La Natura e la Vita: “Se solo fosse vero” – Stralci di un romanzo di Marc Levy… – Adesso, finalmente, ho capito cosa “ormai è successo”, ci ho messo un po’ di tempo ma l’ho capito…..

“Guarda bene quello che c’è intorno a noi: l’acqua furiosa, la terra che si prende gioco di lei, le montagne, gli alberi, la luce che in ogni momento della giornata gioca a cambiare colore e intensità, gli uccelli che volteggiano sopra le nostre teste, i pesci che cercano di non diventare prede dei gabbiani, cacciando a loro volta altri pesci. C’è armonia dei rumori, delle nuvole, del vento, della sabbia; e poi, in mezzo a questo incredibile concerto di vita e materia, ci sei tu, ci sono io e tutti gli esseri umani che ci circondano. Quanti tra loro vedranno quello che ho descritto? Quanti avranno il privilegio di svegliarsi ogni mattina e di vedere, sentire, toccare, di percepire e comprendere? Quanti tra noi sono capaci di dimenticare per un momento i propri problemi per lasciarsi stupire da questo incredibile spettacolo? […]”

La Natura e la Vita.

La magia della Vita e la magia della Natura rendono bene l’immagine dell’incessante mutamento dentro il quale ci manifestiamo.

La Natura è Vita e la Vita è “naturale”.

E lo è anche la Morte.

Quindi, fa parte della Vita. E quale delle due “forme” ci spaventa di più? Quale ci attrae di più? E quanto siamo disposti a lottare per l’una o l’altra forma? Si impone una scelta.

A noi scegliere:se guardare oppure vedere, se ascoltare oppure sentire, se gustare oppure assaggiare. Quante e quante Vie si aprono e ancora una volta a noi scegliere tra quella che ci garantisce un riparo,come farebbe un gatto randagio infreddolito ed affamato. Oppure abbandonare all’improvviso una salita per una discesa, senza ben comprendere quale sia la più agile da percorrere e la meno faticosa da affrontare.

Non si arriva mai, non ci si ferma mai, non c’è partenza e non c’è arrivo, c’è solo un incessante movimento. A noi la scelta: se percorrere quel Sentiero che possa condurci ad un altro svincolo, e ancora una volta, ad un altro percorso. Il significato più profondo delle scelte e delle Vie che percorriamo risiede nella Consapevolezza, ingrediente senza il quale nessuna via e nessuna scelta potrà rappresentare una “Svolta”.

“….il dubbio e la scelta che lo accompagna sono le forze che fanno vibrare le corde delle nostre emozioni. Ricorda, ciò che conta è solo l’armonia in questa vibrazione“.

Ed è dentro di noi che avviene la magia che tutto trasforma,incessantemente.

Come le onde del mare, che nel loro perpetuo movimento plasmano gli scogli, fino ad addolcirne le forme e smussare gli angoli più duri. Una magia che avviene sotto lo sguardo, ignaro o inconsapevole oppure profondo e acuto, di noi tutti. E noi tutti siamo dentro questo “Infinito”.

“Nulla è impossibile, solamente i limiti del nostro spirito definiscono certe cose come inconcepibili… Tutto è possibile, è solo una questione di tempo, il tempo di comprendere in che modo sia possibile.”

La magia si manifesta dentro noi quando siamo pronti a percepire la sua presenza nel nostro “intimo Sé” e accogliamo con gioia e naturalezza i suoi sorprendenti effetti. La Consapevolezza è ancora quell’ingrediente fondamentale senza il quale non c’è un senso nè una direzione ma solo tanta confusione che genera separazione, dolore. Quando manca una “chiara manifestazione” i frutti sono solo tanti piccoli frammenti di luce ed ombra, di chiaro/scuro che ci confondono fino a farci perdere la Via che era stata scelta tra le tante altre possibili Vie.

“La mamma è morta ieri, ieri, tanto tempo fa. Vedi, quello che mi ha stupito di più il giorno dopo la sua scomparsa è che i palazzi fossero ancora lì, e fiancheggiare le strade piene di macchine che continuavano ad andare, e di pedoni che camminavano; tutti sembravano ignorare quello che era appena scomparso dal mio mondo. Io invece lo sapevo, a causa di quel vuoto che si era impresso sulla mia vita come su una pellicola confusa. Perché tutto a un tratto la città aveva smesso di fare rumore, come se in un attimo tutte le stelle fossero cadute o si fossero spente.

I semi che la Natura ci ha regalato maturano nei campi fertili del nostro “Cuore”  solo quando lo abbiamo magnificamente trasformato, ed è pronto ad accogliere l’abbondate raccolto che la Vita generosamente elargisce.

” Riconoscere la felicità quando è ai tuoi piedi, avere il coraggio e la determinazione di abbassarti per prenderla tra le braccia e custodirla. Questa è l’intelligenza del cuore. L’intelligenza senza cuore non è altro che logica e non è un gran che“.

La magia della Consapevolezza conduce al Sentiero. Finalmente si intravede la mèta, la magia è avvenuta!  Amare. Amare la Vita, amare la Natura, amare noi stessi nell’amare l’altro.

“…i sogni vissuti in due diventano i ricordi più belli. La solitudine è un giardino dove l’anima diventa secca, e i fiori che vi crescono non hanno profumo. L’amore ha un gusto meraviglioso, ricorda che per ricevere bisogna dare, ricorda che per poter amare bisogna essere se stessi.
Ricorda le ore trascorse insieme a potare il roseto, a scrutare la luna, a conoscere il profumo dei fiori, e i rumori della casa. Queste sono cose semplici, forse antiquate, ma non lasciare che le persone inasprite o disilluse snaturino quegli istanti magici per chi li sa vivere. Quei momenti hanno un nome, Arthur, “stupore”, e sta solo a te fare in modo che la tua vita sia un continuo stupore. Il gusto più grande del lungo viaggio che ti aspetta.”

Angela Braghin

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