Spiritualità laica, spiritualità naturale, spiritualità umana… sono tutti sinonimi che indicano la stessa auto-consapevole “Meraviglia di Sé” comune ad ogni essere senziente

In uno degli ultimi numeri del Giornaletto di Saul

http://saul-arpino.blogspot.com/2010/01/il-giornaletto-di-saul-del-15-gennaio.html

ho letto un messaggio di Marco Bracci sul costituendo partito di Democrazia Atea.  Per quanto riguarda la considerazione che anche l’ateismo è una forma di religione, mi trovo pienamente d’accordo con la tua visione . Io sono soltanto un laico e sono totalmente indifferente al tema della divinità e dell’ateismo. In ordine alla distinzione tra politica e religione, io credo che tra i due termini non ci sia alcuna differenza.

Pochi giorni fa ho letto un passo su Napoleone in ordine alla religione: NAPOLEONE APPREZZA LA RELIGIONE E ANZI LA CONSIDERA INDISPENSABILE COME AMMORTIZZATORE SOCIALE.  PER LUI IL CATTOLICESIMO ERA IL CULTO PIU’ FAVOREVOLE AL MANTENIMENTO DELL’ORDINE  E DELLA TRANQUILLITA’ MORALE. CHE  FA SI CHE IL POVERO TROVI SEMPLICE E NATURALE CHE DIECI STUFE ARDANO NEL MIO PALAZZO, MENTRE LUI MUORE DI FREDDO? CHE IO ABBIA DIECI VESTITI NEL MIO GUARDAROBA? CHE SULLA MIA TAVOLA SI SERVA AD OGNI PASTO QUELLO CHE POTREBBE SFAMARE UNA FAMIGLIA PER UNA SETTIMANA? E’ LA RELIGIONE CHE DICE CHE IN UN’ALTRA VITA IO SARO’ COME LUI, ANZI CHE EGLI SARA’ PIU’ FDELICE DI ME”.

Non è però solo questo l’incontro tra “politica e religione”. A sua volta sul Mein Kampf di hitleriana memoria così si legge: POICHE’ L’IDEA DEL MONDO NON PUO’ SOPPORTARE NE’ RITENERSI PAGA DI ESSERE UN PARTITO VICINO AGLI ALTRI MA RICHIEDE DI ESSERE CON FORZA DI ESSERE ACCETTATA COME LA SOLA ED ESCLUSIVA, COSI’ COME RICHIEDE CHE TUTTA LA VITA PUBBLICA VENGA MODIFICATA E ADATTATA ALLE SUE IDEE. PERCIO’ NON PUO’ PERMETTERE CHE ESISTA ACCANTO A SE’, LA SITUAZIONE PRECEDENTE. CIO’ E’ VALIDO PER LE RELIGIONI. ANCHE IL CRISTIANESIMO NON POTE’ APPAGARSI DI COSTRUIRE IL SUO ALTARE: DOVETTE PER FORZA DISTRUGGERE LE AREE PAGANE. SOLO COMINCIANDO CON QUESTA ENTUSIASTICA INTOLLERENZA  POTE’ FORMARSI LA FEDE INDISCUTIBILE, DI CUI L’INTOLLERANZA E’ PROPRIO LA NECESSARIA CONDIZIONE PRELIMINARE. ……….ATTUALMENTE L’INDIVIDUO DEVE NOTARE CON SOFFERNZA CHE NEL MONDO ANTICO, MOLTO PIU’ LIBERO DEL MODERNO, APPARVE, CON LA VENUTA DEL CRISTIANESIMO, LA PRIMA PAURA SPIRITUALE. ………  LE  QUALITA’ ORATORIE DI UN CARATTERE DI UN APOSTOLO E DI UN DOMINATORE SARANNO PIU’ CAPACI DI CONVINCERE ALLA NUOVA VOLONTA’ INDIVIDUI NATURALMENTE  INDEBOLITI NELLE LORO CAPACITA’ DI RESISTENZA, CHE INDIVIDUI ANCORA NEL COMPLETO POSSESSO DELLE LORO FACOLTA’ VOLITIVE ED INTELLETTUALI. A QUESTO SCOPO E’ UTILE PURE L’ARTIFICIALE E SEGRETA SEMIOSCURITA’ DELLE CHIESE CATTOLICHE, I CERI ACCESI, L’INCENSO, IL TURIBOLO, ECC.

Potrei io stesso sentire e comprendere con quanta facilità il popolano si sottomette all’incanto di una messinscena “religiosa”. Ma infine, caro Paolo, permettimi di dire che non condivido il concetto di spiritualità laica. Anche in un recente incontro con il regista Bertolucci sul suo film ”L’ora di religione”, si parlò di spiritualità laica. Ebbene io, in detta sede, affermai che la spiritualità, quando esiste non è né laica né religiosa, ma è semplicemente umana. Inoltre obiettai che quella che chiamiamo spiritualità religiosa non esiste. La spiritualità per essere tale non deve avere alcun interesse, né attuale né futuro. Quella religiosa invece tende ad un ipotizzato interesse futuro: cioè la felicità (post mortem) della eventuale nostra anima…   

Saluti e sempre grazie dei vostri messaggi che mi consentono di allargare la mia sfera di conoscenza 

Massimo Sega – socialita@tiscali.it

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Caro Massimo,  riguardo l’uso del termine  “spiritualità”  sono d’accordo con te, infatti questa parola  è riferibile alla spiritualità umana, tout court.  Tant’è che l’ho definita spesso, per chiarire meglio che non si tratta di una espressione religiosa,   anche più semplicemente ” spiritualità naturale” o “spiritualità laica”.

La verità è che la parola “laico” sta proprio ad indicare “chi è aldifuori di ogni contesto religioso e di ordinamento sociale” e letteralmente vuol dire   “naturale, semplice, comune”… Infatti la parola “layman” in inglese ha mantenuto il significato originario di “uomo comune” e perciò il termine  “laico” non sta a rappresentare   -come falsamente attribuitogli dalla chiesa cattolica-  un cristiano non ordinato nella struttura clericale gerarchica della chiesa.

 Spero di essere stato chiaro e ti abbraccio con immutata simpatia. Cari saluti, Paolo D’Arpini

Per un ulteriore chiarimento in proposito ti invito a leggere i numerosi articoli sul tema:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=spiritualit%C3%A0+naturale

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