dirigente pubblico, della difesa delle acque e della fauna ittica.

Debbo dire, però che anche se sono stato uno dei primi dirigenti pubblici a difendere a Roma l’ambiente, non stato mai né un italico ambientalista né un animalista. La difesa dell’ambiente per me ha avuto sempre per finalità l’uomo. Cioé ho sempre ritenuto che l’ambiente vada difeso in funzione dell’uomo, anche se non in funzione dei suoi interessi economici. Quando ero ancora in servizio, ci furono alcuni ambientalisti che si opposero alla famosa bretella Fiano Valmontone. Io non fui mai d’accordo con loro, e la storia, scusa la mia presunzione, mi ha dato ragione. Ora non si é voluto il prolungamento della metropolitana da Ostia a Pomezia – Torvaianica per la difesa della macchia mediterranea. Intanto i pendolari distruggono lo loro energie, e molto spesso anche la vita, con la famosa strada pontina ed ora si pensa di costruire una autostrada.  I discorsi al riguardo sono molto complessi e le relative soluzioni dovrebbero prescindere da qualsiasi “fede”.

Le mie difficoltà deambulatorie fondamentali sono le scale e le salite. Qualora dovessi organizzare un qualche incontro a Roma dove non ci sono scale e salite, sarei lieto di venire. L’occasione sarebbe potuta essere l’incontro al cinema  Azzurro Scipioni, del 29 gennaio 2010, per la proiezione del film “Olos, l’anima della terra”  ma purtroppo per quel giorno ho già un appuntamento.

In uno dei tuoi ultimi messaggi, tu hai parlato di libri. Ebbene, se tu vuoi potrei inviarti via e mail o materialmente il testo librario di un mio studio sulla Bibbia dal titolo RI…LEGGIAMO INSIEME LA BIBBIA – CONSIDERAZIONI DI UNA LAICO EUROPEO – EDIZIONI LIBRERIA CROCE 

Saluti, Massimo Ages – ages@tele2.it

Commenti disabilitati

Avatar, mondo virtuale, dove imperano le apparizioni di Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani, Antonio Di Pietro, Niki Vendola, Mago Zurlì, Emmavatar…. e tutti gli altri…. Ed il ritorno annunciato del vero ed ultimo Avatar: Kalki, il distruttore del peccato!

Avatar in sanscrito significa  incarnazione o emblema. Di solito è riferito alle manifestazioni di una dei tre aspetti di Dio, in particolare di  Vishnu che è il conservatore cioè colui che provvede al mantenimento della giustizia e del bene su questa terra. “Ogni volta che la  morale degrada e le forze demoniache stanno prendendo il sopravvento e per la difesa dei saggi e degli onesti,  io prendo forma in questo mondo, oh Arjuna” . Così si esprimeva Krishna, l’ottavo Avatar, nel sacro testo della Bhagavad Gita.  Quindi si presume che un “avatar” sia al servizio del bene… ma come è avvenuto per altri simboli benefici, ad esempio la Swastika che è l’emblema della Divinità  che irradia Luce,   sono stati manipolati e trasformati  per veicolare messaggi satanici e perversi.

Giusto ieri leggevo su uno di questi notiziari del web che un gioco virtuale denominato “Avatar” è entrato a far parte della consuetudine sociale. E rischia quasi  di sostituirsi alla realtà. La gente immagina di essere una creazione virtuale e si comporta in un certo modo autonomo  nel mondo virtuale in cui queste “maschere” vivono, con proprie regole, carriera, conquiste e sconfitte.

“Tra non molto uscirà anche una versione pornografica di Avatar” L’ultima notizia dell’altro mondo.  Ed ora non so bene a  quale di questi mondi virtuali  si riferisse il buon segretario del PD affermando: “…rischiamo di andare tutti su Avatar! (Pier Luigi Bersani)”.

Per cercare di capirlo ho qui una lettera del “fuori da ogni coro” (ma amico) Kiriosomega che mi scrive:

Intanto l’Italia si perde nel baratro dello sperpero economico che ormai è superiore di centinaia di volte il farsesco PIL annuo.

PIL: “Concetto di comodo inventato nel 1971, e mondialmente imposto dall’amministrazione Nixon allorché l’OPEC non volle più essere pagato in dollari, bensì in oro! Qualcosa dovevano aver capito i marpioni produttori di petrolio, ma nessuno sulla stampa mondiale accusò gli u$a di più cose che non quadravano”!

(Può darsi che proprio allora il tungsteno, alchemicamente(?), no, truffaldinamente(!), fu trasformato in oro placcandolo con il biondo metallo! Questo è uno scandalo ancora evanescente, ma emergerà, anche se la Cina non gradirà sia pubblicizzato avendo acquisito gran parte “dell’aurea truffa statunitense”! Ecco perché, senno del poi, al biglietto verde non fu più fatto corrispondere il corrispettivo in oro, di fatto agganciando il suo valore al discusso PIL. Ecco perché le banche, seconda metà anni ’80, tentarono di convincere tutti i clienti a disfarsi dell’oro che acquisirono tramutandolo in azioni ad uso degli sciocchi.).

Torniamo alle lamentele del Bersani ed agli altri Avatar.

Bersani più di urlare non può fare, perché la Sinistra non esiste più, poi perché “la privata industria/berlusconi” ha fatto il vuoto intorno a sé comprando parlamentari e cose. Infatti, chi rischia più la rieleggibilità schierandosi contro il capitale che può spedirlo nell’inferno dei lavoratori dipendenti, o tenerlo nel paradiso dell’impunità parlamentare blandito e super pagato!?

Così la norma transitoria del processo breve è avallata con 144 voti favorevoli contro i 125 contrari e 3 astenuti… e Silvio è felice (quasi)!  Ma, in effetti più che di una norma legale la nuova emerita parlamentare mascalzonata ha l’acre sentore dell’amnistia concessa a quelli che, in difetto, aspirano a: “Leges berlusconi coacte siluerunt” che chiaramente se ne frega degli altri e s’interessa solo di sé. E che l’IDV occupi l’aula non glie ne frega niente a nessuno, anzi hanno messo sotto accusa Di Pietro, poi Niki Vendola… sotto il prossimo, stanno gridando nella maggioranza… creiamo accuse per tutti (compresa Emma Bonino che appare su You Tube in veste di “Emmavatar” n.d.r.)!

Però, è bene ricordare che: “Enim nemo potest personam diu ferre”! (Seneca)

Ma voglio  concludere il discorso dei “veri” Avatar.

Allora dovete sapere che queste “incarnazioni” del Sostenitore dell’Universo nel Manvatara  (era o ciclo) che va (secondo il simbolismo cristiano) dal Paradiso Terrestre (ovvero lo stato di Adamo prima della cacciata) sino alla Gerusalemme Celeste (ovvero la  consumazione dopo il secondo avvento di Cristo) sono 10 in totale.  Di cui il nono è descritto come Cristo o Buddha od entrambi. Il decimo è Kalki, il distruttore del peccato,  con l’avvento del quale terminerà questo “kali-yuga” (età oscura). Egli è ancora da venire e corrisponde al secondo avvento di Cristo (atteso da cristiani e musulmani) ed al Maitreya Buddha (atteso dai buddisti).

Talvolta più liberamente il termine “avatar” è anche usato per significare una manifestazione divina, un santo, etc.  però  mai per indicare esponenti del male e dell’ignoranza.  Ricordiamolo quando sentiamo parlare di novelli “avatar” commerciali,  politici o pornografici… sono solo “fumetti”.

Paolo D’Arpini

Commenti disabilitati