La bellezza della verità quotidiana…. Renzo e Lucia, Don Abbondio, Alessandro Manzoni ed Angela Braghin nell’allegoria dei “Promessi Sposi”

Cosa buona e giusta, quella di riportare fedelmente gli avvenimenti, quelli più salienti e ricchi di significato! Tutto il resto è noia, ovvero può e deve essere tralasciato…..

Allora, l’arrivo di Mette è andato bene, quello di Saturno non si fa ancora sentire ma in compenso si fanno sentire i suoi effetti che tu definisci altalenanti…..!! E perché mai? E poi il “passaggio” c’è stato, siamo già avanti, stiamo già accendendo le fiaccole nella notte, una lunga notte di “passaggi” e contatti…..

Perché non pensi solo all’oggi, ovvero al ponte che unisce il visibile all’invisibile di questi giorni? “Oggi” richiede tanta attenzione quanta ne ha richiesta l’altro ieri…. Oggi si spalancano le porte, altro che passaggio e ingresso…….! L’intenzione più vera con la quale ci si dovrebbe rivolgere al Cielo la notte del 31 ottobre  è quella di poter “contattare” chi si vuole, come si vuole….

Ma che bella l’idea di poter comunicare….. senza barriere né confini, senza limiti, senza distanze….! Soprattutto senza “altalene”, che tra l’altro si addicono poco al rigoroso e concreto Saturno! Questo matrimonio non sa da celebrarsi….. avrebbe detto Don Abbondio….

Ma che palle Manzoni! Ho sempre odiato la “pesantezza” che emana il suo stile letterario; capirai, potrei far rivoltare tanti e tanti professori e sentirmi dire che sono “ignorante” e insensibile all’opera letteraria che ormai è considerata l’emblema della letteratura italiana (senza declassare Dante e i suoi gironi infernali, quelli sì che sono divertenti) ma….

Chi non si è mai impallato su “quel ramo del lago di Como”? Chi può negare che si è lasciato andare ad un pisolino, lasciando intendere che era assorto in una lettura attenta e profonda, che richiedeva un silenzio quasi mistico? (quanto quello richiesto dalla rinomata, romana e intramontabile “pennichella”!)  

Chi non si è immedesimato nelle pene amorose di Renzo e Lucia, augurandosi intimamente di non essere così sfigati come loro??!  E chi non ha sperato di sfangare l’ennesima interrogazione durante la quale le domande sul testo letterario sarebbero state la cartina di tornasole dell’attenzione e della capacità d’analisi impiegata  nello studio de “I Promessi Sposi”?

Noi tutti, liceali svampiti e inconcludenti, abbiamo sperato che non ci succedesse di dover imparare, dopo aver impiegato tempo e fatica a digerire il polpettone (vegetariano? Una variazione al tema è sempre ben gradita) manzoniano, l’ennesima poesia………… Pesante, scaturita dalla medesima penna…..

Sì perché dopo l’opera enciclopedica di un amore sfigato che la “Provvidenza” ha condotto a compimento (le nozze con i fichi secchi non si fanno…..dice il detto…. ma quella Lucia non s’era votata a Nostro Signore? Ah…sì… I voti che si sciolgono come lacrime al sole, gli Innominabili personaggi che si convertono all’amore….. questa è Provvidenza sul serio….azz!) ci toccavano anche le gesta di un invasato conquistatore! (di terre e popoli, non di cuori!)

E quindi il cinque maggio non è più la data della primavera in fiore, delle gite fuori porta e delle nottate in cui guardare le stelle e restare sdraiati e accoccolati con l’oggetto dei desideri e dei sensi…..

No! Quella data incombe inquietante, “dato il mortal sospiro” e tu a quel punto soccombi…..( e dai e dai….).  E ti chiedi se è valsa la pena scegliere di fare il liceo per affrontare meglio l’università, ti chiedi se è valsa la pena rinunciare alle uscite serali per concludere il riassunto del giorno dopo… Ti chiedi come sarebbe stata la tua vita se Manzoni fosse stato per te solo un lungo e largo viale pieno di macchine parcheggiate, smog e tanto tanto casino! Divertente sì, di sicuro! “Leggero” e pratico il bagaglio, spedito il viaggio, magari facendo anche zig-zag col motorino (dalla marmitta “truccata” per correre di più, ancora di più) per evitare il traffico e arrivare prima all’appuntamento….. Ma….. Non ti sarebbe mai venuta la curiosità di immaginare come pendeva quel ramo sul lago! Non ti saresti chiesto neanche dove fosse Como, figurarsi se ti saresti soffermato ad immaginare un lago, con le sue acque calme e silenziose, quasi poetiche e nostalgiche come un abbraccio, come un sogno, proprio come quello di Renzo e Lucia, gli “sfigati” che ce l’hanno fatta…!!!

Sì, il loro sì che è un grande amore! E chi meglio di Manzoni avrebbe potuto, con il suo stile così “calcato” descrivere nel dettaglio tutta la profondità, l’immensità e la schiacciante Onnipotenza dell’Amore e della Provvidenza??!  E allora, ben vengano studiati i “Promessi Sposi” (anche se prima di pronunciare l’eterna promessa meglio controllare la lista degli invitati, non si sa mai ci sia qualche ex poco propenso al matrimonio…. a quel punto l’Innominabile potrebbe fare ben poco….) e le loro vicende sfigate, le loro strade separate che si incontrano, si scontrano e si uniscono (nel bene e nel male, recita la formuletta) e riescono ad appassionare e tenere col fiato sospeso intere ed intere generazioni di liceali (sempre più svampiti, sempre più inconcludenti e sempre cronicamente addormentati) quanto e più di un colossal americano!

Angela Braghin

I commenti sono disabilitati.