Libertà di critica religiosa e morale e visita papale a Viterbo – Lettera aperta agli spiritualisti laici

Ho notato come le mie critiche alla visita odierna di papa Ratzinger a Viterbo, espresse sia pur con chiarezza in modo dignitoso, hanno urtato parecchie persone. Non solo i giornali di Viterbo (anche on line) che hanno ritenuto opportuno ignorarle ma anche qualche amico, che oggi mi ha lasciato un messaggio in segreteria… Per dirmi chiaramente che se siamo spiritualisti, sia pur laici, non dobbiamo criticare la religione… e soprattutto non criticare un suo pontefice che ne è il simbolo…

Ho trovato alquanto contorto questo ragionamento, in quanto è proprio dove e se manca lo spirito religioso che è importante una critica ed un consiglio morale. Non crederemo mica che il papa sia “infallibile” solo perché è lui stesso ad affermarlo…. altrimenti sarebbe come nella barzelletta in cui un amico racconta all’amico: “Lo sai che quel tale dice di aver ricevuto un messaggio dagli angeli che affermano così e così…” – “E come fai ad essere sicuro che ciò che lui afferma sia vero?”  Obietta l’ascoltatore.  Ed il primo “… beh ti pare che uno che parla con gli angeli possa mentire..?”…

Nel mio caso comunque forse sarebbe meglio intendere il termine “laico” in senso morale od umano, non certo in senso ateo. Dal punto di vista formale le vere radici religiose  sono sempre nel padre  e nella madre… nel caso dei cristiani Gesù e la Madonna,  che rappresentano l’unione dei fluidi spirituali di Cielo e Terra che abbiamo ereditato e che sono presenti dentro di noi. Per questa ragione  quando i “genitori” non sono più in mezzo a noi  non si può dire che veramente siano morti (od ascesi in cielo a seconda del credo), in quanto sono presenti dentro di noi in quanto spirito.

Quel messaggio ricevuto in segreteria per  comunicarmi la contrarietà alla mia presa in giro del papa Ratzinger a Viterbo… è almeno dignitoso, è un tentativo di dialogo e non è il silenzio, il far finta di nulla, perché non si può controbattere nulla se non la propria indifferenza (”lasciatelo parlare che tanto che vuoi che dica…”).  No, non credo che Ratzinger sia l’erede del messaggio di Gesù e della Madonna ed oggi con la sua visita a Viterbo l’ha ampiamente dimostrato.. alla fine è sceso dall’elicottero ha fatto la cerimonia a Valle Faul ed è ripartito sull’elicottero dicendo che Civita l’avrebbe vista dall’alto…  così mi hanno riferito. Una benedizione molto speedy e che ha poco a che vedere con lo spirito cristiano… ed umano.

Quell’amico mi ha lasciato  detto in segreteria telefonica che se vogliamo parlare di spiritualità bisogna rispettare di più le forme religiose senza lasciarsi andare a critiche verso il papa e la religione. Vediamo se c’è qualcuno dei lettori che voglia esprimere chiaramente il suo parere (e non mancherò di rispondere), anzi questo dialogo sarà molto utile alla causa della  “spiritualità laica”…

Aspetto, Paolo D’Arpini

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